Zitiervorschlag: Gasparo Gozzi (Hrsg.): "N. 49", in: La Gazzetta Veneta, Vol.1\049 (1760-07-23), ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fabris, Angela / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.3660 [aufgerufen am: ].


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N.° 49.

Mercoledì addi 23. Luglio 1760.

Che contiene

Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.

Ebene 2► IN (sic.) tutti i tempi, e in tutte le Nazioni furono sempre certi animi volti al mal fare, anzi scellerati, i quali rompendo tutte le Leggi della Società, si disposero a volere con la forza i Danari, e la roba altrui; e quantunque vedessero per prova, che la fine di siffatti uomini sono state sempre le forche, la scure, le ruote, o altro; mossi dalla voglia d’avere, o si scordarono di quanto agli altri era avvenuto, o ricordandosene, andarono alle loro inique imprese per disperati, nulla curandosi del dover essere un giorno o sforacchiati dalle archibusate, o dell’avere a mettere il collo in un laccio.

Ebene 3► Allgemeine Erzählung► Una brigata di siffatti tristi infesta al presente il territorio di Vicenza, e sono per la maggior parte abitatori di Recuaro; ed hanno già fatto diverse ruberie, tanto che alcuni de’loro compagni, da molto tempo in quà ne furono incarcerati. Accordaronsi nove di costoro d’andare a Villaverla a saccheggiare in casa d’una certa femmina, la quale, secondo il parer loro possedeva molto Danaro; e fatto quelle disposizioni, che voleano, si stavano attendendo un’ora assegnata per andare a far bottino. Stavansi i Birri già da gran tempo in agguato per poter cogliere i malfattori, e più volte aveano tentato di struggerli; ma non aveano ancora potuto abbattersi in essi. Quando uno de’rubatori mosso o dall’animo suo proprio, o forse dal desiderio di fare altro guadagno, senza mettersi a rischio di venire un dì giustiziato, levatosi via da’compagni suoi, andò incontanente a Vicenza, diede avviso dell’intenzione della brigata, e di là subito a’compagni suoi ritornò, colorendo con non so quali ragioni la sua andata, e il ritorno. Allestironsi intanto i Birri, e chetamente ne andarono adì 15. del corrente mese a Villaverla, giorno assegnato al saccheggiamento, e quivi nella casa della Donna rimpiattatisi attesero gli assalitori. Ed ecco che alle ore 23. ne venivano appunto a gola aperta i Lupi, ingojandosi a mente le sostanze della femmina, e parendo loro di metter le mani agli armadii, e alle casse s’appresentarono alla casa armati. I Birri assicuratisi bene, intimarono a’ladroni, che mettessero giù l’arme, e s’arrendessero; alle quali parole essi risposero con le archibusate, tanto che dall’una parte, e dall’altra s’incominciò a sparare con grandissima furia; ma il vantaggio fu interamente de’Birri, de’quali alcuno non vi rimase offeso. All’incontro uno de’ladroni, il quale credesi, che fosse il capo della masnada, fu da più colpi trapassato, e ucciso, un altro di là a poco si morì, il terzo fu gravemente ferito, due leggiermente, e fuggirono, e uno fu preso sano, gli altri tre sparirono. La mattina de’dì sedici, videsi a comparire in Vicenza fra una grandissima calca di Popolo un carro da’Birri attorniato, sopra il quale giacevano i corpi de’due morti ladroni, e insieme il moribondo, che anch’esso parea, come gli altri defunto; e il quarto, che sano era rimaso, e credesi che sia colui che ne gli avvisò, ne veniva a piedi condotto da Birri legato. Vennero i due corpi de’morti gittati fra le colonne della Piazza; e quegli che a pena vivea, ed erasi confessato, fu posto insieme col sano in prigione. Da pochi giorni in quà il moribondo comincia a migliorare, per peggiorar poi, come si dice, e attendesi qualche notizia di quelli, che sono fuggiti, che vengono tuttavia inseguiti con diligenti inchieste; benchè fin ora poco si speri di coglierli. ◀Allgemeine Erzählung ◀Ebene 3

