Citation: Giovanni Ferri di S. Costante (Ed.): "Il perdono", in: Lo Spettatore italiano, Vol.2\07 (1822), pp. 29-30, edited in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Ed.): The "Spectators" in the international context. Digital Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.997 [last accessed: ].


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Il perdono

Citation/Motto► Pro peccato magno paululum supplicii satis est patri.

Teren.

Basta a un padre per un delitto anche grave un leggero castigo. ◀Citation/Motto

Level 2► Level 3► General account► Al fuoco, al fuoco: s’udì di mezza notte per la mia contrada gridare, raccontava Eugenio; perchè io uscito fuori, vidi ardere la casa d’un onorato mercatante mio vicino, la cui famiglia era campata dall’incendio, ma quella cascava in cenere. Menai a casa mia quegli sventurati; e fattici alla finestra a guatar tanto danno, ci venne veduto uno spettacolo molto più crudel del fuoco: ed era, che alcuni scellerati le cose non tocche dal fuoco rubavano.

O Nina, disse lo sconsolato marito, io mi credea ieri l’uomo più fortunato del mondo, ed oggi sono il più miserabile. Non vi disperate, diss’io: nessuno sotto sì buona stella ci nasce che non gli si ecclissi mai. Quanto sarebbe stato il vostro infortunio più grave, se la vostra bella Nina fosse tra le fiamme rimasa! E non potea, continuò la donna, anche il nostro Luigino pericolarvi? e se lo stringea forte in grembo. Ben si confortarono a queste parole, e ne dieder segno con un cotal riso ne’loro occhi apparito, quasi dimentichi della presente sciagura. O amici, io dissi, troppo miglior fortuna vi si converrebbe: ma come [30] che or diserti siate, fate cuore, che Dio vi può bene tornare a felice stato.

Ahimè! gridò Nina, il padre mio, mio padre! . . . ; e, quasi d’alcun rifugio cercando, ricoverò nelle braccia del marito, l’unico rifugio che le avanzava. In questo sopravvenne un vecchio: O Enrico, dicendo, ho udito il fiero vostro accidente; e me n’è sì forte doluto, che fin da ora, della rapina che fatta m’avete, vi do il perdono: era la mia figliuola un tesoro che non intendeva di dare a voi; ma poscia ch’ella da sè vi si è data, e voi l’amate e cara l’avete, intendo che vostra sia del tutto, con quella dote che le ho finora niegata. Giù n’aspetta il legno: venitevi a stare in casa mia fin che sia rifatta e racconcia la vostra. E questo detto, corse ad abbracciar la figlia ed il genero. Sgombrò allor dalle mie stanze ogni mestizia, e fummo tutti da inestimabil gioia soprappresi: ma vie più Nina ed Enrico, i quali, vinti dalla gratitudine, non potendo altro, teneramente piangevano. E quando mi si dipartirono: Vedete, dissi ad Enrico, una disgrazia conduce talvolta alla felicità. Sì, rispose egli, io benedico l’incendio che ci ha renduto un padre. ◀General account ◀Level 3 ◀Level 2 ◀Level 1