Référence bibliographique: Francesco Grassi (Éd.): "Num. 27", dans: Spettatore piemontese, Vol.1\27 (1786), pp. 244-254, édité dans: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Éd.): Les "Spectators" dans le contexte international. Édition numérique, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.3629 [consulté le: ].


Niveau 1►

N.o 27.

Citation/Devise► Aut Famam sequere: aut sibi Convenientia finge, Scriptor . . . . . . . ◀Citation/Devise

11. Decembre 1786.

Niveau 2► Comprende il Genere Drammatico le Tragedie, le Commedie, l’Opere Musicali (o Serie, o Buffe); ed ad esso pure (quanto all’Intreccio, ed al Modo patetico della Rappresentazione) ridur possonsi le Caratterizzate Pantomime dei Balli. – Avere questo Ramo principale di Poesia la Precedenza sopra gli altri l’Uso dei Teatri presso tutte le Nazioni il dichiara: le quali non senza Ragione negli Scenici Spettaccoli di comune consenso dispiegano a gara la Magnificenza, il Gusto, e la Maestria dei Pubblici Divertimenti. Quindi nasce che tra le Poetiche Composizioni tutte le altre possono essere nella Società d’Ornamento; queste per l’usanza divenute sono quasi di Necessità. E dove nelle altre una sterile Lode è del Compositore l’unica Ricompensa, può da queste un felice Genio, all’esempio di non pochi sì Moderni, che Antichi Scrittori mietere una Gloria non infruttuosa. – Ma l’Arte [245] diventa col raffinarsi ognora più difficile! – I Modelli nelle diverse Lingue lasciatici atterrisocno col Confronto la timida Esecuzione! – E l’Occhio del Pubblico più severo aguzzasi a ravvisare ogni Neo! – Inoltre come attignere Novità ancora dai già quasi esausti Fonti? – Quale o Istorico, o Mitologico Argomento divenuto non è sulle Scene omai trito? – Qual Carattere, qual Passione, qual Situazione stata non è più volte riprodotta? – Ha o Natura dei Fatti, o Fortuna degli Accidenti, od Immaginazione dei Concetti un po’ interessanti, che studiosamente dai Poeti Drammatici non siano stati tessuti ad allettare una esiggente Platea? – In somma si può confessare ingenuamente, che modellare Intrecci di nuovo Conio, connettere Episodi di recente Invenzione, appaiare Contrasti di non trita Specie; e per nuove Scene, nuovi Intrighi, nuove Sospensioni, nuovi Eventi guidare il rapito Spettatore ad uno imprevisto Scioglimento, Taccia divenga ogni giorno più malagevole. – Tentiamo in questo Foglio di frugare alquanto i Zampilli del Drammatico Fonte. – Gli Argomenti del Drammatico Genere o prendonsi dall’Istoria; o compongonsi nella combinatrice Fantasía: ovvero alcuni Materiali dal Fatto istorico somministrati adorna l’ [246] Inventiva Immaginazione ad un rappresentativo Intreccio! – Gl’Intrecci della prima Classe sono assai rari: perchè assai raro accadono in Natura dei Fatti, che senza Supplemento di adornanti Circostanze, così possa l’Arte esporli sul Palco, come stanno ne’Monumenti registrati. – Più larga Messe d’Argomenti Drammatici raccogliesi dai Racconti Mitologici (che piacemi d’annoverare anco in questa prima Classe) per essere già stati dall’Invenzione ornati del Maraviglioso Scenico. Quindi è, che l’Edipo, la Merope, l’Oreste, l’Egisto, la Medea, l’Ifigenia (o in Aulide, o in Tauride) la Tebaide, le Troadi, l’Andromaca, la Didone, e somiglianti, offrono con loro stesse al Poeta scegliente il già quasi combinato Intreccio Teatrale. – Vero è però, che la Storia stessa