Lo Spettatore italiano: L’esempio degli animali
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Nivel 1
L’esempio degli animali
Guardate, rispose Erasto, di avvilire il santo nome della
virtù dandolo ad insensate creature, anzi a macchine. Senza ragione vi può essere morale? Chi lo sa?
soggiunsi io, verità è che le più volte si veggono alle bestie alcune cose fare, e certe maniere
tenere, le quali se in un uomo fossero, s’avrebbero per virtù, e meritamente sarebbero dalle savie
ed oneste persone commendate. Ora conciossiachè elle negli animali si trovino, qual nome s’ha da por
loro? O forse se istinto, o altro quelle noi nominassimo, sarebbe perciò la lor natura mutata? Io
credo che troppo i convenevoli termini ecceda l’uomo nell’usar il privilegio che conceduto gli è di
intendere più una cosa che un’altra per lo suon della voce che egli distingue ed acconcia. Chiama
macchine egli le bestie che talora mostrano senno, giustizia e gratitudine, come la sola materia nelle diverse specie costantemente potesse adoperare quello che nell’umana
generazione non può (generalmente dico) far l’anima con tutto l’intelletto e l’altre sue potenze. Ma
io mentre che negli animali conoscerò dimostramenti di gratitudine, di fedeltà, di amicizia, di
paterna e filial pietà, non avrò mai tema di appellarle virtù, e di additarle a’miei simili, perchè
esempio ne prendano e frutto; ed in ciò sieguo la Sapienza eterna, la quale dirizza l’uomo alla
scuola della provvida formica e della studiosa pecchia.
Questi portamenti in alcuno amico se stati fossero, sommamente lodati e magnificati
sarebbero: e perchè non li pregerei e non gli esalterei io in qualche animale?
La qual cosa di un fortissimo istinto, e da stupefar l’uomo, fa argomento. Ed ove è più
commovente esempio di compassione, e quasi che non dissi di umanità? O scorno e vituperio dell’uomo!
grida Sterne, che se gli uomini tanto almeno s’amassero mutuamente, quanto le bestie amano i lor
figliuoli, pure sarebbe, un gran fatto. Egli non è solamente una e altra fiata
addivenuto che gatte e cagne di dolore de’figli che s’hanno veduto portar via, si sono morte.
Il coniugale affetto sì nobilmente è dalle bestie conosciuto, che di meno farebbe onore alle
creature intelligenti.
Cita/Lema
Vade ad formicam, o piger, et considera vias ejus
(Salomon.~k).
Vattene dalla formica, o infingardo, e ad operare impara da lei.
Nivel 2
Nivel 3
Diálogo
Metatextualidad
Io sono in proponimento, diceva io ad Erasto mio amico, di scrivere un
capitolo delle virtù degli animali, nel quale io estimo non dover essere meno di morale che negli
altri della mia opera si contenga.
Metatextualidad
E mi pare che
tutte queste qualità e pregi siano posti in alquante novellette che ora mi piace di raccontarvi.
Nivel 4
Ejemplo
Pochi luoghi sono in Omero pietosi a comparazione della storia del
cane di Ulisse, la quale certamente non è una fantasia del poeta. Ricoverato Ulisse nella sua terra,
non è da persona raffigurato, nè eziandio dal mandriano Eumeo amico suo fedele, dal quale per
ospitalità è ricolto, nè dalla sua mogliera Penelope che gli recita pur le fatiche della lunga sua
vedovanza: ma il sagace e fidato Argo, già caro da Ulisse avuto, sentì tantosto l’antico suo
signore; e considerandolo, e facendogli la festa e le accoglienze che poteva maggiori, fu da tanta
affezion soprappreso, che dalla soprabbondante tenerezza e letizia vinto, cadde morto tra’piedi del
suo signore, ucciso dall’amor che gli portava, e dalla riconoscenza. Pianga adunque il conoscente
amico quanto più pietosamente può la sua morte, e vergognisi l’ingrato di non aver nel cuor suo
que’sentimenti che in una bestia gli son discoperti.
