Référence bibliographique: Cesare Frasponi (Éd.): "Lezione CCCLXIX", dans: Il Filosofo alla Moda, Vol.7\359 (1730), pp. NaN-44, édité dans: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Éd.): Les "Spectators" dans le contexte international. Édition numérique, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.4325 [consulté le: ].
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Lezione CCCLXIX.
A‘ Coniugati, che vogliono vivere felici.
Citation/Devise► Dicite Iò Pean,& Iò bis dicit Pean:
Dicidit in caffes prada petita meos.
Ovid. Art.Amat. Lib.II.E. ◀Citation/Devise
Niveau 2► Niveau 3► Lettre/Lettre au directeur► Sig. Filosofo.
GIà che avete poco fà pubblicata la mia Relazione sopra il Caso della Signora Leggera, dove ho osservato, che l’Amore viene dopo il matrimonio, mi lusingo, che i vostri Leggitori saranno convinti di questa verità, che se l’amore per ordinario produce il matrimonio, accade sovvente, che il matrimonio produca l’amore.
Si ricerca forse più virtù per fare un buon marito, e una buona moglie, di quella ne richiegga [36] il piu distinto, e più luminoso Carattere del mondo.
Pare, che la Prudenza ne sia di assoluta necessità. Così per quanto si osserva, migliori mariti sono sempre stati li piu rinomati, in questa virtù. Omero che ci ha tracciato, nella Persona di Ulisse, il perfetto modello d’un uomo prudente, affinche, non gli mancasse niente, loda la sua costante fedeltà verso la di lui cara Penelope. Tanto l’avvanzò quest’Eroe, che rigettò gli abbracciamenti d’una Dea, e che per adoprare la espressione del migliore fra tutti gli Autori Pagani, la preferì alla immortalità, Niveau 4► Citation/Devise► siquidem etiam ille sapientissimus vir Ithacam, videret, immortalitatem scribitur repudiasse. ◀Citation/Devise ◀Niveau 4
La virtù, in generale, è il necessario ingrediente, per rendere il matrimonio Felice, in quanto naturalmente produce la costanza, e la stima frà le due persone interessante. Così brutto e porcia si distinsero frà tutti quelli, che vi-[37]vevano, in que’tempi, colla loro virtù, e colla loro mutua affezione.
Il buon naturale non è meno necessario nello stato del matrimonio; senza di questo vi sono e mille, e mille occasioni, che ponno renderlo amaro. Quando la grandezza di Animo è unita a questa amabile qualità, attrae l’ammirazione, e la stima di tutto il mondo. Cesare che non era meno riguardevole, per la sua alta fortuna, e per lo suo valore, che per la sua umanità, guadagnò il cuore del Popolo Romano, allorche, malgrado l’opposto costume pronunciò la orazione funebre della sua prima, e cara Consorte.
Non basterebbe il buon naturale, se non fosse costante ed’uniforme, sostenuto dal buon umore, sempre uguale, che non dee mai perdersi in un’amicizia, con tratta per tutta la vita. Bisogna, che un’uomo sia in pace con se mede-[38]simo, pria che possa esserlo colla moglie, Socrate, e Marc’ Aurelio, che a forza di Filosofia, avevano domate le loro passioni, e calmati i loro animi, sono famosi per essere stati buoni mariti benche il primo avesse una violente Xantippa, ed il secondo la gia nota Faustina. Se lo Sposo, e la Sposa volessero accostumarsi nel primo anno del loro matrimonio, a sopportarsi ne’ loro mutui difetti, sarebbero quasi gionti all’intento, e potrebbono vivere felici nel rimanente de’ loro giorni. Questa dolcezza, e questa reciproca compiacenza, era con finezza, insinuata nelle cerimonie de’ Pagani alle loro Nozze, e ne’ Sacrificj, che allora offrivano a Qiunone, strappavano dalle vittime il Fiele, lo gettavano dietro all’Altare.
Metatextualité► Per conclusione voglio citare un passo di Storia ricavata ad un antico Registro. Oltra il non quadrare male al proposito servirà, [39] non solamente a riempiere il vostro Foglio Volante, ma forse ancora mi darà occasione di somministrarvene un altro. ◀Metatextualité
Niveau 4► Exemplum► Il Cavaliere Bertoldo Majale ebbe in Feudo da Prencipi di Ontoso, le Signorie di Porcella, di Songia, e di Presciutta tutte nella Contea di Magnarolla, sotto una memorabile obbligazione espressa in questi termini: Il detto Cavaliero Bertoldo avrà terra, e conserverà appesa nella grande Sala di Porcella pronta, ed in buono stato, per tutte le stagioni dell’anno una fetta di Lardo, per darla ad ogni uomo, o ad ogni Donna maritati, al capo d’un anno, ed un giorno dopo il loro matrimonio nella seguente maniera.
