Zitiervorschlag: Antonio Piazza (Hrsg.): "Num. 68", in: Gazzetta urbana veneta, Vol.4\068 (1790), S. 537-544, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2631 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Num. 68

Mercordì 25. Agosto 1790.

Ebene 2► Ebene 3► Brief/Leserbrief► Sig. Gazzettiere.

“Fra le urbane notizie, ch’Ella suol dare al Pubblico parmi che porti il pregio di porvisi anco la presente. Ai dì trascori fu recitata nella Chiesa de’ R. R. P. P. Domenicani quì di Padova dal valentissimo Padre Luigi Longo di Vicenza, Minore Osservante Riformato, una sì dotta, sì elegante, e sì forte Orazion panegirica in onore di di (sic.) S. Domenico, che fu l’ammirazione degli Ascoltanti. Nella presente si può dir decadenza delle belle lettere, nata pur anche dalla biasimevole libertà che pigliansi molti di scrivere a senno loro, senza osservar regole, od imitarne i Maestri dell’arte, non vi mancano però giammai di quelli che san sostenerne la dignità, e bellezza dello scrivere, e del comporre. Io ne porgo a Lei l’avviso di sì bell’opra, stimolato in parte a farlo da qualche suo Associato di quà; perchè Ella favorisca di pubblicarnela, e per dar merito all’Oratore, e per soddisfacimento de’ Letterati. Non voglio lasciar d’esporle il seguente Sonetto, che n’ebbe il Panegirista fra i comuni applausi, fatto quasi all’improvvisto dal Nobile Signor Luigi Teza di Cividale del Friuli.

Ebene 4► Un secol richiamar a rette strade

Dall’Albigense error macchiato, e guasto,

Da forte sostener fra mille spade

La Fede, e il vernel più crudel contrasto;

Empier di sgua gran fama, e virtù rade,

Pieno sì d’umiltà, vuoto di fasto,

Itale, Franche, Ispane, e più contrade,

Dove immortal di sè grido è rimasto,

Fu da un’Apostol, da un Gusmano impegno;

Ma in acconcie laudar ben degne forme

D’estrema santità chi tocco ha il segno;

Opra è da Voi, Signor, che in modi egregi,

Dietro dell’arte alle squisite norme,

Sapete degli Eroi contarne i pregi. ◀Ebene 4 ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Sabbato 14 Agosto 1790.

Udine nello Studio di me Notaro, dove &c.

Comparso in Atti di me Notaro il Signor Alberto Cavos Impresario dell’ [538] Opera Buffa in questa Città, ed avendo con di lui vera sorpresa letta nella Gazzetta Urbana Veneta Num. 64. certa Lettera in data 5 Agosto corrente, nella quale nell’atto che l’incauto Scrittore della medesima crede, che l’Opera che ha per titolo: il Fanatico Burlato “non sia a questo Pubblico piaciuta perchè non intesa, asserisce pure, che fa morir d’affanno un Teatro sempre vuoto, e che questo è il destino del presente, a cui esso serve: che pochi vogliono spender ogni sera la Lirazza: che si dice, che l’Opera è cattiva senza che un millesimo di que’ ch’il dicono l’abbia veduta” non può dispensarsi a confusione del menzognero Scrittore di dichiarare: che avendo esso Impresario da nove anni a questa parte la fortuna di sostenere l’Impresa di questo Nobile Teatro ha avuto motivo di veder paghi li di lui desiderj, tanta è stata la frequenza degli Spettatori, e la splendidezza de’ Concorrenti; ma in quest’anno particolarmente ha veduto superare la di lui aspettazione: mentre se non ha piaciuto l’Opera del Fanatico Burlato (che è il destino, a cui restò soggetta in altre Città di egual buon sentimento di questa) ha incontrato moltissimo la seconda della Molinara, ed ha meritata l’approvazione universale, e fu onorata di sempre numeroso concorso; esperimentato avendo, che in questa Città non viene ricusata spesa, nè mancano concorrenti al Teatro, qualora le Rappresentazioni lo meritano; e pronto sempre a raffermar tutto ciò col proprio giuramento ovunque occorresse, e così &c.

Presenti li Signori Niccolò del Sig. Brotolomio Cassacco, e Pietro del Sig. Marco Fontana ambi di questa Città Testimonj &c.

