Ad empire il vacuo, che lasciò il
merito giubilato del Zeno alla Corte Cesarea, l’Italia
somministrò il Metastasio Romano. Se di quello si disse, che
aveva più arte che natura, fu detto allora di questo, che aveva
più natura che arte. Di fatti la suo Didone, e qualch’ altra
delle sue prime produzioni Drammatiche sofferse da’Critici degli
attacchi fortissimi. Mettevan essi a severo esame tutto ciò che
usciva della sua penna, e paragonandolo alla solidità dell’Opere
del suo precessore acuivano l’ingegno per iscoprirne, e
manifestarne i difetti. Questo grand’uomo, che incapace
d’invidia, non era soltanto il panegirista sincero degli altrui
meriti, ma con una generosità in letteratura assai rara
arricchiva de’lumi suoi gli Autori che a lui ricorrevano prima
di pubblicare il loro Scritti, e ad essi prestava i Libri
occorrenti, s’offese del sospetto ingiustissimo, ch’egli avesse
avuto parte nelle accennate Critiche, che comparvero al
Pubblico, le quali tesero ad offuscare l’aurora d’una gloria
nascente, che prometteva quel fulgido meriggio a cui giunse. Il
Metastasio è l’Autore, che non ha d’uopo d’elogj, o di
testimonianze onorevoli. Il suo credito nulla può discapitare
col biasimo, nè acquistare colle lodi. Chi si sforzasse di
persuadere il Mondo, che il Sole è una fonte di luce,
impiegherebbe invano le più belle parole. Pure negli Oggetti più
chiari vi sono sempre de’punti invisibili per la comune degli
uomini, che si scoprono al telescopio dell’Intelligenza; e chi
volesse leggere gli Elogj del Metastasio degni di lui, e di chi
glieli fece, può trovarli in Voltaire trà i Francesi, e trà noi
in Calsabigi, e in Atreaga nella recente sua Opera pregiatissima
Delle Rivoluzioni del Teatro Museale Italiano. Un pregio
singolare di questo immortale Poeta ci sembra quello d’aver
saputo dire tutto ciò che ha voluto, scartando tante migliaja di
voci, e impoverendo la Lingua senz’aver penuria di quelle scelte
parole armoniche, che rendono musicali i suoi versi; e di averlo
detto con tanta chiarezza, che spiega tutto il bello, e fa
gustare le sue dolcezze non meno all’ uomo di Lettere, che all’Artigiano più rozzo. Una sentenza gravissima
racchiude l’aria Se a ciascun l’interno affanno, e non v’ha
donnetta, che non la capisca. Quattro parità in cinque versi di
sette Sillabe l’ultimo de’quali è tronco, contiene quella Orsa
nel sen piagata e tutti le intendono senza la menoma difficoltà.
Ad un Soldato semplice, ad un Cacciatore volgare, ad un Pescator
Buranello, o Chiozzotto, si reciti l’aria
Livello 3
Citazione/Motto
Sogna il guerrier le schiere,
Le selve il cacciator, E sogna il pescator Le reti, e
l’amo.
Anch’essi diranno oh bella! perché le idee sono semplici,
chiare le parole, facili i versi. Gli Eroi del Metastasio sono
amabili per ciascun ordine di persone, la sua morale non trova
chiuso a nessun cuore l’ingresso, tutto è per tutti. Incanto e
delizia del bel Sesso senz’essere escluso da’ricettacoli della
rigida Filosofia, vive ancora, e vivrà fino alla fine de’ secoli
nell’ Opere sue, nelle menti e ne’ cuori de’ sensibili suoi
leggitori per i quali è una Poetica Divinità a cui tributansi
incensi ed omaggj. Questo gran Genio, che tant’onorò l’Italia,
avrebbe potuto mai godere degli agii, e della magnificenza d’una
Corte se in Italia fosse rimasto? Se non regnava in quella di
Vienna lo spirito protettore delle Muse Italiane? I Calsabigi, i
Coltellini, i Migliavacca ov’ebbero adito di provare i loro
talenti drammatici, ove ottennero compenso, e premio? Nella
Germania. Per essere più famosi solo bastava che il gran
confronto vicino non li avesse abbassati. Il Metastasio è un
Sole, che scolora tutti gli altri minori. Ma ove risplende?
