Citazione bibliografica: Antonio Piazza (Ed.): "Num. 76", in: Gazzetta urbana veneta, Vol.4\076 (1790), pp. 605-612, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2639 [consultato il: ].


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Num. 76

Mercordì 22. Settembre 1790.

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Causa.
Terzo Cons. Post.
Al Consiglio Eccell. di XL. C. N.

1790. 7. Agosto.

“Alla Città di Corfù fino dall’Anno 1542. dall’Eccellentissimo Senato, coll’Eccellentissimo Collegio, e con il Sereniss. Maggior Consiglio furono concessi in dono alcuni Offizii tra i quali quello del venditor al Sal per la vendita al minuto. Nel 1680. con altro Decreto fu concesso il Privilegio che il Consiglio di Corfù elegga un Ministro al quale debba dalla Camera esserli consegnati al prezzo stabilito tre in quattro migliaja di Sal all’Anno per venderlo nella Città & Isola ricavando sopra il medesimo soldi 4. per Moggetto assegnati al Monte di Pietà.

Nell’impresa de’Sali sostenuta dal Conte Gio: Battista Sordina l’Anno 1721. sono insorte alcune questioni tra esso e li Sindici di Corfù, e li 31. Marzo 1726. seguì un’accordo che stabilì il debito del Partitante di consegnar ogn’Anno in Agosto Migliaja 4. di Sali di Moggetti 600. per Migliajo delle Saline di Castrades ed in mancanza di quelle di Potamò che sono ambedue vicine alla Città, e col prezzo di Zecchini 23. e non più. L’Eccellentissimo Senato con suo Da Mò ha rimesso al Magistrato del Sal per lume il Dispaccio dell’Eccell. General che accompagna detto Accordo, ed in tal forma fu approvato l’Anno 1778. L’Eccellentissimo Senato ha stabiliti li Capitoli per la nuova deliberazion del Partito Sali per Anni 12. da cominciarsi 1780., ed ha prescritto senza punto alterar la corrente Tariffa dipendente dalla seguita composizion 31. Marzo 1721. tra la Città ed il Sordina, ed annuita dall’Eccellentissimo Senato, dovendo farsi le vendite e consegne colle solite Misure di rame bollate in Venezia. Si verificò la deliberazion per il Sig. Zuanne Franzini da S. Maora quale mancato a’vivi successe il Sig. Conte Michiel Franzini Erede instituito. Essendo l’Impresario in difetto della consgna alla Città di Corfù e suo Offizio di Venditor per Anni 3. seguirono cogli agenti del Franzini autorizzati delle facoltà alcune convenzioni per il passato. Anche per li due Anni 1783., e 1784. non fu fatta la consegna, e per questo fu prodotta dimanda in Corfù, ma pretendendo di volersi far la consegna non più con le Misure di rame ma di [606] lengo: professando di aver a cuore la salute de’Compratori, perchè micidiale l’uso delle misure di rame per le venefiche sue particelle metalliche. Recredendosi di riceverlo con le misure di legno le quali si professava che ricevendo l’umido del Sale potesse in conseguenza minorarsi la giusta quantità, rimase in questione; e così fino l’Anno 1785. la Città ed il Popolo non ebbero il Sale colli prescritti e voluti vantaggi. L’Anno 1787. in Agosto a questo Magistrato Eccellentissimo al Sal fu prodotta Dimanda contro il Franzin per obbligarlo alla consegna ed al fissato prezzo delli Zecchini 23., ed abbia a seguire colla Misura di rame. Franzin volea il Taglio delle Carte delli suoi Agenti, l’assoluzion in conseguenza dell’effetto contestato, professando di sentirne pregiudizio, e che debba esser addottata la consegna da farsi fuori delle suddette convenzioni colla misura di legno. Nacque Sentenza di tutti 3. contro Franzin quale da esso appellata al Collegio Eccellentissimo de’XXV. li 22. Settembre 1788. seguì Spazzo di Laudo a favor della Città e Venditor al Sal con Voti 6. al Taglio e 14. al Laudo.

