Sugestão de citação: Antonio Piazza (Ed.): "Num. 46", em: Gazzetta urbana veneta, Vol.4\046 (1790), S. 361-368, etidado em: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Ed.): Os "Spectators" no contexto internacional. Edição Digital, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2609 [consultado em: ].


Nível 1►

Num. 46

Mercordì 9. Giugno 1790.

Nível 2► Nível 3► Carta/Carta ao editor► Sig. Gazzettiere.

Miran 4. Giugno 1790.

“QUanto più si considera, altrettanto sembra impossibile, come se ne andò a finire in quella camera giovedì scorso quella superba cavalla, che v’indicai nell’altra mia lettera. Il tortuoso giro, il ristretto passaggio, l’alta situazione, e la oscurità, anche di giorno, forma un continuo spettacolo a tutto il popolo. Quanti Forastieri, che di giorno in girono per di qua passano, tutti si fermano a bella posta per vedere questa situazione; si maravigliano in modo tale, che se da comun voce lor non venisse confermato un tal fatto, non vi sarebbe alcuno, che lo credesse. Jeri sera trovai per accidente quella donna, volgarmente detta l’Orba Cechetta; mi diceva d’esser tutto il giorno molestata dalla curiosità della gente: le risposi, ch’anzi l’imminente villeggiatura sarà oggetto d’una continuazione di visite. Il danno poi della dindia non arrivò alla summa delle L. 28; mentre il dopo pranzo fù ricuperata sana, le ova erano tutte nate; e solo il covile abbondava di scorza. Tanto fù allegra quella donna con quei danari, che si dimenticò della paura; se ne andò a Padova a spasso, e risparmiò anche le Lire 2 per la cacciata di sangue.”

Il socio
G. B. F. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Nível 3►

Biglietto a Noi

Venezia 4 Giugno 1790.

Martedì primo giugno corrente mancò di vita in età di cento sei anni Giacomo Pavan carrozziere giubilato della Famiglia Eccellentiss. Savorgnan di Canal Reggio, nella Villa di Bibano Territorio di Sacile. Egli fu nel 1772, l’anno ottantesimo ottavo dell’età sua, a Bergamo a piedi per trovare il Rappresentante, che era allora il fu S. E. Francesco Savorgnan, e vedere anche il famoso Prevosto di Sorisole. Da un anno soltanto non usciva di casa, ma avanti quasi ogni giorno andava alla Chiesa, ed al Palazzo de’suoi Padroni, distanti questi e quella circa mezzo miglio dalla sua abitazione. Aveva una memoria felice, dritto di persona, e preferiva ad ogn’altro cibo il latte.

Anche al presente vedonsi tali esempj confortanti la Umanità; Metatextualidade► per tale ogget-[362]to è pregato il Sig. Gazzettiere di dare un posto nel di lui Foglio a tale avviso.

Se gl’inserisce Copia della Fede del suo Battesimo.” ◀Metatextualidade

Un suo Assocciato. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Da questa copia vedesi che il Pavan nacque in Noventa di Piave il dì 24 Luglio 1684.

Nível 3► Carta/Carta ao editor► Sig. Gazzettiere.

“Giacchè non le è spiacciuto d’inserire nella sua Gazzetta le due bellissime Iscrizioni, che il Cav. Vanetti ha composte per il passaggio nella di lui patria della Real Famiglia, così suppongo che non le debba poter essere discaro un di lui Epigramma, che sortì nel medesimo incontro, e che ha rapporto alle Iscrizioni istesse.

Abbenchè di Poesia io non abbia che una tal qual cognizione, nondimanco questi versi mi sono parsi eleganti, felici, e salati. E poi gli ho anco uditi lodare da molti intendenti. La causa di doverli fare fu questa. Fucci un tale, che disse all’autore, esser quelle Iscrizioni troppo lunghe; che i Romani si spicciavano in due parole da potersi leggere anche correndo a cavallo. Per questo motivo dunque l’autore fece i versi. Eccoglieli.

Nível 4► Son troppo lunghe le vostre Iscrizioni,

(Disse un Dottore) sì lunghe son troppo:

I Romani mettean due paroloni,

Che leggeansi correndo di galoppo.

