Zitiervorschlag: Antonio Piazza (Hrsg.): "Num. 66", in: Gazzetta urbana veneta, Vol.1\066 (1788), S. 521-528, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.1874 [aufgerufen am: ].


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NUM. 66.

Sabbato 16. Agosto 1788.

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Libri nuovi.

È uscito il Tomo V. del Prospetto dell’Asia, dell’Africa, dell’America, e dell’Europa ovvero Descrizione dei diversi paesi del Mondo con Osservazioni sopra la Storia Naturale, e sopra le Religioni, i Governi, le Scienze, le Arti, il Commercio, gli Usi, i Costumi, i Caratteri ec. dei rispettivi popoli, traduzione dal Francese. Questo Volume è di 253 pagine, con una Carta Geografica della Persia. Le materie in esso contenute son le seguenti.

Descrizione della Persia

Provincie della Persia

Storia Naturale della Persia

Osservazioni sopra la Decadenza dell’Agricoltura, e dello Stato

Governo della Persia

Grandi Uffiziali dell’Impero

Giustizia

Polizia. Forze dello Stato. Finanze

Religioni

Scienze, Belle Lettere, Arti, Commercio.

Usi, costumi, qualità ec. dei Persiani.

Supplimento alle Osservazioni precedenti, tratto dalle memorie del Signor Anquetil sopra gli Zends, la religione, le lingue ec. dei Persiani.

Arabia e Paesi vicini

Descrizione dell’Arabia

Storia Naturale, Commercio ec. dell’Arabia

Scienze degli Arabi

Arabi Bedolini

Costumi, Usi, Caratteri degli Arabi

Del Maomettismo

Sommario della vita di Maometto

Rivoluzione dell’impero dei Califfi.

Vendesi per assocciazione 3 Lire al Tomo dal Librajo Giannantonio Curti in Merceria di S. Giuliano vicino al Caffè di Menegazzo.

Martini Testamento Nuovo Tom. Settimo ed 8vo. Presso il Pitteri 1788 in 8vo. Si continua.

Henno Theologia dogm. moral. & scolastiva. Tom. IX.

Sumptibus hœredis Niccolai Pezzana. 1788 in 12.

Manzoni Lezioni Catechistiche To-[522]mo IX. Presso il Piotto 1788 in 12. Si continua.

Barbacovi Progetto d’un nuovo Codice Giudiziario nelle Cause Civili. Presso il Vitto T. 2. 1788 in 8vo.

Gioseffo Flavio delle antichità Giudaiche. Presso Bernardo Chellero 1788 T. Primo in 8vo. Si continua.

Bocatini Continuazione della Storia ragionata Tomo 3zo. Presso Pitteri e Sansoni 1788 in 8vo. Si continua.

Encyclopedie. Continuazione Antiquités Tom. Prem. 2de Partie. Padova 1788 in 4to. Si continua.

Assemanni in Museo Cufico Naniano Parte seconda Padova 1788 in 4to.

Homeri Ilias ad veteris codicis veneti fidem recensita. Scholia in eam antiquissima.

Joh: Baptista Gaspar d’ Ansse de Villoison. Typis et sumptibus fratrum Coleti. Fol. 1788. Ven.

Natalis Alexandri Commentarius in Epistolas D. Pauli. Apud Thomam Bettinelli T. 3. 1778. 4to.

Bregolini elementi di Giurisprudenza Civile secondo le Leggi Romane, e Venete. Presso il Palese Tomo 4to 1787. 8vo.

Biblioteca Predicabile. Presso il sudetto T. 3. 1787. 4to.

CAUSE.

II Agosto Mane. De Minori

Al Collegio Eccelleht: Dei XV.

Li Canonici di Santa Maria della Carità, hanno affittata una Possessione. Gli affittuali fecer in essa diversi miglioramenti, che furono riconosciuti con perizia fatta d’accorda, che stà e vive. Ma siccome l’affitanza è giunta al suo termine così li Canonici hanno ottenuto Lettere di Cognito contro gli affittuali, alle quali per parte degli affittuali med. furono fatti gli atti di revocazione, e fu proposta Causa in due Capi.

1. Che gli affittuali non sono tenuti a rialsciar le Terre, se prima risarciti non sono de’liquidati miglioramenti

2. Che siano li Proprietarj delle medesime tenuti al risarcimento di Duc. 60 di danni sofferti dagli affittuali attesa la demolizione d’una Casetta.