Dagli Atti suoi
Riccardo Paderni Not. Coll. d’Udine

14. Agosto 1790.

Nos Joannes Baptista Redetti pro Sereniss. D. D. Venetiarum Locumten. Generalis Patriæ Fori Julij.

Fidem facimus, & attestamur retrost. Sp. Dom. Riccardum Paderni talem esse, qualem se fecit; ideoque &c. in quorum &c.

Utini die 14 Augusti 1790.
Leonardus Ant. Narduzzi
Not. Præf.

In Senato. 21 cor.

Inquisitor Sopra Dazj mesi 36.

E. Zuanne Pesaro.

Sopra Prov. alle Legne mesi 24.

E. Lancillotto Renier.

Prov. all’Adice mesi 36.

E. Anz. Condulmer.

In M. C. 22. detto.

Pod. e Cap. a Cividal di Bellun mesi 16.

E. Fr. Almorò Balbi qu: Cesare.

F. E. Ales. Contarini qu: Ottavian.

Prov. al Cot. d’Alessandria luogo di E. Antonio Zorzi el. Prov. a Cividal del Friuli.

E. Marin Badoer qu: M. Ant.

Sei del Cons. di Pregadi.

E. Franc. Lippomano qu: Gasp.

E. Franc. Vendramin qu: Nic.

E. Fil. Calbo qu: Mes. Marco Proc.

E. Lauro Dandolo qu: Ant.

E. Prospero Valmarana qu: Triffon.

E. Pietro Zusto qu: Anz.

2 del Cons. di X.

E. Anz. Maria Gabriel.

E. Giac. Nani K.

Libri Nuovi.

Brevi annotazioni sopra li tre primi Capitoli dell’Opera intitolata Considerazioni ed Allegati per la più pronta sicura ed economica Regolazione di Brenta secondo il Piano esibito ai Pubblici Consigli ed al Giudizio della Nazione dal N. H. E. Angelo Querini al confronto del Piano proposto &c. &c. &c.

[539] Ex Ungue Leonem

In Treviso MDCCXC. per il Trento con Licenza ec.

Si vende in Venezia dal Foglierini in Merceria.

In Padova dallo Scapin.

Ebene 3► Biglietto.

Brief/Leserbrief► “Nel giorno 6 Agosto corrente dall’Onorando Collegio de’ Signori Intervenienti del Foro Veneto fu eletto per Interveniente in detto Collegio, giusto alla Parte del Serenissimo Maggior Consiglio 30 Aprile 1781, in luoco del qu: Illustriss. Signor Alvise Orsini, l’Illustriss. Signor Michiel Marzollo dell’Eccell. Signor Giuseppe, ed ebbe voti prò 75 contro 3.

Nel giorno poi 21 cor. giusto alla Parte suddetta, fu questo rassegnato dalli Onorandi Priori di detto Collegio per la di lui approvazione alla riduzione degli Eccellentissimi Sig. Capi Superiori, Eccellentiss. Signori Conservatori, & Esecutori delle Leggi, ed Eccellentiss. Signori Sindici, e fu confermato con tutti li voti.”

Bergamo nel Mese ai Agosto 1790.

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Sig. Gazzettiere.

“Il Capitolo in data di Bergamo nel decorso Mese di Luglio Num. 59 il quale portò seco il metodo, di seminare il formento, ove, volendo precisamente attendere all’esposizione ivi fatta, si disse, che mettendo il grano a macera nel recipiente preparato, ne risulta non indifferente avvantaggio, mediante il risparmio della metà di quel grano, che si determina spargere: si disse che al tempo della mietitura del formento stesso, ordinariamente questo sormonta sopra il doppio delle solite più abbondanti raccolte.

Ora in vista delle posteriori ricerche fatte al Signor Gazzettiere dell’Urbano Veneto Foglio, come al Num. 64 nel corrente Mese di Agosto, si può rispondere non esser così facile ragguagliare il perticato dei Campi, diversificando le misure da una Provincia all’altra.

In quanto poi al Salnitro, questo, prima della semina, si può framischiare col grano nel recipiente stesso una ottava parte all’incirca per ogni qualunque peso, nascendo anche in questo la diversità rispetto ai pesi da un luogo all’altro.

Ecco quanto si aggiunge per le presenti ricerche”. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Avviso
Venuto dalla Città di Adria.

