Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione XL", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.1\040 (1728), S. 244-251, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.123 [aufgerufen am: ].


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Lezione XL

A’Mariti gelosi.

Zitat/Motto► In amore hæc omnia insunt vitia: injuriæ
Suspiciones, inimicitiæ, induciæ,
Bellum, pax rursum.

Teren. Enn. Act. I. Sc. I. 14. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Metatextualität► Dopo aver esaminate le Lettere de’miei corrispondenti, ne ho ritrovate molte di Donne, che si lagnano della gelosia mal fondata de’loro Mariti, e mi pregano di porgere loro nel proposito qualche conseglio. Io volontieri le ubbidisco; e dico. ◀Metatextualität

Ebene 3► Fremdportrait► Che la gelosia è il dolore, che prova un Uomo, quando teme di non essere tanto amato, quanto egli ama la persona, che forma l’unico oggetto de’suoi desiderj. È anche impossibile, che il geloso risani interamente de’suoi sospetti; perche rimane sempre dubbioso, ed incerto; nè può ricevere soddisfazione veruna dalla parte vantaggiosa; cioè a dire, le [245] sue ricerche riescono più felici, quando non ritrovano niente, che dia fomento al suo male. Il suo piacere nasce dal cattivo esito delle sue inquisizioni: e passa la vita nell’investigare un segreto, che rovina il suo bene, quando gli riesca di ritrovarlo.

L’amore più ardente è sempre uno de’principali ingredienti di questa passione: ciò che nodrisce i desiderj del geloso, dà alla persona amata tanta bellezza, che gli fà credere ecciti la stessa passione anche negli altri, e riesca loro sì amabile, come a lui. Questo non è il tutto: la gelosia è d’una tempra sì delicata, che niente può contentarla se non un amore così vivo come il suo. Le sicurezze più forti, e le espressioni più tenere, non sono capaci di calmare l’animo del geloso, se non resta persuaso che siano sincere, e che la soddisfazione sia reciproca. Vorrebbe ergere di se stesso una specie di Deità verso la persona che ama, ed’essere l’unico oggetto de’suoi occhj, e de’suoi pensieri; sempre pronto a turbarsi, s’ella ammira qualche altra cosa fuori di lui solo. ◀Fremdportrait ◀Ebene 3

Ebene 3► Exemplum► La dimanda che fa un Amante alla sua Diva nell’eunuco di Terenzio, quando dovea allontanarsi da lei, per tre giorni, è d’una innimmitabile espressione “Vorrei, le disse, in tutto il tempo che sarete vicina al Capitanio, ne foste sem-[246]pre lontana, che pensaste a me giorno, e notte che mi amaste; che mi desideraste, che mi aspettaste con impazienza, che non aveste altro piacere, se non quello di pensare, che m’avete da rivedere; che foste tutta meco, e finalmente che il vostro cuore fosse tutto mio, mentre il mio è tutto vostro.” ◀Exemplum ◀Ebene 3

Lo spirito geloso è d’una sì maligna influenza che corrompe tutto ciò che vede, o sente, e si nodrisce del proprio veleno. Una fredda accoglienza lo mette alla tortura, attribuendola a odio, o a indifferenza. Se la persona che ama è di buon umore, ne conclude ch’ella pensi a tutt’altro che a lui; s’ella è mesta, s’immagina di esserne egli la sola cagione. In somma la espressione più innocente, il gesto meno colpevole gli somministrano nuovi pensieri; raddoppia i suoi sospetti, e si serve ad estendere le sue insidiose scoperte: di forte che, a considerare gli effetti di codesta smania, si crederebbe che venisse più tosto da un odio invecchiato che da un eccesso di amore; mentre non vi è inquietezza, che si avvicini a quella, in cui cade una Moglie sospetta d’infedeltà, quando non sia l’aggitazione d’un Marito geloso.

Per compimento del male, lo spirito geloso tende per naturale sequella a distruggere quello stesso amore, di cui vor-[247]rebbe godere egli solo perche da una parte, fa troppa violenza alle parole, e alle azioni della persona sospetta, e dall’altra mostra di averne cattiva opinione; due passi che non ponno se non tirarsi dietro il di lei odio.

Questo pure non è il più infelice effetto della gelosia, ella ha delle conseguenze assai più terribili, rende la persona sospetta rea di quella medesima colpa, la di cui sola ombra spaventa il geloso. Egli è molto naturale a quelli che sono maltrattati, e con falsità censurati, il ritrovarsi qualche amico fedele che ascolti le loro querele, che pigli parte nelle loro afflizioni, e che cerchi di raddolcire, o di mettere in calma la passione, che li rode. La gelosia in oltre sovvente ispira de’cattivi dissegni, che forse non sarebbero mai venuti in mente ad una Moglie, e riempie sì bene la sua immaginazione di questa cattiva idea che le si famigliariza col tempo, e perde tutto quell’orrore, che a primo aspetto le cagionava. Non è meraviglia, che una Moglie della quale il Marito ha de’sospetti ingiusti, e che non puole altresì niente perdere nel di lui concetto, si rissolva a dargliene un vero motivo, e da procurarsi un reo piacere, già che dee soggiacerne alla vergogna. Pare che l’ecclesiastico avesse tutto questo dinanzi agli occhj, allorche [248] diè il seguente consiglio a’mariti: Non siate sì gelosi della Moglie che sta nel vostro seno, e non le date veruna cattiva lezione, che ridonde in vostro pregiudizio.

