Zitiervorschlag: Antonio Piazza (Hrsg.): "Num. 22", in: Gazzetta urbana veneta, Vol.4\022 (1790), S. 169-176, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2585 [aufgerufen am: ].


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Num. 22

Mercordì 17 Marzo 1790.

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Ristretto di tutti li nati
nella Città di Venezia l’anno 1789.

Nel Sestier di S. Marco.

Putti Putte Uomini Donne

S. Marco N 1 N - N 31 N 9

S. Basso N 3 N 6 N 3 N 2

S. Ziminian N 6 N 6 N 7 N 3

S. Moisè N 16 N 19 N 22 N 22

S. Zulian N 8 N 11 N 17 N 19

S. Bortolamio N 3 N 3 N 12 N 8

S. Salvador N 13 N 11 N 10 N 9

S. Luca N 50 N 9 N 21 N 54

S. Benetto N 7 N 3 N 2 N 3

S. Paternian N 2 N 2 N 5 N 6

S. Fantin N 1 N 3 N 5 N 5

S. Maria Zobenigo N 16 N 2 N 10 N 7

S. Maurizio N 4 N 8 N6 N 4

S. Anzolo N 12 N 16 N 15 N 15

S. Vidal N 5 N 2 N 7 N 7

S. Samuel N 29 N 13 N 12 N 19

Summa N 176 N 114 N 185 N 142 In tutto N 617

Nel Sestier di Castello.

S. Piero N 117 N 90 N 84 N 100

S. Biasio N 7 N 9 N 5 N 4

S. Martin N 38 N 22 N 18 N 34

S. Ternita N 25 N 24 N 21 N 32

S. Giustina N 16 N 9 N 12 N 15

S. Zuanne Bragora N 20 N 14 N 20 N 17

[170] S. Antonino N 12 N 16 N 9 N 18

S. Provolo N 1 N 4 N 5 N 8

S. Severo N 9 N 10 N 12 N 16

S. Zuanne Novo N 10 N 13 N 13 N 11

S. Marina N 26 N 18 N 14 N 17

S. Maria Formosa N 23 N 24 N 20 N 29

S. Lio N 14 N 6 N 3 N 7

S. Elisabetta di Lido N 9 N 7 N 8 N 6

Ospital della Pietà N 86 N 88 N 2 N 9

Ospital di Mendicanti N - N - N 3 N 9

Ospital di Ss. Gio:, e Paolo N 12 N 5 N 308 N 202

Ospital di Ss. Pietro, e Paolo N - N - N 48 N -

Ospital di S. Servolo N - N - N 64 N -

S. Zorzi de Greci N - N - N - N -

Summa N 425 N 359 N 669 N 354 In tutto N 1807

Nel Sestier di Canareggio

S. Geremia N 63 N 68 N 38 N 49

S. Lunardo N 7 N 5 N 3 N 1

S. Marcuola N 62 N 51 N 43 N 59

S. Marcilian N 28 N 44 N 22 N 25

S. Maria Maddalena N 6 N 3 N 6 N 7

S. Fosca N 4 N 6 N 10 N 11

S. Felice N 16 N 16 N 16 N 5

S. Soffia N 26 N 27 N 31 N 21

Ss. Apostoli N 37 N 38 N 23 N 24

S. Cancian N 33 N 36 N 36 N 28

S. Maria Nova N 8 N 11 N 11 N 18

S. Gio: Grisostomo N 8 N 8 N 2 N 7

Ghetto Nuovo, e Vecchio N 9 N 3 N 15 N 11

Summa N 301 N 316 N 256 N 266 In tutto N 1139

Nel Sestier di S. Polo.