Ebene 3► Allgemeine Erzählung► In una certa calle la sera de’21. nacque una quistione fra due femmine l’una gravida, e l’altra col ventre voto. Vennero ad azzuffarsi. La più leggiera cacciò a terra la grossa; la quale riscosse diverse battiture, e difendevasi con poco vigore: ma salitagli l’altra sul ventre, essa per difendere la vita sua, e quella dell’innocente fanciullino incarcerato, diede di mano ad un temperino, e lo cacciò due volte nel collo alla nemica, tanto che quella, vedendo a uscire il sangue, atterrita, lasciò la battaglia, e andò a farsi medicare. ◀Allgemeine Erzählung ◀Ebene 3

Metatextualität► Perchè s’ha mai a dubitare, ch’io non sia amante della verità, e che occorrono certi scongiuri (rispondo io ad un gentilissimo Foglio pervenutomi alle mani stamattina de’dì 22) perchè? Io ringrazio anzi grandemente chi m’invia le notizie, e i pensieri, che può, per impinguare con qualche varietà i presenti Fogli; ne’quali io non sono altro, che una mano, che scrive; e la sostanza mi viene da’cervelli altrui. Un’umana censura qual è quella, che si contiene nella Lettera capitatami, non può altro, che giovare, e i varii lumi nelle Arti sono derivati più dalle opposizioni che da altro. Pubblico dunque il Foglio a piacere di chi me lo fece consegnare, e quale mi fu consegnato. ◀Metatextualität

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Sig. Gazzettiere,

La traduzione de’versi del Sig. di Voltere in lode del Sig. Goldoni è sembrata ad alcuni alquanto alterata dal vero senso, e si desidera, che sia Pubblicata (sic.) quest’altra, ch’è giudicata più fedele.

Ebene 4► Zitat/Motto► Da per tutte le Nazioni

Si molestano i talenti

C’è chi critica il Goldoni

E fa guerra a’difendenti.

Giudicar non si sapea

A’suoi scritti un frontispizio,

La Natura si scegliea

A dar Arbitra, il giudizio.

Disse al Critico, al Geloso,

La Natura smascherata:

Ogni Autore è difettoso,

Ma il Dottor m’ha pitturata. ◀Zitat/Motto ◀Ebene 4

Vien detto, che il Sig. Dottor non abbia ben fatto, nella sua risposta pubblicata, a scrivere que’due versetti:

Ebene 4► Zitat/Motto► Tacete ove favella
L’Oracol delle genti;
◀Zitat/Motto ◀Ebene 4

Sapendosi, che questo termine: Oracolo, porta seco quest’altro: Interpretazione. Niente fa discorrere un Pubblico, quanto le cose da interpretarsi, non avendo io conosciuta Persona, che non si riscaldi il cervello per indovinare, e interpretare. Se mai ci furono ragionamenti sopra al merito del Sig. Dottore degnissimo, ora sono grandi; e si rallegri, perchè quanto maggiori, e lunghi dureranno i discorsi, egli ne trarrà sempre maggior vantaggio. Alcuni vanno dicendo: o che diavol vorranno dire que’due versi:

Ebene 4► Zitat/Motto► Giudicar non si sapea
A’suoi scritti un frontispizio.
◀Zitat/Motto ◀Ebene 4

Non ha il Sig. Dottore intitolato tutti gli scritti suoi come a lui parve bene? Alcuni altri sono giunti persino a dire, che i versi del Sig. di Voltere o sono satira, o non vogliono dir nulla. Alcuni altri mi spezzano il capo ogni momento perchè interpreti quella sentenza:

Ebene 4► Zitat/Motto► Ogni Autore è difettoso
Ma il Dottor m’ha pitturata.
◀Zitat/Motto ◀Ebene 4

Io mando tutti a leggere il vostro trattatello della Gazzetta quarant’otto, dove facetamente ragionate dell’Osteria assomigliandola alle belle Arti, e dico, che incominciando la lettura alla sesta riga della terza colonna, e seguendo a leggere fino alla ventisette della colonna quarta troveranno un grand’ajuto per intendere insino a qual segno s’estenda l’accennata sentenza. Vi prego a Pubblicare (sic.) voi quest’intera Polizza come amante del ben comune, e del vero, e perch’io non abbia a cercare altri pubblicatori, volendo fuggire la noja delle richieste, che mi vengano fatte a ogni passo ec. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Al Sig. N. N.

a Padova.