bulica, dirò così, d’innumerabili Fatti quasi già Scenici di lor natura accompagnanti il Destino di famosi Personaggi. Tali sono nelle Memorie antiche Lucrezia, Giunio Bruto, Coriolano, Virginia, Catone, Cesare, Marco Bruto, Marco Antonio, Cleopatra, Germanico, Agrippina, Semiramide, Annibale, Mitridate, Alessandro, Sofonisba, Zenobia, ed una infinità d’altri: e nelle più recenti Tamerlano, Orenzebe, Maria di Scozia, Carlo I. Stuardo, D. Carlo, D. Sebastiano, il Conte [247] d’Essex, il Maresciallo d’Ancre, di Birone, Cinquemars &c. Ma siccome questi Argomenti (tuttochè assai Tragici nella semplice storica Esposizione) voglionsi però sulla Scena ornare d’Episodi, ed altri Fittizj Incidenti; così piuttosto alla Terza, che alla Prima Classe, debbonsi manifestamente riferire: intorno alla quale (quando mi sarò convenevolmente diffuso intorno alla Seconda Classe, Sorgente principalissima, da cui tutto dipende) si toccherà quanto farà di bisogno. – La più bella caratteristica Prerogativa dell’Uomo è senza dubbio la Facoltà di combinare: la quale Frutto egregio essendo non pur della Ragione, ma della Ragione eziandio nelle Attività sue esercitata, non solo dalla Sfera de’Bruti rialza l’Uomo; ma ragguardevole Distinzione fa spiccare tra gli Uomini stessi. – Poche Leggi del Moto combinate c’indicano le Ore, c’innalzano enormi Pesi; ci macinano le nostre Biade: e secondo che abbisognano le Manufatture nostre di Forza o spignente, o urtante, o pestante, o comprimente, o traente, o aggirante la Combinazione delle medesime Leggi sommette gli Elementi al Servizio d’ogni nostro Uopo fino ad animare la Machina di Marlì, ed a governare sull’onde tempestose dell’Oceano veleggianti Fortezze. – Quanto [248] vaga Diversità d’Ordini Architettonici non risplende per l’Itale Città nostre principalmente, Combinazioni di poche Geometriche Figure? – Per mettere in chiaro l’Idea proposta fa egli d’uopo ch’io commemori ancora gl’Incanti della Musica, Pittura, ed ogni altr’Arte? – od anco gl’interi maravigliosi Sistemi delle Scienze più profonde, tutte mere Combinazioni di pochi Principj, siano Voci, o Toni, o Colori, o Numeri, od altri qualunque primi Elementi? – Ora le Azioni degli Uomini resultano dalle Determinazioni della loro Volontà: la quale, non movendosi che dalla previa Apprensione, viene, come questa, regolata o da subitaneo Impeto; o da inerente Abitudine. Le Passioni di Piacere, d’Affanno, di Speranza, di Sospetto, d’Amore, d’Odio, di Gelosia, d’Invidia, di Vendetta, d’Ammirazione &c. specificano quello. – I Caratteri di Prudente, o Imprudente, Giusto, od Iniquo, Ambizioso, o Modesto, Trasportato, o Mite, Leale, o Traditore, Magnanimo, o Pusillanime, Compassionevole, o Crudele &c. specificano questa. – Il Personaggio, di cui descrivesi l’Azione, è o Re, o Ministro, o Duce, o Giudice, o Mercante, o Artigiano &c.; - e nell’Azione concorrono gli Amminicoli, od Istromenti colle Circostanze del Tempo, [249] e del Luogo sottoposte agli infiniti Accidenti di scherzante Fortuna. – Ora di quali altri Principj abbisogna l’inventiva Immaginazione (posta da me quì sopra per seconda Sorgente dei Drammatici Argomenti) per variare all’Infinito quel, che nelle sceniche Rappresentazioni chiamasi Intreccio? – Quale immenso Campo non offrono alla Diversificazione i Contrasti delle Passioni? – Come temerebbesi d’esaurire l’Interessamento nascente dalla