S. Polo N 24 N 16 N 14 N 21

S. Tommaso N 5 N 6 N 14 N 11

S. Stin N 7 N 5 N 7 N 6

S. Agostin N 4 N 5 N 7 N 8

S. Boldo N 8 N 3 N 7 N 3

S. Aponal N 20 N 14 N 18 N 25

S. Silvestro N 12 N 12 N 13 N 8

S. Mattio N 4 N 4 N 6 N 7

S. Zuanne di Rialto N 10 N 2 N 17 N 11

Summa N 94 N 67 N 103 N 100 In tutto N 364

Nel Sestier di S. Croce

S. Croce N 31 N 24 N 22 N 33

S. Lucia N 15 N 7 N 7 N 7

S. Simon Profeta N 21 N 17 N 17 N 28

S. Simon Appostolo N 15 N 10 N 10 N 8

S. Zuanne Decolato N 5 N 4 N 2 N 2

S. Giacomo dall’Orio N 37 N 36 N 23 N 29

S. Stae N 7 N 13 N 10 N 11

S. Maria Mater Domini N 13 N 12 N 7 N 6

S. Cassan N 10 N 43 N 19 N 23

Summa N 144 N 166 N 117 N 147 In tutto N 574

Nel Sestier di dorso duro

S. Niccolò N 37 N 35 N 32 N 34

S. Raffael N 41 N 44 N 25 N 40

S. Baseggio N 17 N 22 N 13 N 17

S. Margarita N 19 N 19 N 29 N 31

S. Pantalon N 31 N 21 N 20 N 24

S. Barnaba N 17 N 18 N 18 N 24

S. Trovaso N 24 N 27 N 23 N 27

S. Agnese N 27 N 9 N 23 N 12

S. Vido N 23 N 16 N 13 N 15

S. Gregorio N 11 N 13 N 18 N 19

S. Fufemia N 44 N 45 N 33 N 39

Ospital degl’Incurabili N 1 N 3 N 19 N 11

Summa N 292 N 272 N 255 N 293 Summa N 1112

Summa Summarum N 1432 N 1294 N 1585 N 1302

Summa dellli (sic.) Morti di tutti li Sestieri N 5613

Nell’anno 1786 i nati furono 5221. i morti 6070. Nel 1787 i nati 5220. i morti 5945. Nel 1788 li nati 5009. li morti 7003. numero trascendente per la strage, che fece il vajuolo.

Gli Ecclesiastici defunti nell’anno scorso dal primo Marzo 1789 all’ultimo Feb. 1789 M V. Sono 192. Cioè 37 Suddiaconi, 43 Diaconi, 47 Sacerdoti, un Cardinale, un Vescovo, 6 Piovani, un Canonico, un Sottocanonico, 14 Titolati, 20 alunni di Chiese, 8 Patrimoniati, 6 Religiosi non veneti ma dello Stato, e 7 di Esteri.

In Senato.

13 corrente.

Savio agli Ordini.

s. Fabio Is. Gritti.

In M. C. 14 detto

Cap. a Vicenza elez. dello Scrutinio conferm. dal M. C. Reg. c. p. m. 16.

s. Guido Erizzo qu. Nic. K.

F. s. Gir. Ant. Pasqualigo.

Pod. a Bugge. m. 32.

s. Ben. Balbi di s. Franc.

F. s. Z. And. Catti qu. Z. Got.

Pod. a Parenzo m. 16.

s. Zorzi Corner qu. Seb.

F. s. Pietro Orio qu. Ang.

Pod. a Cittadella m. 16.

s. Bart. Semitecolo qu. Lor.

F. s. Fantin Contarini

Giud. al Mag. del Proprio

s. Marc’Ant. Semitecolo qu. Lor.

F. s. Z. Paolo Riva qu. Lucio.

[172] Giud. al Mag. dell’Esaminador

s. Ang. Badoer qu. Franc. M.

F. s. Pietro Donà qu. Vic.

Prov. al Cottimo di Damasco

s. Mat. Soranzo qu. Z. Tom.

F. s. Zorzi Balbi qu. Ant.

Offiz. al Dazio del vin

s. Zuan. Foscarini qu. Vic. e

s. Tranquillo Zane qu. Zuan.

F. s. Z. Ant. Soderini e

s. Giac. Soranzo.

