La Gazzetta Veneta: N. 8

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N.° 8.

Sabbato addi Primo Marzo 1760. Gazzetta Veneta Che contiene

Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.

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È la più nuova stravaganza del Mondo il vedere, e udire oggidì, che quasi tutti gli Uomini, e le Donne fanno gli Strologhi per sapere quai numeri benefiziati manderà la fortuna fuori d’un bossolo in una cert’ora d’un certo giorno d’un Mese. Non c’è più ragnatelo, ch’esca del bucolino, non mosca, o moscione che ronzi per aria, o altro minuto animaluzzo, o insetto, che non significhi qualche cosa pel Lotto. Ogni cartuccia, che si trova per via è augurio, gli starnuti sono auspizj: l’uno all’altro domanda, quello ch’egli ha sognato la notte; e chi non sogna non ha creanza, nè carità, perchè non ajuta il prossimo ad illuminarsi. Ogni Uomo, s’egli ha cervello, arrischierà qualche porzione di danari, per non chiudere tale strada alla fortuna, s’ella volesse venire a casa di lui. Ma non so perchè ciascheduno voglia spiegare sogni, come Artemidoro, e fare l’aruspice, e l’indovino, nè come egli possa credere dopo d’aver veduto per un lungo corso d’anni la sua dottrina andata fallita, di saper interpretare, e indovinare a proposito. Ricordomi, che ne’primi anni di tale instituzione in Venezia, quando l’arte dell’interpretare non era giunta ancora alla sottigliezza d’oggidì, che certe femminette, le quali sogliono essere sempre le prime ad avere tali fantasie, e a peccare in umore di strologhe, fecero questa notabile sperienza. In novanta diverse cartucce notarono a uno a uno i novanta numeri; e preso un larghissimo, e capacissimo vaso di legno, ed empiutolo d’acqua, vi gittarono dentro le carte. Galleggiavano queste sull’acqua, e fu stabilito, che quivi di subito la più corpacciuta, e meglio complessa fra tutte si mettesse sul vaso a sedere, accertatesi, che quelle cartucce, le quali rimanessero appiccate alla pelle della sedente Sibilla (immagini chi legge in qual forma sedesse) dovessero contenere i numeri più favoriti dalla fortuna; e così fu fatto. E pure ci sarà alcuno ancora, che ridendo prima alcun poco, domanderà poi: e bene? come riuscì? uscirono i numeri nell’estrazione? Per l’Estrazione 28. Febraro 1759. in Venezia. Introito. Di Venezia- L. 209527: 5 Di Terra Ferma- L. 88235: 15 Di Capo d’Istria, e Rovigno- L. 1857:16 L. 299620:16 sono Duc. 48320 Numeri Estratti 46. 90. 51. 8. 75. Vincite Ambi con l’Augmento D. 8424 Terni simili D. 4230 Estratti D. 700 D. 13354 Qualità, e quantità de’Terni. N. I- di D. 500 - I - di D. 150 - 8 - di D. 100 - 16 - di D. 50 - 4 - di D. 25 N. 30 La ventura Estrazione sarà li 29. Marzo 1760.

