Sugestão de citação: Antonio Piazza (Ed.): "Num. 60", em: Gazzetta urbana veneta, Vol.4\060 (1790), S. 473-480, etidado em: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Ed.): Os "Spectators" no contexto internacional. Edição Digital, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2623 [consultado em: ].


Nível 1►

Num. 60

Mercordì 28. Luglio 1790.

Nível 2►

In Senato.

24. corrente.

Deput. alla Regolz. delle Tariffe dura mesi 36.

s. Alvise Zusto.

Inquisitor all’Arsenal dura mesi 36. s

s. Agostin Garzoni.

Prov. sopra Ospitali dura mesi 24.

s. Zuanne Labia.

In M. C. 25. detto.

Avvogador di Comun.

s. Matteo Pizzamano qu. Niccolò; finisce s. Francesco Lodovico Curti qu. Pietro Martire. Elez. dello Scrut. conf. dal M. C.

Conte a Zara riserva di s. Lio Bembo. Elez. dello Scrut. conf. dal M. C.

s. Francesco Bragadin qu. Francesco.

Pod. a Lendinara dura m. 16.

s. Marin Bernardo Mosto qu. Antonio Maria. Finisce s. Daniel Contarini qu. Alessandro.

Conte a Pago dura m. 32.

s. Ben. Contarini di s. Lorenzo. F. s. Liberal Corner qu. Niccolò.

Cam. e Cast. a Zara dura m. 24. s. Antonio Venier qu. Andra. F. s. Domenico Zen di s. Deffendi.

Giud. al Mag. del Proprio s. Francesco Bernardo qu. Marin. F. s. Alvise Dolfin qu. Vettor.

Auditor Vecchio delle Sentenze s. Claudio Avogadro qu. Marin. Finisce

s. Alvise Moro qu. Francesco.

Giudice al Procurator.

s. Tommaso Soranzo di s. Matteo.

F. s. Francesco Contarini qu. Vic.

Prov. al Cottimo di Londra.

s. Girolamo Soranzo di s. Matteo.

F. s. Vic. Fer. Bon qu. Carlo.

Visdomino al Fontico de’ Tedeschi.

s. Domenico Gritti qu. Z. Antonio.

F. s. Ferdinando Bembo di s. Vicenzo.

Offiz. al Formento a Rialto. s. Antonio Querini qu. Girolamo. F. s. . . . .

Offiz. alla Tavola dell’entrata s. Angelo Cicogna di s. Zuanne F. s. Rocco Antonio Corner. qu. Alvise Antonio.

Avviso tipografico.

“Dopo d’essersi tanto detto e scritto intorno agli Ordini Monastici, senza che da molti se ne sapesse la loro origine e il vero Istituto, era ben necessario, che qualche dotto ed illuminato Scrittore ne procurasse al Pubblico le più accurate notizie senza parzialità.

[474] Un’Anonimo Oltramontano pertanto ha reso questo servigio alla Repubblica Letteraria con un’erudito Dizionario Storico Portatile degli Ordini Religiosi e Militari, e delle Congregazioni Regolari e Secolari. L’importanza di questo Libro, che contiene l’origine, i progressi, la decadenza, e le differenti riforme fattesi agli Ordini Monastici e Cavallereschi ha subito determinato un dotto italiano a farne un’esatta traduzione datasi questi giorni alla luce in Venezia. Non v’ha forse niente di più interessante di un’argomento che riguarda la Storia della Chiesa e dello Stato. Molte Opere vi sono, è vero, che lo trattano; ma gli Scrittori o sono poco esatti o troppo prolissi. Si può dire con verità, che l’Autore del Libro che si annuncia ha evitati questi due scogli, e senza caricare inutilmente la memoria dei Leggitori di fatti mal fondati, ha procurato loro in pochi fogli quanto si trova sparso in una prodigiosa quantità di volumi. Gli Amatori dell’erudizione e della Storia Sacro-profana vi troveranno un fonte perenne di utilità, e di diletto per la singolarità dei fatti in esso riportati. Quelli pertanto che vorranno provvedersene potranno rivolgersi al Negozio di Antonio Zatta, e figli non che a qualunque altro Librajo vento presso i quali trovasi vendibile al prezzo di Paoli 4. Romani, o siano L. 4. venete.”

