Citazione bibliografica: Francesco Grassi (Ed.): "Num. 11", in: Spettatore piemontese, Vol.1\11 (1786), pp. 69-75, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.3613 [consultato il: ].


Livello 1►

N.o 11.

Citazione/Motto► O Matre pulchra Filia pulchrior! ◀Citazione/Motto

11. Luglio 1786.

Livello 2► Tre principali Doti d’una Lingua sono l’Energia, il Numero, e la Copia. L’Energia, se ben l’intendo, non consiste in altro, che, nello esprimere più Idee in meno Parole: ed allora noi chiamiamo Energico il Vocabolo, o la Frase, quando più breve suono di Sillabe all’Orecchio ci desta nell’Intelletto maggior numero di Sentimenti, o vogliam dire d’Idee. Il che, secondo me, avviene o per Derivazione, o per Composizione, o per Figura. Un Termine Derivato porta un Oggetto nelle varie sue Modificazioni. Un Termine Composto può rappresentare alla Mente o differenti Oggetti; od un Oggetto solo con differenti Relazioni. Un Termine Figurato ci fa vedere un Oggetto nella Somiglianza d’un altro; o le varie Relazioni d’un Oggetto nella Similitudine delle Relazioni di qualche altro Oggetto. E sempre per tal modo si dipingono alla Mente Idee accumulate. – Il Numero si considera in primo [70] luogo nella Varietà dell’Accento, il quale io voglio distinguere in due principali Generi: l’uno de’quali appellerò Sillabico (e segnasi o Grave, od Acuto, o Circonflesso); l’altro nominerò Patetico: ed è infinitamente variabile nell’Interrogazione, nella Dimanda, nella Preghiera, nella Concessione, nella Dimostrazione, nell’Enfasi, nel Trasporto, nella Minaccia, nell’Aborrimento, nella Lusinga, nell’Ironia &c. – In secondo luogo si distingue il Numero o in Vocaboli sonori, composti da’Vocali ben distinte nella Prononzia, ben rilevate nella Varietà del Suono: e tanto dalla Celerità, o Lentezza Prosodiaca: quanto dal mutabile (piacemi di adottare quest’Espressione dai Franciosanti) Gioco dei sovranominati Accenti rese (dirò così) armoniche. – O si considera finalmente nell’Accozzatura d’essi Vocaboli nel Giro de’Periodi senz’aspro Scontro di collise Consonanti tra loro; e senza incomoda Apertura di boccheggiati Dittonghi, Trittonghi, Quadrittonghi. Ma trascorrendo sonoro il Sentimento ora diritto, e (quasi nel suo Alveo) raccolto; ora nei varj suoi Membri, ed Incisi diramato, e flessuoso, venga con indicibile Soavità, e Chiarezza a conchiudere l’Operazione insieme della Mente, e dell’Orecchio in un determinato punto. [71] La Copia d’una Lingua consiste non solo nel poter variare l’infinita Moltitudine degli Oggetti con proprj, e distinti Vocaboli: ma nel potere ancora di ciascheduno Oggetto distinguere le Parti, i Modi, le Operazioni, le Alterazioni, gli Accrescimenti, le Diminuzioni; e tutte le più sottili Mischianze, e Differenze, e Relazioni: tantochè con Nominale Scienza abbracci il Dizionario tutta la Sfera delle Cognizioni di Teoria, e di Pratica.

Metatestualità► Per provare, che la Lingua nostra possiede eminentemente queste Perfezioni la brevità d’uno di questi Fogli non mi permette che di fare alcuni dimostrativi Riflessi. ◀Metatestualità – Serve all’Energica Chiarezza dell’Italiana Favella il derivarsi che si fa in essa le Voci Radicali nelle Modificazioni degli Oggetti da esse Voci rappresentati; o nelle Cose, che v’hanno Relazione. – Carro è Voce Radicale, Indi CarrieraCarraraCarrozzaCarrettaCarruccioCarrozzinoCarrozzoneCarrozzaccia (con altri Diminutivi, ed Accrescitivi senza numero). CarreggiareCarrettareCarrozzare – Carrucciare con i Composti da’Preposizioni (notisi che quì si accennano Vocaboli non solo usitati, e da adoperarsi senza alcuno scrupolo; ma ancora quelli, che la sola Analogia nel Genio [72] della Lingua, e nella Pratica d’accreditati Autori potrebbe solo (con grande Cautela usati) autorizzare in certi Casi: il che si concepirà estendersi in tutto questo Foglio) RicarreggiareCirconcarreggiareIncarrozzareIncarrettareDiscarrettare &c. – CarreggevoleCarrozzabileScarreggevole &c. – CarrozziereCarrettiereCarrozzaroCarrettaio &c. CarreggiamentoCarrateraCarreggiataCarrozzataCarrettataCarozzacciata con una Infinità d’altri o Derivati, o Composti. Ma di questo ci ricorrerà di parlare, quando si tratterà della Copia.