Prov. al Sal

s. Ang. Querini qu. Lauro

F. s. Girolamo Donà qu. Ant.

A’X Savj di Suppositi

s. Zustinian Lor. Cocco.

“In ordine al Decreto dell’Eccell. Senato del dì 28 Gennaro scaduto le LL. EE. Prov. di Comun jeri si portarono sull’Incanto in Rialto per deliberare l’Escavazione delli seguenti canali al minor offerente.

Rio Corte dell’Albero. Di Cà Canzoni S. Angelo. Dell’Orso a S. Vidal. Di Cà Corner S. Maurizio. Di Cà Duodo Santa Maria Zobenigo. Rio Menuo S. Luca, e S. Moisè. Rio Gorne all’Arsenal, e quello anche della Fondamenta Penini.

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Agli Amotori della Poesia.

“Le Tragedie de’Greci, Esemplari e Maestri della Posterità, come sono a tutti note di nome, così a pochi anzi a pochissimi sono note di fatto. Poichè, lasciate da parte le Traduzioni Francesi, che hanno la proprietà d’oscurare quasi tutte le bellezze dei Greci e di farne risaltare notabilmente i difetti, tutte quelle che abbiamo in verso Italiano sono niuna eccettuata nojose ed insipide, ad onta della cognizione ed abilità di que’valentuomini, che o alcuna, o molte delle Greche Tragedie recarono nella nostra favella. Quindi ne nasce che tutti quelli, i quali attinger non possono a’Greci Fonti e gustare gli Originali (e questi sono senza confronto i più) se vogliono saperne qualche cosa delle Greche Tragedie, devono tollerare una lettura fastidiosissima, e poi nulla hanno gustato e poco hanno appreso. Venne pertanto in pensiere all’Abate Francesco Boaretti di dare all’Italia il Tragico Teatro de’Greci in modo, che le Greche Tragedie recate nell’Idioma d’Italia non solo vengano intese perfettamente e senza fatica alcuna dagl’Italiani, ma anche destino vivamente in essi gli affetti, eccitino il di loro sentimento, in una parola interessino rapporto all’essenziale, come i Greci di que’tempi, così gl’Italiani de’nostri; e nulladimeno conservino appieno, oltre l’essenza ed identità delle cose, anche il genio Greco, ed il sapore; e con tutto ciò sembrino essere non già Traduzioni, ma Originali.

Egli cominciò da Euripide, di cui pubblicò l’Ippolito, l’Elettra, e l’Ecuba, che sono tre capi d’opera sotto tre diversi prospetti; e dai quali si scorge, quanto fosse eminente Euripide e nella Drammatica e nella Lirica, poste dal Traduttore nel più vantaggioso punto di vista. Le Prefazioni a cadauna Tragedia conterranno nel loro complesso lo sviluppo di tutto il Tagico Sistema de’Greci in ogni sua parte.

Queste Tragedie sono stampate in Venezia da Domenico Fracasso, e si vendono per soldi trenta cadauna (allo stesso prezzo si venderanno tutte le altre) dal Sig. Simon Occhi in Merceria sotto l’Orologio all’Insegna dell’Italia, ed anche dal Sig. Antonio Zatta al Traghetto di S. Barnaba; e in Padova dal Signor Carlo Scapin. ◀Ebene 3

Porto-Gruaro 10 Marzo 1790.

“Essendosi veduta anness’a diversi Pubblici Fogli una pretesa dimostrazione del Sig. Abate Monnay, il Signor Comici di Pinzano, Alunno del nostro Seminario, e Scolaro di Geometria Elementare ha creduto di dover fare tre riflessi al Sig. Abate dimostrante: 1. la soluzione del Problema è falsa, per-[173]ch’è falso, che quattro corde proporzionali taglino archi proporzionali; 2. la dimostrazion è irregolare, poichè non ha per soggetto la data soluzione; 3. ed è anche falsa, poichè non è vero, che nel quadrilatero inscritto nel cerchio devano necessariamente essere due retti gli angoli opposti, se i due altri opposti siano due retti.