Come nelle novelle di guerra è sempre oltre il vero aggrandito il numero de’ morti, e de’ feriti, e soltanto dal tempo, e dalle relazioni diverse la partita riducesi alla sua giustezza, così succede proporzionatamente lo stesso al primo spargersi de’ tristi avvenimenti particolari, e al maturo confronto delle varie lor descrizioni.

Da una Lettera di Verona in data de’ 22 cor. a cui devesi piena fede, sappiamo che li morti per la caduta del palco non son poi otto ma tre, e che tutti quelli rimasti offesi vanno ricuperando la loro salute. Son benedette del Popolo le paterne cure die quell’Eccellentiss. Rappresentante Mussati per il loro governo, che molto ne facilita la guarigione, a segno che all’uscire del suo Palazzo gli evviva e il batter di mani solennizzano la comune soddisfazione dell’ottimo suo Reggimento.

Metatextualidade► Ripetesi nella suddetta Lettera (questa non è a noi diretta) che tra i periti, e i gravemente offesi, non ve n’ha alcuno di que’ ch’erano ne’ posti destinati agli spettatori; e che se la plebea curiosità non avesse spinto alcuni a cacciarsi ove star non dovevano, niuna vita perduta sarebbesi. ◀Metatextualidade

Altra di Verona in data de’ 24.

Nível 3► Carta/Carta ao editor► Amico Carissimo.

“Eccovi un orribile avvenimento da collocarsi nella vostra Gazzetta.

“Jeri per la terza volta, proveniente da Brescia, arrivò in questa Città, e prese alloggio all’Albergo delle due Torri S. A. il Principe Ereditario di Brunsvvic, il quale viaggia sotto il nome di Conte d’Eberstein. Vi giunse alle ore 19 con tre Cavalieri di seguito. Il pranzo era pronto, fatto già allestire da un suo Corriere. Si posero a tavola, e mangiarono di buona voglia, poi passeggiarono per breve tempo nella Sala. Uno di essi il Sig. Barone de Bovvde Colonnello al Servizio di Hannover e Governatore del Principe suddetto, si ritirò in una delle stanze contigue, impugnò una pistola, e rivoltasi alla fronte la bocca d’essa se la scaricò, e cadde morto sul fatto. Al romore accorse in quella camera la nobile Comitiva, e all’orrendo spettacolo rimase, quale immaginarvi potete, sorpresa, estatica, di meraviglia, e di dolore ricolma. Niuno di loro immaginarsi poteva la cagione di sì abbominevole eccesso.

“Il Padrone dell’Albergo denunziò tosto l’avvenimento a chi aspettasi. Da [475] questi vigilanti Offizj di Malefizio, e Sanità fu visitato il cadavere, che fu poi licenziato onde sotterrarlo nel solito destinato luogo. Sono di cuore”

Vostro Affezionatiss. Amico

N. N. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Dalla Trevisana con Foglio de’25 ci venne scritto in questi termini.

Nível 3► Carta/Carta ao editor► “Leggendo la vostra Gazzetta di Mercordì 21 Luglio in data di Brescia de’ 15 detto, trovai che una fiera tempesta recò colà molti danni. Il suonar le campane quando le nuvole vi son sopra non mi par bene, perchè spezzandole, (com’io credo) possono a sè attrarne i fulmini. Ma il suonarle per tempo, cioè quando vedesi che le nuvole son per unirsi, mi pare convenevole. Il dire, che solo l’ignoranza crede che il suono delle campane giovi in tal caso, mi sembra un po troppo avanzato. In mare, perchè non vi son campanili, si scaricano de’ cannoni, e perchè ciò? Gran detto! che per tutta la terra v’abbia ad essere tanta ignoranza da sposar un errore, e costantemente servire ad esso! Se l’Anonimo vuole persuadermi in contrario m’adduca egli delle ragioni. Il suo silenzio mi farebbe giudicare, ch’egli non ne avesse alcuna.” ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Corsi son alcuni errori ne’ nomi degli Autori de’ Progetti presentati al Fedele Sig. Gio: Battista Capellis Not. Pub. e della Nob. Società del Teatro da erigersi in questa Dominante, nella nota data in luce su questi Fogli alcuni ordinarj sono. La seguente corretta ed esatta metterà in chiaro, che de’ ventinove Progetti suddetti, nove soli furono quelli con Disegno e Modello compiuto, uno con disegno compiuto, e con Modello non finito, uno con Modello e disegno imperfetto, due con Modello di qualche parte e con disegni compiuti, uno con la sola proposizione d’una curva Teatrale, e quindici con disegno compiuto di tutto il complesso della fabbrica. Si vedrà in essa conservato l’ordine de’ tempi della loro presentazione, ed avranno così i nostri Leggitori un sicuro storico documento, che lor mancava su questo grand’affare, oggetto di tanti discorsi.

