Citazione bibliografica: Antonio Piazza (Ed.): "Num. 45", in: Gazzetta urbana veneta, Vol.3\045 (1789), pp. 353-360, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.2366 [consultato il: ].


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Num. 45.

Sabbato 6 Giugno 1789.

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Al Consiglio Ecc. di 40. C. N.

26 Maggio. Post.

Dalla Sovranità di questo Stato fu concessa alla Città di Ceffalonia l’elezione della Carica di Governator e Capitano del Teacchi, ch’è un’Isola popolata separata dalla Ceffalonia, il qual Governatore giudica in civile ed in criminale. Annua è la durata di tal carica alla cui concorrenza hanno diritto i cittadini di quella Patria, eleggendosi ordinariamente i più benemeriti da quel Consiglio.

Certo Sig. Gerasimo Tipaldo Nobile di quella Città in vigore d’attestati di meriti per servigj prestati alla stessa ottenne il dì 29 Marzo 1787. da questo Eccellentissimo Senato un Decreto col quale prescrivevasi a S. E. Cavalier Erizzo Prov. Gen. Strasordinario dell’Isole del Levante, di rivogliersi con que’modi, che alla sua prudenza e desterità sembrassero i più opportuni e convenevoli, a’Rappresentanti il Consiglio di Ceffalonia insinuando loro a nome del Pubblico d’avere presenti al caso dell’elezione del Governatore, le benemerenze del Tipaldo, giusto essendo (queste son tutte parole del Decreto) che in compenso de’prestati servigj gli sia conferito un tal carico, che d’anno in anno vien concesso ad uno de’Cittadini.

S. E. Erizzo si rivolse alli Sindici riferendo le commissioni, e questi dopo aver posto in contingenza li meriti del supplicante si persuasero a non resistere alle insinuazioni dell’Eccellentissimo Senato.

Il Primo Ottobre avendo essi unito il Consiglio mandarono una Parte sola per l’elezione del Tipaldo nominandolo qu: Cristodulo, e non qu: Crisaffo; mentre queste Famiglie, che sono molte, distinguonsi col nome del Padre. Mandata tal Parte col Bussolo bianco per il sì, verde per il nò, e rosso per il non sincero; ebbe la seguente ballottazione.

Per la parte 12. n. s. 7. di nò 83. Fu poi eletta altra persona.

[354] Reclamò il Tipaldo all’Eccellentissimo Consiglio predetto, e appellò tal Parte come disordinata, onde dalli Signori Sindici fu tagliata in forma consilij; ma sostituita altra Pendenza, mentr’erano rilasciate Lettere Avvogaresche al Tipaldo per l’esecuzione del Decreto, contestarono di queste la rivocazione proponendo che debba il Tipaldo esser soggetto alle solite ballottazioni nell’elezione, e sostenendo che il Decreto altro non fosse che una semplice insinuazione; perchè se il Senato avesse voluto disporre l’avrebbe fatto colla sua autorità.

Con Scrittura di risposta il Tipaldo sostenne che il Senato nel suo Decreto insinuò, perchè giusta, l’elezione a di lui favore ridotta ad una sola formalità del Consiglio di Ceffalonia.

Seguì spedizione absente all’Avvogaria a di lui favore. Fu appellata dalli Signori Sindici all’Eccellentissimo Consiglio di 40 C. N. e sopra tal argomento nell’esame del Decreto, e degli effetti contestati, seguite sono le dispute, e nacque questo Giudizio.

Al Taglio 20 ( al Laudo 6. n. s. 4.

Avvocati al Taglio per il Tipaldi

Ecc. Sartori e Gallino

Interrut. Perosa

Interv. Cardina.

Al Laudo per li Sindici

Ecc. Costantini e Sozzi

Interv. Tabacchi.