Nivel 4
Ejemplo
Grande è la sagacità degli elefanti, nè piccoli sono i sentimenti che
in sè ricevono: onde che alquante carezze e poche impromesse che lor fatte siano, hanno virtù di
condurli a sforzarsi oltre a quello che altrimenti non avrebbero fatto. Lungamente ritengono li
ricevuti benefizi, e quivi, dove il tempo il richiede, chiara testimonianza della lor gratitudine
danno. Un uomo d’arme a grave pena sentenziato si fuggì, e presso un elefante riparò: sotto il cui
schermo più e più giorni stette, senza essere da alcuno per paura noiato. L’elefante d’ogni cosa che
data gli era mangiare, gli faceva parte con incredibile affezione, la quale procedeva dall’aver lui
ricevuto per lunga usanza mangiare e bere dall’uomo d’arme.
Nivel 4
Ejemplo
In uno squadrone di cavalleria fama è che fosse un cavallo tanto
oltremodo vecchio, che paglia nè fieno più non potea masticare. Ora solevano a lato essergli posti
due cavalli, i quali infragnendo la paglia e il fieno co’lor denti, e poscia sotto il muso del
vecchio spingendolo, gli ressero la vita buon tempo con questa cortese benivoglienza.
Nivel 4
Ejemplo
Ed una cagna alla quale furono tolti i suoi catellini, ed affogati in
un ruscelletto non guari lontano, come sconsolata madre e senza consiglio andò, e ricolsegli
dall’acqua, e l’un dopo l’altro a piè del suo signor crudele ne li portò: e quivi sopra ciascuno
stata lunga pezza disperatamente a riguardare, e come se lui ne accusasse e rimordesse, fu dal gran
dolore uccisa.
Nivel 4
Ejemplo
Dirò un’altra bella prova di materna affezione, la quale presente me
e veggente fu fatta. Ebbe un passere troppo ancor fanciullo ardir di levarsi a volo, non avendo il
corpo ben fornito ancora di piuma, sicchè gli convenne andar giù, e cadde in mezzo della strada;
dove il figlio d’un calzolaio tanto gli andò dietro, che lo prese e serrò in una gabbia. Soleva la
porta della bottega star di continuo aperta; il perchè la mattina appresso il passerotto, levata sua
voce, si fe’ sentire; e meraviglia nacque d’un altro che venne, e si posò in su la gabbia; e senza
aver paura alcuna, che che uomo facesse a spaurarlo e mandarlo via, tanto stette che gli venne fatto
di entrar nella gabbia, e nido fece al suo passerotto; perocchè era la madre di quello venuto
l’altra mattina; ed ecco apparve ancora il padre, e tanto si ravvolse intorno alla gabbia, che
all’ultimo v’entrò, come aveva fatto la sua consorte. Sono adunque degnamente nominati questi
uccelletti come specchi della materna tenerezza: e veramente, quanti sarebbero questi genitori che a
consolare i dolenti figliuoli si conducessero a sostener gli stimoli del bisogno e la
pena di una scura prigione?
Nivel 4
Ejemplo
Avendo un cacciatore a due pernici tirato che erano insieme, pur
l’una ebbe; e l’altra datasi al volo, come s’avvide che la consorte sua non veniva seco, così rivolò
a lei, e con sue grida s’ingegnava di chiamarla a sè, perchè cessasse il periglio. Avvenne che il
cacciatore niente dal pietoso spettacolo commosso, da capo caricò l’archibugio e tirò all’altra
pernice, a cui il piombo altro non fece che levar poche piume. Nè pertanto di meno ella fu punto
sgomentata, nè dalla cara compagna si potè dipartire, infin che dal terzo colpo giunta, cadde
vittima della marital tenerezza.