Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione CCLXI", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.5\261 (1729), S. 44-50, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.4831 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Lezione lxi.

A‘ Ciarlatani.

Zitat/Motto► Parturient montes, nascetur ridiculus mus.

Hor. A. P. v. 139. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Io perdo tutta la speranza di riformare, colle mie Lezioni, il mondo, allorche veggo comparire, di generazione, in generazione, degl’Ingannatori, e degl’ingannati, in quella guisa, che naturalmente le Bestie di rapina, e quelle, che loro servono di pastura, si succedono le une alle altre. Si crederebbe [45] non esservi alcuno ignorante, a segno di non sapere, che tutti li Ciarlatani, i quali si vantano delle loro prodezze, e della loro grande capacità ne’ Cartelloni, che espongono nelle pubbliche contrade, e nelle Piazze, sono regolarmente almeno molti tanti Furboni, ed ingannatori. Con tutto ciò, è tanta la credulità del volgo, e la impudenza di tali Dottori, che il loro traffico via più cresce, sul fondamento delle loro promesse di eseguire ciò che non si è mai più veduto al mondo. Il peggio di quelli, che vogliono essere ingannati, egli è, che abimmemorabili, hanno sempre fatte le stesse promesse, con sì poco buon successo, e ciò non ostante, non si lascia di loro prestare una intera credenza. In passando, jeri, per una Contrada, viddi esposto un Cartellone, il quale ci annuncia l’arrivo di uno di codesti Dottori, munito d’infallibile rimedio contro il mal venereo, e che risana ogni sorta d’infirmità. Ecco i proprj termini del Cartello.

Ebene 3► In questo Locanda alloggia un Chirurgo nuovamente giunto da suoi lunghi viaggi, dopo avere esercitata ventiquattro anni, la Chirurgia, e la Medicina, per mare e per terra. Guarisce, colla benedizione del Cielo, la Giandussa, le Oppilazioni; lo Scorbuto; la Idropesia; le Indigestioni; le infer- [46] mità contratte da lunghi viaggi nel Mare, ò nella Armata; quelle, che accadono alle Donne, dopo l’Abborto, ò dopo anche il Parto ordinario &c. come alcune Persone, le quali non ebbero l’uso di qualche membro, per lo spazio di trent’anni ponno testificare. Risana, in somma, tutte le malattie, che sopravengono agli Uomini, alle Donne, ed a’ Fanciulli. ◀Ebene 3

Quando si potesse rimirare, con indiferenza, la strage, che fanno gl’Impostori, e gl’Ignoranti della specie umana, potremmo divertirci nel commentare le magnifiche promesse di questo viaggiatore illustre. Vi è per lo volgo qualche segreto incantesmo in quelli, che vengono da lontano Paese. Gl’Ignoranti di qualità, il numero de’ quali non è sì poco, sono molto prevenuti in questo proposito. Non vi è alcuno, il quale non ne possa addurre varj essempi, senza che io li riferisca. Gl’Ignoranti, di bassa lega, benche non possano profondere il loro dinaro, come gli altri, a codesti bravi Dottori, che hanno visitati lontani Paesi, non riescono meno compiacenti, mentre la stessa ammirazione gl’induce ad arrischiare la propria vita.