Ci corre obbligo di pubblicare l’avviso comunicatoci, che nell’importante Causa delli Nob. Sig. March. Maruzzi dovevano essere esaminati li Capitoli da essi proposti ed ammessi nello Spazzo, ma tanto si conobbe da’loro Avversarj la verità de’fatti, che con positivo Costituto allo stesso Consiglio ne fu accordata la prova, e l’autenticità senza esami.

Livello 3► Lettera/Lettera al direttore► Signor Gazzettiere.

“Scusatemi, ma questa volta non la posso assolutamente inghiottire. Quella Lettera in data di S. Gottardo che inseriste nell’ultima Gazzetta, mi ha così esaltata la bile nello stomaco, ch’io me ne sentirei proprio crepare, se non mi fosse concesso di evacuarne in parte dicendo schiettamente a chi lo vuole sapere il mio sentimento.

Guardimi però il Cielo ch’io me la prenda con voi; ma bensì con quel Sig. Dottore, chiunque siasi o nobile o plebeo che volle si facesse pubblica quella sua bella scoperta. E qual mai galantuomo può trattenersi dal non dar nelle smanie al solo sentir vantare uno specifico, ed uno specifico come quello? Il sugo dello sterco asinino guarirà dunque da qui innanzi tutte le possibili sordità? Dio buono qual mai sfacciata temerità! Eppure si ha cuore di voler rendere ragione dell’efficacia del rimedio meraviglioso, allegandone la virtù medicinale dell’erbe e l’alterazione dei loro sughi negli organi digerenti dell’animale. Che più! E non è questo un voler ingannare a man salva tanti infelici, che pure vi potrebbero essere, che gli prestassero fede? Sappia quel Sig. Dottore, che ancor io sono Medico, e che quantunque me ne viva oscuramente senza correr dietro a celebrità, perchè onesto assai più dei dettatori di nuovi specifici, e di panacee universali, ch’è quanto dire perchè non impostore, non mi sono del tutto ignoti i principi almeno di quella divina arte di guarire, ch’egli sì poco onora; e sappia quindi che avrei ragioni abbastanza per abbattere le sue pretese dimostrazioni, e le sue sconcie teorie, se pur degne io le credessi d’una seria risposta. Gli dirò nulla ostante che gli asini di [355] quei suoi paesi non che tuti quelli dell’Universo potrebbono ben vivere di Ambrosia e di Nettare, se non basta dell’erbe balsamiche de’suoi colli, esposti al mezzo giorno, che il loro sterco sarebbe sempre sterco di Asino buono a null’altro che ad impinguare malamente il terreno. E non ne abbiamo forse a centinaja, e a migliaja di questi solidi animali, che schiccherano tutto dì una farragine di medicina con tanto discapito dell’uman genere, senza che il Signor Dottore si sforzi a far sortire Specifici per fino dal podice degli Asini di Montechio e di Brendola? Non c’erano forse altri più utili usi, a’quali potesse destinare medicamente codeste innocenti creature, postoche avesse la smania di farsi onore colle loro produzioni, e colle loro fatiche? Egli è vero che pur troppo! ribocchiamo oggi dì da ogni lato di ripetizioni rivestite, e di mediche rifritture e nuditissime, e nauseosissime, ma in questo caso al Signor Dottore si avrebbe potuto perdonarla più facilmente, se avesse ancor egli predicati esempligrazia i numerosi vantaggi che recar può il prudente uso del latte delle somarelle nella tisichezza, e in molte altre gravi e simili malattie. Così parimente avrebbe potuto decantare quello forse ancora più riflessibile della cavalcatura in simili circostanze, ordinando a qualche suo infelice contadino, (giacchè esercita il suo mestiere in campagna) di servirsi dell’asino in cambio di cavallo, certo essendo, che dietro le osservazioni dell’immortale Sidenamio il suo malato ben lontano dal morirgli in su le schiene, ne riporterebbe de’mirabili effetti, ed il prolungamento della di lui esistenza. Ecco due lodevolissimi usi di questi buoni Animali oltre gli altri che ci prestano tutto giorno portando pacificamente la loro soma. Se a caso poi non volesse il Signor Dottore acquietarsi in sul proposito di Specifici in generale, sembrandogli che io me la prendessi un pò troppo contro di essi, lo mandarei a leggere, e se lo conoscessi, gl’impresterei una dissertazione giudiziosa d’un altro medico galantuomo oltramontano 1 in cui troverebbe di che calmarsi lo spirito.