Anche per l’esecuzion del Giudizio seguirono differenze, mentre si volea farne la consegna non dalle Saline di Castrades e Potamò ma da Leptimo, ch’è una pertinenza della Città di Corfù quasi 30. miglia distante, e qusto diede motivo li 25. Maggio 1789. alla Città di Corfù e suo Offizio di produr una Dimanda al Magistrato suddetto coll’appoggio dello Spazzo, perchè la consegna debba esser fatta dalle due Saline predette. Si difese il Franzini volendo sostener che debba esser ricevuto da Leptimo professando che non vi sia obbligo per esso di consegnar dall’una piuttostochè dall’altra Salina, e nata Spedizion Absente a favor Franzin fu appellata per parte della Città e del Venditor al Consiglio di XL. C. N. ove assunto Giudizio dal Fisco con il detto Franzin, e fatto il Pender si trattò il Terzo Consiglio Post li 7. del corrente. Sosteneva il Franzin di aver obbligo della consegna ma di tre in quattro migliaja solamente all’Anno senza debito da quale delle Saline. Sosteneva che non fosser attendibili li patti della convenzion Sordina operativa solo per il tempo del suo Partito, e ch’essendo esso un nuovo abboccatore solo dovesse attendersi li privilegj della Città. Professava di aver ridotta la Salina delle Castrades a Sali per lo più grossi in ordine a Decreto permissivo, de’quali non potea farne consegna. Che l’altra di Potamò dovea somministrarlo alle Galere ed altri obblighi; ed in conseguenza dover consegnarlo da Leptimo. Per parte della Città e Venditor si sosteneva che la convenzion Sordina stabiliva prezzo, luogo, tempi, e modi. Che questa era approvata dal Senato, e con Da Mò mandato al Magistrato Sal per lume, lo che servir dovea di regola in avvenire. Che li Capitoli sopra a quali fu abboccato il Partito si riferivano a questa, e che lo Spazzo di Laudo seguì coll’appoggio e regola della medesima tanto per il prezzo, che per la quantità, e perciò essere il tentativo offendente allo stesso Spazzo. Che se professava il Franzin non averne a sufficienza dalle due vicine Saline dovesse esso a sue spese trasportar il Sale da Leptimo, farlo pervenir a Castrades a sue spese, e poi consegmarlo (sic.). Fu fatto conoscer che l’effetto sarebbe di continuo Cause e delusioni. Con estraordinario impegno si trattò questa Causa dalli respettivi Avvocati ed il Giudizio fu contro il Franzin come segue.”

Al Taglio – 24

Al Laudo – 7

N. S. – 0

Avvocati.

Al Laudo.

Eccell. Tommaso Gallini.

Eccell. Girolamo Bagolin.

Interv. Eccell. Spiridion Gini.

Al Taglio.

Eccell. Antonio Orlandi.

Eccell. Stefano Steffani.

Interruttor Eccell. Osualdo Perosa.

Interv. Eccell. Giuseppe Tabacchi.

Informazione per l’ingresso de’Giovani nel Collegio di Sant’Agostino di Trevigi.

Ristampa.

Livello 3► “Siccome a tutto dritto asserire si può, che la rettitudine de’costumi, e l’ornamento degli studj tutto il soggetto formino di un’ottima educazione; così dir si può, la mercè di Dio, fino ad ora, dagli effetti, che il comprovano, che i Padri della Congregazione di Somasca ad amendue abbian sempre dirette le loro mire. Non tralascian però di aggirarsi ancora in Trevigi sopra questi sicuri due perni le loro premure, sperandone felice non meno in seguito il riuscimento. Convengono favorevolmente per questo e la situazione del Collegio stesso in una parte più salubre della Città, e la vicinanza alla Campagna, ove tratto tratto si conduce la Gioventù a diporto, e la proprietà de’Dormitorj, o, se più aggrada, de’camerini; senz’aggiungervi punto, o la varietà de’cortili, o la politezza delle Scuole, e degli altri pubblici luoghi, che non lasciano che desiderare par un onesto trattenimento. Resta soltanto, che corrisponda all’altrui arte la giovanile natura, ed alle poche sì ma però necessarie regole, facile si sottoponga.

Esercizj di Pietà.

Oltre le Orazioni vocali della mattina, e della sera giorno non passa, in cui non odano li Convittori la santa Messa, recitino l’uffizio della Beata Vergine, e partitamente poi il suo Rosario. Nelle Domeniche all’altre preghiere in Oratorio si aggiunge spesso un discorso spirituale del Padre loro assistente. Pel meno una volta al Mese si avvicinano a’Sacramenti, e più spesso ancora, se il suggerisce il proprio regolato fervore. Si dispongono alle solennità principali, o con Novena, se di Natale, o con Esercizj Spirituali per tre giorni, se di Resurrezione.

