Sabbato addi 29. Marzo 1760.
Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.
Il Sig.
Non può un animo esser più gentile di quello dello Scrittore del foglio posto qui sotto. Egli avanzato, come si vede, in età, e infermo, guarì per opera d’un celebre Professore di Medicina. Intese dopo la sua guarigione la premura, che infiniti soggetti aveano della salute di lui, e l’allegrezza, ch’ebbero dopo il suo ristabilimento. Non potendo dunque a cagione dell’età, e dell’esser cagionevole, andar egli medesimo a ringraziare tanti amorevoli di lui in persona, fa i suoi ringraziamenti con un foglio stampato, e lo manda attorno. Per facilitare l’effetto alla sua civile intezione, io pubblico la sua lettera. Chi fa ch’essa ne’miei fogli pubblicata non pervenga alle mani d’alcuno, che sia amico di lui, e non l’abbia ancora avuta, nè saputo fin quì l’attenzione, e la gratitudine di chi la scrisse, al quale
Nobilissimi Kav., Nobili Signori, Reverendiss. Sig., Cariss. Amici. N. B.
Nel compir li Anni 70. di mia Vita, fui gagliardamente, e fieramente attaccato da più mali, che temer facevano, che fossero per me li ultimi, ma la Bontà di Dio non lo permise, l’assistenza ed incessante attenzione dall’Illustrissimo Sig. Co: , seppe da tal colpo sottratmi.
Appena preso un pò di sollievo, un pò rinforzato, rilevai da più, e più parti, che tale, e tanta è l’universale permura di mia salute, che ne restai confusissimo, e me ne arrossisco, non conoscendo in me tal merito.
Oltre la grave età mia, il rimettermi da sì pesanti mali, il natural mio istinto di sortir poco fuori di Casa, l’impossibilità di poter Personalmente esser ad ogn’uno a far in Persona il mio dovere, mi fa render a tutti mille grazie, e supplicarli, di appagarsi della sincerità mia per il ringraziamento, e per l’obbligo, che meco vivrà, e porterò fino alle Ceneri.
E con tutto il maggior Ossequio, con tutto il Rispetto, con tutta la Stima, e Cordialità mi protesto.
Io Gio: Battista Zabboro tanto aff.
Liberalità, che se n’andava con la vesticciuola, e con lo zendado soletta verso le due ore di notte uccellando gufi. Essa veduto questo nuovo uccellaccio, che all’andare s’avvide chi egli era, gli cominciò ad intuonare sotto voce una di quelle melate parole, che siffatte Donne hanno abbondanti, come il tirar del fiato, la quale percosse di subito il cuore, e le ginocchia del barbagianni, sicchè l’uno gli cominciò a battere, e l’altre a tremare, vedendosi in pubblica via, e a quell’ora conosciuto per bell’uomo. Per la qual cosa ringraziata la Verginella, appiccò seco ragionamento, e andarono sì oltre con le parole, ch’ella gli fece intendere, che avrebbe volentieri preso in sua conversazione un caffè, e gl’insegnò, dove s’avesse ad andare. Entrati, per abbreviarla nello stanzino d’una bottega, mentre ch’egli con le più affettuose parole del mondo, cercava di farle intendere la sua passione, e usava certi paroloni, ch’egli avea appresi dalla
Era la rimasa Ostrica peravventura d’un naturale sì misero, e spilorcio, che di rado usciva di casa, nè mai andava fuori altro, che per buscare qual cosa; e dove non vedea guadagno la non conoscea nessuno. Pure a questa volta per sapere ov’ella si fosse, aperto i nicchi la cominciò a guardare intorno, e vedendo le merci della bottega divenne tutta desiderio, che le fossero sue; come quella, che in mare le avea più volte conosciute, e veduto, come i pesci grossi s’avventavano a quelle a bocca aperta. Intanto ecco il Topolino, ch’esce alla cerca; ed ella credendo, che quello fosse il padrone della bottega, la si diede con molte lusinghe a lodarlo, e a dirgli, ch’ell’avea molte belle perle, e che desiderava di far seco società nel traffico, e l’invitava in casa sua, con quell’animo, che udirete poi. Il Topolino, che povero era, pensando d’avere in quella notte qualche gran ventura, s’infinse, e non negò d’essere il padrone, anzi ringraziandola grandemente delle sue profferte accettò l’invito. Ma non si tosto ebbe fra due gusci messo il capo, che la maligna Ostrica, la quale avea già fra sè pensato d’acquistarsi sola quanto avea nella bottega veduto, chiuse le nicchie con tanta forza, che il Topolino rimasevi dentro affogato, e gastigato in tal forma della sua mal fondata speranza.
In tal guisa favellava il Papagallo, e molti l’udivano a bocca aperta; ma parecchi altri infastiditi se n’andavano dicendo. Noi non siamo più a’tempi d’
Vi è in vendita una novissima fornitura da Camera di Arazzi di Berlino in cinque pezzi, di Brazza 4., e mezzo d’altezza delle seguenti larghezze.