Ebene 3► Fremdportrait► Si osserva d’ordinario, che non vi è dolore sì acerbo, come quello de’Mariti gelosi, che vengono a perdere colla morte le loro Mogli. Allora il loro amore si spiega con tutta la sua forza, e dissipa tutti li sospetti che parea l’oscurassero, o l’estinguessero. Non pensano più che alle buone qualità della persona di cui sono privi, e si rimproverano di averne fatto un cattivo uso verso di lei, scacciando, ed esigliando dalla loro memoria tutti que’piccoli diffetti, che aveano loro cagionata sì grande inquietezza. ◀Fremdportrait ◀Ebene 3

Metatextualität► Da tutto ciò che ho detto, è facile il vedere che la gelosia getta più profonde le radici negli Uomini di complessione amorosa. Che potiamo qui distinguere in tre Classi. ◀Metatextualität

Ebene 3► Fremdportrait► Li primi sono quelli, che si riconoscono intaccati di qualche diffetto, o di Vecchiezza, o d’infermità, o d’ignoranza, o di deformità, o di qualche altro simile mancamento. Sono così penetrati da ciò che vi è di spiacevole in loro medesimi, che non ardiscono lusingarsi di essere veramente amati. Diffidano tanto del proprio merito, che tutte le carezze gli sconcertano e le cre-[249]dono fatte per ischernirli. Il tutto li rende sospettosi, quando gettano gli occhj in uno specchio, la vista d’una semplice ruga è capace d’accendere la loro gelosia. Si veggono comparire un Uomo ben fatto, si pongono in iscompiglio. Ogni cosa che odori o di gioventù, o di allegrezza, và a ferire l’onore della Moglie.

Gli spiriti differenti, pieni di precauzioni, e di sottigliezze formano la seconda classe de’gelosi. Si prescrive con ragione agli Storici di grande Politica, di non donare mai cosa veruna al caso, o al capricio; ma di attribuire a giuste misure ogni minimo passo; di fare che gli avvenimenti dipendano sempre da cause certe, e di stabilire una esatta corrispondenza fra i progressi dell’Armata, e gli ordini del Gabinetto.

Gli Uomini che hanno l’intelletto troppo sottile, e che vogliono un poco troppo raffinare le cose, pratticano lo stesso in Amore. Spiegano una occhiata, e ritrovano del dissegno in un sorriso. Danno un nuovo senso alle parole, ed un nuovo aspetto alle azioni; industriosi nel tormentarsi, si spaventano de’loro proprj fantasmi. Sempre mascherati eglino stessi pigliano per Ippocrisia negli altri ciò, che non ne ha che la sola apparenza. In somma io non credo vi sia persona al Mondo che meno scuopra [250] la verità di codesti gran Speculativi, che si gloriano della loro accutezza, e si riguardano come modelli della prudenza.

Se codesti bei ingegni s’immaginano di conoscere le Donne, con sottili rifflessioni; i dissoluti, e viziosi pretendono di comprenderle colla sperienza. E questi formano la terza Classe de’gelosi. Questi hanno veduti tanti poveri Mariti ingannati dalle loro Mogli, e sì bene sconcertati ne’laberinti d’un amoroso giro, che temono sempre qualche sotterraneo in tutte le procedure del Sesso. Se un dissoluto sovra tutto, ritrova che la condotta di sua moglie ha qualche relazione lontana, con quella d’un altro, benche non sia di gran peso, non manca di attribuirle gli stessi principj, e gli stessi pensieri. Per questo la osserva da vicino; la siegue in tutte le strade, e si lusinga di conoscere troppo bene la Caccia per lasciarsi dare il cambio. Avvezo in oltre a non praticare, che delle giovani libertine, non è da stupirsi se riguarda col medesimo occhio tutto il Sesso, e l’accusa d’impostura. E se ad onta della sua sperienza puole vincere i suoi inganni, ed avere buona opinione di qualche Donna, i suoi rei desiderj non ponno, che riempierlo di nuovi sospetti, per un altro capo, e persuaderlo che tutti gli Uomini abbino la stessa inclinazione, da cui [251] egli viene strascinato, sicche tutti gli facciano ombra. ◀Fremdportrait ◀Ebene 3

Metatextualität► Dopo avere fatta questa orribile descrizione della gelosia, e di quelli che ne sono possieduti; è cosa giusta il far vedere i mezzi per raddolcirla, e ridurre ne’termini gli spiriti, che ne sono tormentati: Gli altri diffetti d’un Marito non sono del tutto sotto la giurisdizione della Moglie, ne doverebbero se fosse possibile venire a sua notizia; ma la gelosia richiede tutte le sue premure, e tutta la sua attenzione, per ricercarne un pronto rimedio. Ella avrà tanto più coraggio, quanto più i suoi sforzi saranno ben ricevuti, e la tenerezza di suo Marito verso di lei l’aumenterà a misura che svaniranno i suoi sospetti. Per lo meno è cosa chiara da tutto ciò abbiamo detto, che nella gelosia vi è una grande mescolanza d’Amore; onde merita la pena, che se ne faccia la separazione, e che io stesso ne faccia l’assunto d’un altra Lezione. ◀Metatextualität ◀Ebene 2 ◀Ebene 1