Sono (io risposi) i vostri avvisi egregi;

Scriverò breve; ecco: Asinorum Regi. ◀Nível 4

Brescia. Addì 3 Maggio 1790.

Nível 3► Carta/Carta ao editor► Al Sig. Compositore della Gazzetta Urbana Venezia. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

“La funesta metamorfosi successa pochi giorni fa quì in Brescia nella Parrocchia di S. Alessandro nel borgo di detta cura, è tanto degna di esser pubblicata sì per la sua singolarità, come anche a prevenzione di simili accidenti, che perciò stimo bene darvene un opportuno ragguaglio, ed alle vostre stampe asssoggettarla.

Nível 4► Exemplum► Circa le ore 24 della scorsa domenica una giovane maritata con un servo, donna di buona taglia, mentre suo marito era fuori di Città con li suoi Padroni, venne questa assalita da dolori di parto, per i quali si sgravò ancora sul fatto di una bambina senza l’assistenza della Levatrice, la quale, o non si ebbe l’attenzione, o mancò forse il tempo di farla avvertita per tale occorrenza. Pochi momenti dopo fu l’infelice sorpresa da una gagliarda sincope per la quale fù creduta morta da quelle donne assistenti, non che dalla levatrice medesima che era arrivata fuori di tempo. Persuase di ciò, queste sconsigliate femmine in brevi termini si copre con coperta la creduta defonta, si pensa dalli Padroni della casa a presto sbrigarsene, e la mattina ventura summo mane si pone l’infelice in una cassa, e il dopo pranzo dopo i vesperi si porta alla Chiesa: quì dopo brevi preci del curato, sarebbe la suddetta stata sul fatto sepolta, se l’insistenza del sotterradore mossa da qualche particolar riguardo, non l’avesse trasportata in luogo appartato per poi di buon mattino il giorno venturo darle la sepoltura. Fra tanto si pone sopra la cassa un greve sasso, e si abbandona l’infelice suddetta al suo destino. Quando all’alba del giorno venturo portatosi di nuovo il suddetto becchino per compire il suo officio, trova la cassa aperta, rovesciato il grave sasso che teneva il coperchio compresso, ed il cadavere di questa misera sventurata [363] fuori, e con le mani ne’crini in atto disperato; ma ciò che più fù al suddetto sorprendente ritrovò nella cassa medesima un bambino, di cui la notte medesima la povera infelice in tal situazione si era novamente sgravata. Chi dice, che alla vista del suddetto la misera era ancor viva, e sul momento spirò; chi ciò niega; ◀Exemplum ◀Nível 4 in somma il fatto, è tale da far raccapricciare ogni persona onesta, pensando alle funeste sue conseguenze. Addio. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Nível 3►

Altra della stessa data sull’argomento medesimo.

Carta/Carta ao editor► Nível 4► Exemplum► “Nella scorsa settimana fu ricercato un Chirurgo ad assistere una povera donna, che avea partorito. Rispose quegli, non voglio imbrattarmi le mani per nessuna mercede. La donna intanto è creduta morta dagli astanti, e dopo poche ore viene anco trasportata alla Parrochia di S. Alessandro; ma siccome continua la costante pratica di lasciarle insepolte 40 ore, così nel volerla seppellire fu trovata con un’altra creatura morta recentemente partorita stando nella cassa, e che con tutto comodo, dicesi, l’avesse riposta anco in una calza. Realmente l’una e l’altra erano poi morte, e tutta la Città mormora di questo fatto. Dovrebbe peraltro esservi un riparo a disordini sì rimarchevoli.” ◀Exemplum ◀Nível 4 ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

In M. C. 6. Giugno.

Bailo in Costantinopoli

s. Fed. Foscari di s. Fr.

F. s. Nic. K. Foscarini

Pod. a Isola dura m. 16

s. Riz. Balbi qu. Ant.

F. s. Franc. Querini qu. Fr.

Cap. a Soave dura m. 16

s. Nic. Corner qu. Vic. Giac.

F. s. In Def. Semitecolo.

Cam. a Verona dura m. 16

s. Seb. Soranzo

F. s. Vettor Morosini qu. Ant.

Auditor Vecchio delle sentenze

s. Gio: M. Foscarini qu. Zuan.