A. Ratti Padovano. Disegno. Non diede memoria, nè conto d’avviso della spesa.

B. Conte Rizzetti Trivigiano. Disegno con Modello in grande d’un palchetto di fianco.

Non diede conto d’avviso della spesa. Accompagnò i suoi disegni con una memoria MS. e con un libretto a stampa sulle curve Teatrali.

C. Disegno Antonio Marchetti Bresciano.

Non diede conto d’avviso, nè memoria. Accompagnò il Disegno con ispiegazione de’ num. indicanti le parti del suo Piano.

D. Baseggia di Rovigo. Disegno e Modello accompagnati da MS. che spiega le parti delle Fabbrica da esso ideata. La spesa, non calcolata quella delle fondamente, nè dell’escavazione del nuovo Canale, duc. 100. e 2. mila 517.

E. Blasi Romano. Disegno con Modeletto di scala a doppia chiocciola accompagnato da una sola memoria e Modello in cartone della scala.

F. Checcia veneto. Disegno e Modello compiuto con Mem. stampata. Conto di spesa duc. 154. m. senza quella del disfacimento, nè calcolo de’ Materiali vecchj. Non si accenna l’artic. della fondamenta.

G. Bon Trivigiano. Disegno con Modello della proporz. che riguarda il Teatro, e Mem. MS. su altro Disengo dell’ideato restante della Fabbrica.

H. Squarcina Padovano abitante in Vicenza. Disegno senz’altro.

[476] I. Rossetti Vicentino. Disegno c. s.

K. Disegno N. N. c. s.

L. Rodi Cremonese. Disegno con Memoria. Spesa Lire 534. m. 467. senza il valor delle Fondamenta, nè dell’escavazione del nuovo Canale. Più l. 6. mila per le opere di scoltura da ornare il prospetto.

M. Piale Romano. Disegno e non altro.

N. Disegno N. N. c. s.

O. Pistocchi di Faenza. Disegno con Memoria stampata.

P. Teroggio di Torino. Disegno con Memoria MS. calcolo del dispendio di Duc. 340. m.

Q. Vernossi Conte di Ompergo. Disegno con breve Memoria, calcolo di spesa Duc. 300. m.

R. Menini Trivigiano. Disegno con una Memoria, e senza conto d’avviso.

S. Barborini Cremonese abitante in Milano. Disegno, senza Memoria, nè conto, ma solo un Indice de’ luoghi notati nel Disegno.

T. Selva Veneziano. Disegno e Modello accompagnati da una Memoria. Calcolo di spesa per tutto l’Edifizio Duc. 164. mila. Annua rendita d’Affitto degli Stabili Duc. 1800.

V. Morelli d’Imola. Disegno e Modello con Memoria e conto d’avviso in Duc. 133. m.

X. Bulli Veneto. Disegno, e Modello con Memoria stampata.

Y. Disegno con Modello. N. N. Il Disegno, ch’è della sola pianta fu accompagnato da Memoria MS. poi stampata.

Z. Bianchi Veneziano. Disegno e Modello con Memoria stampata sulla disegnata pianta, e linee delle altezze.

Nella Memoria a stampa l’Autore calcolò la spesa a Duc. 150. m. da un piede sopra comune.

Diede poi altro conto alla conidzione medesima in Duc. 116. m.

AA. Cossetti di Parma. Disegno con sola Memoria. MS.

BB. Pungileoni Veronese. Disegno della pianta, e dell’alzato, senza lo spaccato, con sola Memoria MS.

CC. Disegno e Modello imperfettissimi. N. N.

DD. NN: HH. Correri. Disegno con una Memoria per ridurre a’ principj dimostrativi la descrizione della curva Teatrale. Calcolo del dispendio Duc. 166. m.