Ella è pregata in favore della verità pubblicando questi riflessi di disingannare il Sig. Monnay, il quale si trova in un palpabile paralogismo.” ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Da persone venute da Praglia nel Territorio Padovano, che visitarono quel celebre Monastero di Benedittini, abbiamo inteso aver esse tra le altre cose pregevoli distintamente ammirato un Gabinetto di Storia Naturale del Reverendiss. D. Basilio Prior Terzi, che in materia di marmi da esso lui ritrovati ne’monti Euganei, è una della più belle meraviglie, che si possa vedere. Nella varietà de’colori, nella compattezza, finezza, e venustà, sorpassano, a lor opinione, gli antichi e moderni orientali. Videro un certo vetro fossile, scoperto da lui giorni sono (oltre un nero in pendice) di color latteo, carico, il di cui filone, per asserzione del suddetto Rev. Abate, estendesi alla lunghezza di 120 passi, e alla larghezza di sedici, scoperta che interessar potrebbe il Governo.

I genj, che si distinguono negli utili studj, e ch’offrono degli oggetti di soddisfazione alla curiosità de’dotti, meritan d’essere conosciuti, e lodati.

Metatextualität► Uno de’più grati uffizj di questo Foglio, è quello di servire di mezzo a tai fini. ◀Metatextualität

Dal Dolo 13 Marzo.

“Abbiamo quì per Oratore Quaresimale il M. R. P. Pier Jacopo Nanni da Loviano Territorio Bolognese M. O. Let. di S. T. nel Convento de’RR. Padri di San Francesco della Vigna di Venezia d’anni 28 c. È questi un Soggetto fornito di tutte quelle ottime qualità, che costituiscono un gran Predicatore, degno di scelta Udienza d’una Metropoli, non che d’una Città di Provincia. La sua eloquenza, la vivacità nelle immagini, l’energia del suo stile recano un comune profittevol diletto. Ne fa sede un pieno concorso ad ognuna delle sue prediche alle quali vengono degli ascoltatori delle Ville circonvicine, non che da Padova, e sentiamo da persone di qualità, e Religiosi illuminati invidiarci la sorte d’averlo qui. Tanto ella può pubblicar ad onore della verità. Sono ec.” ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Il celebre Bernabita P. de’Vecchj, ha reso in questa Capitale angusta la Chiesa di San Silvestro alla pienezza del concorso. La chiarezza delle sue dimostrazioni, e la morale Evangelica delle sue Prediche persuadono gl’intelletti, e movono i cuori.

Nella Causa degli 8 cor. Post alla C. V. il N. H. Pietro Barbarigo era al Laudo, non al Taglio, ond’egli fu che vinse la Causa con 16 voti a suo favore contro 12 al Taglio, e uno n. s. Furono i suoi difensori gli Eccellenti Cromer e Gallino. L’Interv. Marconi. L’Orlandi e lo Stefani, il Canal, e il Mistura erano al Taglio.

Non vagliono premure, attenzioni, nè spese, per avere delle pronte giuste relazioni Forensi. Cangiata la persona incaricata delle medesime, ora lusingarci dobbiamo di non avere, almeno sì spesso, a correggere errori.

Al Coll. de’XXV. 11 cor.

La Sig. Paolina Vetorelli rel. Ant. Maderni al Taglio contro la Signora Giovanna Migo rel. & Erede Abbondio Maderni.

Al Taglio 3 al Laudo 14 + n. s. 2 Avv. al Taglio. Ecc. Piazza e Pianton. Interv. Provini. Interrut. Antonini.

Al Laudo Ecc. Orlandi e Sartori.

Interv. Angelini.

15 detto. Allo stesso Coll.

Trà li Fed. Ministri del Pub. Banco [174] Giro e l’Ecc. Fiscale del Magistrato Eccellentiss. Sopra Danaro Assuntor di Giudizio al Laudo, ed il Sig. Pietro Bertani al Taglio.

