Citazione bibliografica: Gasparo Gozzi (Ed.): "Numero CIV", in: L’Osservatore veneto, Vol.1\104 (1761-01-30), pp. 434-436, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.489 [consultato il: ].


Livello 1►

N° CIV

A dì 30 gennaio 1761 M. V.

Livello 2► Metatestualità► Può ognuno immaginare da sè, che dinanzi ad Ulisse apparì finalmente l’ombra di Tiresia indovino, il quale l’ammaestrò di molte cose intorno al rivedere Itaca patria sua. Chi avesse voglia di sapere quello che gli dicesse particolarmente, può leggere il libro XI dell’Odissea d’Omero, dov’è la materia lungamente dichiarata. Io non ho voluto qui narrarla, contenendo essa cose antichissime e lontane dalle moderne cogitazioni; sicchè m’è parato meglio di lasciar andare Ulisse a casa sua senza dirne altro, piuttosto che ragionare di faccende rancide, che non importerebbero a noi un fil di paglia. In iscambio d’un dialogo fra Ulisse e Tiresia, chiuderò i presenti fogli con uno che mi fu mandato stamattina dal Libraio, avuto da lui con due Maschere donna e uomo. Ragionarono seco iersera, e uno dei quattro Osservatori accennati di sopra, ritrovatosi quivi presente, lo dettò subito, e lo mandò a me, acciocchè ne lo ricopiassi e facessi pubblicare, essendo necessario, e potendo benissimo far le veci di Manifesto. ◀Metatestualità

Livello 3►

Dialogo.

Maschera Donna, Maschera Uomo e Paolo Colombani.

Livello 4► Dialogo► Metatestualità► Maschera Uomo. Mettete pur dentro la faccia dal finestrino e chiudetelo, ch’entriamo nella bottega.

Paolo. Signore, io le sarò obbligato. È un’aria così sottile, che fende il capo a me; ed ella starà meglio in bottega.

Maschera Uomo. Ho letto i passati fogli, e veduto la novità de’quattro Osservatori; non m’è dispiaciuta, vengo ad associarmi fra’comperatori. L’associazione è come quella dell’anno passato?

Maschera Donna. Quando si tratta di spendere in libri, questo mio buon compagno vi corre come la capra al sale. Io non so qual piacere voi abbiate di comperare tutte queste ciance ch’escono fuori di giorno in giorno.

Maschera Uomo. Piacere grandissimo, signora, e avrei caro che uscissero più fogli al dì per acquistargli tutti. Fo conversazione con uomini che non conosco, sento come la pensano; talvolta mi fanno ridere, tal altra riflettere, e quando anche dispetto, tutte cose che mi tengono l’animo in movimento, e non mi lasciano dormire o pensare a cose che mi darebbero fastidio, se mi ritrovassi solo, e senza la vostra gentilissima compagnia, la quale m’è sì grata che in effetto mi dimentico tutte le cose del mondo.

Maschera Donna. Oh sì! gentilezze di lingua n’abbiamo in abbondanza: ma intanto io ci giuoco che s’io volessi sviarvi dal comperare questi fogli, non farei nulla, e gli vorreste avere ad ogni costo.

[435] Paolo. Di grazia, signora mia, la prego, non tenti di farmi questo danno. Perchè sviarlo? E perchè vorrà ella essere quella donna che mostri d’abborrire tanto questi fogli, quando tante altre gli hanno cari? Non creda già ch’io le dica ora una bugia. Vuol ella vederne la prova? La prego, si degni di dare un’occhiata a questo libro, in cui sono registrati i nomi degli associati. Ecco qua. Leggiamo piano, che chi passa non oda i fatti nostri . . . Non sono forse questi cotanti nomi ch’ella ha qui veduti, quelli di molte nobilissime e splendide donne di Venezia? ed eccone qua molte altre di forestiere ancora . . . Queste non solo amano d’avere i fogli, ma sono le prime ad onorare co’nomi loro il mio quaderno; e io le metto sempre in fronte a tutti gli altri associati, chiamandomi fortunato ch’esse dieno tanto pregio ed onore alla bottega mia. E ho udito più volte l’Osservatore a consolarsi che le sue scritture ritrovino quella grazia e quel favore che non ritroverebbe mai la sua persona, se fosse veduto e conosciuto. Vegga ora questo nuovo quaderno. Ecco qua. Questi sono pure i nomi di varie signore che sono state le prime a notarsi anche per tutto l’anno che verrà, e vogliono gli Osservatori. Perchè dunque ella, che ha tanto garbo e grazia, ed è una così gentile mascheretta, vorrà stornare qui il signore dal suo proposito? Anzi perchè non vorrà ella medesima associarsi?

Maschera Donna. Che zingano! Com’egli sa bene toccare quelle corde che sono le più atte a persuadere! Via su, che s’ha a spendere in questi fogli?