F. s. Franc. Alm. Balbi

Offiz. al sopra Gastaldo

s. Zorzi Bon di s. Nic.

F. s. Alv. Zen di s. Def.

Cam. di Comun và in Senato con voto m. 16.

s. And. Corner di s. Seb.

F. s. Gir. Querini di s. Zuan. K.

Offiz. alla Ternaria Nuova

s. Andrea Barbaro qu. Pro. Alv.

F. s. Ang. da Riva qu. Zuan.

Visdomino alla Tana

s. Zorzi Foscolo qu. Daulo Aug.

F. s. Zuanne Foscarini qu. Fr. Ant.

Offiz. al Dazio del vin

s. Vic. Bembo qu. Giulio

F. s. Fr. Alv. Corner

Prov. al Sal

s. Fr. Avvogadro qu. Marin

F. s. Marco Corner qu. And.

Della Giunta al Cons. di Pregadi

In luogo di s. Giac. Miani +

s. Z. And. Renier qu. Dan.

Salò 5 Giugno 1790.

“Si pubblicò un rigoroso proclama con il quale si chiamò all’osservanza le provide leggi del bando delle pecore, e delle capre, ed ecco che finalmente si sono verificati li ardenti nostri desiderj. Altro ora non resta, che l’esecuzione. Ma che dubitarne dopo tante prove date dall’Eccellentiss. nostro attuale Rappresentante di volere, che siano inalterabilmente eseguiti gli ordini del Principato! L’agricoltura, che ora per la decadenza del commercio è quasi la sola dalla quale la numerosa popolazione di questa Riviera ritragga il suo sostentamento, viene ruinata da queste bestie distruggitrici. Vite, Uliveti, e tute le tenere piante sono il pascolo, che più avidamente ricercano, e quel che è peggio, che in minima parte dalle loro fauci offese è come una morsicatura di un cane arrabbiato. Cento e più capre vi saranno [364] nel solo distretto di Salò, cinquanta e più pecore in una picciola Villa nel Comun di Gardone, e chi le mantiene? chi non ha niente del suo, ed in conseguenza a spese degl’altri. Ma mi direte: perchè secondo a’quanto prescrivono le leggi non le uccidono? Vi rispondo, che bisogna, che la vita pastorale d’oggidì sia molto diversa da quella de’primi tempi, mentre quanto li primi Pastori erano docili, umani, e semplici, ora sono li più furibondi, sanguinarj, violenti, ed omicidi, e ne abbiamo di ciò prove infinite. Si tolga adunque una volta un animale sì danoso, e li poveri proprietarj benedicano chi li regge, e governa.

Un altro effetto speriamo di risentire dall’attuale Eccellentiss. Nostro Proveditor e Capitanio, ed è il freno alli Ladri di campagna. Li monti non sono più de’ veri suoi padroni, ma bensì di una quantità di Trentini rifugiati, ed altre infeste persone, che liberamente, ed impunemente tagliano le legne. E così fanno con tutti li altri prodotti. Per sino gli orti non sono salvi alla rapacità di costoro. Cavoli, ed Articiochi tutti si dirubano.

Non poteva recare maggior gioia alla Riviera quanto il decreto dell’Eccellentiss. Senato 29 Maggio p. p. in proposito dell’imposizione sulla introduzione del riso forastiero, perchè spera, che l’istessa sorte incontrino anco i vini stranieri. Gran fatto! li nostrani non si ponno trasportare nell’altrui stato, e quelli degl’altri vengono liberamente sul nostro. Che impedimento all’agricoltura! che ruina! Nell’anno 1788 dal Teritorio Bresciano sarà uscito con milione di lire per l’acquisto de’vini forastieri, e li Veronesi, e li nostri incagliati. Io sono con tutta la stima.”

