Il Filosofo alla Moda: Lezione CXLVIII
Permalink: https://gams.uni-graz.at/o:mws.7650
Nivel 1
Lezione cxlviii.
Alle Prrsone di buona intenzione Christiana.
Cita/Lema
Mens sibi conscia
recti.
Cita/Lema
Virg. Aen. I. 609.
Cita/Lema
Mens sibi conscia
recti.
Cita/Lema
Virg. Aen. I. 609.
Nivel 2
La grand’arte del Christianesmo, se mi
è permesso d’impiegare questa espressione, consiste nel ricavare
il migliore partito, si possi, dalle nostre azioni, e
nell’indrizzarle, in maniera che tutto quello facciamo ci possa
essere messo a conto nell’ultimo giorno, quando i più segreti
pensieri del cuore saranno posti in chiaro. Per dare a questa
idea tutto il peso che merita, possiamo distinguere tutte le
nostre azioni, in buone, cattive, e indifferenti. Se si devidono
in questa guisa anche le nostre intenzioni nell’esseguirle, si
può scuopire il grande segreto del Cristianesimo, di cui parlo.
La buona intenzione unita ad’ una buona azione, le da tutta la
forza, e la virtù, di cui è capace. Unita ad’ una cattiva azione
ne puol’ estenuare la malignità, ed anche in qualche caso
essentarnela, ed unita ad’ un azione indifferente di sua natura,
ne produce una virtù, e la rende meritoria. Si
puol’ dire all’opposto, che la cattiva intenzione pervertisce le
migliori azioni, e le fà doventare gravi peccati; Distrugge la
innocenza d’un azione indifferente; e communica ad’ una cattiva
azione tutta la possibile malizia. Finalmente se si esamina la
natura d’una intenzione indifferente si ritroverà, che rovina il
merito d’una buona azione; diminuisce, ma non iscancella mai la
malignità d’un azione cattiva; e lascia nel suo stato naturale
un azione indifferente. Riesce d’un’impercettibile vantaggio
l’assuefare la nostra mente ad’ una buona intenzione; ed a
rivolgere tutti li nostri pensieri, tutte le nostre parole, e
tutte le nostre azioni ad’ un buon fine, che si riduca a gloria
del nostro Creatore. Questo, in materia morale, è una specie di
maneggio, e di buona Economia, che non perde mai niente, che fa
valere ogni minima azione; e che ne ricava tutto ciò, che se ne
può ricavare. Moltiplica i mezzi della salute, accresce il
numero delle nostre virtù; e diminuisce quello de’ nostri vizj.
Questa è l’ammirabile disposizione di
cuore, che l’Appostolo ci raccomanda nella prima a Corinti
10.31. d’avere in mira la gloria del signore nelle nostre
azioni, anche indifferenti,
Chi è animato da questa buona intenzione, non entra in
istato veruno della vita, che non la ritrovi grata all’autore
della sua essistenza, conforme ai lumi della Fede, e
proporzionata alla natura umana in generale, o alla situazione
in cui la Providenza, l’ha posto. Si considera sempre, come
sotto gli occhj del suo Divino Padrone, che osserva tutti li
suoi passi, penetra tutti li suoi pensieri, e l’accompagna in
tutte le parti. Salm. 138. Non fa niente, in somma che non pensi
al suo Creatore, ed all’estremo Giudizio, dove ciascuno riceverà
a misura del bene, o del male che avrà fatto. Questo era il
Carattere de’ santi antichi, che viveano sotto la Legge, de
quali la scrittura dice per servirmi dell’suo linguaggio, che
camminavano con Dio. Quando i miei Fogli girano sopra la morale,
cerco di raccomandare la virtu particolare, di cui si tratta,
coi precetti, o cogli essempj del Paganesmo, acciò i Cristiani,
che hanno l’avvantaggio di meglio conoscere il loro dovere, e
sono altresi obbligati in maniera più indispensabile, di
addempierlo, abbino una specie di rossore, e
menino una vita più regolata; oltre di che, ve ne sono molti frà
di noi, disposti ad ascoltare, con più genio, un Filosofo
Pagano, d’un autore Cristiano. Anche per questo porterò qui un
essempio di quella meravigliosa disposizione d’animo, che si
vede in una parlata di Socrate.
Aggiongnerò solamente, che un autore di grido, pieno di
ammirazione, in leggendo le sudete Parole dice
Nivel 3
Ejemplo
Vi è qualche cosa di molta
divozione nella risposta, che diè un Ebreo, a chi gli
opponea la moltitudine delle cerimonie, che si
osservavano nel Giudaismo; nelle abbluzioni, nella
varietà degli abiti, de cibi, delle purificazioni, e d’altre simili cose? I doveri, disse
Nivel 4
Cita/Lema
“nelle parti
essenziali della Legge, non sono in tanto numero,
che bastino per essercitare una ubbidienza attiva,
e piena di Zelo. Fa di mestieri ritrovare il
tempo, il luogo, e la Persona, prima, che si abbi
occasione di mettere in pratica una virtù morale.
Per questo noi abbiamo estesa la sfera de’ nostri
doveri, ed introdotte nel nostro Religioso culto
molte cose, oltre le Cerimonie prescritte, anche
dalla Legge indifferenti di loro natura, a fine di
avere più sovente occasione di mostrare il nostro
amore a Dio, e di fare qualche cosa per piacergli,
in tutte le circostanze della nostra vita.”
Nivel 3
Ejemplo
Questa ubbidienza attiva piena
di zelo ritrova ora il suo luogo nella Chiesa cattolica
ed Appostolica Romana, che oltre le nobili divote, e
misteriose Cerimonie, ci suggerisce la buona intenzione
in tutte le nostre azioni anche indifferenti, si che
possiamo rendere la nostra stessa essistenza un atto
continuo di ubbidienza, rivolgere i nostri onesti
piaceri, e le nostre lecite applicazioni in nostro
vantaggio eterno; e doventare grati, in tutte le
circostanze della vita, a quello che ci ha fatti, perche
s’ingegnamo, in ogni possibile maniera, di piacergli.
Nivel 3
Cita/Lema
o magnamo, o beviamo, o
facciamo qualche altra simile cosa.
Nivel 3
Ejemplo
Occupato quel grande Filosofo
a discorrere co’ suoi Amici sopra la immortalità
dell’anima, poco prima se gli porgesse il veleno.
E cosa facile il vedere in questo passo, quella
buona intenzione universale, che vorrei qui inculcare, e
che animava sempre quell’insegne Filosofo.
Nivel 4
Cita/Lema
Io non sò, disse, se
Dio approverà le miei azioni; sono bene persuaso
d’avere fatti tutti gli miei sforzi à fine di
piacergli, ho anche speranza vi avrà riguardo.
Nivel 3
Cita/Lema
quando lessi tali cose, vi
mancò poco che non esclamassi: sancte Socrates ora pro
nobis.