Il Filosofo alla Moda: Lezione XLV
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Level 1
Lezione XLV
Agl’Ingannatori delle Giovani.
Citation/Motto
Plus alvos quàm mellis habet
Juven.~i Sat.~i VI. 181.
Level 2
Metatextuality
Tutto quello riguarda la vita umana è di mia giurisdizione. Mi lusingo perciò che i miei Leggitori non rimarranno mal soddisfatti, che communichi loro le due seguenti Lettere, e che avranno la bontà di credere, che la colpa di cui trattano, non mi è venuta a notizia, che per via delle mie corrispondenti. Ecco l’una, e l’altra, benche di frase assai opposta.
Level 3
Letter/Letter to the editor
Metatextuality
Sig. Filosofo.
Level 4
Example
È qualche tempo che una delle mie Giovani discepole, viene ricercata da un Forastiere di buon aria, che passeggia per le contrade con abito listato, e che attrae gli occhi di tutte le nostre giovani Cuccitrici. Dopo che questa tresca è venuta a mia notizia, ho levato le penne, l’inchiostro, e la Carta alla mia scolara. L’altro giorno che il Forastiero mi avea ordinate alcune Croatte, escì dalla Bottega, e ordinai alla sua Inamorata di aggiustarle dentro una Scattola di Cartone per consegnarle al suo Lachè. Ritornata poscia alla Bottega, pigliai il pretesta d’inviare la Scattola, e fra tanto la esaminai indisparte. Vi ritrovai sul fondo scritte dalla giovane queste parole; Perche volete rovinare una innocente creatura che vi ama? al di dentro del coperchio queste: è impossibile resistere alle attrattive di Strefone; e verso una estremità vi era, questa sera a tre ore, ritrovatevi con una Carrozza al capo della nostra Contrada. Non ve ne volle d’avvantaggio per me. Inviai la Scattola colle Crovatte al galante; e disposi tutte le cose a fine di riparare il colpo che meditavano l’uno, e l’altra. Un’ora, o due pria dell’assegnata, catechisai la forfantella, e ritrovai nel suo Coffano quantità di Lettere amorose, con una vecchia carta, Sciritta in latino dove il suo amante le fea credere che le destinava una entrata di duecento Scudi all’Anno. Osservai inoltre, fra certe robe che mi avea pigliate la più bella pezza di merli, che fosse nella mia Bottega, destinati dalla Ladroncella a fare delle Croatte per lo suo bel patroncino. Rimasi tanto più sorpresa da quest’ultimo tratto, e giurerei che il Forastiere l’avea impegnata a lasciare il mio servizio, e che avea parte al suo ladrocinio. Ottenni per questo un mandato di carcerazione. E quando ebbi all’ordine il tutto, e che l’ora si avvicinava, istruita in simili facende dalla scioca, e crudele sperienza che ne avevo avuta in mia gioventù. Chiusi la giovane sotto chiave; io non la rassomigliavo sì male quanto alla statura, e quanto al taglio che non potessi all’oscuro essere pigliata per lei. Rivolta ben bene nella mia Sciarpa consegnai il Coffano al Lachè del suo amante; lo seguitai fino alla Carrozza; dove appena ebbe consegnato il Baulo al suo Padrone, gridai con tutta la mia voce, al Ladro, al Ladro, si che le Guardie della vicinanza non mancarono di assicurarsi del galantuomo: Io mi tenni al quanto in disparte, fino che si fossero adunate molte persone; allora mi avvanzai per dichiarare che gli effetti posti nella Carozza erano di mia ragione; ed ebbi la soddisfazione di vedere quel bel Signore condotta al Corpo di Guardia, colle Mercanzie rubbate, che doveano servire la mattina per convincerlo. Questo è un fatto di pubblica notorietà; ma contenta di aver salvata la mia Cademiante, e di obbligare il galante a pagarmi un anno dell’assegnamento che avea promesso alla sua bella, abbandonai le mie istanze.
Metatextuality
Allessia Sartora.
Level 3
Letter/Letter to the editor
Metatextuality
Sig. Filosofo.