EE. Conte Giordano Riccati. Proposizione senza Disegno.

FF. Viganò di Chiarottini. Disegno con una Memoria e senza conto veruno.

1790. 23. Luglio.

Riferì Pietro Galvani Pubblico Com. aver avuto parola dal Sig. Pietro Bianchi, che l’Eccellente Domenico Fontaniva Interv. possi a di lui nome annotar, e sottoscriver nel presente Illustr. Magistrato l’infrascritto Costituto di rimozione.

Pietro Galvani Publico Com.

Illico

Costituito &c. il suddetto Fontaniva, & in vigor della sopraddetta parola volontariamente nomine quo supra si rimove per Capo d’ordine dalla Scrittura Regolativa con Capitoli prodotta li 5 Luglio cor. al Magistr. Illustr. dell’Avvogaria loco di questo Illustr. Magistr. non se reducente; da esso Signor Bianchi, considerar dovendosi come se presentata non fosse, riservandosi di proceder regolarmente; & sic &c.

Gio: Domenico Fontaniva in vigor della suddetta parola affermo.

Biglietto.

Nível 3► Carta/Carta ao editor► “Nei passati giorni nacque fiero contrasto fra un uomo e una donna se fra [477] loro ci sia vero sentimento d’amicizia, separandola giustamente da tutto ciò che può aver rapporto alla galanteria. Io che ero presente li calmai promettendo loro di dargli la vera deffinizione dell’amicizia e di quei segni esterni che devono persuaderla, l’esclusione dei quali è sufficiente per negarla. Nel far tal promessa pensai ricorrere a voi non tanto per mostrarmi imparziale ma perchè so che voi trattando qualunque materia ec. ec. . . . .

Da bravo dunque o renderete tranquilli gli animi, o insegnarete ad una delle parti cosa deve fare, o all’altra di che deve esser certa. Sono ec. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Se qualcuno vorrà rapirci la gloria di rispondere all’espresso quesito noi ammireremo di buon grado il suo spirito, caso che nò diremo qualche cosa in corrisponsione all’eccitamento del cortese anonimo.

Metatextualidade► Dopo la prima, che stampata leggesi a norma (pur troppo) dell’originale, ci son venute altre due Lettere dell’Italiano di Terra-ferma, che comincia a scrivere in lingua francese. Egli non avrà d’uopo di mandarcene altre per sollecitare l’edizione d’una ricerca, ch’ora dovrebbe aver veduta alla luce, colla brevissima nostra risposta. Ci consoliamo con esso lui del suo genio, e siamo paghi d’averglielo inspirato coll’introdurre su queste pagine de’ pezzi francesi da’ quali fu invogliato ad istudiarne il linguaggio. È ammirabile il suo coraggio, che lo spinse in sì poco tempo a farsi autore di lettere francesi. ◀Metatextualidade

Spettacoli della Stagione.

Lunedì pros. pas. in questo Campo a S. Giacomo dall’Orio diedesi principio al giuoco del pallone. L’Impresario Zuanne Zangrandi impresso in avviso di carta gialla manifestò che trovandosi quì di passaggio per Roma la compagnia di Gaetano Zandri con otto giocatori, la trattenne per dar con esso la prima giocata, che seguì di fatti e fu disposta così.

Franc. Nadalini a S Severino.

Antonio Baffi detto Patanella da Jesi.

Antonio Tini da Pesaro.

Giuseppe Zarli da Sinigaglia.

Contro.

Gaet. Capanna d’Ancona.

Pietro Orazetti da S. Costanzo.

Gius. Pagnini da Volterra.

Andrea Gris da Piove.

“Il girono di Giovedì prossimo venturo sarà li 29 del corrente Luglio, girono di Santa Marta vi sarà tenuta Conclusione di Teologia nella Chiesa di S. Michiele di Murano dei Monaci Camaldolensi dal Padre Dottor Mauro Capellari dello stesso Ordine.”

Bastim. arrivati 9. Luglio cor.

Bergantin Cap. Nic. Zubas da Simi con 111 sac. cera g. 47 bal. spugne. 2 denti d’Elefante. 8 sac. filati bianchi 23 sac. storas in pan ed altro.

Piel. P. Ant. Godena da Ragusi con lana, pelo di Camello, pelli di lepre, cordoani, montoni, chiussoline, cuoj, e oglio.