Li Canonici hanno sostenuto, che la Causa del Cognito è giusta, perchè il Cognito quand’è fatto a tempo debitio deve aver luogo. Quanto poi alle pretese degli affittuali queste devon essere proposte in separato Giudizio; già essendo debitori gli affittuali d’annata corrente, che importa summa maggiore delle pretese avversarie.

Avv. al Taglio per gli Affittuali. S. E. E. Nicolò Boldù.

Al Laudo per li Canonici, Eccelente Orlandi.

Giudizio a favore degli Affittuali in tutti e due i Capi Taglio 6 † Laudo 5.

13 Agosto 1788 Mane.

Al Cons. Seren. Di 40. C. N.

L’abboccatore de’Dazj di Zara sostenne d’avere abboccato con essi anche quelle dell Legne da fuoco, e che per li Capitoli di condizioni siano tenute tutte le Barche che in Zara conducono legne a pagargli il Dazio d’un per settimo. Nasce questione trà esso e gl’ Isolani, o Scogliani, i quali protestano di non esser obbligati a soffrir tal aggravio, e per certi Pubblici favorevli documenti, e per una consuetudine lunghissima da cui a memoria d’ uomini risulta non aver mai gli Appaltatori precedenti esatto alcuna contribuzione da essi per tal trasporto, allorchè il genere serve ad uso di quella Popolazione, essendo al Dazio obbligate solo le legne, che conduconsi a Zara per essere caricate in grosse Bar- [523] che, e in altre parti recate. Aggiunsero li Scogliani, che il loro privilegio era un compenso per l’incarico ch’hanno di servire il Pubblico gratis nel trasporto di Milizie, biscotto, e altri materiali

Pretese il Daziere, che il loro privilegio si limitasse all’esenzione di Dazio di quelle legne soltanto, che servono per loro uso, e non per vendita; e che son libere d’aggravio quelle soltanto, che si recano in Città a schiena d’uomini, o sù giumenti, non quelle che arrivano in Barche.

Rimostrarono li Scogliani essere lo stesso per la poca quantità il portarle colle barchette, o a schiena di sommaro, che non è vettura da acqua: basta che servino ad uso della Città.

Avvocati al Taglio per gli Scogliani

Ecc. Giambattista Cromer.

Ecc. Stefano Stefani

Al Laudo per il Daziere.

Eccellente . . . . . . . Belloni.

Eccellente . . . . . . . Piazza.

Giudizio.

A favore degl’Isolani Taglio 19 † Laudo 7. n. s. 5.

La frequenza di questo articolo, che riguarda le Forensi contese, deriva da’replicati eccitamenti, ch’abbiamo avuti tanto dalla suddita Terraferma, quanto in questa Città, per istare possibilmente in giornata delle questioni, e de’Giudizj che nascono. Se quest’attenzione produrrà il buon effetto, di cui siamo lusingati, continueremo, a dar alle Cause ogni ordinario qualche parte di questo foglio, se no ne saremo come prima più economi, riferendo soltanto le principali.

Per quelli, che avvezzi non sono al linguaggio del Foro, riesciranno oscure certe parole, e frasi che ad esso son proprie, ma in grazia di loro non ci sembra necessario il fare de’cangiamenti, che allontanino del senso identifico delle Stampe, e dallo stile agli avvocati comune. Se il tempo cel permettesse, udendo le loro dispute potremmo riportar la sostanza d’esse, e render nelle occasioni in cui si distinguono la dovuta lode alla loro eloquenza: ma il peso del nostro incarico non ci lascia alcun sollievo onde avere, nè sperare tale soddisfazione. Bisogna contentarsi di ricavar dalle Stampe i punti delle contese, e i documenti giuridici, e stare a ciò che ci viene dalle persone incaricate a questo uffizio, che di meglio far non potrebbero.

Se mai nelle relazioni corresse qualche sbaglio, sono pregati gli umanissimi nostri leggitori, a non attribuirlo a parzialità, o ad avversione. Lo condonino alle angustie della nostra situazione, che alla necessità ci mettono di porre subito in uso tutto ciò che ci viene, e si degnino d’illuminarci benignamente, che troveranno la nostra mano sempre pronta alle dovute ritrattazioni.

