Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione CCCLXXVII", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.7\377 (1730), S. 172-177, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.4343 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Lezione ccclxxvii.

Agli Autori di mal intesa Simetria.

Zitat/Motto► Explebo numerum, reddarque tenebris.

Virg. En. VI. 545. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► L’Amore dell’ordine, e della Simetria, che è naturale alla umana Ragione, la strascina, alle volte, a fantasie molto grottesche. Ebene 3► Zitat/Motto► Questo nobile principio, dice un Autore Francese, si applica alle più deboli bagatelle. Vedrete, aggiugne, un profondo Filosofo, passeggiare, un ora continua, nella propria stanza, e ad ogni passo, che fa, sputare, con ordine, ora in un luogo, ora nell’altro. ◀Zitat/Motto ◀Ebene 3 Non cre-[173]do vi sia alcuno de’ miei Leggitori, il quale non possa ramemorarsi, senza il mio soccorso, varj esempj di questa natura. Parmi, che l’Appostata Gregorio Leti si fosse prescritta la Legge di pubblicare tanti volumi, quanti erano gli anni di sua vita, il che osservò non meno puntualmente, che perniciosamente fino all’anno di sua morte. Forse una simile idea determinò Omero a dividere il suo Poema in tanti Libri, quante erano le Lettere del Greco Alfabetto. Così Erodoto ha regolato il numero de’ suoi Libri, sopra quello delle Muse, il che ha fatto desiderare a moltissimi Letterati, che fossero più di nove quelle illustri Sorelle.

Varj Poeti Epici anno scrupolosamente seguito Virgillio nel numero de’ suoi Libri; Nè farebbe difficile il misurarne molti, frà li più celebri Italiani. Pure ardisco lusingarmi, che tutto il mondo verrà meco d’accordo, che una [174] perfezione di questa natura ha troppo materiale il fondamento; e che col dovuto rispetto a tutti, si può rimirare come una debolezza.

Ho addotti questi esempj, per giustificare il mio Librajo, che mi ha richiesto l’ottavo volume, perche il suo gusto non approva il numero di sette. Da un altra parte, vi furono possenti ragioni, per sostenere l’onore del numero settenario. Se gli disse, che tale era quello de’ Sapienti in Grecia; e che la più bella costellazione Celeste viene composta di sette Altri: Non niegava, ma ritornava alla carrica, che questo numero gli dispiaceva. Insinuò pure, che se vi fossero alcune Composizioni, per intavolare il volume, ritroverebbe Amici disposti a proseguirlo. Di maniera che dopo avere ottenuta la sua dimanda, ha posto, dirò così, il suo Vascello all’onda, e ne ha data, di tempo in tempo, la condotta a quelli, che ha creduti capaci di governarlo.

Puol essere, che al fine di que-[175]sto volume, che dev’ aspettarsi in breve, si pongano i nomi degli Autori di ciascheduna Composizione.

Non riescirebbe difficile il continuare per più lungo tempo, quest’opra, al favore delle grandi contribuzioni, che vengono da differenti incognite mani.

Metatextualität► Per dare a miei Leggitori un alta opinione de’ miei Corrispondenti, non ritrovo strada migliore del publicare la seguente Lettera. ◀Metatextualität

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Sig. Filosofo.

Non è appena un mese, che avete raccomandata alle Dame leggitrici delle vostre Lezioni, la buona, ed antica usanza delle loro Avole, che impiegavano gran parte del loro tempo, nelle opre di Ago. Io sono assolutamente del vostro parere; e credo non sarebbe meno vantaggioso per loro, che per la loro [176] posterità, anzi per molti loro onesti vicini, se donassero a questo innocente esercizio, la maggior parte delle ore che perdono in . . . .

Con tutto ciò bramarei vi daste la pena di considerare il Caso delle Dame, che hanno il Talento proprio alla Poesia, e che malgrado la loro disposizione a ricevere i vostri consegli, non fanno abbandonare la Penna, e la Carta, con quella facilità, che forse v’immaginate. Permettete, se vi piace, che dopo essersi assai stancate intorno a loro Ricami, si applichino ancora, almeno di tempo in tempo, a qualche altro esercizio capace di occupare la loro poetica Fantasia. Vi è un opera molto singolare, a cui molte Dame si sono appigliate, con qualche ardore; e parmi che quadri assai bene, al loro poetico genio: parlo dell’arte di formare le Grotte. Ne conosco una, la quale ne ha lavorata una di superba struttura; non vi è picciola conchiglia, che non ve l’abbia posta [177] di propria mano. Confido che approverete questa applicazione per le Dame. Sottometto però il tutto alla vostra Censura.

E. Sono & c. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1