Io non so perchè voi, qualunque vi siate, abbiate celato il nome vostro nel gentilissimo foglio scrittomi. Una buona amicizia, che mi professate è cosa forse da vergognarsene? no. E perchè mi volete voi tenere l’anima dubbiosa, sicchè la non sappia dove mandare i ringraziamenti ti suoi? Pazienza. Vadano essi dove debbono andare; e legga quegli che mi scrisse in questo pubblico Foglio una testimonianza della mia gratitudine. S’io non avessi altro debito a queste carte, ho ad esse quello dell’avere acquistati diversi Amici, co’quali fo all’amore in ispirito, come fo con voi al presente. Vi ritrovo un diletto non più immaginato nell’amicizia; ed è quello di fantasticare, s’ho a far con Giovani, con Uomini d’età mezzana, o con Vecchi. Mi vo rappresentando l’effigie loro in più forme, diventando Pittore di Persone, che non ho vedute mai. Esamino il carattere della Scrittura loro, per vedere se mai conoscessi da qual mano venne formato. Studio nello stile, e infine mi risolvo a dire, sia chi si voglia, certamente questi è onesto, e cortese Uomo, o Giovane, o Vecchio, ch’egli sia, e abbiasi qual viso si vuole. L’amicizia sta negli anni, e nella faccia, o nel cuore? Che importa a me dunque di fantasticare altro? Chiunque voi vi siate, dunque, sappiate, ch’io vi sono infinitamente obbligato; e che o vi tenghiate, occulto, o palesiate il nome vostro, voi mi troverete sempre buon amico, e cordiale. ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3

Fu a giorni passati posto nella Chiesa di S. Giovanni Vangelista un soffitto, dipinto dal Signor Jacopo Mareschi (sic.) rinnomato Pittore. Rappresentasi in esso un S. Giovanni in atto d’adorare la Reliquia della Croce, la quale stà nella detta Chiesa. La Pittura è benissimo armonizzata. Dall’un lato vedesi il Santo quasi in rapimento adorare, e un Angiolo, con facilissimo scorcio gli tiene un lembo de’panni leggieri, e con pieghe, che mostrano agilità in tutto. Due altri Angioli stanno a lato al Santo. Scende in faccia d’esso un gruppo d’essi celesti Spiriti festeggiando, e con varie pittoresche attitudini aggirandosi intorno ad uno di loro, che con le mani alte tiene la Reliquia, da cui si parte una lista di lume. Per detto degl’intendenti vedesi imitata ogni bellezza di natura, e molto fuoco pittoresco tanto negli atteggiamenti delle Figure, quanto nel colorire, e sopra tutto una mirabile disinvoltura, e destrezza negli scorci, ne’quali par di vedere una vera abilità di star in aria, e volare. Lo stesso Pittore va ora faceneo (sic.) un Quadro laterale, ed ha già dipinto due tele da porsi all’Altar maggiore. L’impegno dell’addobare la detta Chiesa è del Sig. Giambatista Neel Guardiano uscito, il quale la fa anche guernire di Stucchi, e d’altri ornamenti.

Per l’Estrazione 19. Luglio 1760. in Venezia.

Introito.

Di Venezia- L. 143375 : 6

Di Terra Ferma-L. 68774 : 19

Di Capo d’Istria, e Rovigno-L. 1769 : 10

L. 213919 : 15 sono Duc. 34503 g. 5

Numeri Estratti 39. 44. 12. 15. 19.

Vincite

Ambi con l’Augmento D. 15690

Terni simili D. 14220

Estratti D. 470

D. 30380

Qualità, e quantità de’Terni.

N. 2-di D. 500

-1- di D. 250

-4-di D. 200

-8-di D. 150

-28-di D. 100

-32-di D. 50

-10-di D. 25

N. 85

La ventura Estrazione sarà li 23. Agosto 1760.

Cose rare da vendere.

È stato ritrovato in Aquileja un Diaspro ovato, in cui è intagliata ad incavo da egregio Artefice la testa d’Elio Vero Cesare Figlio per adozione d’Adriano Augusto. L’impronto d’essa testa trovasi alla Bottega di Paolo Colombani Librajo in Merceria all’Insegna della Pace. Il prezzo del Diaspro è di zecchini dodici.

Cose perdute.

Chi avesse ritrovato un Libretto Alfabetato, con li nomi de’Confratelli del SS. Crocefisso di Poveglia, lo porti dal Sig. Paolo Colombani, che n’avrà qualche ricognizione.

Chi avesse ritrovata una picciola chiave d’acciajo, di forma lavorata a punta di Diamante, la porti alla Sacrestia di S. Fantino, che gli sarà dato un Ducato d’argento di cortesia.

