O quantum est in rebus inane!
Sig. Filosofo.
Le Dame insistono, per la difesa di codeste vesti, perche sono leggere, e proprie per la Stagione; ma questo non è che un pretesto, ed un’astuzia, poiche tutto il Mondo sà, che da molti anni, non abbiamo avuto un caldo si moderato, come nella corrente Està; onde il caldo, di cui si lagnano, non viene dall’aria. Io dimanderei volontieri a codeste Dame sì delicate, perche abbino elleno più bisogno di fresco di quello avessero le loro Madri?
Ritrovo molti speculativi, li quali credono, che da qualche tempo in qnà (sic.), il nostro Sesso sia diventato molto ardito; e perciò quelle vesti fornite, con circoli di Balena sono poste in uso, per tenerci lontani. È certo che l’onore d’una Donna, non potrebbe essere meglio trincerato, che da quel numero de’Cerchj, in qualche distanza l’uno dall’altro, nel mezzo d’una sì grande varietà di opere esteriori, e di linee di circonvallazione. Una Dama così vestita di Balena è in sicurezza contro gli assalti di
Vi sono degli Uomini superstiziosi, che riguardano la veste munita di Cerchj come un prodigio. Alcuni credono, che presagisca la caduta del Re di
La prima volta, che io vidi una Dama con una di codeste vesti, non potei a meno fra me stesso, di non biasimarla, perche si esponesse nelle pubbliche strade, così vicina al parto; ma presto mi disingannai, quando tutte le altre Dame, alla moda, comparvero com’ella così avvanzate. La maggior parte delle Persone credono, che certe Donne astute abbino allacciate le altre ne loro Cerchj, a fine di renderle complici della loro vergogna, che vorrebbono occultare, e così evitare la critica del Pubblico; ad esempio de’Generali prudenti, che impegnano alle volte due, o tre dozzine d’Amici a vestirsi come eglino, per non es-
La veste gonfia confonde ogni distinzione, mette in uguale comparsa, la Madre colla Figlia, Le Vergini colle Matrone, e le Maritate colle Vedove. Frattanto io provo un vero dispiacere, nel vedere tante innocenti Vergini d’un bel taglio, così infagottate, a camminare dondando come le Donne grosse.
Se qnesta (sic.) moda guadagnasse le Donne popolari, non vi sarebbe quasi luogo di passare nelle nostre contrade. Già vi sono molte considerabili Chiese, che si ritrovano molto rinserrate; e se la moda più s’estende, vi è da temere, che buon numero delle nostre semplici artigiane siano obbligate portarsi a cercare luogo Dio sà dove. Per altro, se gli Uomini sdegnati per tale stravaganza delle Donne, si prefiggessero di portare i calzoni da Paggio, un’Uomo, colla sua Donna, riempiebbero tutto un Banco.
Lanterne di nuova fabbrica, e le contemplo da tutte le parti, mi fa sovvenire quell’antico Filosofo, che dopo avere passeggiato un Tempio in E’ possibile, che un sì magnifico Palaggio, sarva per aloggiare un sì ridicolo abitante?”
Confido, che in una occasione si straordinaria, non giudicherete il bel Sesso indegno delle vostre premure; che verrete presto a cavarlo dall’imbarazzo de’Cerchj, che lo circondano, ed a risanarlo dalla infermità d’una Idropisia alla moda, che lo tiraneggia. Io quasi non dubito, che la veste non si restringa da se stessa subito che comparirete alla Città; o che un tratto della vostra penna noll’obblighi (sic.) a moderarsi, come l’erba, detta Sensitivo si chiude quando si tocca. Obbligherete in ciò buon numero di Persone riempiute di errore, e di spavento, ad un sì nuovo prodigio, ed in particolare quello, ch’è ec.