10 detto. Polachetta Cap. Giac. Camenarovich da Castel nuovo con lana, rame v. cera gi. pelli di lepre, seta, montoni bianchi, pastieri di cervo, lana calcina, form. morlacco, oglio, plache di pietra.

Piel. P. Fr. Vianello da Pago con 308 mog. di sale.

Piel. P. Mattio Lucovich da S. Maura con 180 mog. di sale e 9 c. oglio.

Piel. P. Piero Cibibin da Traù con 7 c. oglio.

11 detto. Piel. P. Fort. Padoan da Manfredonia con 55 bal. 2 e ballette lana.

Piel P. Paolo Matovich da Cattaro e Budua con oglio, rame v. rassa e bedena, placche di pietra, e 7. m. e 4. cento pez. form. morlacco.

[478] Polacca Cap. Ant. Panna de Prevesa vuoto.

Piel. P. Ant. Vianello da Pago con 200 mog. di sale.

Piel. P. Silv. Rosada da Pago con sim. carico.

12 detto. Polacca Cap. Is. Dodero da Genova con 7 m. 472. pez. legno campecce 400 lib. zucchero, 8 ceste piatti negri, 120 carrete pozzelana.

13 detto. Piel. Giov. Cindre da Macasca e Spalato con 13 c. oglio, 12. fag. cera gi. e 5 bar. di sevo.

Piel. P. Fel. Benuzzi da Sebenico con 7 c. oglio.

Piel. P. Lor. Rocco da Sebenico con sim. carico.

Trab. P. Bort. Supiscich da Traù con 6 c. oglio e 3 fag. cera g.

Piel. P. Giov. Fiorentin da Trieste con 3500 lib. ferro v. e 3 carat. vetro r.

14. detto Piel. P. Ant. Benuzzi da Sebenico con 5 c. oglio.

Piel. P. Nic. Verona da Retimo, e Zante con 96 c. e 13 carat. oglio.

Piel. P. Fr. Vianello da Corfù con 87 c. e 2 carat. oglio. valonia lib. 10 m. 900.

Pie. P. Dom. Bogdanich da Zara con 10 c. oglio.

15 detto. Piel. P. Ant. Spellich da Trieste con griso, terlisi, padelle, tele, ferro, chiodi, acciaj.

16 detto. Piel. P. Giov. Sbisà da Traù con 3 c. oglio.

Piel P. Gio. Rovere da Trieste con fil di ferro, cera g., cola, chiodi, ottoni, smalto, padelle, e tele.

17 detto. Piel. P. Bort. Bragon da Lissa e Traù con 6 c. oglio e 37 bar. sard. salate.

Brac. P. Giov. Magnaron da Trieste con ferro, tabacco, libri v. gripola, arg. vivo, griso, acqua minerale, e cera gi.

Brac. P. And. Spolar da Trieste con 39 sac. cera gi. e 2 bar. uva da Smirne.

Checchia Capit. Iseppo Bassich da Salonicchio con 126 bal. goton, 1800 di tabacco caradà, 50 bal. detto per transito.

Pinco Capit. Piero Ravena da Massa Carrara con marmi, china, caccao, miel, stuojuoli d’erba, vino, paste, capilvenene, saponete, scat. da tabacco, fazzoletti, terraglie, pomici.

Piel. P. Fr. Bergamin da Città Vecchia, Spalato, e Liesina con sard. e sgombri salati, vetro r. ferro v. strazze, cera g. pel. di lepre, otton v. quint’essenza, polv. di gripola, vin guasto.

Piel. P. Antonio Silvestri da Zara con 8 c. oglio.

Piel. P. Marco Maraspin da Ragusi con schiavine, pelo di Camello, cordovani, e oglio.

Piel. P. Gio: Visico da Traù con 5 c. oglio.

Piel. P. Gio: Stoccada da Spalato con 6 c. oglio & altro.

Piel. P. Vic. Voltolina da Manfredonia con galla, lana libri, caratteri v. fornim. da cavallo, dolci, strazze, e 10 ST. fava per Chiozza.

Piel. P. Gio: Framosetto da Macasca e Traù con ferro grezzo, cera g. oglio, strazze, vetro r., e ferro v.

Piel. P. Ant. Scarpa da Fiume con remi.

