Citazione bibliografica: Cesare Frasponi (Ed.): "Lezione CLXIII", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.3\163 (1728), pp. 217-221, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.5167 [consultato il: ].


Livello 1►

Lezione clxiii.

Alle Persone di umore benefico.

Citazione/Motto► Hoc maximè officij est, ut quisque maximè opis indigeat, ita ei potissimum opitulari.

Cic. de off. L. I. c. 15. ◀Citazione/Motto

Livello 2► Non vi e che meriti di essere più lodato di quello, che studia di essere più utile alla società; e si compiace di fare serviggio, in tutte le occasioni, che gli si presentano. Quelli, che per nascita, o per istraordinarj talenti, sono inalzati alle prime Cariche, sono indispensabilmente obbligati a dare segno del loro Zelo, per lo serviggio del Pubblico, altramente tutti que’ vantaggi doventano loro funesti; e sarebbe meglio facessero una vita privata, ed oscura. Quando le occasioni, e la volontà vanno d’accordo in una Persona, veggiamo alle volte esempj di virtù si sublimi, che ci abbagliano gli occhi, a segno, di farci rimirare, con dispregio, tutto ciò che corre in una subalterna sfera, e che potremmo praticare noi stessi. Ma questo è un mancamento di giudizio, che odora un poco di Romanzesca ambizione, per [218] le grandi avventure, e per le belle imprese nell’armi di que’ falsi Eroi. Stà in potere d’ogn’Uomo, quando non sia più che mendico, il fare delle azioni, non solamente nobili, ma eziandio Eroiche. Il grande principio della virtù Civile è la rinunzia di se medesimo; nè vi è persona, in qualsivoglia stato sia ridotta, che non abbi occasione di esercitarla a favore degli altri. Purche faccia tutto quello, che dipende da lui, non se ne può esigere d’avvantaggio, nè gli si dee minore stima, che se avesse tentate le più sublimi imprese. Quelli, che bramano di servire tutto il mondo, si distinguono più nelle circostanze, che nella virtù; e chi fà tutto ciò, che stà in suo potere nel basso stato, in cui si ritrova, si avvicina più all’eroismo di quello, che omette un azione lodevole, potendola fare nel Posto emminente, in cui la Provvidenza l’ha collocato. Livello 3► Exemplum► Sono pochi anni, che Lapirio ereditò per testamento, da suo Padre considerabili facoltà, dovuto al Fratello primogenito, di vita assai sregolata. Questi mosso da rossore, e da pentimento sincero, doventò tanto considerabile per lo cambiamento, quanto l’era stato per la dissolutezza. Lapirio attivato dal ravvedimento del Fratello, pria che passasse un anno, gli scrisse il seguente biglieto

[219] Livello 4► Lettera/Lettera al direttore► Fratello Carissimo

“Vi mando, qui annesso, il Testamento di nostro Padre che mi ha fatto Erede universale di tutto il suo. Se Dio gli avesse prolongata la vita, fino al di d’oggi, non avrebbe fatta una tale disposizione. Egli esclude quello, che eravate allora; ed io lo restituisco a quello, che siete adesso. Sono &c.” ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 4 ◀Exemplum ◀Livello 3

Se da una parte, gli Uomini di animo nobile e generoso, che si ritrovano alla testa di grandi affari, o delle armate si espongono per lo bene della Patria a gravi perigli, nello stesso tempo, che sono animati dal desiderio della gloria; ve ne sono dall’altra, che in una vita privata rinunziano a considerabili vantaggi, seguendo il loro benefico genio, per sollievo de’ loro Amici in qualche disgrazia si può dire che sono Eroi; mentre per una segreta influenza del Cielo dispregiano le ricchezze con tutti li piaceri del mondo, a fine di consolare i cuori afflitti, di sollevare una Famiglia, in procinto di cadere in Rovina; di somministrare lavorieri alle industriose Persone; di salvare le facoltà d’un abbandonato Pupillo; e di rallegrare le viscere d’un Padre oppresso dalla passione, quello che non cercano, se non i piaceri, [220] non abbadano agli essempj di generosità, che alle volte si veggono nel loro Paese. Livello 3► Exemplum► Piglierebbero per un Romanzo, ciò che un mercante fè, l’altro giorno, con un Amico, la di cui imminente caduta non potea, che stracinare seco quella degli altri. Gli scrisse un biglietto, in cui vi è più grandezza di animo di quella abbi mai veduta, ne meno nella Lettera di Strephonio a Philli; voglio perciò qui inserirla, con tutta la sua simplicità naturale.

Livello 4► Lettera/Lettera al direttore► Mio caro Signore.

“Ho intese le disgrazie, che vi sono accadute; e che vi pongono in estrema agonia. Conosco il vostro buon naturale, la vostra industria, e la vostra probità; per questo ho risoluto di sostenervi con tutto il mio credito. Non vi perdete di coraggio. Il Portatore della presente vi rimetterà cinque milla scudi, ed ha ordine di accettare, per mio conto, una somma uguale, che potrete tirare sopra di lui. Ho fatto questo, in fretta per timore fosse troppo tardo il vostro soccorso; ma potete prevalervi sopra di me sino alla somma di cinquanta milla Pezze. Voglio arrischiare di perderla a favore d’un Uomo si onorato, quale voi siete, da me perciò amato di tutto cuore Sono &c.” ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 4 ◀Exemplum ◀Livello 3 [221] Certo Autore, di cui non mi arricordo, parla del Libro d’una Famiglia, in cui si era inserito da una generazione all’altra tutto ciò, che vi era passato di più considerabile. Se le Famiglie interessate in questa generosità, seguissero un tale metodo, stento a credere, che in verun’ altra dell’Europa potesse darsi essempio d’un serviggio meglio collocato, o fatto con grazia migliore. Metatestualità► Ho già, in uno de miei fogli fatto vedere, ch’ella è crudeltà lo spargere certi rumori svantaggio d’un Negoziante quanto più un atto di questa natura è indegno, tanto più meritano eloggi simili tratti di generosa umanità. ◀Metatestualità ◀Livello 2 ◀Livello 1