Da qualche tempo ebbimo una ricerca intorno al Ministero dell’attuale Reggimento di Crema di S. E. il N. U. Signor Otavio Trento, a cui non abbiamo prima d’ora risposto per mancanza della richiesta notizia, che ricevemmo ieri soltanto.

Vicario Pretorio

Il Nob. Sig. Conte Lorenzo Pelleatti

Giudice Al Malefizio

L’Illustriss. Sig. Pietro Minotto

Cancelliere Di SE.

L’Illustriss. Sig. Giacomo Guglielmoni.

Metatextualität► È noto ad uno degli Associati a questo Foglio, che nell’inedita continuazione d’una nostra Opera periodica, della quale, dopo il sesto tometto, altri non han veduta la luce, trova-[524]si una Lettera tradotta dall’Inglese su’divertimenti, che in Londra si prende il popolo la Domenica. Ebb’egli, poche sere sono, una forte contesa ad un Casino su questo argomento contro certo tale, che dice di essere stato in quella Metropoli: ma, o non è vero, o vide le cose al rovescio di quello, che dagli altri viaggiatori furon vedute. Si vorrebbe fargli leggere il suo disinganno nella seguente lettera, che diamo al Pubblico, per servire allo stimolo cortese dell’accennata persona, sperando ch’esser non possa ad alcuno discara per le immagini pittoresche, che in essa son presentate, e per la descrizione felice di certi costumi d’una Nazione a cui la nostra è naturalmente affezionata. ◀Metatextualität

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Li Piaceri Del Popolo Di Londra Nella Domenica.

Estratto d’una poetica Operetta Inglese.

Traduzione.

Zitat/Motto► Fremdportrait► Se v`hà qualche giorno della settimana nel quale lo spettacolo del popolo sia più vario e dilettevole dell’usato, è quello in cui, per una troppo comun opinione, egli crede, che la sua unica cura esser debba il piacere. Allorchè il Sole indora de’primi suoi raggj la cittade di Londra, la picciola riviera di Lee1 è già fornita d’un doppio ordine di pescatori, che colla lenza alla mano, attendono in profondo silenzio il sospirato segno dal mobile sughero. Tutte le facoltà dell’anima interamente abbandonansi all’attrattiva d’un sì innocente piacere. Travagli passati, inquietudini dell’avvenire, tutto si scorda. Il dolce fremito dell’onda, il garrir degli uccelli, cancellano la trista idea delle aspre grida d’una moglie importuna, e del fastidioso pianto dei figli. Il piacere della pesca una gioja al paro d’esso tranquilla, che non è soggetta ad alterazione veruna.

Lo scolaro, che dall’amor è svegliato, esce con precauzione da una casa in cui tutti son ancora immersi nel sonno. Egli vola dalla rubiconda sua amante, e seco lei arriva ben presto a White o a Hum-Seathouse2 colà si regalano de’berlingozzi caldi, e del The, e nel bollente liquore affogano le cure di Cheapside, o di Newgate3 A questo piacere quello del passeggio succede. Le deliziose campagne di Highgate, e di Hampstead4 sono, durante una parte del giorno, il soggetto del loro trattenimento, e della lor ammirazione: e soprattutto la dilettevole sera, che di passare insieme promettonsi, allorchè abbia la notte coperto i piani dell’ombre sue, tanto agli amanti propizie.

Il garzone beccajo, di occhio scintillante ed ardito, col berrettone rosso che gli copre l’orecchio, vestito d’un casacco bianco come la neve, passeggia a braccio steso, tenendo in una mano la più bella delle sue pippe piena di scelto tabacco. Dietro lui, o al suo fianco, trotta una grossa cuoca, oggetto delle sue rustiche compiacenze. Cammin facendo ella riceve, come l’incenso più grato, i globi di fumo, ch’egli scocca al suo volto. Il fazzoletto del più studiato Petit [525] Maitre non esalerebbe per essa sì deliziosi profumi. La di lei vesta sciolta, formandosi nello strascico in larga coda, nelle sue ondulazioni dà mille gradazioni differenti ai fiori ond’ è sparsa. Ella è orgogliosa al paro del robusto amante. Costui può ignorare il linguaggio dei galanti del bel mondo, ma di tempo in tempo ei lascia cadere sopra di lei de’sguardi infiammati, che spiegano bene tutto l’ardor del suo amore. S’essi scoprono nelle vicinanze d’Istington5 un bue bene ingrassato, una pecora di gran bianchezza, ne fanno tosto il soggetto del loro trattenimento: essi mescolano co’ piaceri gli affari, e nel loro passeggio pensano con diletto al profitto, che ponno fare nel giorno seguente al mercato di Smithfield.6