Piel. P. Franc. Splar da Trieste con pelli i vitello, tele, e pece.

18 detto Piel. P. Michele Miletich da Cattaro e Castel-nuovo con oglio, rassa, form. morlacco, cera colature, e rame v.

Brac. P. Gir. Moretti da Trieste con lanarie, tele, acqua di Cilla, chiodi, fil di ferro, otton, padelle, seta cruda, e 4 bot. tabacco in foglia.

Tartana Cap. Panagin Gianulatto da Corfù con 110. Bal. Gotton. 11. col. Grana. 2. col. Bombasine. 24. col. Filati. 3. bal. Montonine. 2. Bal. Sengona, & altro.

Piel. P. Domenico Scopinich da Pago con 210. mog. di Sale.

Piel. P. Francesco Vianello dalle [479] Case abbruciate con 5630. Formaggelle.

Piel. P. Luigi Venturini da Rimini con allume di fescia, e grippola.

Piel. P. Francesco Albanese da Traù con 6. c. oglio.

19. Detto. Peota P. Niccolò Zenaro da Sinigaglia con lime, Formaggiette, gripola, pelli fabbriane, carta pecora, e lana.

Peota P. Nadal Prodoscimo da Sinigaglia con 75. cas. acqua di Nocera.

Peota P. Stefano Furlan. da Sinigaglia con 1140. Formaggelle, e una cassettina bottoni d’acciajo.

Polacca C. Marco Lazzari da Metellino con 60. c. e 10. car. oglio.

Tartanon P. Iseppo Mondaini dalle Case abbruciate e Pesaro con 11. m. 20. Formaggelle, 16. bal. Lana. 3. bal. pel. finimenti & altro.

20. Detto. Piel. P. Biagio Privilei da Sebenico con 5. cai oglio.

Piel. P. Matteo Seppa da Sebenico e Zara con spugne, catrame, lana Moralcca, & altro.

21. Piel. P. Giacomo di Giacomo Viezzoli da Trieste con 10. bot. e 2. bal. tabacco, cera gialla, arg. vivo, Terra Manganese & altro.

Piel. P. Giovanni Vianello da Pago con 112. mog. di Sale.

Piel. P. Mario Orlandini da Capodistria con un bar. Vitriol, 29. bar. e 11. bot. allume di rocca.

Piel. P. Zaccaria Doncovich da Cherso con lana, rassa, centene da marinajo, e cera gialla.

Piel. P. Giovanni Pavan dalla Brazza con 6. c. oglio.

22. Nave Cap. Giovanni Biondo dal Zante con 128. bot. e 12. carat. oglio. 33. bar. Retrigerio. 30. Gaggiandre di piombo.

Venne con questa Nave S. E. Francesco Manolesso fu Prov. al Zante.

Piel. P. Antonio Rismondo da Traù con 7. c. oglio.

Piel. P. Giovanni Vianello da Pago con 250. mog. di Sale.

Brac. P. Antonio Spolar da Trieste con arg. vivo, oglio, cera gialla, Tele, Chiodi, padelle, Scatolami, & altro.

23. Piel. P. Fancesco Bertoli da Spalato e Traù con 7. c. oglio.

Piel. P. Giovanni Busetto da Corfù con cordoni di lana fag. 2. oglio bot. 99. e 15. car. Cera una cas. Sengona pez. 32. Zenie un fagottin. Schiavine 55. Pelli agnelline fag. 2. Gotton Bal. 60. Filati Bal. 20. Grana una cassettina. Zafferano un fag. Cappe 2. fag. Mussoline 2. colli. Vetro r. 2. m.

Relazione o sia Giornale del successo accaduto al Bregantino la Madonna di Trapani Cap. Francesco Comello. Partenza li 7. Luglio 1790.