Esercizj di Scuola.

Nello insegnare le Arti, e le Scienze si cercano brevità e chiarezza.

Nelle prime Scuole si fa imparare la Lingua Latina col mezzo degli Autori. Nella Umanità, oltre lo studio della Toscana favella, si spiegano i rudimenti della Rettorica; si mostra la differenza de’costumi sì de’Greci, come de’Romani unitamente alle Favole Poetiche per intelligenza degli Scrittori. Alla Rettorica si unisce lo studio della Poetica, della Cronologia, e delle Geografie antica, e moderna. Che se trattenere alcuno si volesse ad istudiare le istituzioni Legali, dovrà contribuire decente onorario pel Professore, che si rinverrà più opportuno; lo stesso intendendosi ancora per chi volesse esercitarsi in alcuna delle Arti Cavalleresche.

Spese Ordinarie.

Il Signor Convittore dovrà contribuire per ogni anno Scolastico al Collegio Ducati cento da Lire sei, soldi quattro, da dividersi in due sempre anticipati Quinquemestri, i quali sborsati una volta, non più si bonificheranno.

Innoltre nell’incominicar d’ogn’anno pagherà lire dieciotto per le mancie; lire undici per il Parrucchiere, e undici per la Donna che pettina; lire cinque per le pubbliche gravezze del Dazio Macina, ossia Boccatico; e finalmente soldi dieci ogni Mese pel mantenimento del suo Oratorio.

Spese Straordinarie.

Nel primo ingresso dovrà contribuire un zecchino per una Tovaglia di Tavola, che deve restare al Collegio: qualora si farà Accademia di Belle Lettere dovrà soggiacere ognuno a pagare la sua quota delle picciole spese necessarie in tali funzioni, la quale non passerà d’ordinario le undici lire. Che se poi vorrà trattenersi in Collegio anche il primo Mese delle vacanze, dovrà per detto Mese aggiungere alla Dozzina dieci Ducati. In fine per uso, e polizia della persona dovrà seco avere Letto, Inginocchiatojo, Sedia, Tavolino, una Posata d’argento, e biancheria, non escludendosi numero bastevole di tovagliuoli, onde mutarsi almeno ogni otto giorni, tutto riportando nell’uscir dal Collegio.

Dichiarazione.

Ma per evitare ogni differenza che nascer potesse, si dichiara:

I. Che quando il Giovane parte dal Collegio per le vacanze con intenzione di ritornare, non trovandosi il dì dodeci Novembre, tempo in cui si aprono le Scuole, dovrà ciò non ostante computarsi da qul giorno il principio del suo Quinquemestre ritornando.

II. Che in caso di assenza temporaria dal Collegio, non si restituirà porzione alcuna di Convitto:

III. Che in caso di malattia, sarà tenuto il Collegio a quanto potrà, e saprà di assistenza a riserva de’Medici, e Medicinali.

IV. Che se il Convittore vorrà andarsene dal Collegio, incominciato che sia il mezzo anno Scolastico, non gli si restituirà porzione del Convitto, perchè non cessano li soliti aggravj per la sola assenza di uno o due Convittori.” ◀Livello 3

Ristretto del Bando accennato nel precedente Foglio.

Livello 3► Exemplum► Valentin di Treppo detto Pala abitante della Villa di Ciseris nel Friuli Veneto si assocciò con un bandito fuggitivo dalle pub. galere che unito ad altro facinoroso compagno ne’sudditi monti limitrofi vicini alla Villa sud. commettevano violenze ed estorsioni semi di una Setta di persone alla Giustizia soggette che nell’anno 1787 aumentatosi produsse li gravi notorj sconcerti a danno di quelle Popolazioni.

Il giorno 25 Mag. 1786 nella Villa di Sedilis si tentò l’arresto del Bandito, con una spezie di formale disfida, da quattro compagni del vicino Villaggio di Tarcento; e ciò non fu eseguito spezialmente per opera dell’inquisito Pala che scaricò la sua schioppa contro uno de’suddetti chiamato Boldi il quale rifugiatosi sotto una scala dimandava la vita; fu colpito in una gamba, perchè la percossa d’un legno potè abbassare la schioppa, onde l’infelice rimase vivo ma storpio. In appresso dal Bandito feriti furono di coltello altri due de’4, uno de’quali morì 4 giorni dopo.