viva Dipintura de’Caratteri? – Di quante Combinazioni suscettibili non sono gli Avvenimenti fortuiti in una Mente ferace? – Di quanti Nodi, Equivoci, Agnizioni, Catastrofi non nutrono i Germi le Locali, o Temporali Circostanze? – In somma io non temo d’asserire (per incoraggiar l’abbattuta Invenzione de’nostri Teatrali Poeti nella larga Vena di questo Fonte ch’io tratto) non pur essere riducibile ai sovraccennati Elementi quanto di Drammatico esposesi sul Palco da Eschilo fino a Metastasio: ma quando nuova Produzione esibissesi ogni sera sopra d’ogni Teatro, sempre dalla copiosa Sorgente potere sgorgar nondimeno Varietà inesauste! – Sento dover io per li men perspicaci particolarizzare alla Pratica quanto in Teoría accennato potrebbe forse bastare ai più Sagaci. Per [250] essere adunque intelligibile a tutti veggasi (quasi in un Quadro) Tragica Figura sbozzata. – Allato d’Altare preparato per Isposalizio giace il pezzo trafitto Usurpatore sottilmente iniquo, ucciso dalla mano del Legittimo Erede del Trono usurpato. – Il Ministro fedele all’antico suo Padrone, che simulando col Tiranno d’aver tolto secretamente di mezzo il Giovin Principe, avealo preservato alla giusta Punizione dell’Iniquità fin allora trionfatrice, addita da una parte il legittimo lor Principe ai Popoli contenti: dall’altra (presentandole il pianto Fratello) consola improvvisamente l’acerbo Cordoglio d’afflittissima Principessa costretta dal Terrore a ricevere l’abborrita mano del Tiranno. – Questo Scioglimento d’Intreccio Tragico (tuttochè ben tratteggiato servir possa per se di non indifferente Argomento Drammatico) ognuno vede però essere assai triviale. – Un poco di Combinazione può acquistargli Novità, Interessamento, e Diversificazioni infinite. – Se al Vocabolo Fratello si sostituisca quello di Figlio, tosto diventa l’Intreccio suscettibile di tutte le belle Situazioni della Merope, e dell’Andromaca. – Ed in tal caso di Materna supposizione, se (in vece d’Odio) fingasi tra la Principessa, e ‘l Tiranno Corrispondenza, e Consapevolezza di Misfatto, ne nascono le [251] Tragiche Scene dell’Elettra, dell’Oreste, dell’Hamlet, ed anche della Semiramide. – Se poi in luogo della Parola Fratello sostituiscasi Amante, così copiosa Messe d’Intrecci ne fiorisce, che, nonostante v’abbiano Relazione la maggior parte degli Argomenti (antichi, o nuovi) Drammatici, e Pantomimici, rimane ancora Campo assai vasto alla Produzione di novelli. – Ma procediamo oltre. – Supponiamo nell’Usurpatore la Qualità altresì di Fratello minore, o di Fratellastro, o di Fratello illegittimo, e nasceranne infiniti Accidenti da diversificare le Tragedie di Tebe, e d’Argo. – Quali Cangiamenti non avverrebbero all’Intreccio se l’Usurpatore Padre fosse di Figlia, di cui il legittimo Erede o Amante, o Marito fosse secreto? – In somma egli è evidente, che qualunque piccola Circostanza o aggiunta, o detratta, o mutata nella Figura d’un solo Argomento subito costituisce Intreccio differente, che con la Novità di Caratteri, Episodj, Scene, e Situazioni diverse può creare sempre nuovo Interessamento nei soddisfatti Spettatori. – Or che dirò se il Cangiamento fosse sostanziale (come nella anzidetta Figura in luogo d’Usurpatore si sostituisse Usurpatrice)? Allora procedendo la Combinazione sopra totalmente alte-[252]rati Principj dà luogo a un nuovo Ordine d’Intrecci non meno del primo numeroso. – Osserverà