Nelle infinite edizioni delle sue Opere. E in Teatro? Oh! in
Teatro nò, perch’è ito giù di moda, e non comparisce che qualche
volta mutilato, cangiato, o ridotto all’ odierna usanza. Oh quì
sì, dilettissimo Signor Anonimo, che il vostro sdegno avrebbe
tutte le ragioni di scagliarsi sopra un abuso sì detestabile
della venerata Poesia del nostro immortale Autore. Dovevate
risparmiare le invettive, che presentemente non convengono, per
impiegarle a proposito sopra queste licenze sacrileghe, che
daranno argomento al Foglio venturo. Tristezze. In uno di questi
Fogli, non ha gran tempo, abbiamo narrato il latrocinio fatto
alli Signori Capovilla, e susseguentemente l’arresto de’rei.
Mercordì p. p. soggiacquero, la serva all’infamia della Berlina,
ed il suo Amante, che dicesi sia un Pizzicagnolo, chiamato nel
nostro vernacolo Luganegher, a quella della frusta; questo
pubblico castigo ha preceduto la prigionia della donna, e la
condanna al remo dell’uomo. Il Popolo umanizzato non riguarda
più la berlina come un oggetto degl’insulti suoi, ma piuttosto
di compassione, e carità. Lo sperimentò anco quella Femmina
sciagurata a cui si fecero delle elemosine, e fino lo stesso
Carnefice, che dandone l’ esempio, e mostrandosi pietoso
co’malfattori che gli capitano alle mani, è giunto a ricevere
gli onori del teatro: cioè uno strepitoso sonoro applauso. Alle
ore 21 dello stesso giorno si sviluppò un irreparabile incendio
nella Calle de’Balloni situata all’estremità
della Merceria vicina alla Piazza. Suonò per non poco tempo
campana a martello, e lo spavento degli abitanti di que’
contorni fu sonno: tanto più che soffiava un vento gagliardo. Il
soccorso degli Arsenalotti ha potuto impedire l’estensione, che
minacciavan le fiamme, e ristringere la rovina alli due Casini
dell’E.E.L.L. Niccolò K. Foscarini, e Zuanne Da Lezze. Questo si
salvò salendo sul tetto, e passando in altra Casa vicina.
Ricuperò soltanto le cose preziose, e tutto il resto rimase in
preda del fuoco. La sua origine è incerta come quella di tutti
gl’incendj, nè trà tanti discorsi che si fanno si sà quale abbia
maggior fondamento.
In M. C. 17. Gennajo.
Pod. A Torcello in luogo di E. Nuzio Balbi dura m. 16. E. Franc.
Bembo qu. Zorzi. Cam. Cast. a Veggia in luogo di E. Dom. Is.
Marin dura m. 32. E. Orso Rug. Badoer. Cam. a Bergamo in luogo
di E. Z. Battista Balbi dura m. 32. E. Anz. Cicogna di Girolamo.
Cam. a Vicenza in luogo di E. Piero Badoer Sec. dura m. 16. E.
Lun. Ans. Bembo di Gio: Antonio. Cast. di S. Nic. di Sebenico
dura m. 24. in luogo di E. Z. And. Pasqualigo E. Ant. Riva qu:
Marco. Degan in luogo di E. Marc. Ant. Badoer + E. Giac.