Alli cinque del prossimo venturo Mese di Settembre nell’antichissima Città di Adria si celebrerà la solenne Funzione della divota Immagine del Santissimo Crocefisso, che con particolar divozione si venera nella Parrocchiale Basilica di Santa Maria Assunta della Tomba. Preventivamente a questa sacra Funzione solita a solennizzarsi ogni quinquennio per dieci giorni continui, vi sarà alla mattina una Istruzione morale del Molto Reverendo P. Angelo Mazziotti Carmelitano, lettor in Sacra Teologia, e Reggente degli Studj nel Convento di S. Paolo di Ferrara, e nel dopo pranzo una Predica Morale del Reverendiss. Monsignor P. Onofrio Minzoni, Canonico Penitenziere nella Metropolitana di Ferrara. Alli 4 del suddetto Mese di Settembre nel dopo pranzo si darà principio all’accennata Funzione con Musica, che verrà eseguita da Professori forestieri coll’Intervento del Illustriss. e Reverendiss. Monsignor D. Arnaldo Speroni degli Alverotti meritissimo Vescovo di detta Città, del Reverendissimo Capitolo dei Monsignori Canonici della Cattedrale, dell’Illustriss. ed Eccellentiss. Pubblico Rappresentante, e de’ Nobili Signori Deputati della Città stessa. Alla sera vi sarà una deco-[540]rosa illuminazione, per tutte le Contrade della Città stessa, e vi sarà ancora una Macchina di Fuochi Artificiali. Nella mattina delli cinque del Mese suddetto si canterà la Messa solenne, si reciterà Orazione Panegirica dell’anzidetto Sacro Oratore Monsignor Canonico Minzoni. Nel dopo pranzo si canteranno li secondi Vesperi, vi sarà una Processione generale coll’istesso Santissimo Crocefisso, ed alla sera vi sarà una Cantata in ossequio, e venerazione della suddetta divota Immagine con Musica del celebre Molto Reverendo Signor D. Bonaventura Furlanetto, Maestro dell’Ospitale della Pietà di Venezia eseguita da sperimentati Professori.

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Cariss. Sig. Gazzettiere.

Brescia 22 Agosto 1790.

È pregata inserire nelle sue Notizie urbane il seguente Articolo. Giovedì scorso il Reverendo Sig. Don Andrea Zecchi Giovine di sedici in 17 anni Accademico Censore della nuova Accademia Leale del suol Cenomano tenne una difesa di Filosofia nella gran Sala di Casa Albani di cinquanta otto Punti absque Assistente, concessa a chiunque la facoltà d’argomentare more Accademico Leali, atque Scholastico. Per verità restai del tutto ammirato, che con espedito metodo potesse difendere la spiritualità, e immortalità dell’anima nostra, confutando solidamente quelle sinistre interpretazioni della Sacra Scrittura, che sogliono usare gli empi, profani, e libertini, eliminando con chiarezza, e brevità li già di loro decantati sofismi de’ quali si servono per stabilire quel nefando, e assurdo sistema post mortem nulla voluptas. In somma posso asserire con verità, che fu una delle migliori difese che abbia udito. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Avviso
Per il recinto del Prato della Valle.

Si fa noto al Pubblico che il Dramma Giocoso destinato a seguire il primo porta per titolo: I Filosofi Immaginarj, posto in Musica dal celebratissimo Signor Maestro D. Giovanni Paisiello, e che sarà prodotto sulla Scena la sera di Venerdì 27 del corrente.

Padova li 23. Agosto 1790.

Belluno 17 Agosto.

Con Decreto 14 Agosto cor. secondò l’Eccellentiss. Senato con piena soddisfazione le instanze di questo benemerito Pod. e Cap. N. H. Ales. Contarini prodotte dall’indefesso suo zelo del pubblico bene, e da quello del zelantissimo nostro Vescovo Monsignor Alcaini, onde relativamente a Lettere di questo Reggimento de’ 15 giugno p. p. discese la Sovrana Autorità ad accordare:

“L’unione de’ Chierici di questo Seminario Vescovile alle nostre Pubbliche Scuole, e la destinazione della Fabbrica del Seminario ad uso di un Ospitale comodo, decente, e capace, in luogo de’ tre piccoli, e miseri, che attualmente vi sono.”

Queste Pub. Scuole esistono nella Fabbrica ch’era de’ Padri Gesuiti accordata alla nostra Città unitamente alla Chiesa con Decreto 9 Aprile 1774.