Maschera Uomo. Ah ah ah!

Maschera Donna. Di che ridete?

Maschera Uomo. Mi consolo a vedere la vostra docilità, e che così tosto vi siate cambiata di parere. Ma non importa che facciate questa spesa. Non posso io forse servirvi de’miei?

Maschera Donna. Non signore, vi sono obbligata. Gli voglio miei affatto. Voglio potergli lacerare, ardere e gittar via a mia volontà, senza averne a render conto a chicchessia, quando non mi piacciono.

Maschera Uomo. Se gli togliete per farne strazio, lasciategli.

Maschera Donna. Non gli tolgo già io per farne strazio; ma dicovi bene, che se mai avverrà che io ritrovi in essi indizio veruno che gli scrittori si facciano beffe delle femmine, gli darò al fuoco. So che in quelli del passato anno vi fu qualche cosetta che diede biasimo al sesso nostro, e questo non lo potrei comportare.

Paolo. In verità, io le posso giurare che l’autore non ebbe mai tale intenzione, essendo sempre stato suo stabilimento principale il non offendere chicchessia, e specialmente le donne; ma ella sa che le cose pubbliche vanno soggette a diverse interpretazioni; e ogni uomo interpreta o bene, o male, secondo il suo cervello.

Maschera Donna. Orsù, sbrighiamoci: come s’ha a fare per associarsi?

Paolo. Mi favorisca del suo riverito nome.

Maschera Donna. Qua all’orecchio . . .

Paolo. Benissimo. Eccolo scritto.

Maschera Donna. Che s’ha a pagare?

Paolo. Gli Osservatori usciranno pel corso d’un anno. Pagansi per tutto questo tempo, come nell’anno scorso, ventidue lire; e si può pa-[436]gare di sei in sei mesi anticipatamente, o di tre in tre ancora, come meglio accomodasse all’associato.

Maschera Donna. Sbrighiamoci di tutto l’anno. Eccovi le ventidue lire. Come ho a fare a mandare a prendere i fogli?

Paolo. Non importa ch’ella si dia questa briga. Uno n’esce il mercoledì, e l’altro il sabato: le saranno portati alla propria sua casa. Il suo nome m’ha insegnato dov’ella abita, non avrà altro pensiero.

Maschera Donna. E quando uscirà il primo alla luce?

Paolo. Mercoledì prossimo. Ed avrà il titolo di Osservatori Veneti, come e stato annunziato ne’passati fogli.

Maschera Uomo. Notate anche il nome mio: voi lo sapete. Eccovi i danari per un anno.

Paolo. Benissimo. Ecco fatto. Obbligatissimo a’loro favori.

Maschera Donna. Oh! addio, galantuomo, che a forza di lingua m’avete fatto fare a vostro modo. Tenetevi bene in mente i nostri patti, e dite a cotesti vostri scrittori, che non dicano male delle donne.

Paolo. Sì, signora, lo farò: ma mi creda che sono anch’essi di questo parere.

Maschera Uomo. Addio, Paolo.

Maschera Donna. Paolo, addio.

Paolo. Servidore umilissimo alle signore Maschere. ◀Metatestualità ◀Dialogo ◀Livello 4 ◀Livello 3

Metatestualità► Dietro a questo dialogo il libraio mi mandò un’altra polizza indirizzata a’signori Associati dell’anno scorso, ed e del seguente tenore: ◀Metatestualità

Livello 3► Metatestualità►

A’signori Associati del mdcclxi.

Essendo terminata l’associazione per l’Osservatore del passato anno, trovomi necessitato a palesare il mio dubbio a’signori associati che m’hanno fino a qui favorito. Richiederebbe il mio dovere ch’io proseguissi a mandare i fogli nuovi alle case loro, e dall’altra parte non vorrei che s’attribuisse a mia soverchia baldanza se proseguissi. Prego dunque essi signori umilmente quanti sono, che si compiacciano di rendermi avvisato della loro volontà, acciocchè mi liberi l’animo di questo sospetto, e possa servire a ciascheduno in quel modo che stabilisce; e ringraziando ognuno della sua gentilezza, con tutto il più profondo rispetto mi dichiaro umiliss. devotiss. obbligatiss. servitore

Paolo Colombani. ◀Metatestualità ◀Livello 3

Livello 3► Metatestualità►

Bartolommeo Occhi all’Osservatore

Giacchè ne’passati fogli dell’Osservatore fu data notizia del primo tomo da me pubblicato delle Novelle Morali del signor Marmontel, pregovi a partecipare in istampa ch’è uscito il secondo ancora. Oltre a ciò ho stampato anche la commedia intitolata la Scozzese tradotta dal francese in versi sciolti italiani. Spero che non sarà discara. ◀Metatestualità ◀Livello 3 ◀Livello 2

Il fine dell’Osservatore dell’anno MDCCLXI