N. N. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Nível 3►

Notizie di Verona

Carta/Carta ao editor► “La sera de’2 cor. fu posto in iscena un nuovo Ballo Il Pastor costante in cui si distinse moltissimo, e come inventore, e come esecutore il Sig. Angiolini. La sua bravura ed agilità riscosse grandi applausi. Si fece sommo onore anche la prima Ballerina, e vi corrispose il resto della compagnia. Le decorazioni, e vestiario son da Opera seria. Il giovine pittore Sig. Ederle fece brillare il suo genio in una bellissima scena rappresentante il carro di Nettuno nel mare tirato dai suoi spumanti cavalli, e adornato di tutti i segni allusivi della Favola. Questo saggio de’suoi talenti promette molto quando gli si presenti occasioni d’esercitarli in grande.” ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Alla Bottega di berretino del Sig. And. Camerini a S. Bartolommeo all’Insegna di S. Luigi Gonzaga, ove si scrivono tutti i Religiosi secolari defunti, all’occasione della morte del Reverendis. Piovano di S. Canzian si lesse la seguente Inscrizione:

Nível 3► Citação/Divisa► Caelum petiit Reverendiss. Dominus Joannes Maria Leonardi: qui ut Pastor bonus animam posuit pro ovibus suis. Corroboravit templum. In simplicitate cordis dilectus Deo, & hominibus. ◀Citação/Divisa ◀Nível 3

Nível 3► Carta/Carta ao editor► Sig. Gazzettiere Stim.

Treviso 4. Giugno 1790.

“È sortito poco fa un Libro stampato col titolo: Clementini Vannettii Commentariolum De Ioanne Baptista Graserio ec. scritto in Lingua Latina. Un giorno in un caffè si è mossa per questo Libro una contesa non leggieri. Chi diceva che era oscuro, e chi diceva, che lo era solo per quelli che s’erano scordati i classici autori, o forse per quegli, che non ne conoscono che uno o l’altro dei più facili. Avvisatone il di lui Autore, mandò per tutta difesa a un suo amico una lettera di S. Em. il Sig. Cardinale Garampi dottissimo Ecclesiastico in ogni maniera e di scienza, e di letturatura; la qua-[365]le in seguito venuta alle mie mani, penso di non far dispiacere a nissuno mandandola alla vostra Gazzetta. Eccovela dunque. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Nível 3► Carta/Carta ao editor► Sig. Cav. mio Stim.

Corneto 14. Maggio 1790.

Se ho sempre con massimo piacere assaporate le varie, e tutte venustissime sue produzioni; nel trascorrere l’ultima, che ho ricevuta per mezzo del Sig. Cavaliere Tiraboschi, tal mio piacere si è sommamente aumentato, somma essendo stata la mia amicizia verso la felice memoria dell’Ab. Graser, ch’ella vi ha encomiato con tanto giudicio, grazia, verità, e sapore.

Quindi è che all’obbligo, che le professo per avermi procurata una sì dolce lettura, si aggiunge anche quello, che debbo professarle per il suo nobil pensiero di non aver voluto lasciar senza pubbliche lodi un mio amico. La ringrazio pur anco di aver situato il mio nome in sì buona compagnia; benchè la gentile maniera, con cui ve lo ha collocato, debba tutta attribuirsi alla di Lei amorevolezza verso di me, e niente al mio merito. Adempiuta così la dimostrazione di mia riconoscenza, passo a rallegrarmi con Lei perchè la vedo continuare una carriera di tanto vantaggio, e tanta gloria. Le memorie degli uomini illustri servono di conforto alla umanità, di stimolo alla virtù, e alla dottrina, e di massimo decoro alla Letteratura, ed ai Letterati. Il modo poi, con cui ella tratta simili soggetti, porta questi diversi rapporti al sommo lor grado. Sia nel decidere del merito delle loro opere, sia nel rappresentarci i loro costumi, ella impiega tanta certezza di principj, e di ragioni, tanta vivacità, e nitidezza di colori, ed in ambe le circostanze tanta leggiadria es esattezza di dicitura, che nulla resta maggiormente ai leggitori da desiderare, quanto di esser sisimili a’suoi Prototipi, affine di esser lodati da Lei. Certo, ch’ella sia per proseguire, la prego a non defraudarmi delle ulteriori sue produzioni; e frattanto con vera stima mi protesto

Di Lei Sig. Cav. mio Stim.
Affezion. per servirla
Giuseppe Cardinal Garampi ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Chiamata da invito a stampa, si raccolse la Società del nuovo Teatro da erigersi, la sera del pros. pas. Lunedì. Il suo Interveniente Eccellente Signor Marconi lesse la Estesa del Sig. Architetto Bianchi, riportata nel precedente di questi Foglj, e in appresso un Consulto sottoscritto dagli Eccellenti Sig. Avvocati Gallini, Cromer, Stefani, e C. Santonini dimostrante la validità della difesa della Società suddetta contro il forense attacco del prenominato Architetto.