Livello 3

Allegoria

Allegoria

Narrasi, che negli antichissimi tempi aggirandosi Orfeo per le Selve della Tracia, cercasse di chiamare a vita civile gli Uomini rozzi, o piuttosto bestiali di quel Paese. Ma mentre, ch’egli cercava di far loro cotanto bene, vedendogli tutto il giorno adoperare non solo i sassi, e i bastoni; ma l’ugne, e i denti per togliersi dalla bocca il mangiare l’un l’altro, e spezzarsi capi, e sfondolare costole per volere quel che voleano l’uno a dispetto dell’altro, sbigottito, e disperato di più veder l’opera sua riuscire a buon fine, si rivolse con pio animo a Giove, e lo pregò, che gli mandasse qualche cosa in suo ajuto. Videsi dunque apparire davanti in un tratto una donzella, la cui somma bellezza non si potrebbe dire a mezzo, e la quale gli parlò in tal forma: Eccomi in ajuto dell’opera tua, e sono di tal condizione, che se gli Uomini avranno quella cura che debbono di quanto io farò, tu vedrai la Società loro fiorire. Il nome mio è virtù, e quantunque ora a te sembri ch’io abbia corpo, non l’ho, e solo è a te conceduto di vedermi per grazia di Giove. Sappi, che fino al presente tu m’avesti in tuo cuore, e che ho guidati tutti i tuoi pensieri, e le azioni. Giove ha giurato oggi per l’orribile eterna palude, ch’egli sturerà gli orecchi di questi tuoi Traci, e che le tue parole penetrando fino a’più profondi seni del loro cuore, non saranno più vote d’effetto, ma v’accenderanno un lumicino di purissimo splendore, che in ciascheduno di loro sarà nominato coscienza, e desterà questi zoticoni, aprendo loro dinanzi agli occhi quella via, che dovranno tenere. Com’ella disse, così avvenne appunto; e allora il fiato del divino Orfeo articolato in parole, entrando per gli orecchi de’Traci, accese il beato lume della coscienza. Allora fecero gli Uomini un’amorevole comunanza, e nacquero le sante leggi, e la civile educazione; tanto che la vita fra que’popoli, cominciò ad essere una dolcezza, e un amore. Ma una certa famigliuola bestiale di Sorelle dette Perturbazioni, che intorno al cuore dell’Uomo aveano avuto già nascimento, veduto questo nuovo ostacolo, come quelle che voleano vivere al bujo, davano ad intendere ad alcuno ch’esso era divenuto schiavo, e che bisognava ad ogni modo spegnere il mal venuto lume. Per la qual cosa, non potendolo comportare, si diedero ora l’una, ed ora l’altra a soffiarvi dentro; ma senza prò perchè mai non cessava di splendere, seguendo la sua natura divina. Vedendo le inique Sorelle, che non giovava punto la forza, e conosciuto, che il purissimo raggio s’era già sparso universalmente per le sante leggi, e per li nuovi costumi allargato, temendo gastighi, o morte, se ostavano al dovere generalmente ricevuto, si diedero ad usare malizia, e soffiandovi dentro ora questa, ora quella, se non ammorzavano il lumicino, tanto crollavano la vivace punta della fiammolina, e tanto l’abbassavano ora di qua, e ora di là, che standosi in quella continua agitazione la non potea illuminare il cuore; ond’egli rimanendo al bujo faceva di molti mali. Ma s’egli fuggiva, col continuo ventolare, la virtù della luce, non potea però scampare dall’acutissime cuociture di quel focherello vigoroso, il quale con le maggiori punture del mondo lo toccava in sul vivo, e gli ricordava che dimenticatosi del suo raggio, non potea aver più bene veruno. Quella scottatura circuendogli, e penetrandogli l’anima tutta sì paurosa gliela rendea, che ad ogni alito di vento la facea tremare. Non furono mai da’tiranni inventate peggiori angosce. E se mai nella Società, in cui viveano veniva scoperta tanta ignominia tentata contro al lume beato della coscienza, avrebbero voluto quegli Uomini, che si fosse spaccato il profondo ventre della terra, ed essere da quella inghiottiti, per non comparire più all’aspetto del loro Comune. La qual cosa venendo notata dal loro Legislatore, egli cominciò poi a farne una descrizione piena di orribilità cantando La ruota d’Ission, l’orribil becco Dell’Aquila, che il fegato divora, Delle furie le sferze, e gli altri mali Della dura Città del pianto eterno.
Spiegazione dell’allegoria