1. Pezzo di Brazza 3. scarse.
1. Pezzo di Brazza 4. scarse.
1. Pezzo di Brazza 5. scarse.
1. Pezzo di Brazza 5. tre quarti, e mezzo.
1. Pezzo di Brazza 7. scarse.
Il lavoro è molto vistoso, e per esser in Lana sono con assai accuratezza travagliati.
Un Pezzo per mostra è appresso il Sig. Antonio di Castro Negoziante da Libri in calle delle Balotte.
Chi applicasse comprare Marmi lavorati, che compongono una bella facciata per un Palazzetto, esequito esso lavoro da Perito Artefice sopra un dissegno del celebre Architetto Giorgio Massari, vada da Mistro Antonio Benedetti a S. Stin, che egli le mostrerà il disegno, e li Marmi suddetti.
Un Calesse per viaggiare a quattro ruote, comodo, forte, con un luogo particolare per la Bottiglieria, e con molti altri comodi per porvi robe ec.
Chi lo vuole vedere, e comprare è in Casa della Signora Tintoretta a S. Angelo in calle della Madonna.
Due Case in più affittanze tutte di annua rendita di Ducati 90. poste in Santa Margarita nella corte di Kà Dolfin dietro il Fontico della Farina.
Chi applicasse potrà intendersela con il Sig. Giuseppe Raimondi Orefice in S. Basso al S. Francesco di Paola.
Un Battellone lungo piedi 43., e largo piedi 7. col suo Tiemo d’intaglio, e dipinto, il tutto nuovo, con 4. Specchi alti oncie 27., e larghi oncie 49. e mezza, 3. porte con 6. Specchi alti oncie 29., e larghi 9. con tavola, e Banchette con suoi stramazzetti di felpa in Opera, con cozzoli, e catenelle di laton; alberi con bandierole, e vele con li suoi manti, alzane per tirar dal Cavallo, due Timoni uno da Mare, e l’altro da Brenta, con la sua ribola intagliata, un ferro da buttar a fondo con la sua gomena, e una bella mazzocca a prova, e la sua coronella da pope, con suoi remi, e forcole dipinte, e sue bocche porte, e due serene d’intaglio a prova indorate a oro di Zecchino. Tutto in somma a perfezione, e con tutto il suo bisognevole, con commode, ed altro.
Chi volesse farne acquisto parli col Sig. Lorenzo Zanoni abita in Rio Marin nell’ultima calle per andar al ponte della Latte.
Chi applicasse à un Flauto Traverso perfettissimo di Bosso con cinque Canne d’assortimento.
E à una Mandola di fino Avolio ambo di Celebri Autori.
Parli col Sig. Adriano Niel Barbiere in calle larga a San Marco, che dal medesimo gli sarà dato l’indirizzo.
Addì 27. Marzo 1760. È stata persa una Borsetta di Seda verde, con Zecchini in Oro num. 4, e resto di Moneta in Argento.
Chi l’avesse ritrovata la porti dal Sig. Florian Caffettier, che li sarà dato li contrassegni, e un Zecchino di buona mano.
È stata perduta una Gagnetta Muffle, che risponde al nome di Mascherina, chi l’avesse trovata, la porti al Caffè del Buso a Rialto, ed avrà una generosa ricognizione.
Si ritrova in Venezia un soggetto Francese, che ha fatto il corso delli suoi studj nell’Università di Parigi, il quale s’offerisce d’insegnar detta Lingua a prezzo onestissimo, e con metodo chiaro, e facile per modo alfabbetico, avendo già cominciato ad esercitar la sua abilità appresso più Giovani, che ne restano intieramente soddisfatti.
Chi si compiacerà di ricercar il sopradetto soggetto, il suo ricapito è alla Speziaria delli due Mori a San Salvator.
A chi occoresse un’Agente di Campagna ò pure anco forse d’una Gastaldia con far lavorare à Bovaria ò altre Campagne, e Terre affittate, in somma d’ogni cognizione a questo affare.
Occorrendo di questa Persona, è il suo Ricapito in Casa del Sig. Antonio Biasuti Sartor in calle del Fontico della Farina in Contrà di S. Appolinare, e per saper meglio dimanderanno a quel dall’Oglio in detta calle.
Dispensa, per associazione il nostro diligente Stampatore Pietro Valvasense a S. Giovanni Novo, il Tomo XII. delle Cause Celebri di M. Gajot di Pitaval tradotte dal Francese in idioma Italiano.
Cinque Cause compongono questo Tomo XII.
L’Opera si vende dal suddetto Stampatore a L. 2: 10 Venete il Tomo sciolto per li Concorrenti fino tutto il Mese di Giugno 1760., e passando il tempo assegnato sarà L. 3. per li non sottoscritti, come da Manifesto 23. Gennajo 1759. M. V. E presentemente si stampa il Tomo XIII. del quale se ne parlerà a suo tempo.
Casa Grande (sic.) dʼaffittar, con tutte le sue comodità, Ortesello, Pozzo, alli Tolentini, sopra il N. H. Baseggio, e quasi in faccia alli N. N. H. H. Condulmer, paga dʼaffitto allʼanno Duc. 120.