In conseguenza dell’approvazione autorevole di quattro Avvocati sì celebri fu proposta la Parte d’incontrare la lite, alla ballottazione della Società, ma volle prima la nobile Presidenza una proporne per la scelta di due nuovi Presidenti aggiunti ad Lites, come in simili occorrenze si praticò per lo passato. Insorse a questo punto un prestantissimo Senatore, tessendo in breve perorazione un elogio al zelo, all’attività, alla vigilanza dell’attuale nobile Presidenza onde in essa ratificata fosse, e ristretta, senza personali aggiunte, tutta la facoltà di reggere il grande affare, e chiamò il bussolo bianco per gli voti non sinceri onde dalla pluralità di questi dipendesse la richiesta confermazione. Il numero di 83 ritrovati nel bussolo bianco contro otto di affermativi, e sei di negativi per la Parte della nobile Presidenza, secondò l’eccitamento, e coll’unione di tante volontà rispose effettivamente all’encomio.

Si fece poi la seconda ballottazione per accordare alla nobile Presidenza l’ [366] ampla potestà di forense difesa, senza prescrizioni, o limite alcuno, e questa seconda Parte fu presa con voti di sì 76 di nò num. 6 non sinceri 16, ad onta di contrarie dispute tendenti al laudo in F. C. delli due primi Capi della estesa Bianchi, e alla sola dimanda di rejezione del terzo.

Lunedì è seguita l’ultima Recita di queste due Opere serie. A San Benedetto si riprodusse la Scena del sotterraneo del celebre Sig. Maestro Anfossi, che diede tanto piacere nello scorso Autunno, e susseguente Carnovale. Fu eseguita dal Tenore Signor Forlivesi, e dalla prima donna Signora Casentini.

Il Sig. Gioja ballò colla sua Compagna Signora Duprè l’Allemande del passato Carnovale.

Domenica, e Lunedì dopo pranzo, la Compagnia del Mahyeu, con dodici cavalli, e con tutta la sua gente in abito della maggior gala, si esercitò nell’Anfiteatro a San Giobbe, prima co’soliti giuochi di destrezza, e di forza, che si videro nel Casotto, poi con una giostra di lancie, e di pistole. Fu numeroso il concorso sì la prima, e la seconda volta.

Ora che mancano i divertimenti della Capitale, il bel Mondo è in disposizione ed apprestamento per quelli della Campagna, e delle Città di Terraferma.

Fu eletto al Piovanato di questa Parrocchia di San Canziano il M. R. D. Michele Zanutti, senza confronti, con tutti li voti 31 degli Padroni di stabili della Par. sud. che intervennero alle ballottazione.

Le teste del Popolo illuminate da’fanaletti furono anche in questa occasione i fuochi di gioja, che festeggiarono la ben accolta elezione.

Centinuazione de’Bastim. arrivati.

7 Maggio.

Brac. P. Giov. Magnaron da Trieste con arg. vivo, cera gialla, catrame, tele, tabacco, & altro.

Piel P. Giov. Vianello da Capodistira con 200 mog. di sale.

8. Piel. P. Franc. Candelari d’Ancona con catrame e baccalari.

Piel. P. Gius. Turchi da Rimini con robe mangiative.

Piel. P. Gius. Varisco da Rimini con poca roba mangiativa.

10. Peota P. Ang. Furlan da Ravenna con poco carico.

Piel. P. Vic. Niccolini da Rimini con robe mangiative.

11. Piel. P. Lor. Rocco da Traù con 6 cai Oglio.

Piel. P. Mat. Michinich da cattaro con oglio, e pelli boldroni, cordovani, e montoni.

Piel. P. Gius. Bevilacqua da Ragusi con lana, oglio, e cuoj.

Piel. P. Giac. Viezzoli da Trieste con catrame, cera g. & altro.

Brac. P. G. Bat. Viezzoli da Trieste con acqua di Cilla et altro.

Primo C. Begnino di Cesare da Giorgienti con cenere, sughero, oglio di lino, pistacchi & altro.