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Racconto generale

Angelo Lanchie e Bastian Malta rubarono circa un mese fa 200. ducati in una Bottega da olio in Canareggio, avendola aperta la notte. Giovedì furono solennemente frustati l’uno dopo l’altro. Io gli vidi, e notai, che al primo uscivano i sospiri così profondi dall’angustiato cuore, e così grossi, che parea di vedergli in aria. Il secondo, appuntatosi il mento al petto, e conficcati gli occhi sopra di se non gli alzava mai punto, nè li volgeva per lato, fuggendo di vedere le genti. Que’sospiri, e quel conficcare gli occhi così immobili in un luogo, dava indizio, che l’Uomo, il qual vede esser palese a tutto il Mondo, ch’egli ha la virtù abbandonata, e dissimulata la luce della coscienza, è più morso da tal pensiero, che dalla frusta, e dalla Galea, che l’attende, o da quanti altri mali gli caggiono in capo. Sono finite le alchimie, e non si può più inorpellare le magagne. La morte è minor male. Concedansi tutte queste riflessioni morali alla stagione presente.
Cose da vendere. Chi applicasse ad un Desèr di pezzi num. II. con sue spechiere, il quale rappresenta un vago Giardino adornato di statue con vernice di finta porcellana, fontane ed alberi, tutto di cristallo al moderno uso, con num. 18. Bossole di ottone per porvi altrettanti cornucopie di cristallo per poterlo illuminare; di più con cassette, e casson per poterlo imballare, parli col Sig. Gerolamo Scataja Orefice all’insegna del Spiron d'oro nella Merceria dell’Orologio. Un Svimer, chi lo vuol parli con il Sig. Franceso Pasini in Corte Massarina dietro la Fava. Una Carrozza di Germania da due persone foderata di panno verde d’Inghilterra, colle trine e frangie di pelo di Camello dello stesso colore, con tre vetri, uno d’avanti e due per fianchi. Il corpo della medema è vistoso e molto comodo. Il treno n’è forte, ben fornito di ferro in buonissimo stato, ed oltre luogo per tre gran bauli, ha cinque magazzeni e cinque saccoccie dove si può mettere molta roba. Chi volesse comperarla, può indrizzarsi al Sig. Paolo Colombani, che gli darà le informazioni necessarie. Più chi avesse piacere di acquistare una muda di Cavalli leggieri di mantello bajo scuro, ammaestrati a tutti gl’esercizj cavallereschi, parli con il Sig. Antonio Carobas; abita di casa a S. Marciliano al Ponte de’Mori, che gli saranno fatti vedere, e saranno di prezzo onestissimo, previa per altro a lui la sensaria. Cariche da Vender per il Magistrato Eccellentiss. de’Sig. Presidenti alle Vendite della Terra Ferma. Asolo. Bollador. Fanti num.3. Asola. Monizioner. Bassan. Fante di Camera. Bergamo. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Proto delle fabriche. Fante della Cancellaria Prefetizia. Coauditor Pretorio. Brescia. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Fanti di Camera tre. detti di Cancellaria Prefetizia due. Revisor delle polizze è deputato alli mandati delle Pubbliche fabriche. Esator delli due soldi per lira delle Prigioni. Trombetta Pretorio. Guardia della Camera Prefetizia. Campo S. Piero. Trombetta.

Cadore.

Trombetta è Cavallaro. Cividal Bellun. Avvocato Fiscal. Cividal Friul. Avvocato Fiscal. Ragionato Quadernier alle Scole di devozion. Fante di Cancellaria è camera. Trombetta. Cologna. Avvocato Fiscal. Conegliano. Avvocato Fiscal. Masser è custode alle scritture vecchie. Crema. Avvacato Fiscal. Procurator Fiscal. Capitanio delle Prigioni. Contador di camera Fiscal. Monizioner. Este. Trombetta. Archivista. Feltre. Avvocato Fiscal. Lendenara. Tre Comandadori. Legnano. Monizioner. Deputato alle chiavi della Fortezza. Tre Contestabili alle Parti. Marostega. Trombetta. Padova. Avvocati Fiscali tre. Procurator Fiscal. Fante Prefetizio. Residuario de Dazj Tanfe è campatici. Coauditor ordinario è Prefetizio. Capitanio delle Priggioni Pretorie. Scontro di camera. Palma. Prior dell’Ospital delle Milizie. Custode alle Rive de Muscoli. Monizioner da Maran. Deputato alla nova Strada di Mazzana. Deputato al rilascio de mandati per comandar li carri alle Ville della Fortezza. Piove. Trombetta. Peschiera. Ospedalier. Deputato alla catena del Lavagion. Vicenza. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Armarol. Coauditor ordinario Pretorio. Trombetta Prefetizio. Masser di camera Fiscal. Rovigo. Avvocato di camera Fiscal. due Fanti di Cancellaria. Guardia di Palazzo. Soprastante alla Polesella. Quadernier. Salò. Avvocato Fiscal. Saraval. Trombetta è Fante. Treviso. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Bollador alla sotilla. Masser di camera. tre Cavallari. Toresano è Campanaro. Marascalco. Sopraintendente alle Publiche fabriche. Udine. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Monicioner. Capitano delle Priggioni. Verona. Avvocato Fiscal. Procurator Fiscal. Capitanio delle Priggioni. Doanier al Ponte delle Navi Cose rare da vendere.