Costante il Pala nella via de’delitti, tentò ne’giorni seguenti d’estorquere denari e provvigioni da persone frapposte per il bene nell’attacco e difesa; e particolarmente dà certo Amadio Fadino sospetto falsamente di fautore de’4 comp. di Tarcento. E perchè non gli riuscì di trarre il meditato profitto gl’insidiò la vita, che’egli potè salvare per essersi accorto del reo suo disegno.

Absente ma legittimamente citato fu bandito da tutto lo Stato Veneto, e venendo preso servirà in una Galera de’condannati co’ferri a’piedi per anni cinque coninui; o in caso d’inabilità sarà chiuso in un camerotto all’oscuro per anni 7. La Taglia è di lire mille, o per metà non avendo beni, de’denari della Signoria. ◀Exemplum ◀Livello 3

“Bastimento arrivato dal Levante riferì di avere incontrato un Legno spedito per espresso a S. E. Kr. e Proc. Angiolo Emo Comandante di tutta la Flotta Veneta con l’avviso di nuova vittoria riportata dalle armi Venete con-[609]tro i Tunisini. Ecco la riferta del Fatto, dovendosi per altro attendere la conferma delle circostanze.”

Il dì 29 dello scorso mese stava ancorato al Ponente della Lampedusa, Isoletta 60 miglia da Tunesi il nostro Sciabecchino il Cupido. Li due maggiori Sciabecchi Tunisini l’assalirono. Malgrado la disparità delle forze si difese con tanto valore, che inteso il cannonamento dalla Divisione della Squadra di S. E. Condulmer, che trovasi al Levante di detta Isoletta, il Comandante accorse a soccorrerlo ma con le sole barche a remi, perchè il vento contrario lo impediva a’grossi Legni.

Allora furono i due Barbareschi Sciabecchi trà due fuochi; uno fu colato a fondo, ma in poco mare, onde l’equipaggio, ch’era avanzato dal Conflitto si è salvato, e dell’altro costretto ad investire, si dice, che i nostri ne abbiano tagliati a pezzi tutti li Tunesini. Il Comandante Veneto restò ferito in una gamba.

Attendiamo migliori dettagli, e pervenendoci non mancheremo di riferirli.

In Senato.

18 corr.

2 Deput. alla Prov del Denaro mesi 36.

s. Marco Zen Cav.

s. Andrea Giulio Corner.

Prov. alle Beccherie mesi 24.

s. Piero Alvise Bragadin.

2 Inquis. sopra gli Ebrei mesi 24.

s. Niccolò M. Tiepolo.

s. Bortolo Donà.

Prov. ai Moschi.

s. Marco Balbi.

. s. Z. Got. Cati che fu eletto a’21 Feb. 1787.

In M. C. 19 detto.

Pod. a Castel Baldo mesi 16.

s. Piero Marco Zorzi qu: Zne.

. s. Zorzi Balbi qu: M. Ant.

Pod. a Ceneda e Tarso mesi 16.

s. Zuanne Contarini di s. Gir.

. s. Vic. Ant. Bragadin qu: Zne.

Camerlingo a Bergamo mesi 32.

s. Piero Ant. Balbi qu: Giac.

. s. Anz. Cicogna qu: Gir.

Camerlingo a Padova mesi 16.

s. Piero Ant. Bonlini qu: Fabio.

. s. Luigi Dolfin qu: Piero Ant.

sei del Cons. di Pregadi.

s. Ant. Vendramin qu: Fr.

s. Bernardo Memo qu: Piero.

s. Zuanne Molin qu: Marco Bert.

s. Sebastian Zen qu: Fr.

s. Z. Ant. Cortta qu: Fil.

s. Annibal Gambara qu: C. Ant.

2 del Cons. di X.

s. Girolamo Zulian Kr.

s. Zuanne Sagredo.

In M. C. 21 cor.

Pod. a Torcello dura mesi 16.

s. Gir. Barozzi qu: Nic.

. s. Spiridion Baldi di s. Lucio.

Pod. ad Asolo mesi 16.

s. Luca Balbi di s. Zorzi.

. s. Nic. Barbaro qu: Ang.

Cam. e Cast. a Veggia mesi 32.

s. Marc’Ant. Corner qu: Ulis.

. s. Ors. Rug. Badoer di s. Marin.

Cons. a Capodistria mesi 16.

s. Pietro Alv. Minio qu: Alv.

. s. Fed. Gugl. Partic. Badoer.

