Zitiervorschlag: Giovanni Ferri di S. Costante (Hrsg.): "Lo schiavo francato", in: Lo Spettatore italiano, Vol.3\29 (1822), S. 118-119, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.801 [aufgerufen am: ].


Ebene 1►

Lo schiavo francato

Zitat/Motto► Popoli che abbiano schiavi, non hanno il dritto di
parlare di libertà

(Filangieri). ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Che un Moro, fatto franco, soddisfacesse al dono della libertà con ingratitudine, non è per anche avvenuto, con tutto che ben egli sapesse di avere tal cosa ricoverata, cui persona del mondo non gli poteva con ragione mai torre.

I primi a confessare che con la natura e col cristianesimo non confassi la schiavitù, e a tornare gli schiavi in libertà, sono stati i Tremanti. Ebene 3► Exemplum► Solo uno schiavo io m’aveva, disse un dì Benigno seguace di questa caritatevole setta; e tra per la pietà e per la religione mi credetti tenuto a lui di riporlo in possesso de’diritti d’uomo; e il feci franco. Allora il buono Atisse, che tale era il nome dello schiavo, fattomisi presso, e presami la mano, quella al sinistro lato del petto si strinse, pur allora facendo, la prima volta, atto di libertà, dov’io lo aveva rimesso: e da tanta letizia soprappreso fu, che non gli capendo nell’animo, nè la natura sostenendola, vinto cadde, e quasi che non morì; ma riscossosi egli ultimamente fra le mie braccia, gratitudine, amore, amicizia gli apparvero tutte quante manifestamente sul viso.

[119] Aveva Atisse in Affrica una sua moglie, della quale spesse volte faceva menzione: ed alzando allora le ciglia al cielo, pareva che lo chiamasse in testimonio della sua intera fede e del suo vivo amore. Diedigli io denari; Prendi, dicendo a lui, fa con questi che tu te ne ritorni in tua terra. Egli, come uno incantato, mi guatava e non facea motto; e più vi si provava, e meno gli succedeva. Questo bastava e soverchiava ancora a guiderdonarmi; e se tutte le ricchezze d’Oriente mi fussero scadute in retaggio, non m’avrebbero porta tanta gioia e tanta dolcezza, quanto fu quella che allora gustai.

Già s’era il buono Atisse al viaggio apparecchiato alla volta della Costa d’Oro, dove la sua patria aveva, quando di subito si prese fuoco alla mia casa, e parve che ne volesse far cenere. Trovavasi in grandissimo pericolo l’unico figlio mio. Ma stimolato Atisse dalla gratitudine, saltato per entro lo incendio, e il mio figliuolo trattone, me’l pose in grembo, e . . . più nol vidi. ◀Exemplum ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1