Il Filosofo alla Moda: Lezione CXXI

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Lezione CXXI

Agl’ Uomini, ed alle Donne sopra il loro particolare punto d’onore.

Zitat/Motto

Qui turpi secernis honestum.

Hor.~i L. I. Sat.~i VI. 63.

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Metatextualität

La Società, di cui sono membro, s’impegnò, jeri sera, a discorrere sopra di ciò, che forma il principale punto d’onore frà gli Uomini e le Donne; ed avvanzò nel proposito diverse notizie, che mi parvero del tutto nuove; le ho perciò messe in ordine col disegno di regalarne oggi i miei Leggitori.
Il grande punto d’onore negli Uomini è il coraggio; e nelle Donne la Castità. Se l’Uomo perde l’onore in una occasione, non gli è impossibile il ricuperarlo in un’altra, ma una breccia all’onore d’una Donna è irreparabile. Non saprei dire il perche si attacchi il punto d’onore a queste due qualità, se non fosse perche ciascun sesso stima più quella qualità, che lo rende più amabile agli occhi dell’altro. Se gli Uomini avessero in questo eletto da se stessi, senza verun riguardo alla opinione del bel sesso, sono persuaso, che la loro elezione sarebbe caduta sopra la sapienza, o sopra la virtù; e se le Donne avessero determinato il loro punto d’onore, vi è grande apparenza, che la vivacità, o il buon umore avrebbero riportato vantaggio sopra la Castità. Non vi è cosa, che renda un Uomo più raccomandabile alla Donne del Coraggio; sia perche elleno si compiaciono nel vedere quello, che atterrisce gli altri, abbattuto ai loro piè, doventare loro Schiavo; o perche il coraggio supplisce al loro principale mancamento; le garantisce dagl’insulti; e serve alle loro vendette; o perche pigliano il coraggio, come un naturale indizio d’una forte, e vigorosa costituzione. Dall’altra parte, non vi è niente, che il nostro sesso più ammiri in una Donna della castità, sia perche noi stimiamo sempre ciò, ch’è più difficile da vincere; o perche non vi sia, se non questa virtù colle di lei inseparabili compagne fedeltà, sincerità e Costanza, che possano assicurare un Uomo di godere solo la Persona, che ama, ed impegnarlo ad averla cara sopra tutte le cose del mondo.

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Exemplum

Ne’Romanzi di Cavalleria, dove il punto d’onore viene portato sino alla stravaganza, tutte le avventure girano sulla Castità, e sulla Bravura. La Dama vi è salita sopra un bianco Palafreno, che rappresenta la sua innocenza; e per evvitare lo scandalo, bisogna, che abbi un nano per Paggio. Ella non dee mai pensare ad un Uomo, quando qualche improvisa disgrazia non guidi un Cavalliero errante in di lei soccorso. Questi doventa amante della Dama, i di cui dispregi non lascierebbono di ucciderlo, se una reliquia di gratitudine, ch’ella ha per lo suo Liberatore, nol mantenesse in vita; si vede perciò ridotto a passare molti anni ne’Deserti, pria, che il cuore della sua Bella pensi a rendersi: parte la mattina, ed attaca tutto ciò, che incontra di più grande e di più forte; cerca con ardore le occasioni di riportare delle ferite, e dopo avere corso per lo spazio di sette anni ritorna alla sua Innamorata, la quale, in detto tempo è stata assalita da molti Giganti, e la di lei Castità è stata soggetta a tante prove, a quante il valore del suo Amante.
In Ispagna~i, dove per anco si veggono le reliquie di questo spirito Romanzesco; se una Dama getta una occhiata sopra il suo Amante, benche a caso, e per mezzo delle Gelosie d’un secondo o terzo Appartamento, egli è un singolare favore. Un Amante pure dà le prove della passione, che ha per la sua Innamorata, quando si batte con un Toro furioso. Da Uomo a Uomo, la maggiore breccia che si possa fare al punto d’onore, consiste nel dare una mentita. Si puol accusare un Uomo, che sia Dissoluto colle Donne, amante del vino, e Bestemmiatore, senza che ne dimostri risentimento veruno; ma dirgli che ha mentito, anche per burla, è un affronto, che non si suol lavare se non col sangue. La cagione potrebbe essere perche non vi è vizio, che dia segno di sì poco coraggio, quanto la menzogna; di maniera, che, il dire ad uno, che ha mentito, è un toccarlo nella parte più sensibile dell’onore; è un nomarlo indirettamente Poltrone. Rifferirò, in questa occasione, ciò che Erodoto~i dice degli antichi Persiani: che non insegnavano a’loro Figliuoli, dalli cinque fino alli vent’anni, se non queste tre cose: a ben maneggiare un Cavallo; a tirare l’Arco, e a dire la Verità. Quando si stabilisce il punto d’onore in una specie di falsa bravura, si dà luogo al rifiuto, ed alla feccia degli Uomini, che non hanno, nè virtù, nè buon senno, di mettersi in riga di Persone d’onore. Un Cavalliere de’nostri, che è morto da poco, si divertiva sovente nel raccontare una piacevole avventura, che gli era accaduta in Pariggi.

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Allgemeine Erzählung

Si portò a visitarlo un Gentiluomo Francese, e dopo averlo vivamente assicurato de’suoi rispetti, gli disse, ch’era in suo potere di servirlo, cioè in poche parole, che potea nominargli la Persona, che gli avea dato un calcio nell’escire dall’opera, ma, che pria di passare più oltre, lo supplicava fargli l’onore di pigliarlo per secondo. Il Cavalliere per non imbarcarsi fuor di proposito, gli rispose, che avea data positiva parola a due suoi intimi Amici di chiamarli per secondi ne’due primi duelli. All’udire questa risposta il Gentiluomo gli fe riverenza, e gli disse, che non piglierebbe, senza dubbio, in cattiva parte, s’egli non s’ingerisce più in un affare, da cui non glie ne potea risultare onore veruno.
Si considera con giustizia, come una delle più gloriose imprese di Luiggi XIV~i. l’avere bandito questo falso punto d’onore dallo spirito d’una Nazione così viva, e svelta, qual è la Francese. Sarebbe desiderabile, che si punissero le false idee d’onore con qualche nota d’infamia, acciò quelli, che ne sono schiavi, vedessero, che in vece di stabilire la loro riputazione, la oscurano, e si disonorano. La morte non è bastante per rattenere quelli, che hanno per gloria il dispregiarla. Se tutti quelli, che si battono in duello, o si vendicano, fossero condennati alla Berlina, si vedrebbe diminuito ben presto il numero di codeste pretese persone d’onore, ed una usanza sì stramba non tarderebbe ad isvanirsi dalla Società. Quando il punto d’onore consiste nel sostenere la virtù, e si accorda colle Leggi divine, ed umane, non s’incoragirebbe mai abbastanza. Ma quando i principj dell’onore combattono quelli della Religione, e della equità, è la più funesta depravazione, in cui possa cadere la natura Umana; danno delle false idee sopra tutto ciò, che è buono, e degno di lode; dal che ne siegue, dovrebbono esiliarsi da ogni Governo civile, e riguardarli, come una pubblica Peste.