Lascino frattanto tutti i sordi, e le sorde del mondo per voglia che abbiano di ricuperare gli orecchi, di raccogliere lo sterco di Asino e di trarne sugo salutare inutilmente comprimendolo tra panni lini, se non vogliono procurarsi maggiori malanni, e riposino sulla fede d’un onesto Uomo, che avrà sempre in orrore benchè a suo danno, tuttociò che pute d’impostura, e di scurilità.

Conviene però, che per qualche conto io renda giustizia a quel tale che vi ha scritta la presata Lettera, parendo ch’egli pure (che non può essere certamente il Signor Medico Vicentino) ne sia poco persuaso; mentre scrive che nè egli nè voi crederete troppo agli Specifici; oltre di che ci trovo per dentro un certo stile che in qualche luogo sembra avere un pò dell’ironico. Comunque però cio sia, in tali affari io odio persino l’equivoco, perchè è sempre un peccato contro la cristiana carità il lasciar nell’errore i suoi simili al costo della loro salute; ed io sarò tanto contento di avere smaccato un vano, e pernicioso Specifico, come se avessi scoperto un vero ed utile rimedio. Compatite, Sig. Gazzettiere, lo stile un pò acre [356] di questa mia; ma come vi dicea mi ribolle la bile nello stomaco, nè potrei sputare perciò troppo dolce. Egli è vero che una scempiaggine di tal fatta, meritava piuttosto d’essere trattata ridendo; ma il ridiculum, come c’insegna Orazio, dev’essere riservato, per cose di maggiore importanza, e le vere scurilità meritano essere maneggiate alla prima colla sferza.

Vi auguro buona salute, e perchè ne abbiate sempre a godere, dirovvi quello che un galantuomo scriveva un dì a certi suoi Amici: Dio vi guardi dal valore Ippocratico.”

Padova. Addì primo Giugno 1789.
Filantropo M. F. ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 3

Il Padre del Gazzettiere era un Chimico di professione, che per ordine d’un celebre Medico aveva più volte distillato degli umani escrementi. La prima può essere stata una prova ma le repliche indicavano la validità del rimedio.

Memore di tale operazione, benchè nulla intendasi di Medicina, egli non ha creduto di dovere colla sua condiscendenza muovere a tanto sdegno. Gli parve più facile trarre uno Specifico dallo sterco degli Animali, che pasconsi d’erbe, che da quello dell’uomo che nutresi di tanti diversi cibi composti, e sovente nocevoli. S’egli siasi ingannato, o nò, lo proverà il silenzio, o la difesa del Medico Vicentino.

“È pregato il Sig. Gazzettiere di far sapere agli amatori, e studiosi della pratica Economia domestica l’invenzione di un fornello da cucina, nel quale si cuoce perfettamente la carne di manzo bastante ad ogni tavola di molte persone col consumo di una libbra di carbone.

L’Inventore è un certo Religioso Prete de’7 Comuni di nome D. Gio. Bat: Omizzolo, il quale dimora in villa della Rosà Territorio dì Bassano. Esso venendo richiesto si esibisce di venir in persona a ordinare, e sopraintendere alla costruzione di detto Fornello, che è di minuta spesa, a chi volesse in Venezia approfittare di tanto economico ritrovato.”

Noi Lodovico Manin per la Dio Grazia Doge di Venezia ec.