Trevisan qu: Domenico. Al Mobile in luogo di E. Alvise Condulmer
E. Z. Vic. Tron di Zuanne Secondo. Alla Tana in luogo di E. Z.
Battista Mora Primo. E. Dom. Condulmer di E. Paolo Ant. Al Dazio
del vin in luogo di E. Iseppo Michel E. Iseppo Michel Primo qu:
Iseppo. Dieci Savj de’Suppositi. E. Paolo Minio di Zuanne. Per
Testamento del N. H. E. Antonio Zantani Cav. nella Sessione del
M. C. di questo giorno li 36 Patrizj, che vanno in elezione,
hanno 3 Ducati per ciascheduno. Funzioni Sacre. L’Arte
de’Luganegheri ha la sua Scola in Contrada di San Baseggio sulle
Zattere, acquistata nell’ anno 1681, e ristaurata presentemente
per opera del zelante Gastaldo Ambrogio Ruggieri. Essa è
dedicata a Sant’Antonio Abbate Istitutore de’Monaci Egizj, la
cui sesta che cadde nel passato Giovedì si celebrava una volta
nell’ora soppressa Chiesa a lui dedicata, che uffiziavasi dalli
Can. Regolari di S. Salvatore. In questo superbo Tempio seguirà
domani l’annua solennità, dove ha il suo Altare l’Arte suddetta,
e si espone alla divozione de’Fedeli una mano di sì glorioso
Santo trasportata in esso dalla soppressa Canonica, per
Terminazione dell’ Eccellentissimo Magistrato sopra Monasteri.
Bastimenti di Partenza. Capit. Dom. Scarpa per Corfù. partirà
entro il mese corrente. P. Gius. Bottolo per Spalatro trà giorni
quindici. P. Franc. Bertoli per Spalatro nello stesso termine.
Capit. Nic. Ponzetta per Corfù entro il cor.
mese. Cap. Carlo Rossin per Cipro entro il cor. mese. P. Ant.
Nanadich per Curzola trà giorni quindici. Cap. Gio: Grego per
Palermo entro il cor. mese. Capit. Nic. Comello per Malta entro
il cor. mese. Cap. Ravenna per Genova e Messina, entro il cor.
mese. Arrivo di Bastimenti
11 Corrente.
Pielego Patr. Michel Silvestrini da San Menajo diretto a Zuanne
Speranzoni con 2 migliaja Limoni alla rifusa 80 m. Naranze dolci
alla rifusa 38 casse e 7 Bar. Rasina 7. Bar. e 5 Scatolette
Manna 4 Sachetti fighi. Piel. Par. Matteo Tabolo da Sebenico con
1 Bot. e 2 Carattelli Vino 3 Mogliazzi e 1 Bar. Olive salate, e
1 Balletta Panni di ritorno. Brac. P. Cristof. Ballabusich da
Cattaro e Castel Nuovo con 4 m. Castradina fumata, 54 Bar.
fighi, 4 Casse Cand. di sevo, 1 Bar. Carne salata; 1 bariletto
Olive nere, e 3 Cai d’ Oglio di 30 Bar. ca. di portata Par. e
Marin.
12 Detto.
Piel. P. Arcangelo
Brazzetti da Città Vechia, e Spalatro. In Città Vecchia Legna da
fuoco, 1 Vaso Qunitessenza, 30 Fag. Grippola, 13 Bar. Olive
nere, 2 Fag. Straffusaria. Dal Lazz. di Spalatro 7331 Bariletti
15 Mogl. e Mastelladi Fighi fortiti, 25 Bar. Sevo colato, 4380
Pelli Becchine Boldroni, 161 Bar. Olive nere, 22 Casse cand. di
sevo di tramesso, 3 Bar. Zebibbo, 1 Fag. Cera gialla, 1 Fag.
Cera vecchia, 1 Bar. Otton vecchio, 6. m. Ferro vecchio 15 m.
cir. Vetro rotto. Di tramesso 638 bariletti fighi sortiti, 2
Bar. e un vaso Olio 4 Bar. Carne salata, 3 di Scemi, 12 Lingue
asciutte, 8 salate 1 Barilotto sugo di Marasca, 10 Olive e
Fighi. Piel. Pat. And. Lipovas da Cattaro con lib. 15910 carne
fumata, 2 Rot. Rassa bianca, 1 Cassa e 1. Fag. Seta grezza.
Portata Pat. e Marin. 3. Cai Oglio di Bar. 18, 5 Temporali
salati, 1 Fag. Rame vecchio, 12 Cassoni Cand. di sevo e 1
Cassetta, 58 Fag. Pelli Boldroni di Num. 4389. Checchia Cap.