Sig. di Notte al Criminal mesi 16.

s. Franc. M. de Mezzo.

. s. Z. Alv. Mosto qu: : Bat.

Offiz. alla Ternaria Nova mesi 16.

s. Giulian Contarini di s. Dom. M.

. s. Telem. Nic. Corner. qu: Ulis.

6 del Cons. di Pregadi.

s. Carlo Vic. Valmarana.

s. Zuanne Falier.

s. Pietro Persico.

s. Zorzi Angaran.

s. Pietro Civran qu: Ben.

s. Franc. Angaran.

18. Settembre.

Metatestualità► “Alla esposizione da noi fatta nella Gazzetta dei 4 Agosto sopra le controversie fatte insorgere tra il Nob. Sig. Pasqualin, e Giampietro Antonio Besenghi abitanti nell’Istria, e Cittadini Originarj di questa Città, ci crediamo in dovere di aggiungere quanto segue. ◀Metatestualità

Dopo la dipennazine dell’Atto di appello ex Offitio seguita a favore del Figlio presso gl’Eccellentissimi Capi del Collegio de’XV. ebbe coraggio il solito difensore del Padre di citar per Rivocazione delle Lettere Auditoriali esecutive del primo Capo della Sentenza Arbitraria non opposto, nè impugnato, e che importavano l’adempimento dell’Accordo voluto, e fatto dal Padre di suo proprio ‘carattere. Corse varie Scritture, e Costituti, fù costretto il Paterno Avvocato di Laudare in F. C. le Lettere suddette colle relative Scritture del Figlio medesimo. Ha resistito quanto si poteva alla giustissima Dimanda di Provisionale ivi presentata dal Figlio stesso per difendersi nella Causa, e per esser il Padre in possesso di tutte le di lui sostanze ma dopo tre Deputazioni d’Accordo, e tre Spedizioni dovette cedere, e rassegnarsi. Non contento peraltro di aversi dovuto uniformare alle innocenti ragioni del Figlio in centro di merito, tentò un colpo di mano presso il Gravissimo Magistrato degli Eccell. Conservatori, ed Esecutori delle Leggi producendo un Estesa in cui facendo abuso d’interpretazione si ricercava il Taglio del Giuramento, e del Decreto della Sentenza Arbitraria per sottrarsi dal Provvisionale giudicato di L. 300. al Mese oltre la Mensa e servitù necessaria, e che deve soltanto durare fin che venga adempita perentoriamente l’assegnazione delli tre quinti della facolta (sic.) Besengo spettante al Figlio. Di tale mostruosa Dimanda per le Leggi, per le pratiche, e tendente a rovesciare anche il Laudo in F. C. del primo Capo onde invogliere in successive Liti l’infelice Figlio, fu con coraggio sostenuta la depennazione, e dopo le dispute fatte in Contradditorio gli Eccellentissimi Giudici tutti tre unanimi, e concordi depennarono l’Estesa predetta in ogni sua parte, dichiarendola come insidiosa, avanzata, irregolare, ed improcedibile.”

Giudici all’Eccell. Magistrato.

N. H. s. Annibal Gambara.

N. H. s. Renier Zen.

N. H. s. Francesco Maria Crotta.

Avvocati del Padre.

Eccell. Michiel Caffi.

Interv. Giusto Casalino.

Per parte del Figlio.

Eccell. Antonio Sozzi.

Interv. Girolamo Rubelli.

Livello 3►

Da Treviso un Assocciato.

Lettera/Lettera al direttore► “Jeri 19. corrente assunse questa Pubblica Reggenza il N. H. s. Niccolò Catti cessagli dal N. H. s. Z. Battista Poli che partì con applauso. Il nuovo Rappresentante fa sperare il più amabile Governo, e per le sue qualità, e per l’ottima scielta di sua Corte.

Vicario. L’Illustrissimo Signor Vicnezo Fusi, che non assumerà il Carico se non allora che intraprenderà il Governo di Verona l’Eccellentissimo s. Franceso Pisani, per attrovarsi egli attualmente per Giudice al Maleficio in quella Città presso l’Eccell. Rappresentante Mussati, e sosterrà intanto per Decreto dell’Eccelso C. di X. le Funzioni anco di Vicario questo

Giudice al Maleficio

Nob. Sig. Co: Lorenzo Pelleatti.

Cancelliere Pretorio, e Prefettizio.