Frequenti, e replicati sono li Reclami portati a Noi da riputati soggetti, che nel Foro Nostro Ducale si sono introdotte abusivamente diversa sorte di Genti dell’uno, e l’altro Sesso, che con Questue, e Vendite di minuti Generi di cose disturbano le rispettabili Riduzioni de’Consiglj, Collegj, e Magistrati delle Nostre Corti, non meno che distraggono, ed inquietano il molto Numero di Persone, che colà si trattengono per li loro Affari, e per difesa delle proprie Sostanze. E però non volendo Noi, che continui l’abuso, e il disordine, con l’Atto presente comandiamo a’Capitanj, ed altri Ministri, di dover invigilare attentamente sopra simiglianti disturbatori, che vagano, onde sgombrate restino da tali genti le Sale, Corti, e Luoghi tutti componenti il Foro medesimo. Così ordinando annotarsi, e da chi spetta prontamente esequirsi.

Data dal Nostro Ducal Palazzo li 27 Maggio 1789.

Lodovico Manin Doge di Venezia ec.

Addì 28. detto.

Fu pubblicato nella Sala del Scrutinio per me Gio: Battista dal Vago Pubblico Comandador.

Il Cabrini Ducal Cancellier.

Risposta ad una dimanda.

Gli Stendardi, che nelle Funzioni pubbliche portansi dinanzi al Princi-[357]pe non sono dell’antichità, che volgarmente si crede. Furono rifatti a’giorni nostri, come alcuni vecchj ricordano, e la spesa appartiene all’Eccellentiss. Magistrato alle Ragion Vecchie.

Notizie Sacre.

31 Maggio. SS. Cantio, Cantiano, e Cantianilla MM. Chiesa P. C. Le Figlie di questa Parrocchia vengono beneficate per il loro menacato d’una Grazia ora calcolata a Duc. 15 per Testamento della qu: Lodovica Fassini Carnioni del 1648. In tal giorno Brescia fu rltolta da’Veneziani alli Spagnuolli nel 1513.

La seguente Inscrizione leggesi sul sasso sepolcrale del Defunto Piovano di S. Tommà predecessore dell’attuale

Cineribus, et Memoria

Joannis Antonj Pivotti

Templi hujus Antistitis,

Congregationis S. Paulli Archipresbyteri,

Et in Canonicorum Patriarchalium

Collegium cooptati,

Qui Ecclesiastica Eruditione

Maxime Patria.

Spectandus

Religionem, et Pietatem

In Subditi sibi Populi animos

Numquam intermisso studio infigendam

Sacramque hanc Ædem.

Quam ejus decessores nova forma ab inchoato

Restituere caperant

Perficiendam, et novo cultu exornandam

curavit

Pius vixit ann: LXXII. M: III

Decessit VII. Kal. Apriles

M.DCCLXXXIX.

Livello 3►

Biglietto.

Lettera/Lettera al direttore► Eteroritratto► “La celebre Mademoiselle Bacelli ad oggetto di secondare la disposizione di questo Pubblico intelligente, Mercordì sera riprodusse il suo tanto applaudito Pas de deux della Gondoletta. Il bello non invecchia mai, e benchè gli mancasse il pregio della novità, fu riveduto con quell’ammiratore eloquente silenzio, che al dire d’un famoso Scrittore fa più onore alle produzioni di sentimento, di quello che gli applausi, e il batter delle mani delle nostre clamorose Platee. Sensibile e grata la Sig. Bacelli all’attenzione onorevole degli Spettatori, replicò spontaneamente l’operazione da lei non men bene ideata che eseguita, quantunque da alcune sere fosse pregato il Pubblico in un cartello alla porta del Teatro di non farla replicare a motivo della calda stagione. Questo tratto di desiderata condiscendenza scosse dal delizioso letargo tutti gli astanti, onde sciolto improvvisamente il freno alle lingue, e alle mani, s’udì rimbombare il Teatro di mille sonori applausi, omaggio il più sincero, e dovuto al merito inpareggiabile della nostra rinomata Concittadina.” ◀Eteroritratto ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 3

[358] Agli amatori della lettura francese.

