Il Filosofo alla Moda: Lezione LIII

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Livello 1

Lezione LIII

Alle Dame amanti della Città.

Citazione/Motto

Amor virtutis intrepidus. Amor veneris timorosus.

Phocyt.

Livello 2

Metatestualità

Quando considero le false impressioni, che la maggior parte delle Persone riceve, non vi è niente, che più mi dispiaccia di quell’umore bufonesco, e leggero, che molte Dame giovani affettano con vergogna del loro Carattere e con pericolo di rendersi infelici per tutto il tempo della loro vita. La seguente lettera ci dà un essempio assai naturale di questo cattivo tenore di spirito; e la risposta ci dipinge il giusto Carattere opposto.

Livello 3

Lettera/Lettera al direttore

Metatestualità

Mia cara Enrichetta.
Bisogna confessare, che vi siete molto cambiata, e che siete diventata tutt’altra di quella eravate. È possibile, che vi siate trasformata à segno d’avere rinunciati tutti li passatempi, e tutti li piaceri del mondo. Dunque il maritarsi sarà sepelirsi per tutta la vita? Per me sarebbe lo stesso il chiudermi nella Tomba de miei Antenati, per ivi conversare colle loro ombre, ed il condurmi alla campagna in un vecchio Castello, ridotta a passarmela, con uno sposo frugale, e con una Cameriera di poco garbo m’immagino, che per divertirvi, andiate a vedere qualche volta la sposa del Signor N. che vi riceva in abito di cerimonia, e che vi avrà, senza dubbio, già data quantità di buone ricette, per fare degli onguenti, delle Pozioni, de’Siroppi, e de’Cataplasmi; si come per distillare delle acque cordiali. Amabile solitudine! Gradita ritiratezza! Potete persuadermi che vi è della dolcezza, e ch’è tutt’altra di quella che vi ho dipinta. Io non ve la invidio per certo, mia cara sorella. Dopo sei mesi di matrimonio, udirvi parlare de’piaceri della compagna, ha un poco troppo dello stravagante. Si crederebbe nel leggere le vostre descrizioni, che meniate là de’Dei Silvani, e che frequentiate, passeggi di qualche Paradiso terrestre, simile a quello in cui godea tutte le immaginabili delizie la prima felice copia dell’universo. Credetemi; lasciate colà tutte quelle chimere, e venite quà per gustare la vera vita, e parlare come gli altri umani. In qualità di buona Amica che s’interessa nella vostra riputazione, vorrei suggerirvi qualche piccolo avvertimento, per la prima volta, che comparirete alla Città sul pie di Dama maritata. Vi è forse della temerità nel voler consigliare una Matrona. Ma ho una sì grande paura facciate una scioca figura, col vostro amor conjugale, che non posso a meno di avvisarvi che non dovete mai comparire in alcun luogo pubblico col vostro Sposo; ne passeggiavi assieme. Se foste veduta in Carrozza con lui sul corso, siete perduta senza riparo. Non dovete pure rimirarvi l’un l’altro, nè all’opera, nè alla Comedia, se non volete rendervi oggetti de’pubblici scherni. E che vi si dia l’epitteto della Beata copia, unica sotto il giogo del Matrimonio.

Livello 4

Esempio

Dovete seguire l’esempio d’una delle nostre amiche che è la Dama più sciolta, e più alla Moda di tutte: quasi mai si vede col suo Sposo; e quando a caso si ritrovano nello stesso luogo, direste che non si conoscono. Ella mai lo nomina in sua assenza; nè permette che si parli di lui nelle Conversazioni dove fa la sua figura. Mi lusingo che pigliarete questa Dama per vostro Modello, e che non avrete la debolezza di prefiggervi che Porcia Sabina e le Dame Romane sieno esempj più belli. Desidero almeno non vi entri mai nel pensiero d’imitare quelle Antiche, e di comparire coll’abito, e coll’aria di Matrona Romana. Voi già servite di applicazione a Madama Modet~i quando dà il Thè alle sue Amiche. Ella vi ha sempre stimata per quanto dice una persona molto discreta, e di prudenza ammirabile, nella condotta d’un affare. Ella muore di desiderio di vedere quell’aria grave, e seria, che il matrimonio vi ha impressa sulla fronte; ma non vi perdonerà mai, che ci abbiate rubbato un Uomo sì galante, come Bellamore, e ne abbiate fatto un onesto Marito:
questo senza dubbio è una offesa irremissibile. In ogni caso noi tutte desideriamo il vostro bene, ed io sono più d’ogni altra ec.