Piel. P. Ant. Scarpa da Trieste con 22. m. arancie e 3 m. limoni.

Trab. P. And. Bujasich da Traù con 6 cai oglio.

Piel. P. Fr. Spolar da Trieste con cera g. tele, antimonio et altro.

Piel P. And. Spolar da Trieste con arg. vivo, acqua di Cilla et altro.

Bat. P. Tom. Scarpa da Trieste con mandole.

Piel. P. Gius. Garagnin da Malesana con miele.

12. Piel. P. Giov. Rovere da Trieste con cera gialla, chiodi, sortiti, et altro.

Piel. P. Nic. Martinolich da Castel nuovo cnn seta, lana fina e grossa, cera g. pelli et altro.

[367] Trab. P. Paolo Costich da Pago con sale.

Piel. P. Bat. Baffo da Liesena Spal. e Zara con ferro grezzo, oglio, lana morlacca & altro.

13. Bergantino C. Allezard da Marsiglia con 122 bot. zuc. mascabà.

Nave C. Ales. Budinich da Salonicchio con 2223 cuoj salati. 762 bal. gotton et altro.

Tartanon P. Vic. Mondaini d’Ancona con polv. di gripola, pelli finimenti et altro.

Brac. P. Fr. Salata da Veggia con miele e cera gialla.

Brac. P. Nic. Spagna da Trieste con cera g. filati, tele, chiodi et altro.

14. Piel. P. Dom. Scutari d’Ancona con catrame, e gesso.

Tartanon P. Fr. Davanzo d’Ancona con 8. m. baccalari. 200. st. sem. di lino, 50 m. vallonia. 5. bal. pel. finimenti et altro.

Piel. P. Gius. Blasechi da Ragusi con 13 c. oglio.

17. Chec. C. Cristofolo Cossovich da Corfù con 98 bot. oglio e 43 m. valonia.

Polacca C. Dom. Caffiero da Napoli con sem. di lino, e paste.

Trab. P. Gasp. Rassoli da Zara con 4 c. oglio.

18. Piel. P. Giov. Vianello da Pago con sale.

Piel. P. Santo Vianello da Pago con sale.

Gaeta P. Zorzi Dominis da Macasca con cera gialla.

Piel. P. Fr. Vivian da Trieste con 125 m. vallonia.

Brac. P. Dom. Bragon da Traù con oglio.

Brac. P. Ant. Pettocich da Zara con formaggio.

19. Bat. P. Tom. Scarpa da Trieste con 43 m. Vallonia.

20. Piel. P. Ang. Tiengo da Trieste con 105 m. vallonia.

Piel. P. Ant. Spellich da Trieste con acqua di Cilla, tele et altro.

Piel. P. Giac. Ive da Traù con 5 c. oglio.

Brac. P. Gio. Magnaron da Trieste con 50 bar. catrame 11 m. 669 Baccalari.

Martigo C. And. Colessi da Idra con 6790 pez. form. Moriotto.

Urca C. Is. Scarpa da Corfù con 231 m. e 600 lib. Valonia.

Piel. P. Nad. Vianello da Fiume con 400. mastelle.

Battello P. Piero Duse da Palma con 30 sac. gripola e un sac. coladure.

Piel. P. Giov. Vianello da Piran con 200 mog. di sale.

21. Piel. P. Fr. Curti da Rimini con formaggielle, solfere, e ferro v.

Piel. P. Ang. Vivian da Trieste con 32 bot. oglio.

Nível 3►

Biglietto.

Carta/Carta ao editor► “Si ricerca alli Sig. Architetti, Periti, Ingegneri Civili, e Militari: Se dato un solido alto piedi 36 la di cui massa sia lire 20000 posto sopra un fondo flessibile, e molle, atto a resistere al peso di lire 6000 ed in oltre sia sostenuto da due altre potenze, l’una nel mezzo della sua altezza atta a sostenere lire 4000, e l’altra alla sua sommità atta a sostenere lire 3000, ed abbia il detto solido declinato in mesi sei verso il suo centro piedi uno, in quanto tempo declinerà piedi nove.