Libri in Venezia.

Il Signor Giorgio Fossati Architetto, e Intagliatore in rame, ha Pubblicato (sic.) un Manifesto in cui rende conto del proseguimento d’un’Edizione dell’Opere d’Andrea Palladio. Il contenuto è quel che segue.

Il Signor Francesco Muttoni Architetto Vicentino, diede fuori parecchi anni sono otto Tomi, che comprendono quell’Opere del Palladio, ch’erano già state pubblicate altre volte, e avea intenzione di proseguire la sua Edizione con quelle, che non erano più state stampate; ma la morte s’oppose alla sua volontà. Avea egli invitato per suo consigliere nell’Opera, e per Intagliatore de’rami il Signor Fossato; il quale anche dopo la morte del Signor Muttoni, non cessò mai di raccogliere disegni, e d’intagliare a poco a poco Tavole, per potere un tempo compiere la stabilita impresa.

Tutte le carte del Signor Muttoni si trovano nelle sue mani, con molte altre raccolte dopo la mancanza di lui, tanto, che per proseguire dopo gli otto primi Tomi ha materia da poterne empiere altri cinque. Promette un tale proseguimento nel suo manifesto, ed invita in esso i Professori, e gli Amatori dell’Architettura ad Associarsi (sic.). Per non aggravare sè, o i Comperatori d’una grossa spesa distribuirà le Figue agli Associati di Settimana in Settimana, e con esse que’fogli, che spiegheranno la qualità delle Figure in Italiano, e in Francese, mantenendo in ciò la norma degli otto Tomi già usciti sotto il Signor Muttoni. È descritto il metodo della distribuzione delle Figure, e de’Fogli, e il prezzo che si dovrà sborsare per quelli, che monterà in circa a lire 20. per Tomo agli Associati, agli altri 24. Questi cinque ultimi Tomi, a chi gli prenderà per continuazione de’primi otto, si daranno col segno di Tomo IX. X. XI. XII. XIII. a chi gli volesse solamente per principio d’Opera, e per possedere solamente gli Edifizii non più stampati del Palladio, verranno dati col segno di Tomo I. II. III. IV. V. Sono pregate le Persone, che vogliono associarsi a dare i nomi loro in Castel forte a San Rocco in casa d’esso Signor Fossato, o in casa del Sig. Antonio Zatta Stampatore al Traghetto di San Barnaba. Il Manifesto contiene altre molte particolarità intorno all’ordine del Libro, che da me vengono per brevità tralasciate.

Libri Forestieri.

È capitato ad Antonio Zatta Stampatore al Traghetto di San Barnaba il Tomo IX. a favore de’Gesuiti intitolato:

Riflessioni sopra il Libro intitolato: motivi pressanti, e determinanti, che obbligano in coscienza le due Potestà Ecclesiastica, e Secolare ad annientare la Compagnia di Gesù, per servire d’aggiunta al medesimo libercolo. Lire I.

Case da Fittare.

Casa d’affittar in Salizada a S. Lio sopra il Casello del Lotto, le chiavi sono da Madalena Minio, stà nella calle dietro la Chiesa; paga all’anno Duc. 76.

In Contrada di S. Benetto dietro il Magazen, un Mezzà d’affittar ad uso d’Interveniente fornito di tutto il suo bisogno; chi lo vuole parli con la Signora Michiela Tomasini dietro il Magazen suddetto.

Legni arrivati.

Adi 12. Luglio. Pieligo, Patron Battista Brunetti, venuto da Pago, con 97. Mozza Sal.

Detto. Pieligo, Patron Francesco de Rossi, venuto da Spalatro, e Zara, con 3. cai Oglio. 1. Balla Becchine, e Boldroni a refuso. 1. Rodolo Rassa in più cavezzi. 100. Oche Sufini. 800. Libre Marasche. 4. cai Sugo di dette. 2. Fag. cera. 1. cassa quinta Esenza. 1090. Oche Lana.

1. Fag. Pelle di Lepro. 1. Fag. Pelle di Gatti Salvatichi. 1. Fag. Rame vecchio.

Detto. Peota, Patron Vicenzo Bottarin, venuto da Ancona, con 8. Botte Catrame. 7. Balle, e 1. Fag. Sponze.

