Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione CCLVII", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.5\257 (1729), S. 24-29, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.4827 [aufgerufen am: ].


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Lezione CCLVII.

Ai Delatori, ò Referendarj, ed ai Curiosi.

Zitat/Motto► Hi narrata ferunt alijs: mensuraque ficti
Crescit, auditis aliquid novus adijcit auctor.

Ovid. Met. LXII. 57. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Ebene 3► Ovidio finge, che il Palagio della Fama stia situato nel centro dell’universo, e che vi siano quantità di Fori, e di Finestre, per le quali si vede tutto ciò, che passa nel Cielo, nella Terra, e nel Mare. Dice, in oltre, essere di sì meravigliosa struttura, che vi si forma un Eco di ciascuna parola proferita nella vasta estensione di tutto il Mondo, in maniera che tale Palagio, riesce la generale adunanza di tutti li discorsi, e di tutte le mormorazioni; ed è sempre pieno d’un confuso rumore di suoni spiranti, ò di voci moribonde, a cagione della infinita lontananza de’ luoghi, da’ quali vengono. ◀Ebene 3

Parmi, che le Corti de’ Principi sieno in riguardo a’ Stati, che governano, [25] ciò ch’è il Palagio della Fama, tale quale lo descrive Ovidio, in riguardo all’Universo. Il ministro attivo, e vigilante vede tutto ciò, che passa entro di un Regno intero. Appena vi è un lamento, ò una mormorazione, che non pervenga a’ suoi orecchi. Ha in tutti gli angoli stipendiati novellisti, che l’avvisano di quanto si dice, ed in pubblico, ed in privato. Il più saggio di tutti i Re fa allusione a codeste invisibili, e segrete spie, che i Principi, e le Repubbliche mantengono in tutte le parti; come pure a’ volotarj Rifferitori, che turbano ad ognora le orecchie de’ ministri di stato, e li corteggiano a spese de’ loro prossimi. Salomone, dico, li piglia di mira, quando ci porge il seguente divino avviso; Ebene 3► Zitat/Motto► Non dite male del Re nè meno col pensiero; non ne dite nè pure del Ricco nella Camera dove dormite; perchè gli uccelli dell’aria ne porteranno la voce, e ciò che vola ne porgerà le nuove. ◀Zitat/Motto ◀Ebene 3

Ebene 4► Fremdportrait► E’ di assoluta necessità, che i Governatori, veggano, ed ascoltino cogli occhi, e colle orecchie degli altri; ma dovrebbono pria di prestare fede alle relazioni ben bene pesarle; servirsi della equità anzi di molta indulgenza verso di quelli, de’ quali si catechizano i discorsi, e le azioni. Chi abbraccia sì infame professione non merita troppo credito. E’ difficile abbi principj di onore, [26] e di virtù, capaci a rattenerlo dentro i limiti della giustizia, non che della carità, quando accusa, in segreto, le Persone, che non sono in istato di produrre le loro difese. E’ sovente più attento a porgere nuove che piacciono, di quello sia a dire la verità. Non vi sarebbe di lui bisogno, s’egli non udisse, ò vedesse cose occulte degne d’essere palesate, sì che ha l’adito di avvelenare ogni parola, ed ogni minima circostanza; di aggravare il male; di mascherare il bene, e di interpretare in cattivo senso, ciò ch’è di sua natura indifferente. Non è da mettersi in dubbio, che codeste Anime venali, e di fango, non si lascino, qualche volta, strascinare dalle loro Passioni, nè abbino qualche rancore contro la Persona, che osservano, e perciò studino di vendicarsi.

Certo Autore si discrive una piacevole Scena tra un Personaggio di sfera, ed una sua spia. Ebene 4► Exemplum► Dipinge il Personaggio occupato a scrivere tutto ciò gli dicea la spia: questa gli dice, a voce bassa, Il tale Avvocato ha soffiato all’orecchio d’un suo amico, in maniera però, che io l’ho inteso: che V. S. è un insigne Poltrone, e dopo avergli dato tempo di mettere queste parole in carta, soggiogne, che un altro l’avea chiamato, in pubblico, mercenario, e disonesto.