Da un’altra banda vedesi il grazon di bottega colla mercantessa da mode. L’uno è un Petit-Maitre compito, l’altra la più raffinata civetta. Essa parla, parla, né mai la finisce. O che lingua! Egli non si sazia mai di guardarla: è la sua divinità. Essa lo assedia cogli affettati suoi modi, con delle occhiate seducenti, e in quei momenti medesimi d’ingannarlo procura. Fa lo stesso colla metà degli scolari di Londra, ne v’è alcuno, che possa averla per amante, o per moglie.

Li Tessitori, i Calzolaj, i Fabbri, escono in folla da Spitafield7 e vengono ad empire le osterie di questo sobborgo. Tutta la loro spesa si limita a una quarta o due di cattiva birra. Impiegano il resto della giornata.a cercar de’prugnuoli, o a cogliere il biancospino, e tornano tanto contenti, e gloriosi quanto de’soldati che rientrano al campo carichi di spoglie nemiche.

Rivogliamo i nostri sguardi dall’opposta parte, usciamo dalla porta, che conduce a Brentford, a Wickenham, a Richemond; noi vedremo il mercante paffuto condurre in biroccio la sua robusta metà. Al fianco suo lo studente in Diritto passa in trionfo colla novella sua cortigiana tratta dai contorni di Covent Garden8 .

Coraggio, giovani libertini, fate girar il vostro carro; abbandonatevi al piacere; esso vi costerà caro: ma la follia de’vostri Clienti vi somministerà da riparar queste breccie. ◀Zitat/Motto ◀Fremdportrait ◀Ebene 3

L’Ecc. Lorenzo Rizzo con suo Testamento 1705. 12 ottobre instituì Commissaria la Scuola grande di San Giovanni Evangelista acciocchè ogni anno nel giorno di S. Bartolommeo abbiano essi confratelli di detta scuola a graziare tre Donzelle la prima Gentildonna di quelle di Famiglia abile al Seren. M.C. di buona fama, e ottimi costumi, la Seconda Cittadina, e la Terza di più bassa condizione. Il tutto come sopra, ma devono essere Veneziane e tali grazie lor devono essere corrisposte o per il loro monacato, o per il matrimonio, e in questo anno per cadauna tocca Duc. 70. e ciò anche in ordine alla Parte di dette Veneranda Scuola del giorno 9. Agosto 1744 ratificato dal Mag. Ecc. de’Revisori, ed Inquisitori Sopra le Scuole grandi nel giorno 13. Agosto 1744.

Persone Che Cercano Impiego.

Abbiamo invano tentato finora di far adottare alla nostra Patria il costume plausibile di tante colte estere Capitali di servirsi d’un foglio pubblico per certe scambievoli famigliari occorrenze. Ciò che altro rendesi utile e necessario, tra noi diviene un oggetto d’indifferenza, e forse talvolta opera un effetto contrario al fine propostosi. Sembra che il farsi annunziare sulla Gazzetta indichi a svantaggio di chi esibisce all’altrui servizio la propria capacità, un avventuriere, un ozioso, un vagabondo, o uomo di non buona fama: senza riflettere, che per mancanza d’aderenze, e di mezzi, lagnuir si lasciano tanti e tanti, che per abilità, e per onore, meriterebbero i posti occupati da certi sciocchi favoriti, e da certi ministri rapaci, che impunemente assassinano i loro creduli, o disattenti padroni. Questo pregiudizio volgare, che fa sì gran torto ad una Metropoli tanto spregiudicata sopr’altri punti, non ci sgomenta dall’impresa di superarlo, la quale rimanendo anche in avvenire senza effetto non lascierà per questo di meritarci l’approvazione degli uomini illuminati, che bene intendon le cose. Per ciò cogliendo tutte le occasioni di sollecitare la pratica dell’uso, che non si vuole ricevere, facciamo noto:

Che si ritrova in questa Città un uomo di civil condizione, e d’onesto carattere, non Veneziano ma suddito di questa Repubblica nato in una Città di Terraferma, d’anni 38, opportuno per le sue cognizioni al posto di Secretario in qualche nobil Famiglia, o d’Agente tanto in Città che in Campagna. Della Sua esatezza, e pontualità darà egli all’occorrenza l’indirizzo per le necessarie informazioni. Egli accetterebbe anche l’incontro di collocarsi in altri Paesi.

