Saltare elegantius, quàm necesse est probæ.
Bell.
lesto Ballarino, e dice di lui che la sua buona mina, e la grande agilità, da lui acquistata in tale esercizio, lo distingueano da tutti i Cavallieri, che si ritrovavano nell’Armata de’Greci, o de’Trojani.
Aggiogne, che Lacedemoni, i più bravi di tutti i Greci, incoraggivano molto a questo divertimento, e che il loro Ballo chiamato Brandè de’Francesi) era in voga presso tutta l’Tessaliane, innalzate all’onore de’loro più eccellenti Ballerini; e che si stupiva come il suo amico Filosofo si ritrovasse d’opinione contraria a que’due grand’ingegni, da lui per altro sì applauditi, i Dei aveano data la bravura agli uni, e la disposizione per ballare agli altri.
Finalmente gli mette dinanzi agli occhi l’esempio di Socrate, il più saggio di tutti gli Uomini, giusta la decisione di
Il Filosofo Misantropo, mosso da tali auttorità, e da qualche altra della stessa natura, si riduce alla opinione dell’Amico; e desidera, che lo piglj seco la prima volta che si porterà al Ballo.
Sig. Filosofo
Io sono un Uomo avvanzato in età; e con una onesta industria nel mondo, ho guadagnato tanto per dare a miei Figliuoli quella buona educazione, che io non ho ricevuta. La mia Figlia maggiore, che ha sedeci anni, stà sotto la direzione del Sig. Ballare alla Francese. Vi erano molti, e molte Giovani, i Corpi de’quali parea non avessero altro moto, che quello veniva loro ispirato dal Violino. Terminate queste Gambate, si venne alle Contradanze, nelle quali vi era qualche cosa, che non dispiaceva. Vi erano delle Figure Enblematiche, composte senza dubbio da bravi talenti, per istruzione della gioventù.
Ne osservai una fra le altre, che si chiama, se non mi inganno, la Caccia dello Schiratto, dove l’Uomo dà la caccia alla Donna, che lo fugge; ma quando ella si rivolta verso di lui, piglia egli stesso la caccia, e la Donna gli corre dietro. Mi pare, che la morale
Ma si come i migliori stabilimenti sono soggetti alle curruttele, debbo avvertirvi, che in quest’esercizio si sono introdotti terribili abusi.
Quasi caddei dal mio scagno, nel vedere mia Figlia dare la mano a que’Giovani, o pigliarla ella stessa, con tanta famigliarità. Noll’avrei mai creduta capace di tanto. Questo non è il tutto. Si pigliavano sovente la libertà di fare un atto il più sfacciato, ed il più lascivo si possa immaginare, che intitolavano, una Pausa, e che non saprei descriverlo, se non dicendo, ch’egli è il roverscio di ciò, che noi chiamiamo schena a schena. Finalmente un Giovine sfrontato disse al violino di sonare l’aria di
Mio Signore, non sono per anco tanto vecchio, si che abbi perduto il giudizio. Voglio ben credere, che codesti
Il mio Corrispondente non ha che troppo motivo di alterarsi, per la indecente maniera, con cui venne trattata sua Figlia. Ma l’avrebbe avuto maggiore, se si fosse ritrovato ad un Ballo de’Baci, dove, un amico mi assicura, che gli Uomini sono obbligati trattenersi abbracciati quasi per un minuto bocca a bocca colle loro Belle; vogliono, per lo meno, seguire il violino, e non ballare fuori di tempo.
Con tutto ciò, non posso risolvermi a condennare del tutto l’esercizio del Ballo, anzi crederei cosa buona l’applicarvisi qualche poco, se non altro per sapere portare il Corpo, e salutare in maniera agile, e polita.
La prima volta, che uno è veduto, se ne formano certe idee, che con tanta facilità non si lasciano; per questo si dovrebbe procurare una prima comparsa, che non fosse, nè affettata, nè sgarbata; e così entrare nelle compagnie con buona grazia.
Questo è quello debbono insegnare i Maestri di ballo; e se voi non vi aggiognete da voi stesso qualche cosa, che sia loro assolutamente incognita, vi è da temere, che doventiate più tosto un Fatuo, che un Uomo polito.
Per quello riguarda le Contradanze, confesso, che la grande famigliarità, vi si osserva frà i due sessi, puol avere delle pericolosissime conseguenze. Vi sono poche Giovani, che abbino il cuore tanto insensibile, che non rimanga intenerito dalle lusinghe della musica, dalla forza degli atteggiamenti, e dall’aria d’un Giovane ben formato, che di continuo colpisce i loro occhj, e dà prove convincenti, ch’egli ha un perfetto uso delle sue membra.
Questa sorta di balli, già che sono di nostra invenzione, e tutti vi siamo più o meno inclinati, si concedano alle Salamandre.