Metatestualità

Chi desiderasse fare acquisto d’una Cronaca MS. in folio, che tratta delle cose Veneziane dal principio della fondazione della Città di Venezia fino al 1422. parli col Libraio Colombani, che sarà da lui indirizzato alla persona che la tiene in deposito. Per aver un’idea di questa Cronaca, legasi la celebrattissima opera della Letteratura Veneziana alla pag. 145. n. 117. essendo questa uno di due esemplari che il dottissimo Autore quivi dice sussistere, ed essere favore di Pier Delfino, figliuolo di Giorgio detto il Barone, che altri ha confuso col rinomato Pier Delfino Abate Camaldolese.
Cose perdute. Chi avesse ritrovato una picciola Cagnoletta buffele di pello chiaro, bianca nel petto, di zatta corta, alle stremità delle ditta nera, maschera nera, e assai schizza, di testa picciola, la faccia recapitare dal Sig. Antonio Begnita; abita di casa in Calle del traghetto di Murano a S. Cancian, dietro il Palazzo di Cà Morosini, che avuta, le saranno consegnati zecchini sei di regalo, o chi sapesse ove si ritrovasse la faccia noto, che saranno ricompensati.

Persone, ch’esibiscono la loro capacità.

Un giovine Architetto ed Agrimentor, si esibisce, sia per dissegnare come di rilevare in pianta e dissegno, Campagne ed altro, come pure insegnare a Persone, che ricercassero e che desiderasse la suddetta persona. È il ricapito dal Sig. Cristofolo Calappo Librer in Campo a S. Salvatore; ed il medesimo si impiegherebbe anche al servizio di qualche persona per Cogitore. L’Acqua salutis del Signor Conte Bortolo Algeroni Medico Consultore di S. A. Monsegneur il Duca di Bovillon dei Principi di Lorena Ruan Turena, e di Monsegneur il Duca di Lucembourg ec. Ora si vende solo dal Signor Dorigo Mora dai colori a S. Cassan in Venezia, e vi sono bottiglie d’ogni prezzo. Questo rimedio l’ho sentito veramente a lodare da molti, che n’hanno fatto sperienza per febbri lente, umori ipocondriaci, agevolar parti, e molte altre cose, che si possono leggere nella ricetta dispensata da esso Signor Mora. Avviso. La Persona che desidera maritarsi, come nella Gazzetta N. 6. vada dalla Sig. Zanetta Stefani al posto del Lotto N. I. a S. Bartolomeo, che questa ha una Vedova di nascita civile, e con tutte le condizioni ricercate dalla sopradetta Persona, ec. Case da Fittare. Palazzo d’affittar alle Toreselle a S. Vio; paga all’anno Duc. 270. Chi lo volesse parli a Cà Foscarini a S. Tommà. Casa d’affittar con tutte le sue comodità, pozzo e riva, in Contrada di S. Marcilian, guarda sul rio della Sensa. Le chiavi sono da Domenico Colombo Fabro sulla fondamenta di S. Marcilian; paga all’anno Duc. 80. Fuori di Venezia. Palazzino, con brollo grande, orto, casa da Gastaldo, caneve, granari grandi, scuderia, rimessa, e barchesse, con altri suoi comodi, posto sopra la Brenta dalla parte delle Gambarare vicino a Cà Mocenigo, paga all’anno D. 250. Chi volesse vederlo, gli sarà mostrato dal Gastaldo, e per riceverne l’affittanza parli col Fattore di Cà Barbarigo a S. Maria Zobenigo. Un appartamento di Palazzo in Padova, in Contrada di San Zuane su la riviera di S. Agostin, paga all’anno D. 70. Le chiavi sono dall’Illustriss. Sig. Pietro Gerolamo Sibilla al Portello, e quì in Venezia parli con il Monsù Goffrè al Ponte dei Dai.