Le Chiavi sono appresso la Sig. Lucia Loviseti in calle appresso il Convento dei Reverendi Padri Teatini; e chi ricercasse un qualche più chiaro, e certo indirizzo li sarebbe dato, se capitasse alla Malvagìa in Frezzaria.
Appartamento di Casa dʼaffittar in calle del Cristo, dietro la Chiesa di S. Angelo, paga allʼanno Duc. 80.
Le chiavi sono dal Fabro nella calle vicina.
Casa dʼaffittar in Rio di Castello, sopra la Fondamenta paga allʼanno Duc. 60.
Le chiavi sono da quel del Caffè al Nobile Veneto.
Casa in Contrà di S. Margarita in corte di S. Lorenzo con Magazzeno, Cantina, quattro Stanze, e Cucina, paga allʼanno Duc. 46.
Chi vi applicasse parli col Sig. Paolo Colombani a S. Salvatore, che gli darà lʼopportuno indirizzo.
Casa in Contrà di SantʼApponal al Traghetto della Madonnetta, paga allʼanno Duc. 60.
Le chiavi sono dal Forner in detta calle, quale pure indicherà il Patrone del detto Stabile.
Inviamento da Naranzer la Contrà di S. Geminian, e da Biavarol, paga allʼanno Duc. 6., e Savon balle 12.
Chi lo vuole ad affitto parli col Sig. Giacomo Visentini in Ca Giustinian del Procurator.
Bottega da Salumier sopra la Riva dellʼOglio a S. Cassan, paga allʼanno Duc. 50.
Chi la volesse ad affitto parli col medesimo Visentini.
Casino in Villa di Vascon, con Campi tre di Terra, lungi da Treviso miglia 3. fuori della Porta di S. Tommaso, con Barchessa, luogo da Gastaldo, e Giardino con piante dʼAgrumi, paga allʼanno Duc. 70.
Chi vʼapplica parli col medesimo Visentini.
Addì 21. Marzo. Nave nominata Provvidenza Divina, Capitan Piero Tomasovich, manca da Corfù 14. giorni, Parcenevole D. Emanuel Jacur, con 120. Botte, e 9. car. Oglio. 102. Miera, e 850. Libre Vallonia.
Detto. Pieligo, Patron Iseppo Gradara, venuto da Ancona, con 50. Balle Gotton. 2 cane di Giesso.
Detto. Nave nominata Signora Cattarina, Capitan Gio: Federico Breslaxk Olandese, manca da Amsterdam 7. mesi, e mezzo, da Cadice 6. Mesi, da Barcellona tre Mesi, e mezzo, da Livorno li 13. Gennaro, e da Napoli li 24. Febraro, raccomandata a se medesimo, con 6. Botte, e 1. Bar. Inchiò. 1. Balla, e 1. Fagotto Baccalai. 115. Balle detti in Pesci 16000. 448. Fardi Cenere. 3. colli Oglio.
cassetta Chiocolata. 2. colli, e 1. mezza cassa Vin. 1. collo Moscato. 120. Bar. Catrame.
27. Detto. Palandra nominata Sa?torf, Capitan Gio: Henrico Sulfe Danese, manca da Lisbona 47. Giorni, raccomandata a se medesimo, con 239. casse Zuccaro. 19. colli Caccao. 48. Fardi Canella. 581. Pezzo Legno da colori.
Lione Ducati- 58 7/8 Banco per Scudi d’Oro Sole N. 100. da Lire 3. l’uno.
Bolzano Soldi- 132 per un Scudo da Carantani 93.
Roma Scudi Oro Stampe 62 ½ per Ducati 100. Banco.
Napoli Ducati Regno 120 ½ per Ducati 100. Banco.
Firenze Scudi- 80 Oro da Lir. 7 ½ per Ducati 100. Banco.
Livorno Pezze da 8/r 103 3/4 per Ducati 100. Banco.
Milano Soldi- 155 ½ per un Scudo di Soldi 117. Imperiali.
Genova Soldi- 94 3/4 per un Scudo da Lir. 4: 12 Fuori Banco.
Anversa grossi- 94 per un Ducato Banco.
Amsterdam grossi- 90 5/8 per un Ducato Banco.
Amburgo grossi- 91 per un Ducato Banco.
Londra Sterlini- 51 1/6 per un Ducato Banco.
Augusta Taleri- 98 ½ per 100. Ducati Banco.
Vienna Fiorini- 190 ½ per Ducati 100. Banco.
Da quì avanti se alcuno volesse associarsi di nuovo all’acquisto de’presenti Fogli, s’avvisa, che si prendono nuovi Associati a’dì sei d’Aprile, e così di due mesi in due mesi verrà rinnovata l’associazione; sicchè dal giorno in cui alcuno s’associerà, comincierà la sua associazione di sei mesi o d’un anno dal Foglio dopo i sei d’Aprile.
A San Marco.Nella Bottega da Caffè di Florian.
In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo.
Giù del Ponte di S. Polo appresso la Calle dei Savoneri. Nella Bottega di Gasparo Ronconella Librajo
In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore.
Con Privilegio.