Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione CCLXXIII", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.5\273 (1729), S. 148-153, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.4848 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Lezione cclxxiii.

A quelli che dimandano consiglio per sostegno delle proprie risoluzioni in amore.

Zitat/Motto► Que res in se neque consilium, neque modum
Habet ullum, eam consilio regere non potes.

Ter. Eunuch. Act. 1. Sc. 1. 12. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Si è da molto tempo osservato, che li Ministri di Stato, i quali cercano più la buona grazia del loro Principe, che i suoi veri interessi, si accomodano ne’ loro consigli al suo umore, ed alle sue passioni. Chi viene consultato da qualche Amante, deve seguire la stessa politica, quando non voglia perderne l’amicizia. Ve ne sono molti esempj assai singolari. Ebene 3► Exemplum► Ipparco era sul punto di sposare una Femina dissoluta, ne dimanda il parere al suo Amico Filandro, questo gli dice liberamente il suo pensiero, e gli dipinge la di lui Innamorata, con sì vivi colori, che la mattina ne ricevette un cartello di sfida, e prima del mezzo dì rimase uc-[149]ciso da un colpo di spada, che lo trapassò da parte a parte. ◀Exemplum ◀Ebene 3 Ebene 3► Exemplum► Celia si condusse, con maggiore prudenza, in simile caso. Sollecitò Leonilla a dirle francamente ciò che pensava di certo Giovine, che la ricercava in matrimonio. Questa buona Amica per servirla le dicea, senza riguardo, ch’ella lo considerava come il più indegno.°.°.°.° quì Celia, che s’accorse del cattivo carattere, che ne volea dare, la interruppe, e la pregò di silenzio, già ch’erano più di quindici giorni, ch’erano maritati in segreto. ◀Exemplum ◀Ebene 3 E’ certo, che una Giovane non dimanda quasi mai simili consigli, se non dopo avere proveduti gli abiti per le nozze. Se si esaminano gl’impulsi, ed i motivi occulti, che spingono le persone, in queste occasioni, a dimandare un Consiglio, che non hanno pensiero di seguire, quando sia contrario al loro genio, si ritroverà, se non m’inganno, che il principale viene dall’essere incapaci di custodire un segreto, che loro cagiona tanto piacere. Una Giovane languisce fino che non abbia communicato alla sua confidente, che spera di maritarsi ben preso; e per discorrere del gallante Soggetto, che occupa tutti i suoi pensieri, le dimanda, con aria grave, ciò che le consiglierebbe in un’affare sì dilicato. Ebene 3► Exemplum► Perchè credete, se ciò non [150] fosse, che Melissa, la quale non avea mille scudi di Dote, corresse per tutte le parti della Città, a fine di chiedere alle sue Amiche, se la consigliavano a sposare il Signore Vallepoco, che le faceva l’amore con una entrata di cinque milla all’anno. Il più ammirabile, in questa occasione, egli è, l’udire la Giovane a proporre i suoi dubbj, e vedere l’imbarazzo, in cui si ritrova per superarli. ◀Exemplum ◀Ebene 3

Non debbo trascurare una pratica molto ordinaria frà i più vani Individui del nostro Sesso, che dimandano sovente consiglio ad’ un Amico, sopra una Ricca Ereditiera, che hanno di mira, benche non vi sia punto di apparenza, che mai la ottengano. Ebene 3► Exemplum► Non è gran tempo che il mio Amico Cavagna, vicino già a sessant’ anni, mi pigliò, sù due piè, e mi dimandò con tutta sodezza, se lo consigliavo a sposare la Signora Cestina, la quale per dirla così di passaggio è una delle più Ricche Ereditiere della nostra patria. All’udire tale inchiesta, lo rimirai fisso negli occhi, ed egli si pose subito a rendermi conto delle gioje, e delle facoltà, che apparteneano alla Giovane. Aggionse, indi, che non volea determinarsi in un affare di tale conseguenza, senza la mia approvazione. Attendendo egli per qualche spazio la mia risposta, fui co-[151]stretto a dirgli, che potendo ottenere il consenso della Giovane, avrebbe sempre il mio. Questo sarà forse il decimo matrimonio, sopra di cui il Sig. Cavagna, ha consultati i suoi Amici, senza che ne abbia mai aperta la bocca alle Persone interessate. ◀Exemplum ◀Ebene 3

Metatextualität► Mi sono impegnato in questa materia, in occasione della seguente Lettera, che ho ricevuta da una Giovane, la quale pare abbia del talento: e se debbo giudicare da quanto mi scrive, ella è in procinto di chiedere Consiglio. Ma per non perdere l’onore della sua buona grazia, nè l’alta opinione, ch’ella ha della mia Prudenza, mi restringerò a pubblicare la sua Lettera, senza darle altra Risposta. ◀Metatextualität

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Mio Signore.

Ecco, in poche parole, di che si tratta. Il Sig. Bellario è il Gentiluomo più ben fatto, e ben formato della Città. Egli è assai grande di statura, non però troppo. Balla come un Angiolo. Egli ha la bocca fatta non so come, ma è la più bella, che abbia mai veduta. Sempre ride, ed a uno spirito, che incanta. Ah se sapeste, in quale maniera si rivolta le calzette! ha mille invenzioni gallanti. E sono persuasa, se lo ve-[152]deste, non potreste, che averne tutta la stima. E anche molto saputo. Parla il Francese, così presto come l’Italiano. Bramerei lo vedeste a ballare. Ma il povero Sig. Bellario non è favorito dalla Fortuna, e che colpa ne ha? può egli rimediarvi? Con tutto ciò, i miei Parenti hanno tanta irragionevolezza di rompermi, ad’ogn’ora, il capo sopra la sua miseria, e di volere, che io mi disgusti con lui, perche non è ricco. Possede però ciò che più vale delle ricchezze. Egli è di buon cuore, spiritoso, modesto, civile, grande, ben educato, bello, ed o gli sono obbligatissima per le civiltà, che mi ha usate, dal primo momento, che l’hò veduto. Mi scordavo dirvi, che ha gli occhi neri, e che mi pajono, alle volte lagrimanti, quando li rivolge sopra di me. I miei Parenti giongono a tanto di volermi rendere incivile verso di lui. Io tengo una buona Dote, di cui non ponno privarmi: avrò quatordici anni alli 29. del prossimo Agosto, e voglio stabilirmi nel mondo più presto mi sarà possibile. Il Signor Bellario pure ha il medesimo fine. La disgrazia è, che tutti quelli, coi quali io mi consulto quì, sono capitali nemici del povero Giovine. Persuasa, che voi siete Saggio, e Prudente, riccorro a voi, e se mi darete qualche buon con-[153]siglio non mancherò di seguirlo. Bramerei, con tutto il cuore, che lo poteste vedere a ballare sono &c.

B. D.

Egli è grande ammiratore delle vostre Speculazioni. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1