Secondo: se riducendo il detto solido all’altezza di soli piedi dodeci, e del peso di lire 10000 e venghi sostenuto soltanto dal sopraddetto fondo flessibile, e molle, il qual fondo, è divenuto capace di resistere al solo peso di lire 4500. ed abbia come sopra declinato in mesi sei piedi uno, in quanto tempo declinerà piedi nove.

La ricerca vien fatta semplicissima, e precisa coll’oggetto, che sia da chiunque intesa, e tale si desidera la risposta; non essendo certi Problemi descritti con cifre algebraiche in telligibili a tutti. Tosto che il ricercant e sia fa-[368]vorito, s’impegna di dimostrare le conseguenze non molto lontane da vedersi in fatto.

Di Venezia.
Un vostro cordial Associato. ◀Carta/Carta ao editor ◀Nível 3

Forastieri

Alla Regina d’Inghilterra.

S. E. la Contessa Kinscky Principessa Dietrichstein

S. E. la Sig. Marchesa Mansi

S. E. il Sig. Marchese Mansi

Venuti da Vienna con numeroso seguito.

Mylord Hume

Myl. Chev. Eleghorn. Inglesi.

Dimora tuttavia in queste parti la numerosa Famiglia de’Polignac, e sembra che abbia a farvi un lungo soggiorno, avendo preso ad affitto per un anno il Palazzo magnifico in Villa di Carpenedo sul Terraglio, che appartiene alle Dame Eredi del defunto Eccellentiss. K. Gradenigo.

Savio in settimana per la corrente

attesa incomodità di salute di

s. Alvise Zusto

s. Agostin Garzoni.

Si và smaltendo con felicità l’Edizione dell’accennata Opera Semplici lumi tendenti a render cauti i soli interessati nel Teatro da erigersi che ritrovasi appresso questo Librajo Perlini a S. Zulian al prezzo di l. 2. 10

“I lumi che contiene (dice l’Editore) ed i riflessi relativi al giudizio da farsi sopra gli esposti Disegni, e Modelli, avendola fatta ricercare dappertutto senza che se ne potesse ritrovare una sola copia vendibile, e l’aver inteso che chi la avea fatta distribuire in dono, non ne aveva più, e che soffriva continui disturbi, mi fece chiedergli il permesso di ristamparla.”

Fa sentire in appresso la sua lusinga di pubblicare per mezzo de’suoi torchj il Trattato Scientifico sopra la fabbrica del Teatro, mostrando di sapere, che lo stesso Autore lo ha pronto alla stampa, e di cui veramente non sol l’Italia ma l’Europa colta abbisogna.

Morti.

Il Reverendiss. P. Ab. D. Giov. Quattrini de’Canonici Regolari di S. Salvatore d’anni 91. Fu due volte generale della Congregazione, soggetto distinto per pietà, e per dottrina.

Mancò di vita domenica alle ore 11, e lunedì furono celebrati i suoi funerali in questa Chiesa di S. Salvatore con messa in musica, e con decoroso apparato.

S. E. N. D. Giov. M. Loredan Gritti.

Il N. H. s. Zuanne Cassetti 4to. Ang. qu. Flaminio d’anni 79.

Notizie Storiche

Concernenti la estinta Famiglia Miani.

Trovansi memorie di essa sino nell’anno 709. Fu una delle rimaste al serrarsi del M. C. Nel 1520. Margherita Miani matrona di pietà distinta, lasciò in testamento, che fosse edificata la Cappella di marmo unita alla Chiesa di S. Michele di Murano, il che dalla commissaria Procuratia Di Citra fu eseguito nel 1536. San Girolamo Miani morì nel 1537 gli 8 Feb. d’anni 55.

Per soddisfare a molte richieste, sarà ristampato nel Foglio di Sabbato il Programma d’invito per il nuovo Teatro. ◀Nível 2

Ricapiti per le Notizie ed Associazioni di questo Foglio.

S. Bartolommeo in calle stretta dal Colombani Librajo.

A S. Giuliano dal Curti Librajo appresso il Caffè di Menegazzo.

Si paga un Zecchino all’anno anticipato, o diviso in Semestri, ed ogni Assocciato è servito due volte alla Settimana alla sua abitazione, o ricapito.

Le Assocciazioni si ricevono in qualunque tempo. ◀Nível 1