Al Negozio di Libri di Gian Ant. Curti nella Merceria di S. Giuliano si trovano i seguenti Romanzetti nel loro originale linguaggio in piccolo sesto tascabile.

Angola T. 2

Ecumoire ou Tanzai T. 2) Crebillon.

Belisaire . . . . . . . . . . Marmontel.

Numa Pompilius . . . . . . Florian.

Prince de Bretagne

Duchesse de Chatillon

Comte de Strafford

Karbech ) Arnaud.

Salisbury

Sire de Crequi

Confession du Comte de . . T.2 . . .

Voyage sentimental T.2 . . Sterne.

Galatee . . . . . . . . . . Florian.

Candide oul’Optimisme T.2 Voltaire.

Les Incas T.4 . . . . . . Marmontel.

Nouveau Voyage en France . . Sterne.

Si danno separati, fuorchè Angola, Ecumoire, Numa Pompilius, e Salisbury.

Si avvisa, che nella Raccolta di teatrali Composizioni promessa dall’editore prenominato non ve n’entrerà alcuna del Goldoni.

In Senato. 4 cor.

4 del Collegio alle Pompe.

s. Vincenzo Dolfin.

s. Lodovico Angaran.

s. Pietro Gradenigo.

s. Niccolò Valier.

Livello 3► Lettera/Lettera al direttore► Signor Gazzettiere.

“L’articolo sullo specifico per le sordità ha quì fatto nascere qualche inconveniente, essendoci persnne, che a torto vogliono attribuirne l’invenzione ad un Medico rispettabile veramente, ch’è tuttora incaricato dell’onorevole impiego di Medico della Carità. L’equivoco nacque dall’essere questi pure distinto per la sua nascita, e dall’avere una volta esercitata la medicina in campagna, specialmente in uno dei paesi nominati nell’articolo stesso. È perciò giusto che ognuno sappia ch’egli non è, nè sarà mai il proclamatore di tali Rimedj, e che non vuole assolutamente gli onori altrui. La circostanza inserita nel detto articolo: che il Medico inventore dello specifico esercita attualmente il suo mestiere in campagna, dovrà essere da quì innanzi bene attesa come quella, che basta per toglierne ogni dubbio.

La bella scoperta ha quì fatto ridere tutti quelli che hanno buon senno, ed ha fatto stabiliare alcuni sciocchi; e ciò è un altro inconveniente, perchè i nostri sciocchi prestano fede senza molta fatica anche a ciò che a loro può recar nocumento.

Fate intanto il piacere d’inserire queste poche righe nel vostro foglio, se non volete lasciare esposto al ridicolo dei maligni, ed alle importunità degli ignoranti balordi una persona di vero merito, qual’è il nostro nobile Medico della Carità. Ho l’onore d’essere ec.

Vicenza 5 Giugno 1789. ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 3

Risp. ad altre due ricerche venuteci jeri.

Il successore al Reggimento attuale di Crema sarà S. E. Gir. Maria Soranzo di s. Pietro eletto il 17 dello scorso mese, da cui fu accettata la Carica.

S. E. Nic. Contarini terzo non accettò il Reggimento di Brescia. Soggiacque alla maggior pena pecuniaria, ch’è di 3 mila ducati d’argento, e alla privazione per 3 anni dall’intervento nel M. C. Anticamente questa condizione era aggravata dall’obbligo di passare uno tale spazio di tempo al di là del Mincio.

[359] Delitti.