Furono accolti dal suo Consiglio li 16 Capitoli formati dal zelantissimo Prelato sud. per la perpetua irrevocabile unione del Corpo del Seminario alle Pub. Scuole, come atti a promovere la migliore educazione della Gioventù Ecclesiastica e Secolare, ed accettati ed autorizzati dal Principe alla condizione che restino sempre salve ed immuni le prescrizioni fissate per queste Scuole da’ Decreti 9 Aprile e 21 Maggio 1774.

All’aggradita spontanea offerta di questo sacro Pastore della Fabbrica del Seminario per uso d’Ospitale vi si aggiunsero altre volontarie esibizioni del Collegio di questi Dottori Giuristi, e de’ De-[541]putati della Commissaria Berlendis, e della Scuola del Corpus Domini, onde si formerà una rendita di L. 9 mila 102 che verrà aumentata dalla vendita de’ tre vecchj Ospitali investendone il ricavato ne’ Pub. Depositi a solo prò del nuovo Ospitale, dichiarito capace de beneficj concessi coll’Art. Primo della Parte del Sereniss. M. C. 1767 20 Settembre, agli Ospitali eretti avanti la Legge, e soggetto in appresso alle condizioni, e discipline degli altri.

Quanto poi alla forma del suo direttorio restando sempre in vigore le Leggi Sovrane, che precisamente inibiscono qual siasi ingerenza di Persone Ecclesiastiche ne’ Governi economici e temporali de’ Corpi, saranno su tal Piano conformati i Capitoli da rimettersi all’Eccellentiss. Senato per la loro approvazione.

Nella estesa dell’accennato luminoso Decreto 14 Agosto onorati vengono dalla religiosa gratitudine dell’Augusto Senato d’amplissimi elogj il prenominato Pod. e Capit. il zelantissimo Vescovo, e questa fedelissima Città, che col consiglio, coll’adesione, e con uno spirito unanime di vera pietà concorsero al grand’oggetto delle miglior educazione della Gioventù Ecclesiastica e Secolare, e del soccorso più facile pronto e caritatevole agl’infermi; ed è incaricato l’Eccellentiss. sud. Rappresentante di significare in quelle più nobili forme da lui riputate opportune, al nostro Vescovo ed a questa Città, la piena soddisfazione ed aggradimento del Senato medesimo.

In conseguenza delle Sovrane commissioni la mattina del giorno 16 corr. questo Eccell. Pod. e Capit. si portò in pub. forma accompagnato da’ Consoli e da altre persone al Palazzo Vescovile, e giunto alla Camera d’Udienza significò al Prelato in presenza di molti ragguardevoli Ecclesiastici e Secolari, i sentimenti generosi della Pubblica clemenza e soddisfazione verso di Lui, a’ quali rispose Monsignor Vescovo “di non poter in miglior modo corrispondere, che col protestarsi pronto a consecrar sempre più tutto sè stesso, al bene della Religione, al servizio, ed all’obbedienza di quel Sapientissimo Principe, sotto il di cui tranquillo Governo ha egli la fortuna di vivere.”

Dietro a questo edificante esempio abbiamo la consolante opportunità d’informare il Pubblico de’ premj co’ quali dalla munificenza del Senato medesimo fu compensato nella sessione dello scorso pross. Sabbato il valor militare de’ combattenti animosissimi da’ quali fu repressa, e conquista la forza, e l’arditezza degli assalitori Africani, come si vide nell’aggiunta al precedente numero di questi foglj.

Al superior Comandante benemerito Brigadier Cleva una Medaglia d’Oro con l’impronto di S. Marco del valore di 60. Zecchini; e in riflesso a precedenti economiche convenienze L. 18.12 in moneta veneta al giorno da computarsi dal 15. maggio p. p. in cui fu promosso al grado di Brigadiere, e sino che durerà la sua commissione in Mediterraneo. Altre L. 8. al giorno valuta stessa per aver servito con aggravio suo sulla Pub. Squadra: e ciò secondo la recente pratica verso altri Uffiziali dello Stato maggiore.

Il Cap. Gregorio Franinovich, che nell’azione dimostrò il più distinto coraggio, e riportò grave ferita è avanzato al grado, rango, prerogative, e paga di Tenente Colonnello per goderne l’attualità con l’anzianità del grado che copre. È regalato di Medaglia d’oro collo stesso impronto del valore di 30. Zecchini.

