Zitiervorschlag: Giovanni Ferri di S. Costante (Hrsg.): "Il nido difeso", in: Lo Spettatore italiano, Vol.3\77 (1822), S. 336-337, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.849 [aufgerufen am: ].


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Il nido difeso

Zitat/Motto► Non rapir gli uccelli dal loro nido, poichè offendi l’Autore della vita

(Massime Cinesi). ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Ebene 3► Allgemeine Erzählung► N’andava io un dì, raccontava Eugenio, su per lo mio giardino a diporto, e corsemi agli occhi una fratta, nella quale vidi con l’ali aperte sopra il suo nido una capinera. Quindi guardandomi intorno, avvisai venir il giardiniere co’suoi forbicioni a tagliar la fratta. Amico, sentite, gli dissi: qua entro abita una famigliuola che io ho tolta a difendere; e però guardatevi dal toccarne pur il più piccolo ramo. Signore, rispose Giacomo, badate ch’ella non istà bene in questo giardino, e lo sconcia fuor di modo. Mi turbò sì forte questa inumanità, che io non so a che mi tenni che nol licenziassi di presente dal mio servizio. Ma per non mostrarmi capriccioso e ingiusto, mi venne pensata un’arte, per la quale egli si astenesse dal guastar la casa della capinera. Volli dargli uno scudo; e gli feci aperto che m’era più all’animo quella natural vista e selvatica della fratta, che qualunque altra forma la quale egli co’suoi ingegnosi ferri le avesse potuto dare. Non pareva del tutto contento a queste cose Giacomo, come colui che usato era di sfigurar la natura, recidendo volentieri le piante più belle. E la [337] capinera, quasi sospettasse del pensiero del giardiniere, gli svolazzava intorno intorno, a guatar forse, s’egli vi si muovesse: ed io temeva per essa.

Come se la fa oggi, o Giacomo, la vostra mogliere, diss’io? Molto bene, rispos’egli, secondo che a donna che in sul partorir stia, è conceduto; salvo che le duol fieramente il capo, e per entrarle nella camera mi convien trarmi prima le scarpe. Giacomo, soggiuns’io, voi siete un buon uomo; adunque passeggiamo pian piano e favelliam sottovoce, perciocchè dentro a questa siepe giace una nel male stesso della moglier vostra. Oh, come può esser questo, signore? rispos’egli con voce sommessa, e con la faccia sospecciosa e guardinga. Dunque pian piano. E così per punto m’accennava, come avrebbe fatto, s’io senza riguardo avessi mandato oltre l’uscio della stanza della sua moglie: e fu talora ch’egli sentì quello che io procacciava ch’ei sentisse. — Non m’hanno più luogo adesso quest’armi, seguitava; e farem meglio a non passeggiar tanto per quindi. Zitti, zitti; e da capo m’impose co’suoi segni silenzio, e sin fuor della porta del giardino andossene in punta di piedi. ◀Allgemeine Erzählung ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1