[27] Il Personaggio, dice; bene proseguite. La spia gli fa varie altre relazioni di simile tenore. Fino che la pazienza di quel Signore, non potendo più stare in istroppa, si leva tutto in collera, lo tenuta da Guidone sfacciato, e lo fa escire a calci fuori della stanza. ◀Exemplum ◀Ebene 4

Si osserva, che i grand’ uomini, non solamente hanno dispregiati i falsi rumori, che si spargeano contro di loro, ma nè meno ebbero la curiosità di pensarli, né la infelice consolazione di vendicarsene. Le storie di Alessandro, e di Cesare sono piene di tali esempj. Ebene 4► Exemplum► Dionigi, Tiranno di Siracusa avea un Torrione di meravigliosa architettura; ve ne sono per anco, mi viene detto, le vestigia. Si chiamava l’orecchio di Dionigi. Era fabbricato con diversi giri, o labirinti in figura di vero orecchio. Benchè vi si parlasse a voce bassa, era disposto in maniera, che adunava la voce nella sommità in una specie di Tuba. Vi fea mettere tutti li rei di lesa maestà, e quelli de’ quali sospettava avessero qualche disegno contro la sua Persona. Avea egli stesso il Tiranno un Appartamento di sopra, dove applicava l’orecchio alla Tuba, e udiva tutto ciò si diceva nel basso del Torrione. ◀Exemplum ◀Ebene 4 Si potrebbe quì, a mio credere, dire con sicurezza, che un Alessandro, ò un Cesare farebbe mille vol-[28]te perito per via d’un tradimento, più tosto che impiegare tali mezzi per iscuoprirlo.

Un Uomo assai curioso di sapere tutto il male, che si dice di lui, non passa troppa quieta la vita. Tutti gli strali, che gli si vibrano, lo feriscono, ed il minimo de’ suoi nemici puole turbare il suo riposo.

Patisce, di più, a cagione di ciò, che si è divolgato contro di lui, anche quando tutti gli altri se ne sono scordati. Per questo non potrei mai tollerare uno di que’ ufficiosi Amici, che volesse parlarmi di tutte le relazioni maligne, e di tutte le critiche, che si spargono, all’aria, contro di me. Gli Uomini parlano, con tanta facilità, e le loro idee variano in maniera, che non si dee fare troppo caso di ciò che dicono, nè di ciò che pensano. Gli Elogi, e le Censure escono, bene spesso, dalla medesima Bocca, verso la stessa Persona, e nella medesima occasione. Un Generoso Nemico, alle volte, loderà; ed il più caro Amico non potrà qualche volta astenersi di biasimare. Chi non è nè Amico, nè Nemico, dice per torto, e per diritto, il suo parere; condanna, ed approva giusta l’umore, in cui si ritrova.

Metatextualität► Terminerò questo breve Foglio, con alcuni delineamenti del Carattere d’un [29] grand’Ingegno, ch’era industrioso nel tormentarsi, con una mal’intesa curiosità. ◀Metatextualität Ebene 4► Zitat/Motto► Exemplum► Questi era molto stimato in una Corte, ma non avea que’ riguardi, quel rispetto, nè quella sommessione per la Regina, che si dovea aspettare della sua prudenza, e dalla sua politezza. Attraversava sovente le di lei pretese, e le di lei brame con brusche maniere, che per altro non gli erano naturali. Avea, in oltre, una smoderata Inquietezza di sapere, ciò che la Regina dicea di lui, in privato, ed in quale maniera ne mostrasse risentimento. Quando, col favore di alcune delle di lei creature, che aveano interessati dissegni in tali ufficiosi rapporti, intendea, che la Regina, avea fatte verso di lui certe offensive espressioni, ne rissentiva un vivo dolore; e se ne querelava, in termini assai forti col Re; deplorava indi con maniera più sommessa la sua disgrazia, si esponea a qualche pericolo; rendea peggiore di quello fosse la propria condizione, e tali notizie si terminavano quasi sempre, collo scuoprimento di quelli, che le aveano riportate. ◀Exemplum ◀Zitat/Motto ◀Ebene 4 ◀Fremdportrait ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1