Al Laudo 12 + al Taglio 6. n. s. 2. Avv. al Laudo Ecc. Orlandi e Ongarini. Interv. Gastaldis.

Al Taglio Ecc. Gallini e Santonini. Interv. Bertani. Interrut. Facini.

Jermattina doveva correr Causa tra il Nob. Sig. Conte Antonio, e Rever. Leopoldo Canonico Fratelli Zicco Nipoti, ed Eredi di Mons. Co: Antonio Maria Dottori

E

La Nob. Co: Lucia Camposanpiero rel. del Nob. Co: Gabriel Dottori, ora Consorte del Nob. Marchese Francesco K. Dondiorologio.

Fu tagliato il Pender perchè si ammalò uno degli Avvocati, che dovevano trattare.

Per l’anniversario della gloriosa esaltazione al Trono Ducale del Serenissimo Manin li Nobili Fratelli Monsignor Giovanni Canonico della Cattedrale di Treviso, e Sig. Pietro Conti Trieste di Asolo, hanno composto un Elogio Latino in forma Lapidaria Romana. Regalati d’una copia lo riprodurremo con molta soddisfazione nel Foglio di Sabbato, giacchè non potremmo collocarlo in questo senza scomporre l’ordine con cui è steso, e senz’adoperare un carattere troppo minuto.

È giunta a Brescia il dì 12 la Compagnia del Chiarini, ch’ebbe il permesso di dare su quella Piazza del Duomo lo spettacolo d’agilità, d’equilibrio, e di forza su’suoi cavalli.

È seguita a Treviso nella Sala di quel nob. Teatro Astori un’Accademia musicale la sera de’14 data dalla Società de’Filarmonici, che fu aperta da due Sinfonie del Sig. Pleyel, e continuata da un Quintetto dell’autore med. in cui molto si distinsero il Sig. Matteo Misca col Violoncello, e il Sig. Giuseppe Bettini, che fu primo violino. Tra le parti cantati ottenne comun applauso il Sig. Giov. Caristiato tenore per una particolare sua Cavatina.

Alle ore 24 della p. v. Domenica delle Palme si farà colà una Processione della Cattedrale con tutti li Benefiziati della medesima in zanfarda ad uso di Padova. Quest’anno tutte le Scuole delle Parrocchie, ch’eran solite di fare le processioni separate, si uniranno a quella della Cattedrale per renderla più decorosa, e magnifica.

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Ecco un nuovo Quesito.
Se patisca più chi ama svisceratamente, o chi odia mortalmente?

Questa proposizione così assoluta si offe a diverse interpretazioni. Chi la fece doveva spiegarsi se intende d’un amore corrisposto o non corrisposto, giacchè crediamo ch’ei parli di quella dolce universale passione a cui tutti gli esseri animati sono soggetti, e che la Natura inspira e fomenta in varietà di sesso.

Nel primo caso, benchè un’egregia Poetessa parlando dell’Amore abbia detto:

Ebene 4► Zitat/Motto► Egli non dà piacer, che con spiacere, e talvolta di piacer tanto è sientato, che l’istesso piacer non è piacere ◀Zitat/Motto ◀Ebene 4

è fuor di questione, che quando sia corrisposto i suoi patimenti prodotti, o dalla gelosia, o dagli ostacoli che lo attraversano, son sempre cari soavi, e in certo modo necessarj a quella squisitezza di gaudio, che condisce il possesso de’beni sospirati, ed ottenuti con difficoltà; ond’è che la loro agitazione morale sarà sempre considerata con occhio d’invidia dalle persone sensibili, e con quello d’orrore il crucio dell’anime basse, che odiano, le quali non potendo soddisfare la loro abbominevol passione che coll’eccidio di quelli presi in mira dal loro livore, di rado avviene ch’esultino con un esecrando trionfo; e per ciò patiscono senza compenso, e continuamente son tormentate.