“Alle ore 24. d’Italia m’è riuscito con barchette d’ajuto di sortire con il mio Bregantino dal Porto di Malta, e a mezz’ora di notte con le vele tutte al vento che soffiava da Pon. M. onde si faceva 7. miglia all’ora tenendo la prora per G. L. Alle 3. della notte scopersimo due Bastimenti, e li credemmo sottoventati dal Porto stante le correnti. Continuavano la gita per Levante. Alle sei e mezza la Guardia vide da poppa una vela che seguitava il nostro cammino. Chiamai tutta la gente a riva, e com’ero stato in que’ Paesi le feci un serio discorso dicendole: che conveniva per salvezza delle nostre vite, e della libertà difendersi: che la Galeotta non poteva avere più di 20. persone circa; e che in caso diverso averei dato fuoco a S. Barbara piuttosto che arrendermi. Tutti si sottomisero al comando. Sentimmo gridare. Si chiamò il Passeggiero che ho sopra carico di Nazione francese Sig. Damas perchè parlasse nel suo linguaggio. Gli fu risposto amaina per Tunisi. Erano le ore 7. e si scopriva il legno matato con trevi a mezzo e gabbia, latino a prora, e mezzana a poppa. Allestimmo la nostra Artiglieria. Il nostro Vascello ap-[480]pena stava in governo per il poco vento, ed era rimasto un poco il mare agitato. Vedendo il Legno a tiro di moschetto si diede principio alla battaglia, e tirammo due cannonate a palla e mitraglia. Ci fu risposto con 4. da prora Anzoli, mitraglia, e moschetteria, che per un’ora continua fece piovere il fuoco sulla nostra poppa con danno considerabile nella nostra manovra. La maggior vigilanza che si ebbe fu di non mostrare il fianco ma sempre far restar il nemico in filo delle poppa per iscansare il rambaggio. Al comando l’Equipaggio sempre fu pronto, e deluse le mire dell’inimico che tentava abbordarci. A giorno chiaro ci riuscì di tirare una cannonata in carne, a palla e mitraglia, che fece una strage. Continuammo un fuoco vivo, e cessato il fumo vidimo a gettar in mare quantità di cadaveri. Si sparò anche l’artiglieria di fianco e cacciatori da puppa e moschetteria. L’inimico tentò per la 3za volta il rambaggio, e ci trovò disposti a riceverlo co’ nostri cacciatori da puppa. Nell’avvicinarsi il Legno ci parve uno Sciabecco. Mentre que’ barbari facevano i loro estremi sforzi per l’abbordo a noi riuscì di colpire con due cannonate tutti coloro che stavano sull’Antenna di trinchetto; a segno tale che parte d’essi fu massacrata, e parte affogossi in mare. Ritrocesse di nuovo il Legno assalitore malconcio in modo che appena moveasi. Giudicammo li morti da 70. senza i feriti. Si considerò qeull’Equipaggio da circa 150. uomini. A un’ora e mezza di Sole que’ ladroni s’erano allontanati. Restammo noi molto stanchi, e danneggiati nel Bastimento, e nella Manovra. Da 150. colpi c. di cannone, e da quasi mille di moschetto, per lo più di palle incatenate, saranno stati vibrati contro di noi. Tutte traforate le nostre vele; i parapetti della Camera sembrano un crivello a riserva del Quadro dela B. V. Un cannone che si rivoltò ferì leggermente il Capitanio. È inenarrabile la sua bravura. Pareva un Drago per la comune difesa, e animava tutti coll’esempio, e colla voce.

Testifichiamo noi sottoscritti che la Galera era in detta situazione di circa miglia 45. in Levante del Gozzo di Malta.

Due giorni prima della nostra partenza da Malta erano partiti per Tunesi due Bastimenti . . . . Entro uno d’essi si ritrovava un Mercante Turco. Si giudicò che i Corsari fossero stati avvertiti della nostra partenza, e ne attendessero in quelle acque.”

Cap. Francesco Comello affermo.

François Damas.

Berto Goatin Nostromo.

Antonio Martorello Scrivan.

Spiro Bonani Dispensier.

Io Scrivano afferma per gli altri, che non sanno scrivere.

Morti.

S. E. la N. D. Catterina Corner Loredan. Fu seppellita con funebre magnificenza nella Chiesa di questi PP. Domenicani a SS. Giovanni e Paolo.

Correzioni.

Alla pag. 476. prima col. alla Lettera L. Rodi Cremonese ove dice Disegno con Memoria deve stare Disegno con Modello compiuto e Momoria ec.

Ivi. Al Disegno, e Modello Y. aggiungasi:

Calcola il dispendio a Duc. 170. m. ivi col. 2da.

BB. Pungileoni ove dice con sola Memoria leggasi col Modello, e con sola Memoria. ◀Nível 2 ◀Nível 1