Li due Alfieri Conte Giacomo Lazzarovich e Conte Giovanni Benedetti restano promossi al rango, prerogative, e paga di Capitanio per coprir la Compagnia a tenor dell’anzianità che respettivamente in questo giorno possedono.

Il Cadetto Girolamo Signoretti pro-[542]mosso al grado e paga d’Alfiere restando nella presente sua anzianità le altrui ragioni; dichiarandosi che se eventualmente fosse in oggi caduto il naturale avanzamento d’alcuno de’ due suddetti Uffiziali, e del Cadetto, che nella singolar distinta circostanza del caso presente vengono dispensati dal dover delle prove, il Senato è disposto di effettivamente premiarli col promuoverli ad un grado superiore.

Li militari Presidj e gli Equipaggj delle Galeotte l’Amazzone, e la Diana, e del Sciambecchino il Corriere rimunerati con un mese di paga, e con due mesi que’ 16. individui delle medesime che rimasero feriti.

Raccolto il riputato parere del Savio alla Scrittura e del Magistrato all’Armar, tanto deliberò l’Eccell. Senato attendendo ulteriori riscontri dall’Armirante delle Navi S. E. Condulmer per estendere gli effetti della sua munificenza anche sopr’altri comuni individui che segnalati i fossero nella gloriosa azione.

Seguito dei Bastimenti arriv.

Piel. P. And. Sirovich da Cattaro con 310 pez. form. cotto & altro.

5 detto. Piel. P. Giov: Birusi da Zara con 3 c. sugo di marasche, e 12 cassette rosolio per transito.

Piel. P. Giov. Rovere da Trieste con 9 bot. cer g. 2 bar. colofonio & altro.

Piel. P. Dom. Vianello da Corfù con 101 c. oglio e pubblici attrezzi.

6. detto. Tartanon P. Vic. Mondaini da Sinigaglia con 88 bal. lana della camp. di Roma. 8 bal. pel. Finimenti, 8 schizze miel. 10 bal. canape, una bot. cassia, 21 cas. vino, una cas. oglio di vitriolo, 8 bal. Pepe & altro.

Brac. P. Ant. Benuzzi da Sinigaglia con una bal. merci, e altri capi per transito.

7. detto. Tartanon. P. Laz. Davanzo da Sinigaglia con 20 bal. una cas. e un fag. seta. 50 bal. lana della Camp. di Roma, 16 bale pelli finimenti 1110 pelli di castrato crude. 3. bal. Canape. 8. bal. pevere. 8 bal. Garzi e molte altre mercanzie.

Brac. P. Giac. di Giac. Viezzoli da Trieste con 2 cas. e 2 pez. tele. 9. bot. cera gialla. 4 bar. arg. vivo. 10 cas. sugo di liquericia & altro.

Brac. P. And. Spolar da Trieste con 4 bar. arg. vivo, 6 bot. cera g. 5 bal. Griso & altro.

Piel. P. Giac. Padoan da Manfredonia, con 12 bal. Lana di Paglia.

Piel. P. Ales. Rosada da Pago con 96 mog. di sale.

8 detto. Tartanon P. Is. Mondaini da Sinigaglia e Pesaro con 5 bal. lana moretta. 2 bot. Disfor. un bar. Indie coralline & altro.

Nave la Diamante Cap. Hans Fridrich Ryland Danese manca da Berghen li 10 Maggio con 110 mila Baccalari.

Tartanon P. Ant. Niccoli da Sinigaglia e Pesaro con 86 bal. e 18 sac. lana. 10. bal. filati, 2 bal. montoni. 2 bal. e un fag. panni. un bar. Garofoli. Una cas. e un fardo cannella. 5 bal. pepe. 11. bal. pel. Finimenti & altro:

9. Detto. Piel. P. Biagio Florio dal Zante con 109. cai e 14. carat. Oglio.

10. Detto. Piel. P. Francesco Veselich da Ragusi con 30. bal. Lana. 500. Mazzi cordovani. 197. maz. montoni. 300. talari veneti e 552. imperiali.

11. Detto. Battello P. Pietro Duse da Palma Nova con 13. sac. sem. di lino, una cas. Presciutti & altro.

12. Detto. Piel. P. Francesco Spolar da Trieste con 3. bot. tabacco. 8. bar. Antimonio. 10. bot. cera g. 2. bal. tele 8. bal. pel. di lepre. 4. col. merci, & altro.

