Il Filosofo alla Moda: Lezione XVI

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Nivel 1

Lezione XVI

Ad una certa specie di Novellisti.

Cita/Lema

Hæ tibi erunt artes; pacisque imponere morem,
Parcere subiectis, & debellare superbos.

Virg.~i Eneid.~i L. VI. 854. 855.

Nivel 2

Nivel 3

Retrato ajeno

Si dà una infinità di Uomini, che avrebbono bisogno d’essere sempre applicati a qualche operazione mecanica; il loro maggior male consiste in non avere appreso qualche mestiero. Questi sono quelli, che noi chiamamo spiriti Goffi, persone incapaci di rifflessione, che parlano di tutto senza intendersi di niente, più per capo di oziosità, che per motivo di curiosità.

Metatextualidad

Non saprei darvene una più esatta idea di quella, che si ritrova in una lettera che ho ricevuta da N. scrittami da un Uomo, ch’e membro d’una Società composta da sogetti di codesta specie. Ecola parola per parola.

Nivel 3

Carta/Carta al director

Metatextualidad

Sig. Filosofo. Ho veduto in alcune delle vostre Lezioni gli abbozzi, che vi fate, per formare una storia delle Combricole: ma mi pare, che le esponiate con poca direzione, e che ne parliate con troppo scherzo. Dopo avervi fatta meco stesso rifflessione, non dubito punto, che non si possa trattare, in codeste piccole addunanze, molto meglio, che in altro luogo, degli affari più importanti. Vi parlerò dunque in pocche parole, per servire d’esempio, e per bene del pubblico, che tanto voi, quanto io, come credo, abbiamo per fine, d’uno stabilimento di questa natura, che noi abbiamo quì fatto.
Confesso alla prima, che pur troppo in abbondanza vi sono di codoste Combricole, il fine delle quali, siccome tutto ciò che vi si tratta, non è di veruna conseguenza, per l’avvantaggio del Pubblico, e per la prosperità della nazione; e perciò ve le dono di buon cuore. Ma dovete allo stesso tempo, accordarmi che non vi è niente di più utile, ne di più meritorio del Piano, che noi seguiamo.

Nivel 4

Ejemplo

Per non attraersi de’sopranomi, e scansare le dicerie, abbiamo pigliato il titolo di Adunanza eddomadaria. Il nostro Presidente dee servire, in tale qualità, almeno un Anno, ed alle volte anche quattro e cinque. Siamo tutti Persone gravi, e serie, e rivoltiamo nella nostra mente nobili disegni. Crediamo sia nostro debito l’impedire, per quanto a noi s’aspetta, che lo stato non patisca verun danno: ne quid detrimenti res capiat publica: Il censurare i dogmi, e le azioni, le Persone, o le cose, che non approviamo: il regolare gl’interessi della nazione al di dentro, ed il portare la Guerra al di fuori dove lo giudichiamo a proposito; ed in quella maniera, che ci pare più convenevole. Se gli altri non sono del nostro sentimento, non possiamo impedirlo, ma sarebbe meglio ne fossero. Abbiamo, in oltre di tempo in tempo la compiacenza di regolare, in qualche cosa, gli affari della nostra università. Al dire la verità, noi siamo poco soddisfatti della permissione, che si è data all’ingresso de’vini di . . . uno, o due Fiaschi di eccelente vino di . . . che bevemmo l’altra sera dolce e corroborativo, ci rese tutti di bell’umore; ma quel maledetto vino di . . . . . ci costerà più danaro, e staremo poco bene. Se fossimo stati informati dell’attentato prima, che fosse uscita la concessione, siate sicuro, che avremmo presentate suppliche, in contrario, e si saremmo opposti; ma non accade più parlarne; non vi è più rimedio. Vi fò pure sapere, che non sappiamo approvare i Passi di un certo Prencipe di concerto colle Truppe di, N. N. ella e una innovazione pericolosissima, che ne dicano alcuni non siamo ancora troppo sicuri che non vi sia qualche segreta intelligenza. Li particolari avvisi, che io tengo in questo proposito da un Amico, che penetra le cose al fondo, danno luogo à Politici ben versati negli affari di questa natura di sospettarne. Crediamo d’avere finalmente ridotti li malcontenti di . . . e di venirne, ben presto ad’una Pace con loro. Non abbiamo fin ora, determinato, quali saranno le operazioni dell’armata, che dee mantenere la neutralita del . . . ne di quella, che si ritrova in . . . si come non abbiamo concluso sopra le procedure di due o tre Signori; ma aspettiamo con impazienza l’arrivo del manuscritto di . . . il quale, sappiate è il nostro oracolo, in materia di nuove, ed il nostro Aristotele in Politica, perche bisogna vi sia una giurisdizione ed un Giudice di tutte le nostre controversie. Ricevemmo avviso, l’altro giorno, che le milizie aveano fatta la patuglia tutta la notte nelle contrade di codesta Città. Noi per verità non ne possiamo concepire il motivo; Il manuscritto di . . . era si positivo, su questo particolare, e si accordava colle lettere di qualche altra Persona, che il Presidente della nostra Comunità, destinato per essaminare questa facenda, ci riferì, che potea essere, vi fosse qualche cosa.

Metatextualidad

Avrei molte altre particolarità da communicarvi; ma due miei buoni amici, e vicini, arrivano in questo punto nella mia stanza dove il Cafè sta in pronto. Sono N. N.
Si vede da questa lettera, che le persone delle quali si tratta, non cercano altro, che le novità, senza badare a ciò, che è vero, o falso. Sarebbono disperati se ne venissero in chiaro, perche allora finirebbono le loro ricerche, ordinate più a passare il tempo, che a ricevere delle istruzioni. Siasi com’esser si voglia, dovremmo tutti seguire l’esempio di quelle saggie nazioni nelle quali ciascuno impara qualche mestiero. Non sarebbe egli un gentile esercizio, per un Damerino, se in vece di bagattelare eternamente colla sua Tabacchiera, impiegasse qualche ora del suo ozio a lavorarne una? Questa pratica sarebbe avvantagiossima per lo pubblico; mentre renderebbe tutti gli Uomini buoni da qualche cosa; allora non vi sarebbe un solo membro della Società civile, che non avesse qualche specie di dritto, per tenervi un certo grado come quello che l’altro giorno venne ad’una conversazione di bell’ ingegni per mostrare, che avea fatta la divisa d’un Anello.