Antonio Sirovich da Smirne. A Spir. Zinghirlara 1080 Cantara
Vollonia, 163 Barili e 460 Scatole Uva grossa, 1 Balla in 3
Ballotti Filati rossi, 44 Palche di rame. Ad Alessio Cottovoschi
3. Bal. pelo di Cammello, 23 Ballotti Cuoj salati. A Reh e
Laminitz 56 Bar. Orpimento, 4 Bal. pelo di Cammello. A chi
spetta 432 Scat. Uva grossa. 60 Cant. Vallonia, 2 Bal. Seta. A
Giov. Henzelman 3 Balle Filati, 2 Ballotti Seta e 1 Balla. A
Spir. Taraculli 4 Bal. Filati. A Giorgio Veludo 8 Ballotti
Filati, 188 Scatole Uva grossa 160 Cilelle di Rame. A Daniel
Bonsil e Figlio 10 Bal. e 3 Ballotti Seta. Ad Apostolo d’Apell 8
Sacchi Semenzina. A’ Fratelli Gritti qu: Gian Carlo 2 Bal.
Gottoni filati , 1 coltra involta in Canevazza. A Zuanne Lazzaro
1 Bal. Seta. All’Ordine 22 Bal. Gottoni Sodi, 2 Bal. e 3
ballotti Filati, 2 Bal. pelo di Cammello, 3 Bal. Seta, 3
Ballotti Bordati, A Panagiotti Moscapachi 3 Bal. Bordati lib.
230. A Menachen di Leon Vivante 13 Bal. Filati
rossi. A Pietro Manzoni qu: Joseph 2 Bal. Seta. A Spir. Conomo e
Comp. 3 Bal. Filati, e 1 Cassetta fatture a lume di ritorno. A
Matteo Lipovas 16 Panni Storace. A Calzavara Coltre N. 31. A
Francesco Passa lacqua 1 Bal. Coltre, 1 Cassetta Cappelli di
ritorno. A’Fratelli Artelli 30 Svat. Uva grossa, 20 Plache di
rame. A Leon. Mortari 20 Scat. Uva grossa, 4 Barile Petimè.
Portata del Capit. 2 Fag. Bordati e 4 di Coltre. Checchia Danese
l’Orion Cap. Jess Olloffen Tonderug da Peterburgo raccom. a
Gius. Treves qu: Emanuel. A S. E. Federico Foscarini, 3 Bar. e
2. Casse merci di stampe e roba da uso. A Giuseppe Treves 251
Colli Bulgari, 1774 Mazzi Lino grezzo, 7714 Lame ferro grezzo.
13 Detto.
Nave Diligenza Cap. Ant.
Colludrovich da Lisbona, Parcenevoli li Signori Conti Revedini
qu: Ant. Ad essi 105 Casse Zuccari bianchi, 58 di Mascabadi, 495
sacchi Caccao. Al C. Bonomo Algarotti 50 Caffe Zuccaro, 1443
Pezzi Legno Brasil di Cantara 200. A Rech e Laminitz 84 Casse
Zuccaro. A Gius. Carminati e Figlio 8 Casse Zuccari bianchi, 10
Fardi Cannella garofolata. Al Sig. Mussi 1 Bar. Bino. Portata
Capit. e Marin. 9 Baril. da secchio di Vino Malaga, 5 Casse Vini
di qualità diverse, e 24 Bottiglie a rifuso. Polacca Capit.
Franc. Marchesini da Santa Maura raccom. a Zuanne Millaj.
All’Eccellentissimo Magistrato al Sal 277 Mozza Sal. All’
Eccellentissima Casa dell’Arsenal Gomene di Nave, e Tramessi
diversi, come nel Rollo del Guardiano.
13 Detto.
Checcia La Giustina Capit. Trodoro Wecovich da Genova e
Messina con
da Genova.