Chi avesse bisogno d’una persona tanto a proposito per simili impieghi, o potesse dar qualche lume a vantaggio suo, farà grazia dirigersi al Signor Colombani a S. Bartolommeo, dispensatore di questo Foglio.

Il Tentente di Campagna rimasto ucciso dall’assassino al Tretto era un certo Alessandro Stercole, non quel Bastianello, che serve attualmente il Reggimento di Padova.

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Furti Domestici.

Exemplum► Sabbato della scorsa settimana un negoziante di gioje di questa Piazza, che ne intende il lavoro per pratica, e lo fa eseguire in una delle Volte di Rialto, s’è partito verso Mestre onde starvi tutta la Domenica, e ritornar Lunedì. Consegnò le chiavi d’uno scrigno in cui c’era una capitale (come dicesi) di 1700. Zecchini in capi da metter in opera, ad un suo Agente di cui doveva fidarsi onde continuato fosse in quel giorno il travaglio. Questi lo vuotò, e la sera imbarcossi colla sua Favorita, e la di lei Figlia, per quanto è detto, nella Corriera di Bologna. Tornato a Venezia il suo padrone ritrovò questo vacuo. ◀Exemplum ◀Ebene 3

È ben da credere, che il reo non possa andar impunito, quando certe siano le traccie della sua fuga.

Suicidio Tentato.

Una Giovine maritata, con figli, colla madre ammalata, lagnavasi da qualche giorno per vedersi priva del nutrimento d’un suo lattante Bambino, e in angustie di situazione era abbandonata ad una profonda tristezza.

Giovedì mattina risolse d’ammazzarsi, e si diede due ferite al collo con un coltello. Si ritrovò giacente nel sua camera, creduta morta. A qualche segno di vita si corse a chiamar i soccorsi della chirurgia, ma ad onta di essi, è in pericolo di vita.

Il tristo avvenimento successe in questa contrada di S. Felice, e la donna infelice, che soggiacque alla diabolica tentazione, è moglie d’un Capo de magazen.

In Senato 13. Agosto.

Sopra Prov. Alle Biave

E. Pietro Vettor Pisani Proc.

Prov. Ori E Monete

E. Angiolo Zustinian 2do.

Partenze Maritime

Per Corfù

Capitani Angiolo Favro, Zuan . . . .Giuseppe Scarpa. Tutti entro un mese

Per Costantinopoli

Capitani Pietro Zane, e Girolamo Zulian entro un mese

Per Cattaro

Patron Xaverio Serovich entro un mese

Per Corfù e Zante

Capitan. Spiridion Mataranga entro un mese

Per Cefalonia

Capit. Zaccaria Supsich entro un mese

Per Manfredonia

Patron Fortunato Padoan entro un mese

Per Le Bocche Di Cattaro

Patroni And. Radimiri e Zuan. Bat. Chiurich entro un mese

Per Bari

Pat. Franc. Polo di Simon trà un mese

Per Zara

Pat. Francesco Farbantina trà 15. giorni

Per Spalato

Pat. Franc. Bertoli trà 15. giorni

Per Traù e Spalato

Pat. Franc. Cerovisca tra 15. giorni

Per Marsiglia

Capit. Tom. Contelli tra un mese

Per Curzola

Pat. Marco Bujanich tra 15 giorni

Per Amsterdam

Capit. Teunis Everte trà un mese

Per Malta

Capi. Francesco Caccace trà un mese

Per Smirne

Capit. Cosimo Buratovich trà un mese

Cambj. Giovedi 14. Agosto.

Lione 58 e mezzo.

Parigi 58 e mezzo.

Roma 63 e un ottavo.

Napoli 116 e mezzo.

Livorno 100 e tre quarti.

Milano 154.

Genova 91 e 7 ottavi.

Amsterdam 93.

Londra 49 e 3 ottavi.

Augusta 102 e un quarto.

Vienna 195 e mezzo.