Case ricercate.

Si ricerca un’appartamento in uno de’campi S. Anzolo, S. Stefano, S. Maria Zobenigo, e S. Maurizio, il quale abbia due camere da patrone, una almeno sopra il campo con un tinello, cucina, camera per Servitori, e piccolo magazzino per vino, ed altro. Poca sia la scala; e se v’è il caso con riva in casa. Chi avesse ad affittare un tale appartamento, capiti alla Specieria della Vecchia a S. Luca. Legni arrivati. 23. Febraro. Polaca nominata Madonna dei Carmini, e Sant’Iseppo, Capitan Mattio Pezzetta, manca da Santa Maura I. Mese, da Corfù 25. giorni, Parcenevole D. Conte Demetrio Perulli, con 173. Mozza Sal. 9. Car. Oglio. 24 Barile Vin. 150. Libre Formaggio. 4. Molgiazzi Sardelle salate. Detto. Polaca nominata Sant’Iseppo, Capitan Antonio Nordio, manca da Santa Maora 1. Mese, e da Corfù 25. Giorni, Parcenevole D. Conte Demetrio Perulli, con 157. Mozza Sal. 8. Car., e 5. Barille Oglio. 3. Mogliazzi Sardelle salate. 300. Libre Olive. 30. Barile Vin. 26. Detto. Nave Atta nominata Gallera Sacra Famiglia, Capit. Kav. Vicenzo Beroaldo, manca da Salonichio li 23. Novembre, e dal Zante li 30. Gennaro, Parcenev. D. Conte Anzolo Revedin, con 86. Pani Rame. 4. Balle Grana. 776. Balle, e 14. Fagotti Gotton. 80. Balle Lana Traschila. 18. Balle, e 1. Fagotto Salonichi. 1. Cassetta Triaca di ritorno. I. Fagotto Lana. 4. Fagotti Telarie. 6. Fagotti Capotti in Pezza. I. Fagottin Seda Greca. 7. Car. Oglio Detto. Nave nominata Madonna delle Grazie di Mazzorbo, e Corriera Veneta, Cap. Carlo Lombardo, venuto da Salonichio e Zante, con 549. Balle Gotton. 72. Balle Lana. 33. Balle Salonichi. 2. Colli Cera. 2. Balle Grana. I. Rodolo Zenie. 6. Car. Oglio. 12. Stera Lente. 24. Bar. Vin. 27. Detto. Nave nominata Immacolata Concezion, e S. Teresa, Cap. Antonio Francovich, venuto da Salonichio e Zante con 332. Balle Lana. 410. Balle Gotton. 1. Fagotto Robba per far Capotti. 1. Ballotto Grana. 30. Balle Salonichi. 4. Fagotti Cera zala. 5. Car. Oglio. 28. Detto. Pieligo, Patron Marco Vulovich, venuto da Duraz. con 464. Bal. Tab. Detto. Tartanon, Patr. Amadio Nicoli, venuto da Pesaro, con 17606. Pesci Bacal. 13. Bar. Miel. 7. Miera Seo. I. Bar. Sponze. Cambj per le Piazze Estere, corsi addi 29. Febbrajo 1760. Lione Ducati- 59 1/8 Banco per Scudi d’Oro Sole N. 100. da Lire 3. l’uno. Bolzano Soldi- 13 1/4 per un Scudo da Carantani 93. Roma Scudi Oro Stampe 62 per Ducati 100. Banco. Napoli Ducati Regno 119 1/2 per Ducati 100. Banco. Firenze Scudi- 79 3/4 Oro da Lir. 7 1/2 per Ducati 100. Banco. Livorno Pezze da 8/r 103 1/2 per Ducati 100. Banco. Milano Soldi- 156 1/2 per un Scudo di Soldi 117. Imperiali. Genova Soldi- 95 1/8 per un Scudo da Lir. 4: 12 Fuori Banco. Anversa grossi- 93 ¾ per un Ducato Banco. Amsterdam grossi- 90 ¾ per un Ducato Banco. Amburgo grossi- 91 ¾ per un Ducato Banco. Londra Sterlini- 51 1/2 per un Ducato Banco. Augusta Taleri- 98 3/4 per un Ducato Banco. Vienna Fiorini- 191 1/2 per Ducati 100. Banco. Avviso E stata trovata la Manizza con filetto di Volpe nera, notata nella Gazzetta N.7. Dicesi che una nave carica di zuccheri ed altro, che veniva dal Ponente, Capitanata (sic) dal Cap. Rota, sia stata presa nel mese di Gennaro da’corsali Algerini. Poca perdita se ne sentirà in Venezia, essendo le sicurtà state fatte in Inghilterra.