A Samuel Moscovia 3
Bar. Mandole. All’Ordine 5. Fardi Gialappa, 6 Casse Chinna, 6
Fusti a lume. A’ Fratelli Revedin 7 Bar. Grana, 4 Bar. e 1
Cassetta Vino, 12 Balle Lana di Spagna. A Giuseppe Reali 2 Bal e
12 Ciurli Garosolata, 1 Cassetta Droghe. A Gir. Manfrin 3 Rolli
e 1 Cassetta Tabacco, 2 Casse Quadri. Ad Ant. Bened. Buratti 96
Pezzi Legno Santa Marta. A Grego de Grandio 2 Bar. Vino, 1
Cassetta Tabacco, e 1 Cassettina Cioccolata. A Minach qu. Giacob
101 Pezzo Legno Fernabuco, e 110 di Santa Marta. A Iseppo Rubbi
2 Casse Chinna, 10 Bar. Amito. A Pietro Scipioni 1 Fusto
Mandole. A Francesco Plebani 2 Casse Cannellina di Goa. A Moisè
David Sarfatti 37 Bar. Pignoli, a una Cassa Chinna. A Rioni e
Milesi 58 Pezzi Legno Santa Marta. Agli Eccellentissimi V. Savj
alla Mercanzia 1 Cassetta con una Specchio. A Pietro Corner 1
Cassetta Manoscritti e Scritture. A Gaetano Poli 5 Bar. Vino, e
1 Scat. Divozioni. A Gio: Pacipari 2 Giare Mantecca di Caccao. A
Dan. Bonsil e Figlio 1858 Pezzi Legno Campeggio. A Giuseppe
Buovich per conto proprio 4990 Pezzi Legno Campeggio di lib. 2
m. c.
Da Messina
Agli Eredi Rubbi 646
Cassette Zebibbo e Calabria. A Franc. Federico Faus 6 Stipe
Crivelladure di Tartaro. A Peitro Lovisello 2 Botti Agro di
Limon. A Leon Baviera 32 Casse Limoni, 4 di Portogalli, e 4
Botti Agro di Limon. Piel. Cap. Iseppo Franzosetto
da Traù Zara, e Umago con Da Traù 8 Migli. Fighi sortiti in
Bariletti, 1 Sacco Polv. di Grippola. Da Zara 10 miglia Ulive
salate, 4 migli. Strazze a rifuso 2 migli. e mezzo Vetro rotto a
rifuso, 2 migli. Ferro vecchio a rifuso. Feluca P. Dom. Paladino
da Manopoli, Jessi, Liesina e Trieste con
Da
Manopoli
1 Collo Fazzoletti a fassa di Bombace 1
Collo Gucchiarie di Bomb. 1 Collo Dimiti di Bombace, 1. Collo
Coperte di Bomb. 1 Collo Felpa di Bomb. 12 Colli Filati bianchi,
1 Sacco mandole, 1 Fiasco Spir. di Bergamotto 4 Sacchi seme di
Cedro. Nave La Madre Amorosa Cap. Simon Budonich da Cipro e
Alessandria, Parcenevole Giuseppe Treves qu: Emmanuel.
Da Cipro al Trevves sud.
2 Sacchi Storace,
36 Ballette Gottoni sodi, 1 Cao Vino Commendaria, 110 migli.
Terra d’Ombre da saorna. A Menachen di Leon Vivante 4 Bal. Seta
grezza. Ad Ant. Gellich 2 Cai vino Commendaria. A chi
presenterà, 13 Cai Vino Commend. e 2 Bal. Seta grezza. Al Conte
Dom. Serioli 2 Bal. Seta grezza e 4 Scat. Storace. A Pietro
Vassallo 1 Cao vino Commendaria. A Staf. Craglietta 4 Cai Vino
Commendaria. A Carlo Acerboni 1 Cao Vino Commend. A Capit. Simon
Budonich 14 Cai Vino Commend. A Dom. dalla Bona 10 Cai Vino
Commend.
Da Alessandria con
Al sud. Treves
Caffè Balle 79 Fardi 34 e Coffe 26. Cuoj di Vacca 1769, di Toro
432, 1 Cassa Droghe, e una Cassetta setarie di ritorno. A’
Fratelli Martorello 5 Balle e 3 Involti Caffè. A Daniel Bonsil e
Figlio 38 Bal. Caffè, 500 Cuoj di Toro, e una Cassa Sal
Armoniaco. A Emmanuel Giacur 21 Bal. e 14 Fardi Caffè, e 2 Bal.