In una Città dell’Istria Veneta, che per ora non nominiamo mancandoci un certo documento del fatto, un marito che adattarsi non voleva alla moda divenne l’odio di sua Consorte. Vietandole assolutamente di ricevere in casa, o avere corrispondenza alcuna col di lei amante, questa meditò seco lui la sua vedovanza, e in questo stato si mise coll’uccisione dell’onorato marito eseguita dagli stessi adulteri amanti. Ravvolsero l’insanguinato cadavero in una pelle di bue ponendogli le corna sul capo, e presero occultamente la fuga.

Tanto ci fu riferito come letto in una Lettera.

Correzione.

Nel Foglio precedente alla pag. 350 leggasi Marin Zorzetto Tenente di Crovati nel Reggim. Co. Gregorina non Tonetto. Per impedir questi sbaglj, almeno ne’nomi proprj bisognerebbe scriver chiaro. Talvolta si fa bene più per accidente, che per intelligenza.

Alla pag. 348. nel Biglietto leggasi truce non traduce, e alle 352. ult. col. partenza non paterna.

Livello 3► Lettera/Lettera al direttore► Signor Gazzettiere.

Mi è piaciuto di leggere nella vostra Gazzetta Urbana del N. 43. in data di Rovigo l’avviso di quel genio zelante, che rese pubblico esservi stato nel Mercato franco di quella Città uno strepitoso concorso di Bovi a prezzi molto onesti da potersi chi voleva soddisfar pienamente. Sarebbe stato necessario per non lasciar equivoco che avesse distinto se quelli erano nel maggior numero da Macello, oppure d’Aratro. Perchè convien sapere, che li Macelli penuriano di Animali, e li devono pagare a cari prezzi, a grado, che mosse io da curiosità sopra l’avviso suddetto ho voluto informarmi tanto dalla pubblica Amministrazione di Venezia, quanto da qualche altro Partito della Terraferma, e fui da ogni parte assicurato, che si scarseggia di Manzi, e si pagano assai; a grado che venni tosto eccitato se potessi farne avere di buona qualità alla detta pubblica Amministrazione per il prezzo delle lire settantacinque il cento, che viene a stare cinque Bezzi di più per libbra, di quello ch’essa Amministrazione consegna la Carne alli Postieri rivenditori, che saranno ricevuti assai volontieri, e prontamente pagati. Io dunque per far un bene al benefico genio Autore del detto avviso gli porto questa notizia, acciò sia suo impegno o di confermare l’avviso stesso coll’esibire dei Manzi ad un prezzo così riflessibile, ovvero di rimaner con la mortificazione, che il pubblico, di quel suo avviso, ne faccia il conto che merita, riguardandolo come diffuso per indiretti fini, e non raccolto, che dal magazzino della sua fantasia. ◀Lettera/Lettera al direttore ◀Livello 3

Bastimenti arrivati. 20 Maggio.

Piel. P. Dom. Lombardo da Trieste con 9 Bal. e 2 pezze tele. 229 mastelle pece ricotta. 9. m. e 7 cas. detta, 25 bar. chiodi. un fag. ami.

Piel. P. Franc. Vianello dalle case abbruciate con 1475 formaggiete alla rinfusa.

Brac. P. And. Bonifaccio da Trieste con un Ballotto Crena 4 Bot. cera gialla. 3 colli tamisi. una Bal. tele. 4 colli Griso. 15 cas. acqua di Cilla. 2 bot. Scatolami. 2 colli ottoni.

Piel. P. Raim. Voltolina dal Vasto, S. Vito, e Franca Villa, con 32 botti e botticelle Aceto. 13 carat. e un sacchetto galla. 6 Ballette peli di Volpe. 15 Cant. strazze. 16 carat. polv. di gripola. una cassetta colature di cera.

[360] Trab. P. Giov. Busetto da Pago con 275 mog. di sale.

Piel. P. Dom. Vianello da Pago con 280 mog. di sale.

21 Detto.

Piel. P. Franc. Spolar da Trieste con 141 sac. Salnitro, 10 fascj ferro, 20 Bazze di fil di ferro, 5 bar. chiodi, una bot. falci, un bar. Terlisi, un bar. ferro vec.

