Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione CLXXXI", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.3\181 (1728), S. NaN-321, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.5156 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Lezione clxxxi.

Alle Donne licenziose.

Zitat/Motto► Nusquam tuta fides

Virg. Aen. IV. 373. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Ebene 3► Brief/Leserbrief► Sig. Filosofo.

Sono Giovane nubile, nè, se mi è permesso il dirlo, sono indegna di stima nel mio essere. Ma tale quale sono, bisogna ch’io meni tutta la mia vita in questo stato, o che mi arrischi di doventare infelice. Almeno non veggo, che le vostre giuste riprensioni alle un po’ troppo libertine del mio sesso nel guastare gli Uomini, abbino prodotto sin ora buon effetto veruno. Elleno mostrano sempre la medesima facilità nel ricevere tutti quelli, che raccontano loro de’Fioretti: la medesima facilità nel ricevere tutti quelli, che raccontano loro de’ Fioretti: il medesimo gusto depravato per la conversazione de’ più [319] dissoluti; o di quelli, per esprimerm [sic] con termini più civili, che conoscono bene il mondo. Che dico! questo male cresce, abbonda, e si moltiplica, di giorno in giorno.

Molte Dame d’una grande virtù, meco umilmente vi priegano, a mantenerci la parola, di nuovamente impiegare tutto il peso della vostra autorità contro queste innocenti e semplici creature della nostra specie. In fatti, perche debbono elle decidere della nostra sorte, da assolute Padrone: perche tollerano esse impunemente la licenza degli Uomini, quando sono vergini: e perche ci lasciano la penosa cura di riformarle, allorche sono maritate? Coraggio, mio Signore, nolle risparmiate, altramente svaniranno tutte le nostre lusinghevoli speranze del bene nuzziale. E voi stesso perderete per sempre la nostra stima, se addolcite i termini, e proseguite a dare belli titoli alle pratiche tanto immodeste. Non mi credo troppo severa in questa occasione (tutto il mondo ne potrà giudicare) perche dico e fò vedere, se non m’inganno, che il male è doventato commune.

Ebene 4► Exemplum► Da che avete criticato il nostro sesso nelle sue licenziose maniere, non ho avuti meno di quattro pretendenti, che fanno assai buona figura sul piè, che oggidì corre; ma per disgrazia, tutti [320] professano di seguire la moda. Hanno tentato persuadermi, che tutte le Donne di buon senno, sono sempre state Latitudinarie nel matrimonio, ed hanno sempre dato e pigliato ciò che, con qualche profanazione, chiamano conjugale libertà di coscienza.

I due primi, l’uno Capitano, l’altro Mercante, per sostenere la loro Tesi, hanno avvanzato presso due Dame di qualità, per quanto dicono, spiritose; che Venere accordava sempre i suoi favori a Marte: e dov’è l’Anima sì poco generosa, che possa niegare le sue grazie alla bravura d’un’Ufficiale? Dove, in oltre il Mercante, di qualche credito, che, di tutte le mogli non ritrovi se non la sua, disposta ad avere commercio con esso lui? Cosi ammendue la discorreano, mentre il terzo Gentiluomo di nascita, m’assicurò, che avea imparato a vivere, ed a conoscere il mondo, quando meno vi pensava: che dopo avere, l’altro girono, pranzato, con un Amico, questo fù obbligato a lasciarlo, colla sua moglie e colle sue nipoti: Che queste aveano parlato con dilegio d’un Gentiluomo assente, perche non avea avuto concepimento sì vivo d’intendere un moto; e perciò, che era risoluto di non essere mai incivile, nè stupido in avvenire; e finalmente, che in un giorno di Caccia, non mancherebbe di se-[321]guire la preda in Campagna col marito, ed in Casa con sua moglie.

Il quarto, che mi ha corteggiata, è un semplice Artiggiano, il quale non è meno intestato degli altri, circa le maniere del mondo. Ebbe la gallanteria di raccontarmi, che, in una Compagnia, dove si ritrovò, si pose sul tapeto il dubbio parlando delle Donne, Se per quello riguarda il loro bisogno, un Giovane operaio robusto, e vigoroso, era assolutamente necessario? Che le Giovani, le maritate, e le vedove si erano dichiarate a pieni voti, per l’affirmativa; e che i mariti stessi vi applaudirono. Io gli feci, subito, una riverenza, e gli diedi ad intendere, che quella era la sua udienza di congedo. ◀Exemplum ◀Ebene 4

Non posso terminare questa nojosa Lettera senza esortarvi a riprendere le vergini, ed unire a vostri rei, altre Donne, quasi direi, sacrileghe, le quali espongono altre persone, che non debbo nominare, per riverenza, ad offendere, con singolare malizia, la Divinità. Se così farete apporterete un segnalato beneficio al Pubblico; e se me ne darete, con sollecitudine, avviso, obbligherete quella che &c.

Fg. Fil. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1