[175] L’amore fu sempre considerato come la più nobile passione del cuore umano, o si consideri diretta alla legittima propagazione della nostra spezie, o sublimata alle virtù del Platonismo, o finalmente estesa a quella fraterna benevolenza, che ci congiunge a’nostri simili co’nodi di reciproca utilità. Una delle maggiori imprecazioni poetiche del Satirico fu quella di augurar ad uno de’monti d’oro, purchè non ami alcuno, nè da alcuno sia amato.1 Ecco deffinito generalmente un bene l’amare. Abbia questo i suoi patimenti particolarizzato a degli affetti che scuotono il giogo della ragione, nondimeno la condizione di chi li soffre è mitigata sempre o dalle semplici dolcezze fisiche, o dal raffinamento che dalle idee morali ricevono.

Trova un Innamorato un caro sollievo sfogando le sue pene in seno dell’amicizia; il tetro odiatore si vergogna di manifestarle, le concentra nell’abisso del suo cuore infernale, e si rattrista delle altrui felicità come delle proprie disgrazie. Il suo martirio è continuato; condannato dal Mondo è costretto ad occultarne la causa: sente, suo malgrado, i rimorsi d’aver un’anima degenerata, che fatta per amare si nutre nell’odio, e non ha mai riposo ne’suoi destabili desiderj.

Ma se vogliasi ridur la questione de’patimenti, che soffre un Amante sviscerato non corrisposto, a fronte di quelli d’uno che odia mortalmente oh ci sarebbe molto da dire prò e contra! ◀Ebene 3

Metatextualität► Sarà questa materia per un altro foglio. ◀Metatextualität

Bastimenti arrivati 2 cor.

Pielego P. Piero Tomich da Cattaro e Castel Nuovo con 15 cai oglio. 24 bal. lana grossa. 64 di fina. 2 fag. seta grezza ed altro.

3 detto. Piel P. Vicenzo Vianello da Piran con 150. mog. di sale.

Brac. P. Antonio Spolar da Trieste con un bar. Cassia fistula. 4 bariletti arg. vivo, 6. bar. arsenico bianco. una bot. sugo di limon.

Piel. P. Franc. Spolar da Trieste con 15 col. merci di gotton. una balletta Filati. 2 Ballette Libri, un bar. spir. di Bergamotto. una cas. tele. 6 bar. arsenico. 50 cas. Acciaj, & altro.

Tartanon P. Vic. Mondaini d’Ancona con 16 Bal. Lana. 50 dette Tabacco, una cas. Libri. 12 bot. Gripola. 3 Bal. pel. finimenti. 350 Car. aringhe.

5 detto. Brac. P. Franc. Romano da Capodistra con 2 pez. Griso. un fagotto cera abbruciata & altro.

Brac. P. Pietro Romano da Capodistria con 17 bar. sal bianco.

Piel P. Pietro Sibibin da Traù con 4 cai oglio.

Piel. P. Pietro Vianello dalla Motta di Friul con 200 st. Formenton.

Tartanon P. Ant. Venanzio da Pesaro con un Bal. lin grezzo & altro.

6 detto. Tartanon P. Amadeo Niccoli da Rimini con 2 Bal. Libri. 63 fac polv. di gripola, e 2 cas. fettuccie di seta di ritorno.

7 detto. Pol. C. Marco Lazzari da Corfù con 68 cai e 9 carat. oglio.

Piel. P. Giov. Rovere da Trieste con 15 bar. cera gialla. 3 di smalto. Una cas. tele. 5 col. ottoni & altro.

Piel. P. Mat. Rismondo da M acasca con 5 cai oglio.

Piel. P. Giov. Pellegrini da Trieste con 9 bar. cera gialla. Un fag. pelli d’Augota. 5 col. ottoni 4 cas. Rensetti. 3 col. e 3 pac. tele. 18 col. Drogarie diverse, et altro.

[176] 8 detto. Piel P. Gir. di Niccolò da Trieste con 10 cas. oglio di vitriol. Una Balletta Filati. Una bot. cera gialla 3 col. ottoni et altro.