Delli due nominati per Sotto Piloti delle due nuove Galeotte, che sta per uscire dall’Arsenale, uno solo fu eletto dall’Ecc. Magistrato all’Armar, ed è il Signor Giulio Gelich. Del secondo seguirà l’elezione oggi dopo pranzo.

All’Ospitaletto si replica con molto applauso una nuova Azione Sacra inti-[528]tolata Salomone, messa in musica dal Sig. maestro Francesco Gardi di cui nel Foglio v. vi si dirà qualche cosa di più.

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Brescia 3. Agosto 1788

Brief/Leserbrief► Martedì 29. spirato si è tenuta nella Chiesa di S. Maria delle Grazie l’annua pubblica Accademia di queste Scuole. V’intervenne in forma pubblica il Settemvirato di questa Illus. Città ad onorarla. Vi fu concorso di molte persone letterate a bella posta ivi portatesi per gustare le sempre stimabili composizioni del Sig. Ab. Don Domenico Colombo pubblico Professore di Eloquenza. Tutti restarono, come se l’aspettavano, soddisfatti, de’pezzi poetici scritti dalla sua brillante penna.

Il Soggetto fu il Sacco di Brescia seguito nel 1512. Dopo una sontuosa Sinfonia si aprì l’Accademia colla recita del seguente Sonetto, che indi si dispensò agli astanti in istampa.

Ebene 4► Suona Marte crudel la seral tromba,

Che di freddo spavento, empie la terra:

M’apre la strage sotto il piè la tomba,

E ogni via di salute occupa, e serra.9

Già il Gallico furor sovra noi piomba:

Urta, calpesta, arde, distrugge, atterra;

E orribilmente intorno il Ciel rimbomba

Dei gridi della strage, e della guerra.

Tetro squallor per l’aria si diffonde:

Arde la pugna; e l’ira delle spade

Col vinto il vincitor mesce, e confonde.

Corrono indarno i Sacerdoti al Tempio:

Tutto è terror; e fatta è la cittade

Dello sdegno del Ciel misero esempio. ◀Ebene 4

Furono recitate da abili giovanetti tre Egloghe del sullodato Sig. Ab. Colombo, che a giudizio degl’intendenti sono di un sommo merito, e mostrano i talenti del felice compositore sempre fecondi di nuove bellezze. Si ammirò anche il suo discernimento giudizioso, nel mettere in vista sì appagante gl’interessanti fatti della nostra patria. Si recitarono altre composizioni poetiche in Latino, ed in Italiano di quando in quando interrotte da’suoni di una scelta orchestra. Esso Sig. Ab. Colombo ha ricevuto dagli Illus. SS. Deputati Pubblici a’ quali fu dedicata l’Accademia, molti encomj, e da molte persone dotte fu stimolato di dare alle stampe le dette Egloghe. In fine si compì la festosa Accademia colla dispensa ai giovani che si distinsero di varie medaglie d’argento, e di alcuni Libretti pulitamente legati.

Ciò che a tutti rincresce, è che il suddetto Sig. Ab. Colombo vuole rinunciare al suo impegno; ed è tanto più riflessibile tale mancanza, in quanto che vi è scarsezza di abili soggetti, che anche viene aumentata dallo scarso onorario, che hanno li Maestri di queste Pubbliche Scuole; e non tutti sono come il sud. Sig. Ab. Colombo, che può stare molto bene a casa sua senza alcun benefizio estraneo. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1

1È questa un picciola riviera simigliante a quella de’Gibelins a Parigi.

2Come il pantano di Parigi.

3Strade di Londra nelle quali abitano molti mercanti.

4Paesi ameni nei contorni di Londra.

5Bettola dei contorni di Londra.

6Mercato di bovi.

7Quartiere dei Tessitori ed altri Artigiani.

8È questo un quartiere tanto screditato quanto certe strade a Parigi.

9Gastone di Fois Comandante delle Truppe Francesi diede in tal anno il Sacco alla nostra infelice Patria, come si può rilevare dalla descrizione, che ne fa specialmente Cesare Anselmi Bolognese, quale si trova in fine della Storia di Brescia del Capreoli. Si stà in attenzione presentemente di vedere a comparire uno scritto, che va compilando il Nostro Patrizio Signor Antonio Brognoli su tal soggetto, ed è da lusingarsi, che avrà l’incontro dell’altra di lui opera già pubblicata sull’Assedio di Brescia.