Brac. P. Gio: Magnaron da Trieste con 5. bot. cera g. 23. m. 483. fusti Valonia. 6. bal. pel. di Lepre & altro.

Brac. P. Girolamo Moretto da Trieste con 2. bar. arg. vivo. 6. bal. Pelliz-[543]zeria una bal. panni. 4. cas. Merci. 4 bot. cera g. & altro.

13. Detto. Piel. P. Giovanni Cindre da Spalato, e Traù con 4. c. oglio. 6. bal. Cordovani. 14. fag. cera g. 3. bal. Lana fina. 4. bal. pel. di Lepre. 24. Schiavinotti da cavallo, & altro.

Trab. P. Marco Marinovich da Traù con 4. c. oglio.

Bat. P. Domenico Bolognese da Trieste con 3. m. Limoni pe rchiozza.

Piel. P. Mattio Minich da Cattaro con 5. c. oglio. 3020. pez. form. moriotto. 2378. dette di cotto; un cassoncin, un involto, una cassa, e un fagottin seta.

Piel. P. Antonio Spelich da Trieste con 8. bar. arg. vivo. 2. bal. pelli di Vitello. 6. bot. cera g. 10. col. tele. 15. bar. colofonio. 3. bar. smalto, & altro.

14. Detto. Piel. P. Antonio Rocco da Cattaro con 3532. pez. form. morl.

Piel. P. Anzolo Mandacolo da Traù Sebenico e Zara con 22. m. strazze. 7 m. ferro v. e vetro rotto & altro.

15. Detto. Piel. P. Francesco Carmeich da Liesina con 10. c. oglio.

Brac. P. Mattio Spelich da Trieste con 9. bot. tabacco. 40. m. vallonia. 2. bar. cera g. 2. bot. Zuccaro. 4. col. tele & altro.

Piel. P. Simon Chenosovich da Almissa con marasche, ed estratto di marasche, e vino di marasche, & altro.

16. Detto. Urca Cap. Simon Bernetich da Corfù con 118. cai oglio.

Martigà Cap. Nicolò Mazzaracchi da Trieste con 19. carat. Vino Santorin, una cas. tela corame. 2 bal. bottane & altro.

Piel. P. Francesco Bertoli da Spalato con 8 sac. sera (sic.) g.

Piel. P. Vic. Vianello da Piran con 154. mog. di sale.

17 detto. Pinco Cap. Fil. Caffiero da Trapani con 300 salme di sale.

18 detto. Piel. P. Simon Idrosich da Zara con 14 lib. seta grezza. 4 carat. e una damigliana sugo di marasche.

Piel. P. Nic. Gabrin da Rovigno con 19. bar. miel.

19 detto. Brac. P. Ant. Spolar da Trieste con 5 bot. colla. 2 bar. arg. vivo. 11 col. cera g. una cas. e un fag. tele, & altro.

Piel. P. Is. Sbutega da Cattaro con 6 c. oglio. 2873 pez. form. moriotto. 500 dette morlacco.

Brac. P. bat. Viezzoli da Trieste con 2 bot. tabacco. 4 bot. cera g. 6 cas e un fag. tele, & altro.

Piel. P. Ang. Vivian da Trieste con 30 arn. oglio.

Piel. P. Piero Tomich da Cataro e Castel Nuovo con 173 bal. lana calcina. 12 col. cera gi. 5 bal. pelo di Gambello. 5 bal. e un fag. seta. 5. bal. montoni. 9 bal. e un fag. seta. 5. bal. montoni. 9 bal. cordov. e mon. 31 bal. pelli di lepre, un sac. e 3 sacchetti orsojo. 100 placche di pietra e una cas. cera gi.

Piel. P. Paolo Costich da Pago con 200 mog. di sale.

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Signor Gazzettiere.

Venezia 24. Agosto 1790.