Bat. P. Zuan. Vianello da Trieste con 33 cas. arancie e 7 di limoni per chiozza.

22 Detto.

Brac. P. Giac. Viezzoli da Trieste con 3 col. grippola, un bar. susine, uno carne fumata, 4 colli telarie, un bar. ferram. 2 pacchi pelli di Volpe. 18 cas. acqua di Cilla. 2 col. ottoni. un bar. lime. 11 col. chiodi. 2 bar. fil di ferro, 3 fascj ferro. una bot. merci. un bar. arg. vivo.

24 Detto.

Piel. P. Giov. Pavan da Spalato con 1500 tocchi porcina salata, una Bal. sughero di ritorno.

Bat. P. Dom. Zenaro da Trieste con 20 sac. mandole per chiozza.

25 Detto,

Brac. P. And. Spolar da Trieste con 86 cas. limoni. 25 cas. Acqua minerale. una Bot. cera gialla, una cas. Terlisi. 2 fag. tela. un bar. Magnesia. una scat. amito in polv. una cas. gomma copaibe. un bar. ferram. 2 bar. chiodi. un bar. fil di ferro.

Bat. P. Ant. Vianello da Trieste con 100 cas. limoni per chiozza.

Bat. P. Rocco Vianello da Trieste con simil carico per chiozza.

Brac. P. Ant. Spolar da Trieste con un bar. Tamisi. una bot. legnami. 2 col. Ottoni. un bar. Terlisi. una pezza Calancà. 3 col. e una mezza Pezza tele. 4 bar. arg. vivo. una bot. cola. 39 cas. acque minerali, 9 col. chiodi. 30 cas. acciaj. 3 bot. e 14 Bazze fil di ferro. 15 mazzi lamarini. 3 carat. vetro rot. 32 fascj e 5 stanghe ferro. 10 pelli di Caprone.

Nave Cap. Zorzi Voidovich manca da Smirne li 10 Feb. rac. al Sig. Marco Voidovich con 3618 Cant. Valonia.

Polacca Cap. Franc. Caffiero Napol. da Goro vuoto.

Piel. P. Mario Orlandini da Capodistria con 18 Bot. Vitriol, 8 dette allume di Rocca.

Bat. P. Dom. Voltolina da Trieste con 98 mastelle pece cotta per Venezia, e 20 cas. limoni per chiozza.

(Il resto Sabbato)

Il Palazzo con fabbriche adiacenti, e terre, situato nella Villa di Carpenedo sul Terraglio, era di ragione del fu N. H. s. Andrea K. Gradenigo, trovasi vendibile o affitabile, con i mobili o senza, colle terre o senza terre. In qualunque modo chi vi applicasse potrà ricorrere per tutto il corrente Luglio dal Sig. Stefano Pedrini in Cà Gradenigo a S. M. Zobenigo, che ha facoltà di ricevere le offerte, e di trattare.

Cambj. Venerdì 5. corrente.

Lione 57 e mezzo. Parigi 57 e un quarto. Roma 62 e 3 quarti. Napoli 117 e un 4to. Livorno 100 e mezzo. Milano 155. Genova 90 e mezzo. Amsterdam 93 e mezzo. Londra 49 e 3 4ti. Augusta 103 e mezzo. Vienna 199.

Prezzi delle Biade

Formento a l. 30. Sorgo Turco a l. 20. Segale a l. 22. Risi a Duc. 36 al m.

Degli Ogli.

Di Corfù a Duc. 137. Di Zante a 132 Mosti a 130.

Jeri fu eletto in successore del defunto Piov. di Sant’Agnese il M. R. D. Franc. Balbi d’anni 65.

Voti di sì 12. di nò 2. ◀Livello 2 ◀Livello 1

1Des Specifiques en Medecine par M. Gastellier. Paris 1788.