Detto. Peota, Patron Pasqualin Balarin, venuto da Ancona, con 1. Bar. Osso di Ballena. 8. Balle Sponze. 2. casse Corali.

Detto. Pieligo, Patron Antonio Comelo, venuto da Primier, con 25. Mazzi Canevo Grezzo.

Detto. Pieligo, Patron Pasqualin Zanco, venuto da Zara, con 4. cai Oglio.

Detto. Pieligo, Patron Zuanne Cranuelli, venuto dalla Brazza, e Spalatro, con 4. cai Oglio. 70. Pezze Formaggio.

Detto. Trabacolo, Patron Silvestro Silvestri, venuto da Zara, con 4. cai Oglio.

Detto. Trabacolo, Patron Tommaso Uassanovich, venuto da Zara, con 4. cai Oglio.

Detto. Polaca nominata Sant’Iseppo, Capitan Antonio Nordio, manca da Santa Maora, 27. giorni, Parcenevole D. Conte Demetrio Perulli, con 155. Mozza Sal. 6. car. Oglio. 2. Miera Limoni. 2. Bar. Buei Salati. 600. Libre Formaggio. 8. Bar. Vin da Scopolo.

Detto. Polaca nominata Madonna dei Carmini, e Sant’Iseppo, Capitan Mattio Pezzetta, manca da Santa Maora 27. giorni, Parcenevole D. Demetrio Perulli, con 1. Mier, e mezzo Limoni. 9. car. Oglio. 24. Barile, e car. Vin. 165. Mozza Sal.

Detto. Pieligo, Patron Zuanne Pedrini, venuta da Cervia, e Rimani, con 3. Miera, e mezzo Strazze. 2. ceste Formagielle. 1. Balletta cera zala. 40. Persutti in cestella 1.

Detto. Pieligo, Patron Antonio Fransosetto, venuto da Zara, e Vegia, con 3.cai Oglio. 8. Rodoli Rassa.

Detto. Pieligo, Patron Piero Gallo, venuto da Spalatro, Zara, e Traù, con 7. Bar. Miel. 6. cai, e 1. Bar. Sugo di Marasche. 1. Mier Marasche. 1. Fag. cera. 1. Rodolo Rassa in più cavezzi. 4. cai Oglio. 7. Bar. Sufini. 2. canevette quinta Esenza.

Detto. Pieligo, Patron Fortunato Balarin, venuto da Palaciol, con 134. Sacchi Farina zala.

Detto. Bracera, Patron Giusto Scolin, venuto da Trieste, con 4. Bar. Ottoni. 4. casse Azzali. 1. Bar. colla Todesca. 1. Bar. Feramenta Lavorata. 5. casse Acqua di Silla. 10. Bar. chiodi. 4. cassette, e 1. Fag. Telle. 7. car. Oglio. 3. Some Scatole. 3. Bariletti cera zala.

Detto. Pieligo, Patron Anzolo Vianello, venuto da Palma nova, con 195. Sachi Farina zala.

Detto. Trabacolo, Patron Nicolò Santi, venuto da Zara, con 3. cai Oglio.

Detto. Trabacolo, Patron Giacomo Puschio, venuto da Pago, con 124. Mozza Sal.

Detto. Pieligo, Patron Zuanne Mauri, venuto da Parenzo, con 400. Libre carnizzo. 2. Miera Strazze a refuso. 150. Libre vero, e Ferro vecchio. 50. Libre Gripola.

Detto. Pieligo, Patron Giacomo Ragusin, venuto da Triesste, con 1. car. Rasadori. 115. Sacchi, e 1. Fagotto cera zala.

Detto. Trabacolo, Patrom Domenico Bori, venuto da Pago, con 50. Mozza Sal.

Detto. Nave nominata Sultan, Capitan Baul Baruuel Inglese, manca dalla nuova Giorch in America 12. Settimane, e mezza, raccomandata a sè medemo, con 644. Botte, e 91. Bar. Zuccaro.

Detto. Trabacolo, Patron Mattio Litimich, venuto da Zara, con 4. cai Oglio. ◀Ebene 2

Vendesi la presente Gazzetta a 5. soldi, e si ricevono le Notizie.

A San Marco. Nella Bottega da Caffè di Florian.

In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo.

Giù del Ponte di S. Polo appresso la Calle dei Savoneri. Nella Bottega di Gasparo Ronconella Librajo.

In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore.

Con Privilegio. ◀Ebene 1