L’Ill. Sig. Francesco Andrea Conti. ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 3

Bastimenti arrivati e loro carico.

3 cor. Nave Cap. Giorgio Gambillo manca da Salonichi li 22 Luglio, Pare Sig. Franc. Giaxich con

al Sig. Giov. Heinzelmann Gotton bal. 110 al Signor Eman. Jacur Bal. 30. al Sig. Gius. Plebani bal. 14.

Al Sig. Nic. Vianello cuoj salati 230. al Sig. Gius. Treves detti 548, al Sig. Menach. Vivante 186. Del Capit. 165.

Portata del Cap. e Marin. lingue sala un fag. Telerie, 2. fag. cera un fag. filati un fag.

4 detto. Piel. P. Franc. Guzela da Trieste con 24 arn. d’oglio.

Piel. P. Giov. Costich da Piran con 210 mog. sale.

Piel. P. Gio: Ballarin da Palma-Nova con 48 sac. gripola, 9. arnasi acquavite & altro.

5 detto Bergantino Cap. Franc. Comello manca da Smirne li 2 Ag. Parc. il Capitano con

al Signor Em. Jacur Vallonia Cantara 2800, al Sig. Sprid. Conomo Petimè bar. 6, Scamonea scat. 1, drogh. scat. 1 filati bal. 1 e sac. 10, al Sig. Giuseppe Carminati e figli detti bal. 30 e ballotti 7, al Sig. Panagiotti mazzo copachi bal. 8, al Sig. Zorzi Veludo sac. 2. Del Capit. ballotti 29 Bordati fag. 1, al Sig. Giov. Heinzelmann cera g. carat. 2 Gambello bal. 2, al Sig. Giov. M. Guizzetti Lana bal. 10, al Sig. Cristo di Zuanne Droghe scat. 1, a chi presenterà Gotton bal. 32.

6 detto. Piel. P. Fr. Vianello da Piran con 120 mog. sale.

Piel. P. Giov. Cindre da Spalato con 6 col. cera g. 4 cai oglio 10 fasci ferro, 19. bal. cordovani, 7 dette montoni 31 schiavinotti da cavallo.

Piel. P. Cristof. Bellafusa da Cattaro con 1451 pez. form. morlacco, 14 m. 700 lib. castradina.

7 detto. Brac. P. And. Spolar da Trieste con 6 bot. cera g. 2 bot. crogiuoli, 50 pani piombo, una cassetta arg. tirato, 2 cas. tele un fag. fazzoletti.

Piel. P. Fort. Padoan da Manfredo nia con 129 bal. e 2 ballette Lana, 2 bal. e un pacco Libri.

8 detto. Piel. P. Raimondo Voltolina dal Vasto con 39 c. aceto, 20 mute Libani, 300 m. aglio per Chiozza & altro.

Checchia Cap. Vic. Padoan manca da Terra-Nuova li 16 Ag. rac. al Signor Gius. Bianchini con 44 sac. mandole, mille cant. solfere in pezzi, 1500 cant. in sac. e alla rinfusa.

Piel. P. Cristof. Sbutega manca da Napoli di Romania il primo Luglio rac. al C. Gius. Bisucchia con 9810 pez. form. moriotto.

Pinco Cap. Pietro Cazola Napolet. manca da Trapani li 15 Luglio, e da Palermo li 29 e da Messina li 17 Ag. rac. a se med. con 336 salme di sale, 100 cant. sughero, 79 sac. polv. di Gripola, 10 cas. pasta di liquerizia.

Nave li due Frateli Capit. Tom. Shippards manca da Londra li 3 Mag. rac. a se med.

al Sig. Fed. Zinelli Pepe bal. 20 Retrigerio bar. 20, Pipe cas. 40 Orpimento bot. 6, cera bot. 1.

Al Sig Giov. Heinzelmann chincaglie cas. 1.

Al Sig. Gio: Bat. Zanfardini ferram. lavorata bot. 1.

Al Sig. And. Disnan detta 1. bot. Al Sig. G. M. Ruberti detta bot. 1 una cas. e una cassetta.

Alli Sig. Pietro Vallotto e Brighenti detta bar. 1.

Al Sig. Franc. Calvi detta Bot. 1. Terraglie coffe 4.

Al Sig. Alv. Brighenti dette coffe 6, ferram. lavorata bar. 1.

Al Sig. Gir. Gelmi detta e chincaglie bot. 1.