il mio Lettore essere la sovraesposta Figura con sue Alterazioni fondata solamente sul Carattere d’Ambizione. Io posso scegliere ugualmente per Base l’Amore, la Gelosía, la Vendetta, il Fanatismo, la Discordia, il Tradimento, il Gioco &c.: ovvero (ove trattassesi del Comico Genere) l’Amore o Filiale, o Conjugale, o Paterno, l’Amicizia, l’Invidia, la Detrazione, la Vanità, l’Avarizia &c., dalle quali tutte, come da fecondi Ceppi, germogliar farei Selve d’Intrecci d’ogni Genere Tragico, Comico, Pantomimico, ognuno d’essi per Novità interessante. – Or tanto basti riguardo la Seconda Sorgente degli Argomenti Drammatici da me sopra stabilita: la quale scaturisce dalla pura Invenzione. – Riguardo poi alla Terza, che coll’Invenzione adorna le Azioni dall’Istoria, o dalla Mitologia ricavate (Parte rimanente a trattarsi in questo Foglio) non mi resta a dir molto, che sarebbe ugualmente superfluo a chi abbia, ed a chi non abbia ben compreso quanto è stato da me sovraesposto. – Basterà solo di accennare, che quante Morti Tragiche d’illustri Personaggi menzionate sono dall’Istoria ne’Prischi, o Moderni Tempi [253] (per isterili che ne siano i Racconti) non sono molto difficili a tessersi in altrettanti Scenici Intrecci a chi destro sia a combinare certe Circostanze, che l’Istorico è supposto aver tacciuto, quando sappia l’Invenzione renderle verisimili col Costume preservato, colla stretta Unione all’Azion principale, e colla evidente Relazione od a Fatto, od a Carattere cognito. – Nel qual caso chi non vede, che la Parte della Tragica Azione permessa libera alla Combinatrice Fantasía, entra convertibile in infinite interessantissime Forme dentro i Limiti amplissimi della da me secondoposta Sorgente? – Per tal modo adunque trattar possonsi (nella Mitología) le Morti d’Aiace, d’Agamennone, di Clitennestra, di Patroclo, d’Achille, d’Ettore, di Pirro, d’Aceste &c.: di Nino (nell’Istoria antica), di Sardanapalo, di Baltasarre, di Ciro, di Filippo, d’Olimpiade, d’Annibale, di Giugurta, di Pompeo, di Sertorio, di Cicerone, di Seiano, di Tiberio, di Messalina, di Caio, d’Agrippina, di Trasea, di Seneca, di Otone &c. &c.: e (nell‘Istoria moderna) di Mommoranci, Bucchingam, i Fratelli Wits, Valstein, Anna Bolena, l’Arcivescovo di Cantorbery &c. &c. Anzi le Morti stesse seguite o tra Fatti d’Armi, od anco naturalmente [254] possono indi ancora vestirsi d’interessante Intreccio, come quella di Gustavo Adolfo, di Carlo XII., di Veimar, di Cook, di Wolf, di Brunsvic &c. &c. – Metatextualité► Conchiuderò questo Foglio ritornando all’Autore dell’Epigrafe, vero Maestro del Soggetto: ◀Metatextualité

Niveau 3► Citation/Devise► Togli da la Fama, ovvero i Caratteri fingi

Consoni a l’Idea. – Se ‘n Scena collochi Achille,

Intrepido, iracondo, inesorabile, acerbo:

Nulla da le Leggi; tutto si arroghi co l’Armi:

Flebile Ino pingi: ma invitta, feroce Medea

Perfido Issione, Io vaga, torbido Oreste. –

Che se intentato Carattere doni a le Scene,

Quale da principio fissastilo, tal si denodi.

. . . . . . . . . . . . . . . . .

Appropriarti lice di Dritto i Pubblici Fonti;

Topici se vili di Sfera superficiale

Te non distengan: nè curi (Interprete troppo

Delle Parole fido) scrupoloso tenerti a la Lettra:

Od imitatore inesperto ridurti a le strette,

Onde l’Onta veti retrocedere; o Legge de l’Opra! ◀Citation/Devise ◀Niveau 3 ◀Niveau 2 ◀Niveau 1