Tutte le volte, che un tal’uomo, o tale Donna verrà a dimandare il Lardo s’indrizzerà al Presidente, o al Custode della Signoria di Porcella, e gli parlerà in questi termini.
[40] Presidente, o Custode, io vi significo, che sono venuto a dimandare per me stesso una Fetta di Lardo appesa nella sala del Sig. della Porcellagiusta le ricercate forme. r
Udita questa istanza, il Pesidente [sic] , o’l Custode, gli assignerà un giorno, in cui prometterà con sicurezza di ritornare, e di condurre seco due suoi vicini. In tanto il Presidente piglierà con lui due abbitanti della Signoria di Porcella, e se ne anderano tutti tre alla Signoria di Salarola, che appartiene a Cortellaccio Budella+k, o vi citeranno detto Budella, o il suo Presidente a portarsi nell’assegnato giorno a Porcella, sulla punta del giorno, colla sua vettura, con un Cavallo, cioè, ed un Basto, con un sacco, ed una pertica, per trasportare a sue spese la detta Fetta di Lardo, con la Biada, che vi si aggiugnerà fuori della Contea di Ontoso. Indi il detto Presidente, cogli altri suoi due compagni, citeranno tutti li Gastaldi della detta Signoria, a ri-[41]trovarsi, nel determinato giorno a Porcella, per adempiere il loro dovere verso la Fetto di Lardo. Venuto questo giorno tutti gl’interessati si ridurranno sotto il Portico della Signoria di Porcella, dove dopo levato il Sole fino a mezzodì aspetteranno quello che de’ avere il Lardo. Arrivato questo, si distribuiran delle Ghirlande, a tutti quelli, che debbono essere alla Cerimonia, ed a suono di Trombe, di Tamburri, ed altri Stromenti, si condurrà alla porta della Sala dove ritroverà il Singore di Porcella, o il suo Maestro di Casa pronto a consegnare la Fetta di Lardo nella maniera, che siegue.
S’informerà da quello, che la dimanda, se ha condotti seco due suoi vicini, al che il Dimandatore risponderà: Eccoti pronti. Indi il Maestro di Casa interrogherà legalmente que’due Uomini sù questi tre punti: Se il Dimandatore è ammogliato, o sen’è stato. Se ha passato nel matrimonio un anno, ed [42] un giorno. Se finalmente è di condizione libera, o servile; Se attesteranno per l’affirmativa, allora si distaccherà la Fetta di Lardo, e si metterà alla porta della Sala sopra un mezzo sacco di Formento, ed altrettanta Segala. Poscia il Dimanmandatore si avvanzerà vicino al Lardo, e dirà.
Sappiate o Cavaliere Bertoldo MajaleSignore della Porcella, e donatore di questo Lardo, che io A. dopo avere sposata B., ed avuta in mia custodia, ed a’ miei voleri, per un anno ed un giorno non l’avrei cambiata per un'altra, nè più ricca, nè più povera, nè meno per una di più alta nascita, o addormentata, o risvegliata, nè in altro tempo, e che, se la detta B. ed io fossimo soli al mondo, la piglierei per mia moglie preferibilmente a tutte le altre di qualsivoglia condizione, buone, o cattive. Così attesto, e mi pretesto.
I suoi due vicini pure attesteran-[43]no di credere certamente, che dica la verità. Di più se colla loro testimonianza, si ritrova, che il Dimandatore del Lardo è di libera condizione, se gli darà un mezzo sacco di Formento con una formaggia, ma se è di condizione servile non avrà, che un mezzo sacco di Segala senza Formaggia. Allora il Signore di Salarola sarà chiamato per trasportare tutte le suddette cose. Il Lardo si metterà sopra il Grano, e tutto sopra un Cavallo. Quello a cui appartiene il Lardo, moterà sopra il suo Cavallo, se l’ha, e se non ne ha, il Signor di Porcella glie ne somministrerà uno col Basto, fino che sia fuori delle sue Terre, portando dinanzi se la formaggia. Così partirano da Porcella col Grano, e col Lardo, camminando dinanzi a quello, che gli ha guadagnati con Tombette, Tamburri, ed altri Musicali Stromenti. Tutti li Gastaldi della Porcella lo accompagneranno fino che sia fuori de’ li-[44]miti della detta Signoria, e ritorneranno indi, eccetuato quello, che dee fare il trasporto, ed il viaggio fuori della Contea di Ontoso, a spese del Signor di Porcella. ◀Exemplum ◀Niveau 4 ◀Lettre/Lettre au directeur ◀Niveau 3 ◀Niveau 2 ◀Niveau 1