Tartanon P. Laz. Davanzo d’Ancocon 60 sac. Valonia. 12 e un bar. Galla, 2 bal. pel. Finimenti 19241 Baccalari et altro.

9 detto. Nave La Costanza Cap. Paolo Picello manca da Lisbona li 9 Gen. Parc. Sig. Val. Comello con 56 panieri Cannella garofolata ordinaria. 41 di Salsaperiglia. 419 cas. 2 fesci Zuccaro. 15 bar. d’endigo. 5 barilotti Vino. un bar. Merci diverse. Un bar. robe da uso.

Piel. P. Biagio Florio manca dal Zante primo Feb. Parc. Sig. Pietro Florio con 90 cai e 14 carat. oglio. 63 col. seta. Una botticella draganti et altro.

Brac. P. Giov. Ivanovich da Cattaro con 6500 lib. Castradina.

Piel. P. Mich. Vianello da Piran con 190 Mog. di sale.

11 detto. Brac. P. Nic. Spagna da Trieste con un bar. Zafferan. 8 bot. cera gialla. 3 di cola. 12 col .una cas. e un fag. tele. Una cassette pistole. Una bot. Falci. 6 cassette acciaj. Un bar. antimonio un d’arg. vivo, et altro.

Piel. P. Mat. Benussi da Traù con 8 cai Oglio.

Piel. P. Dom. Rismondo da Traù con 4 cai oglio.

Piel. P. Nic. Verona manca da Corfù li 20 Feb. Parc. Sig. Marco Verona con 100 cai e 8 carat. oglio.

Finalmente jeri seguì l’elezione in Nunzio della magnifica Città di Padova del Nob. Sig. Ant. Brunelli con voti di sì 100, di no 79. Il Sig. C. Giov. Nic. Bolis n’ebbe di sì 86 di nò 93.

A Verona sabbato p. p. verso il mezzodì ucciso fu da un Lacchè un Custode di quelle prigioni.

La notte dopo le ore 4 s’attaccò fuoco alla scuderia de’Nob. Sig. CC. Roveretti a S. Sebastiano quale si comunicò al Fenile. Perì una bellissima cavalla del valore di 60 Zecchini, e si abbruciarono delle stanze al Fenil sovrapposte. Si salvò il Palazzo, e le altre case vicine, per i taglj fatti a dovere, per il favore dell’ora non tarda, e per la quiete del tempo.

Questa sera Mercordì 17 Marzo nel Casino giù del Ponte de’Dai vi sarà un’Accademia di Musica in cui trà gli altri Professori suonerà il Sig. Zanouvich quel giovine Polacco del cai sommo merito nel suonar il violino abbiamo ancora parlato.

Fu ritrovato un cane da chi vorrebbe restituirlo a chi lo ha perduto. Si diano però i contrassegni della sua spezie, color, e nome; se aveva golziera, e di che fatta. Sembra che possa essersi smarrito nè contorni di SS. Filippo e Giacomo.

Accetteremo il ricorso, e l’indirizzo del suo padrone onde secondare questa buona di sposizione.

D’affittare

Una Volta in Campo a S. Zulian sopra l’Orologiajo vicino al Negozio Ippoliti.

Luoco Dominicale con le sue adiacenze, con Ortaglia, posto in villa di S. Bughè sul Terraglio sopra la strada maestra paga all’anno D. 130 correnti chi lo volesse vedere, parli col Sig. Valentin Prancesconi detto Florian che gli sarà dato l’indrizzo. ◀Ebene 2

Ricapiti per le Notizie ed Associazioni di questo Foglio.

S. Bartolommeo in calle stretta dal Colombani Librajo.

A S. Giuliano dal Curti Librajo appresso il Caffè di Menegazzo.

Si paga un Zecchino all’anno anticipato, o diviso in Semestri, ed ogni Assocciato è servito due volte alla Settimana alla sua abitazione, o ricapito.

Le Assocciazioni si ricevono in qualunque tempo. ◀Ebene 1

1Montibus aurum exequet, Nec amet quemquam nec ametur Ab ullo.