Al Sig. Ippoliti Terraglie bot. 2 lavori d’otton e argento bot. 1.

Al Sig. Carlo Lazzarini merci di lana bal. 1.

Alli Signori Mozzi e Marangoni detti, bal. 2, Roba di lana ballete 1.

Al Sig. Francesco Locatelli Terraglie coffe 4.

[612] Al Sig. Giuseppe Iagher cambelloti bal. 1 Roè bal. 1

Al Sig. Alb. Pezzi e Figli roba a lume a dimiti d’Inghilterra cassette 1 Scoti e merci di lana bal. 1

A’Sigg. Fratelli Conti Revedin merci di Gotton cas. 2 Retrigerio bar. 20 Pimento bot. 1

Al Sig. Francesco Sanzogno detto bot. 1

Al Sig. Gio: Antonio Castagnè carte e aghi da cucire un pacchetto. Ferram. lavorata e chincaglie una bot. Pipe 2 cas.

Al Sig. Francesco Cobres birra bot. 1

Al Sig. Riesch a Vaghner Pepe bal. 10 Retrigerio bar. 10

Agli Eredi Rubbi detto bar. 6 Oglio di Vitriolo 2 bottiglie. Piombo pez. 200

Al Sig. Cor. Martens bud. salati bar. 17

Al Sig. Giov. Vanautgardem Pepe bal. 20 Merci di gotton un pacchetto.

Al Sig. Tommaso Zandaval Guchiarie di stame e bottoni bianchi e gialli una cassa.

Il resto Sabbato.

Ultimi arrivi in questo Porto.

Cap. Niccolò Ponzetta dall’Isole con Oglj.

Cap. Pietro Premuda da Salonichio, e Trieste.

Cap. Niccolò Facchinetti da Salonichio.

Arrivi a Trieste.

Cap. Antonio Ragusin da Costantinopoli.

Arrivi a Costantinopoli.

Cap. Giacomo Pernesich da Salonichio con Grani.

Cap. Elia Voluvich da Napoli di Romania con Passagieri.

Partenze da Costantinopoli.

Cap. Antonio Czar per Damiata.

Cap. Antonio Vatta per Salonicchio.

Cap. Sava Sarabacchia per Jaffa.

Cap. Vincenzo Premuda e Cap. Marco Tarabocchia per Salonichio.

Cap. Zorzi Marsich per Jaffa.

Cap. Zorzi Lucovich per Tatandi.

Cap. Silvestor Bevilacqua per Negroponte.

Cap. Pietro Lipovaz per smirne.

Cap. Zorzi Buratovich per Jaffa.

Giunse in questa Città il celebre Sig. Marchesi nel giorno stesso che annunziammo il suo arrivo per il dì 24.

Livello 3► Exemplum► Una civile e benestante Famiglia di questa Città ebbe il dolore di perdere instantaneamente un ottimo Padre, ch’esercitò per lungo corso d’anni con profitto, ed istima pubblica l’Avvocatura, particolarmente nell’offizio della interruzione. Pochi son i capi di Casa, che giungano all’età sua quasi ottuagenaria confortati dalla buona riuscita de’loro Figli nell’amministrazione decorosa de’loro impieghi, dalla scelta de’loro Matrimonj, e dalla concordia domestica, che forma la privata felicità. Eppure tutti questi beni, che dovevano farlo spirare sopra un letto di pace non tennero in calma il suo spirito, nè la sua mente serena. Gli si rese odiosa la propria esistenza, e deludendo la vigilanza servile s’alzò a notte avanzata dello scorso sabbato dal letto, e aprendo più porte sino a quella della Riva si gettò nel sottoposto canale e affogossi. ◀Exemplum ◀Livello 3

Addì 15. Settembre 1790

“In quest’oggi alle ore ventiquattro circa è stata dichiarita dall’Eccelso a pieni Voti l’innocenza del Signor Arciprete de’Ss. Apostoli di Verona Don Francesco Filippi ec. e del Sign. Bresciani.

Chi volesse aquistare un Feral da Barca d’ottima qualità e figura parli con il Sign. Francesco Marchioni in Calle de’Fabri, e per il prezzo sarà facile il convenirsi.

Manca ad un Signore ch’abita nella Contrada di S. Luca un gatto americano di pello lungo e bianco. Offre una mancia di L. 16. a chi glielo portasse. L’indirizzo è al Caffè di Florian a S. Marco. ◀Livello 2 ◀Livello 1