Vendesi la presente Gazzetta a 5. soldi, e si ricevono le Notizie.

A San Marco. Nella Bottega da Caffè di Florian. In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo. In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore. Con Privilegio. Prezzi delle Merci in Venezia. A peso sottilo, in sorte con tara 10. per 100 Aloe Epatica G.14 lib. Socotrina G. 16 - 22 lib. Caccao di Caracca D. 56 C. di Portogallo D. 38 C. Caffè d’Alessandria D. 44 C. Carpo Balsamo G. 16 lib. Cassia Fistola D. 50 C. Coccole di Levante D. 50 C. Coloquintida D. 30 C. Fol. Sien. D’Ales. intera D. 37 C. minuta D. 10 C. Gomma Ammoniaco G. 14 lib. Arabico D. 25 C. Aspalti G. 5 lib. Assafetida fina D. 75 C. mezzana D. 58 C. Elemi G. 16 lib. Galbana G. 22 lib. Laudano D. 30 C. Mastici G. 16 lib. Opoponago G. --- lib. Serapin G. 48 lib. Draganti D. 36 C. Incenso ff. Dam. D. 22 C. mezzan D. 16 C. Hermodactyli G. 2 em. lib. Legno Lentisco G. 3 lib. Noce Vomite D. --- C. Oppio Thebaico G. 56 lib. Radice Salappa G. 12 lib. Ipocheacana G. 40 lib. Reobarb. di Persia D. 4 -- 4 e m. l. Turbiti G. 8 lib. Zedovaria G. 6 lib. Sal Armoniaco D. 48 C. Seme Cataputia maj. G. 12 lib. Cinae G. 26 lib. Spigo Nardo D. --- lib. Sugo Liquerizia D. 11 C. Tamarinti D. 15 C. Tutia d’Alessandria G. 10 lib. Vitriol di Cipro D. 18 C. A peso sottilo, senza tara. Alume di Rocca di Cività Vecchia D. 48 m. di Constant. min. D.33 m. Anesi di Puglia D. 65 m. Asfor d’Alessandria D. 19 -- 20 C. di Romagna D. --- C. Biacca fina D. 9 C. del Plaitner D. 12 C. Cantarelle nove G. 32 lib. Conditi di Cedro, Naranzi, Naranzini sol. 24 lib. Coralli rossi G. 6 lib. bianchi G. 8 lib. Cremor di Tartaro D. 78 -- 80 m. Essenza di Bergamotto G. 40 lib. Cedro G. 48 lib. Naranzi G. -- lib. Rosmarin G. 5 lib. Fiori di Rosmarin G. 20 lib. Gomma Dragant. electa G. 12 lib. Mira cernita G. 24 -- 26 lib. mastici cerniti G. 20 lib. Sandaraca cern. G. 10 lib. Grana Alkermes G. 40 lib. Lacca di verzin in ballett. D. 24 -- 26 C. di Fiorenza D. 3 e m. Lib. Magisterio di Salappa L. 22 lib. Scamonea L. 37 lib. Mechio can L. --- lib. Mandole commune D. 80 m. ambrosine D. 130 m. amare D. 70 C. Manna Calabrese G. 8 lib. canelata G. 16 lib. Minio fin D. 10 C. mezzan D. --- C. Mitridato ff. G. 16 lib. Oglio Gelsomin G. 14 lib. di mandole dolci G. 5 -- 6 lib. di sasso rosso