Li N.N. H.H. e Signori Parrocchiani di S. Canziano in Num. di 40 per coronare l’ottavo girono del solenne Ingresso di questo loro novello Pievano. Soggetto di tutte le vere doti fornito, vollero contestargli la loro più affettuosa esultanza ancora con un Pranzo che gli tributarono assieme col suo Rever. Capitolo, ed altri Religiosi di detta Chiesa. Questo eseguissi Lunedì scorso con la maggior lautezza, e magnificenza nella Locanda del rinomato Signor Petrillo, talchè a vero dire senza punto esagerare riuscì un vero Trionfo. Onde poi nulla fosse a mancarvi che sapesse di grande una Banda di scelti strumenti eco faceva dalla stanza vicina ai lieti unanimi Evviva, che dalla Mensa partivano. Ora questa già condotta presso il suo termine, insorse finalmente, a total compimento, certo Nobile Cava-[544]liere Romano De Angelis, uno de’ Convitati, celeberrimo estemporaneo Poeta, quale accompagnato dalla più toccante Musica da lui a bella posta adattata, tutti a sè attrasse i sensi dei Circostanti con insaziabile cupidità, da null’altro distratti che dalle più vive comuni espressioni di trasporto, quali tratto tratto prorrompeveno lor malgrado. Con qual fluidità d’estro e d’erudizione seppe Egli contessere ai teneri sentimenti del sullodato Sacro pastore espressi per di lui cenno ad ognuno, le ben dovutegli lodi miste a’ suoi tremendi doveri; e quindi con ottimo avvedimento discendere ai Nobili Commensali, uniti ad altri loro Attinenti, o trappassati, o involontariamente lontani, adattandone ai meriti di ciascuno le ben dovutegli lodi partitamente! Non ancor pago di ciò, volle chiudere il grazioso onore impartito col sciogliere per maniera, ognor da Musica accompagnato, un Problema sulla stessa appunto richiestogli; sicchè altro non v’ebbe a desiderarsi, che il tempo, quale giunto all’inattesa fissata meta sciolse fatalmente il comune grato incantesimo.

Per un qualche compenso di chi videsi privato dall’inesorabile sud. Vecchio di tutto ciò, siete pregato, stimatiss. Signore, perpetuarne almeno la memoria nella vostra Gazzetta, certo vivendo della più grata riconoscenza di chi passa a segnarsi

Un Anonimo Vostro Associato. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Scommesse.

Vicina la pubblica Estrazione del Lotto due Amici esaltavano la bellezza de’ giuocati lor numeri: e l’uno e l’altro messo avea una cinquina. Si sfidarono ad un pranzo per otto persone da vincersi da quello che prima anderà vicino ai numeri che verranno. Ecco il punto della Causa. Segue il caso

15. 24. 64. 76. 83.

num. estratti.

16. 9. 81. 3. 84.

16. 18. 25. 69. 86.

Pretende il giuocatore della prima cinquina d’aver vinto perchè andò vicinissimo a due numeri usciti: ma quello della seconda gli dice: alto là che n’è uscito uno de’ miei, e più vale trovarne uno che andar vicino a tutti cinque.

Ricorrono alla Gazzetta per la decisione. Essa risponde col paragone de’ tiri a bersaglio. I premj son di quelli che più s’avvicinano co’ colpi al punto centrico rimasto illeso: ma se questo punto è colpito ha sempre il primo chi lo colpì, e le altre bandiere son discendenti.

Se questa ragione non vale per il perditore cerchi altrove un giudizio che più gli accomodi, e non risparmj un consulto giacchè se ne fanno, e si piantano delle liti, per chi ha più torto di lui.

L’altr’jeri in questo canal grande appresso alla Carità fu ritrovato un bambino gettato in acqua appena venuto alla luce, per quanto apparve da’ segni.

D’affittare.

Casa grande a S. Stae in Salizada, annuo affitto Duc. 150 e per onoranza pani di zuccaro num. 12.

È divisa in appartamenti nobilissimi, con due pozzi, e riva.

Chi volesse diriggasi al Sig. Guglielmo Chiarabbà in Procuratia dell’Eccellent. Memmo.

3 Casa in Calle del Dose a S. Maurizio vicine al Traghetto, del tutto separate una dall’altra con Porta nella Calle sud. con Pozzo d’acqua buona; una delle quali è capace di numerosa Famiglia, con Magazzini, e Riva, e con tutti li suoi comodi.

Chi la applicasse parli con Carlo della Lunarda, quale abita in Corte del Santissimo al Traghetto di S. Maurizio, appresso del quale sono le Chiavi delle Case suddette.

Morti.

S. E. N. D. Cat. da Ponte Diedo. ◀Ebene 2 ◀Ebene 1