Droghe. A Niccolò Venerando 1ß Bal. Caffè. A Menachen di Leon
Vivante 2 Bal. e un Fardo Caffè. Ai Fratelli Alberti 2 Bal.
Caffè. A Martino Giussa 2 Bal. Caffè. A Gio: Diego Marinovich un
Fardo Caffè. A chi presenterà 1 Scaffazzo e una Cassa Droghe, 10
Scaffazzi Zaffroni, 1 Botte Rame vecchio, 9 Bal. e 7 Fardi
Caffè. A Lor. Bernardi 14 Scaffazzi Zaffroni, una Cassetta
Schinchi Marini, 10 Bal. Caffè, 1947 Cuoj Vacche. A Franc.
Ridolfo. 234 Cuoj Toro 1032 Vacca 3. Bal. Zaffroni e 3
Scaffazzi, 4 Bal. e 11 Fardi Caffè. A Gio. Dom. Ortes 1. Bal.
droghe, e una Coffa Caffè. A Giambattista Rossetti di Brescia 2
Bal. Caffè. A Giov. Torre una Bal. Caffè. A Rocco Nicolich 12
Bal. Caffè. A Gio: Henselman 14 Scaf. Zaffroni 3. Bal. Droghe. A
Simon Gagriza 5 Fardi Caffè A Michel Angiolo 1 Fardo Caffè. A
Gius. Vido 1 Bal. Caffè. A Pietro Capellis 2 Bal. Caffè. A Bart.
Ferrari 2 Coffe Caffè. A Pietro Bonicelli 1 Bal. Caffè. A
Fratelli Cavenezia 26 Scaf. Zaffroni. In tutto Caffè Balle 201
Fardi 74 Coffe 29 Involti 2.
14 Detto.
Piel. P. giac. Baffo da Porto Re con 270 Remi di Fagher 120
Stranghe da Calesso, 112 Remi d’ Agiere, 12 detti di tramesso,
3. Bar. Miel, 1. Fag. cera gialla, 1. Bariletto Rame vecchio, 1
Mastellado Miel. Galera la Fortuna ventura da Zara.
16 Detto.
Scialuppa Pachetto di Gottemburgo
Inglese, Capit. John Lyon da Alessandretta, a Cipro,
raccomandato a sè medesimo. D’Alessandretta, a chi presenterà,
di transito per Londra, 40 casse Pistacchi, 2 casse
gomma Ammoniaco. Per quì a Sebast. Battaggia 4 Ballotti
Pistacchj. Da Cipro a chi presenterà 1 Ballotto Pistacchi, e una
Cassetta semenze. Per soddisfare all’interesse, o alla curiosità
delli nostri Assocciati di Terraferma, abbiamo dovuto nel
presente Foglio dar tanta parte a questo Articolo Mercantile, di
cui non abbisognano quei di Venezia, perocchè si stampa di
tratto in tratto l’ arrivo, e carico de’ Bastimenti ad uso
de’Negozianti. Cambj. Parigi cinquantotto. Lione cinquantotto e
mezzo. Roma sessantatre e mezzo Napoli cento e diciotto e tre
quarti. Livorno cento e due. Milano cento e cinquantatre. Genova
novantadue. Amsterdam novantadue e mezza. Londra cinquanta e tre
ottavi. Augusta cento e due e tre quarti. Vienna cento e
novantacinque e mezzo. Esposizione per Carta. A San Lorenzo
Domenica e Lunedì 20, e 21 corrente A San Samuel Martedì, e
Mercordì 22, e 23 corrente Guardian Illustrissimo Signor Dom.