D. 15 C. bianco D. 15 C. Pestacchi novi rotti G. 8 lib. Pignoli novi rotti L. 45 C. Polvere viperina D. 4 lib. Radice Turbiti cernit. G. 30 lib. Mechio can G. --- lib. Risi di Verona D. 32 m. Sapone di Venezia D. 82 m. Seme di Artichiocco L. 4 lib. di Caoli fiori L. 22 lib. di Majorana G. --- lib. di Cedro G. --- lib. Sbruffi di vetro colorati L. 40 C. Smalto da Orefici sol. 50 lib. Sponze fine G. 10 -- 20 lib. da Cavallo G. 12 -- 16 lib. in retagli D. 10 C. Storax in lacrima D. 4-e I q. lib. liquida D. 16 C. di Cipro ff. D. 14 lib. Sugo Ipocistidos G. 12 lib. Terra sigillata rossa G. 4 lib. bianca G. 4 lib. Theriaca Veneta, secondo l’Insegna D. I lib. Tornasol, resso, turchino, ec. G. --- lib. Uva passa D. 5 -- e mez. il staro. Zuccaro verzin D. 18 C. mascabà D. 14 -- 15 C. raffinà D. 26 C. Con tara 4. libre per Balla, e 2. e mez. per 100. Gottoni di Cipro D. 20-21 C. di Smirne D. 18 C. di Salonicchio D. 19 C. di Acri D. -- C. A peso grosso. Carobbe L. 15 C. Cordovani del Seraglio sol. 58 lib. di Croja sol. 52 lib. Dattoli d’Alessandria G.4 lib. Fighi L. 25 C. Galla di Soria D. 280 m. d’Istria D. 140 m. Gambello di Smirne D. 70-90 C. di Costantin. D. 45 -- 55 C. di Persia D. 140-160 C. Gesso di Bologna D. 2 C. Herba Epithytimum G. 6 lib. Oglio Laurin D. 13 C. Pietra Pomice D. 18 m. Radice Dictamni D. 25 C. Ireos D. 5 -- 6 C. Scorze di Naranze seche L. 37 C. Limon L. --- C. Sebesten G. --- lib. Seme Strafusaria D. 12--13 C. Cetrulli L. 34 C. di Melon L. 70 C. Cucumeri L. 60 C. di Peonia G. 5 lib. Finocchio L. --- C. Trementina di Cipro D. 16 C. Uva di Lippari L. 35 C. Calabria L. 47 C. Damasco L. 48 C. Cevole squille G. 2 il pezzo Damaschini gialli L. 6:10 il p. Moscato bianco L. 8 il secc. Scovette L. 20 C. Stinci marini G. 3-5 il pez. Vipere secche G. 5 il pez. Vin d’Alicante L. 10 il secc. di Cipro L. 16 -- 18 il s. Ogli di Corfù D. 108 per mier B. V. di Zante D. 100 per mier B. V. di Morea D. nulla per mier B. V. Mosti D. 101 per mier B. V.

Metatestualità

Ad utilità universale, oltre alla solita Gazzetta, per non aggravare il Foglio, si darà ogni mese la nota della maggior parte delle mercanzie, e questa senza spesa veruna. Se qualchuno avesse qualche altra merce da suggerire per vederne il prezzo, favorisca di lasciarne la nota, o dal Colombani, o da Floriano, luoghi soliti.