Metatestualità

Lidia.

Livello 3

Lettera/Lettera al direttore

Metatestualità

Risposta.
Vi prego mia buona Dama di non pigliarvi affanno della mia condotta, quando verrò alla Città. Io non frequenterò i luoghi pubblici nè mi lascierò vedete con persone presso le quali è ridicolo il carattere d’una Donna modesta. Voi scherzate sopra il Matrimonio, questa non è che una finzione; voi e tutte le Dame giovani della vostra riga, non fatte mostra di voi medesime, che per guadagnarvi il cuore di qualche Cavaliere di merito; e sacrificargli i vostri vezzi, e le vostre fortune. Io non voglio avvanzarmi a disapprovare la vostra condotta, il dissegno puol’essere onesto nè con tutta la vostra affettazione potete mascherarlo.

Livello 4

Autoritratto

Io sono Maritata ne ho altra cosa in cuore, che di piacere al mio Sposo; io l’amo, ed è l’unica meta delle mie premure. Se mi adorno è per lui, egli è quasi il centro di tutte le mie divozioni, e la metà delle mie orazioni chieggono il di lui bene. Godo nel parlare di lui, e tutte le volte che lo nomino, sento un certo diletto, ed una dolce commozione che non saprei esprimere.
In qualità di vostra amica vi desidero un felice stabilimento; ma mi spiace di vedere dallo stile con cui mi scrivete, che vi è una truppa di Dame giovani, le quali stanno sull’aria di mettere in deriso tutto ciò che vi è di buono, di onesto, e di civile. Il Matrimonio e la Religione servono di riparo contro gl’insipidi, scherni de’spiriti deboli e degl’ignoranti. Del rimanente ho apprese molte cose dalla Sposa del Signore N. sopra la quale vi piace di esercitare il vostro umore burlesco: ella è una Signora discretta, spiritosa, graziosa, e pia; vorrei che voi, e Madama Modet~i le cadeste frà le mani, vedreste in quale maniera vi rileverebbe; se vi pigliate un poco troppo di libertà con essa lei: vi farebbe sì bene vergognare che si svanirebbono le vostre bizzarrie. Per quello riguarda il di lei Virtuoso Marito, egli onora sovvente il mio colle sue visite, ed è d’una conversazione sì dolce, e sì dotta che gli fà passare delle ore molto grate. Questo mia cara amica è un piacere che durerà quando le bellezze, ed i loro insipidi cortiggiani si ritroveranno ridicoli nella loro vecchiaja fuori di stato di più riacquistarle.

Metatestualità

Sono ec.

Livello 3

Lettera/Lettera al direttore

Metatestualità

Sig. Filosofo. Io vi taccierò d’inumanità, e che non siate mai sincero in tutto ciò che dite di bene circa la morale, se non mandate una categorica risposta alla mia dimanda. Ecco in poche parole di che si tratta.

Livello 4

Racconto generale

Pochi giorni sono, vidi alla Comedia una giovine bella che stava a sedere dinanzi a me sopra di cui fissai gli occhi senza poterli divertire. Questa per quanto ho dopo inteso povera: è vi lascierei di riputazione, e passerei per un imprudente, se la pigliassi in Moglie, per altro ha tante virtù, che non vi è speranza di ottenerle per altra strada.
Ciò non ostante la mia mente n’è sempre sì occupata che sono in pericolo di cadere se voi non soccorrete con qualche consiglio, quello che è ec.

Livello 3

Lettera/Lettera al direttore

Metatestualità

Risposta. Provo molto dispiacere mio caro corrispondente della vostra impazienza, e di non potere rispondere alla vostra dimanda, che con questa interrogazione. Volete pigliar Moglie per piacere agli altri, o a voi stesso?