Varutti. Trattenimenti Accademici. Martedì sera l’Accademia, che
prima chiamavasi degli Ardenti, ed ora prese il nome
de’Rinnovati riassunse gli scenici suoi esercizj colla recita
d’una novissima mai più rappresentata Tragedia intitolata
Keleffa del. Nob. Sig. Alvise Querini membro della stessa
Accademia della cui istituzione non ci resta luogo a parlare nel
Foglio presente, ma lo faremo in quello di Mercordì ove si
renderà la dovuta giustizia all’Autore, alle Parti che si
distinsero nel recitarla, ed alla magnificenza dello Spettacolo,
ch’ ebbe il concorso, e l’applauso della primaria Nobiltà
Veneta. Teatri. La nuova Opera Buffa, che fu posta in iscena nel
Teatro di San Cassiano la sera dello scorso Martedì, precepitò
miseramente egli abissi. Risorsero da’ Regni Infernali i tre
Orfei a ravvivare il Teatro dopo la seconda recita della
medesima. A San Luca la Comica Compagnia continua a sostenersi
colla Fiaba delli tre doni. Molti ne dicono male ma ogni sera
concorre a vederla un mondo di gente, ed è incontrastabile il
merito dell’Autor suo d’aver trovata la via di far empire un
Teatro, ch’era quasi scordato dal Pubblico. Per cangiamento di
chi lo scrisse, e non per nostro errore, il Dramma Tragico da
noi annunziato col titolo di Scomburga si diede con quello
d’Ismondo Conte di Brescia tratto dalle Istorie Bresciane di
Veneto Autore. Egli ebbe la consolazione di vedere Giovedì, che
per la prima volta fu esposto a San Gio: Grisostomo, un Teatro
pienissimo d’Uditori, che l’hanno onorato d’una attenzione degna
dell’Attalia di Racine, o della Zaira di Voltaire.
Non s’udì per tutto il corso della Rappresentazione, nè il
soffio a trombetta d’un certo naso, che tentò il precipizio
della Etelvvige, e della Fiaba de’tre doni, nè alcuno di
que’sbadigliamenti narcotici, o di que’fischj insolenti, che
fecero terminare al secondo atto le False Confidenze del
Marivaux, e tesero all’ impresa medesima nella prima recita di
Polì e Jamnson. Il Popolo se l’hà succhiata saporitamente, ed al
suono della sua voce, e delle plaudenti sue mani, calato che fu
il Sipario, venne fuori l’Autor cappellajo mosso e guidato a
mano da un Personaggio, in mantello e in lauta calata sulle
spalle, come trovavasi trà le scene, a fare gli umilissimi suoi
ringraziamenti, co’soliti cenni, alla cortesia dell’ Udienza.
Prezzi delle Biade. Il Formento dalle L. 28 alle 30. Il Sorgo
Turco dalle L. 20.alle 20: 10. Commedie.
Giovedì
17 Gennajo.
A Sant’ Angiolo. Chi cerca d’ inganar
resta ingannato &c. A San Luca. Replica de’ tre doni. A San
Gio: Grisostomo. Ismondo Dramma Tragico. Mai più rappresentato.
Venerdì
A Sant’ Angiolo: Il Secreto
Commedia Spagnuola. A S. Luca, e a S.Gio: Grisostomo. Replica.
Per questa Sera.
A S. Angiolo.
Andromeda e Perseo &c. Mai più rappresentata. A S. Luca, e a
S.Gio: Grisostomo. Replica.
20 Gennajo
Alba
a ore 12 m. 30. Leva il Sole a 14 m. 7. Mezzodì a 18 m. 53.
Mezzanotte a 6 m. 53. Leva la Luna a ore 20 m. 41. Tram. a ore
12 m. 34.
21. Detto.
Alba a ore 12 m. 28.
Leva il Sole a 14 m. 15. Mezzodì a 18 m. 52. Mezzanotte a 6 m.
52. Leva la Luna a 18 m. 21. m. 53. tram. a ore 13 m. 20.
22 Detto.
Alba a ore 12 e m. 26. Leva il
Sole ad ore 14 e m. 13. Mezzogiorno a ore 18 m. 51. Mezzanotte a
ore 6 m. 51. Leva la Luna a ore 23 m. 11. Tramonta a ore 13 m.
59.
23 Detto.
Alba ad ore 12 m. 24. Leva
il Sole a ore 14 m. 10. Mezzodì a ore 18 m. 50. Mezzanotte a 6
m. 49. Leva la Luna a ore 0. m. 31. Tramonta vacuo.