Il Filosofo alla Moda: Lezione VI
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Livello 1
Lezione VI
A quelli che dicono male delle Donne.
Citazione/Motto
Dat veniam corvis, vexat censura columbas.
Livello 2
Livello 3
Racconto generale
Livello 4
Eteroritratto
Tutte le Persone dell’uno, e dell’altro Sesso, che vantano spirito, e politezza, hanno per onore il visitare la Sig. Arietta~k. Ella è gionta ad un certo periodo della sua vita, che non è troppo esposta, nè alla leggerezza della Gioventù, nè alle infermità della età avvanzata. La di lei conversazione è si framischiata di prudendenza, e di buon’umore, che piace ugualmente a’Giovani, ed a’Vecchj. Ella è libera, e sincera; però sempre al coperto d’ogni rimprovero. Non ha nè intacco amoroso, nè dissegno ambizioso; e questo fà che ciascheduno le discorre, con piena libertà, di tutto ciò, che riguarda la propria passione, o il proprio interesse.
Livello 4
Fabula
la favola dell’Uomo, e del Leone. Il primo per dargli un contrasegno della di lui superiorità, gli mostrò un quadro, in cui si rappresentava un Leone atterrato da un Uomo. Non vi sono, rispose quel nobile animale, frà di noi Pittori, ma sé ve ne fossero, potremmo farvi vedere cento Uomini sbranati da Leoni per ogni Leone ucciso dagl’Uomini.
Livello 4
Racconto generale
Tomaso Inkle, terzo Figlio d’un ricco Cittadino di Londra~i, in età di vent’anni, s’imbarcò alla Dunes~i, li 16. maggio 1647. sopra un Vascello; detto l’Achille, destinato per le Indie occidentali. Intraprese questo viaggio, col pensiero di arricchirsi per via del traffico; e possie-dea tutti i talenti necessarja riescirne. Era molto pratico nel conteggiare, si che potea, con un tiro di penna, calcolare se avea del profitto, o della perdita in un negozio. In poche parole suo Padre non avea ommesso niente per ispirargli, da buon’ora, l’amore del guadagno, e per attaccarlo a suoi interessi in maniera capace di prevenire il naturale ardore delle sue altre passioni. Con questa coltura di animo, egli non era mal fatto di corpo; avea la faccia vermiglia, l’aspetto vigoroso, e robusto; la cappigliatura bionda, e ricca gli cadea, con buona negligenza sopra le spalle. Nel corso del viaggio, accadde, che il Vascello mancò di viveri, ed entrò, per farvi nuove proviggioni sulle coste dell’Ammerica~i, in un picciolo Porto. Il Giovane discese a terra con molti altri Inglesi,: e senza osservare una partita di que’Indiani, che si erano nascosti dentro i Boschi per agguatarli, si allontanarono un pò troppo dalla riva del mare, si che gl’insidiatori furono sopra di loro, e quasi tutti li trucidarono. Tomaso ebbe la forte, con pochi de’suoi, di fuggire dentro una Foresta, dove oppresso dalla fatica, e privo di lena, si gettò solo, sopra una picciola, ed appartata emminenza, Appena si fù corricato, una Giovane Indiana, escita da una vicina Capanna, venne à ritrovarlo. Sorpresi subito ammendue da tale incontro, non tardarono a rimirarsi con occhio parziale. Se l’Europeo rimase addescato dalla forma, da’tratti, e dalle grazie un poco selvagge dell’Ammericana tutta ignuda; questa non restò meno presa dall’aria, della tintura dal taglio dell’Europeo vestito da capo a pie. Ella diventò sì amorosa verso di lui, che inquieta della sua vita, lo condusse in una Grotta rimota, e dopo averlo regalato di esquisiti, e deliziosi frutti; ebbe la cura di guidarlo ad una sorgente di acqua viva per dissetarlo. In tempo di questi buoni ufficij, ella si pigliava il piacere ora nel trastullarsi co’suoi biondi capelli, esponendoli al colore delle sue dita, ora nello scuoprirgli il seno, bessarsi, e ridere di lui quando volea occultarglielo. Non vi è dubbio, che questa Indiana, nomata Iarico, non fosse persona di riguardo, mentre si abbigliava ogni giorno con nuove colane, e con varie maniglie formate di Conchiglie e di vetri graniti; e gli portava sovente quantità di ricche spoglie de’suoi altri amanti. La Grotta in oltre del Giovane Inglese era fornita di pelli picchiate, e delle più vaghe e colorite piume, che si ritrovassero in quell’abbondante Paese. Acciò gli riescisse più dolce la sua Prigione, si azzardava qualche volta di condurlo, fra ‘l chiaro ed oscuro, o al lume della Luna, a certe’ rimote Boscaglie, o a piacevoli solitudini; e dopo avergli dissegnato un luogo, dove potesse, con tranquilità riposarsi, al soave mormorio delle acque, o al canto de’Rusignuoli, ella sea sentinella, o lo tenea addormentato fra le proprie braccia, e lo risvegliava subito, che vi era qualche pericolo da temere. Così passarono il tempo in amorose vicende, fino che inventato un nuovo linguaggio per intendersi, il Giovane Inglese disse alla sua innamorata, che si riputarebbe felice di poterla godere nel suo Paese, dove anderebbe vestita con drappi simili a questi del suo abito, e la sarebbe guidare a vaste abbitazioni tirata da Cavalli, al coperto del vento e della pioggia, senza stare esposti a tanti pericoli e timori, da quali si ritrovavano agitati. Erano già vissuti più mesi fra le tenerezze d’amore, quando Iarico~i osservò sulla costa del mare un Vascello, ed istruita dal suo amante, sè diversi segni a quelli, che lo montavano. Arrivata la notte, si portarono ammendue alla spiaggia, dov’ebbero il contento di ritrovare su quella nave alcuni Inglesi, che andavano a Barbados~i. Pieni della speranza di vedersi, ben presto, liberi dalle loro inquietezze, e di godere un bene meno interrotto, s’imbarcarono, ma nell’approssimarsi all’Isola di Barbados~i, il Giovine Inglese pensieroso, e malinconico, venne a considerare il tempo, che avea perduto, ed a calcolare tutti i giorni, che il suo Capitale, rimasto sull’altro vascello, non gli avea prodotto verun interesse. Per mettersi dunque in istato di riparare le sue perdite, e di poter dare buon conto del suo viaggio a’suoi amici e parenti, risolvè disfarsi di Iarico subito gionto al Porto, dove, appena ebbe dato fondo il Vascello, si tenne un publico mercato sulla riva del mare per la vendita de’schiavi Indiani ed altri, presso poco, come quì si vendono i Cavalli, e Bovi. Potè bene quella infelice spargere lagrime, e rappresentargli ch’era di lui incinta, insensibile ad ogn’altra voce, che a quella dell’interesse, non pensa che di approffittare del suo disegno, per ricavarne una più grossa somma da un mercante della Colonia, a cui la vendette.