Il Dottore è nuovamente gionto da suoi viaggi: ha esercitata la Medicina, e la Chirurgia per mare, e per terra. Dunque rifare le Oppilazioni, l’infermità, che si [47] contraggono ne’ lunghi viaggi, ò negli eserciti, e quelle che sopravengono alle Donne nel Parto. Ha praticato per mare, e per terra! Io non gli disputerò la sua abilità, nel risanare le malattie, ch’egli attribuisce a lunghi viaggi, ed alle Armate; ma per quello riguarda le Oppilazioni, e gli accidenti, che sopravengono alle Partorienti, ardisco credere, gli avrebbe potuti trattare sì bene, quando anche non fosse escito dal nostro Paese. E’ vero, che per ingannare gli uomini basta colpire la loro immaginazione, mantenerli nella sorpresa, non dichiararsi troppo, ed avere sempre qualche cosa di riserba per insinuare loro, che sapete più degli altri. Conosco un Barbiere che ha dello spirito: Si veggono nella di lui Bottega un gran Violone, la pelle d’un mostro marino riempiuta di paglia, ed un Igrometro, ò Noziometro, sopra la Finestra, il quale consiste in una corda ritorta, il di cui capo, che comparisce, passa per una girella, con queste parole scritte dall’una, e dall’altra parte, in varie distanze. Tempo piovoso, secco, umido &c. Per disegnare il tempo, a misura, che la corda si alza, e si abbassa i saggi non veggono, in questo, niente, che li soprenda; Ebene 3► Exemplum► ma l’altro giorno, un buon paesano, che a caso si fea la barba, in tempo che mi vi ritrovavo anch’io, [48] fissò gli occhi sù quella per lui singolare machina, fino che stiè sotto il Rasojo. Dopo esaminò il mostro marino; indi il violone, e li rivoltava sempre alla corda ritorta mentre ricercava nella faccoccia, e parea contasse de’ soldi; ma parve cambiasse parere, mentre diè al Barbiere una piccola moneta d’argento. La facenda consiste nel trattenere l’ammirazione. Se il Barbiere non avesse avuto in Bottega, se non le cose necessarie al suo mestiero, la sua paga sarebbe stata di pochi quattrini. ◀Exemplum ◀Ebene 3

Per ritornare al nostro famoso Dottore, aggiugne alle sue prodezze la testimonianza di alcune persone, da lui guarite, prive, già da trent’anni, dell’uso delle loro membra. Quando m’abbattei a leggere il Cartellone, meco lo leggea un uomo, senza dubbio, di grande penetrazione; ed allorche giunse a questo passo, sen’andò più che convinto della virtù del Chirurgo. Per altro si veggono numerosi prodiggi di que’ illustri Operatori, ch’ebbero qualche straordinario accidente alla loro nascita, ò patirono qualche singolare disastro nel corso della loro vita; Benche questo, sì come ogn’altra cosa di tale natura, non abbia relazione veruna colla capacità di cui si vantano, non lascia di persuadere, che abbino il [49] talento da loro venduto. Vi è in altro luogo della Città uno di codesti Dottori, che si vanta di guarire le Catarratte, fondato, come dice il Cartellone, sull’aver egli perduto un occhio al servizio dell’Imperatore. Ricorrono a lui i Pazienti a folla; mostra loro il Diploma autentico d’essere stato nelle Truppe di Sua Maestà Imperiale, e cava loro, con molto successo, gli occhi. Chi crederebbe, che un uomo fosse abile a guarire i Fanciulli da una flussione solamente perche suo Padre, e suo Avo sono stati soggetti a quel male, com’egli stesso pubblica in Biglietto stampato? e pure ha raccolto molto danaro al favore d'una tale dichiarazione. La maggior parte degli uomini addottano la prima idea, che li colpisce; e senza pensare più lontano, accordano gratis tutto ciò, che ne risulta. Suppongono, a prima faccia, in voi, qualche cosa di straordinario, e vi credono, sulla vostra parola, per tutto il rimanente. Anch’io mi computo, nel proposito, frà tali Dottori, quando pongo alla testa delle mie Lezioni una sentenza Latina, vi calzi bene, o nò. Non vi saprei esprimere il piacere, ch’ebbi nell’udire uno, che gettando l’occhio sopra la ventesima; esclamò, attonito: anche del Latino! Gran sapientone de’essere questo uomo. [50] Finalmente dopo avere alquanto scherzato sopra il nostro famoso Chirurgo venuto di là dal mare, debbo rendergli giustizia sopra un punto, che pare gli stia a cuore, avvertendo quì il pubblico, ch’egli promette da vero a tutti quelli, che non vorranno considerarlo come un oracolo, di ritrovarsi nella sua stanza per quattro ore avanti il mezzodì, ed altre quattro prima che tramonti il Sole, pronto a saginare chi ne avrà bisogno per la somma di venti soldi. ◀Ebene 2 ◀Ebene 1