Riguardo alla Composizione delle Parole, tuttocchè il Genio dell’Italiana Favella (conforme in ciò alla Latina sua Madre) non ammetta propriamente che quella delle Preposizioni; tuttavia n’usa ella di molte con particolare Leggiadria in certi Generi di Componimenti secondo la Foggia dei Greci ed ad imitazione di essi abbellasi con dire, OcchiazzurroOmeri-alatoLonge-scoccanteCongrega-nubiFrondi-comatoSoavi-sonoMelli-fluoBalsam-odorosoGigli-smaltatoTremoto-scossoFolgor-abbattutoSpalle-scrignuto &c. Quanto poi all’Energica Espressione delle componenti Preposizioni, la Lingua nostra, come Primo-[73]genita dell’antica Latina, tutta quasi a suo buon Diritto n’ereditò la Forza, come si può osservare ne’seguenti Vocaboli. AspettoProspettoDispettoCospettoRispettoSospettoInspezionePerspicaceCircospetto. Anzi ella sovente aggiunge nuova forza a’suoi composti Vocaboli, come appare in DisinvoltoDisinvolturaSconvoltoSconvolgimentoStravolgereStravolto &c.

Intorno all’Armonia, se non fosse convenuto appo d’ognuno, che l’Italiana Favella sia tra tutte la più melodiosa, io n’addurrei quì la Ragione nella distinta Sonorità con che prononzia le sue Vocali; nella Nitidezza de’suoi Polisillabi: ne’quali senza Intoppo si scilinguate Consonanti, o Spalancamento di sbadiglianti Polittonghi, si percorre sovente il Registro delle più sonore Vocali l’una dopo l’altra in una sola Parola: con la Variazione inoltre in niun’altra Lingua maggiore dei moltiplici Accenti.

Rimane la Copia, nella quale oso dire non avere la Lingua nostra alcun’altra Superiore; pochissime uguali. Ma per non entrare in disutili Minutezze, solo mi basterà per provarlo l’apportare alcuni Esempli. Noi diciamo Viso, Volto, Cera, Sembianza, Sembiante, Aspetto, Cospetto, Faccia, Mo- [74] stacci, Muso, Ceffo, Grugno, Grifo con più di cinquanta Accrescitivi, e Diminutivi denotanti o Carezza, o Disprezzo, o Leggiadria, o Difformità, o Scherzo, I quali Vocaboli, comechè significhino quasi una cosa sola, non però possono adoperarsi l’un per l’altro da chi scrive elegantemente. Nè alla rinfusa, ma con proprietà, ed isceltezza si farà uso di Stelo, Gambo, Fusto, Tronco, Torso, Calcio, Pedale; tuttochè denotino quasi l’istesso Oggetto. Or se a queste Distinzioni si aggiungano i Derivati, quale benchè sottilissima Differenza in tal genere rimarrà inesprimibile con proprio Vocabolo? – Non v’ha Termine significante Oggetto alcuno o naturale, o artefatto, che con produca nella Lingua nostra una Famiglia immensa di Derivati. Prendasi, per Esempio, Seme, o Chiave, o Pialla, o Nesto, o qualunque altro somigliante Vocabolo: i Derivati, che ne scaturiranno (sia che attualmente siano in uso; sia che l’Analogia, ed il Genio della Lingua possano, prudentemente usati, autorizzare) vedransi essere senza numero: NestoInnestoNestoloNestolinoNestuccioNestaccio &c. NestareInnestareAnnestareSurnestareConnestareSottinnestareCirconnestareRinestare &c. Seguono i [75] Verbali. NestevoleInnestevoleAnnestevole &c. NesticcioInnesticcioConnesticcioSurnesticcioRinesticcio &c. InnestatoRinestatoSottinnestatoCirconnestato &c. NestamentoInnestamento- SurnestamentoRinestamentoAnnestamento &c. InnestaturaRinestatura &c. InnestatoioInnestatoreInnestatrice &c. Nè quì finiscono già, ma ricominciano: perchè i Diminutivi, e gli Accrescitivi di Nesto, come Nestolo, Nestello, Nestuccio, Nestolino, Nestaccio, figliano ciascuno d’essi la particolare lor Famiglia, come Nestolare, Innestolare, Annestolare &c. Innestuzzare, Rinestuzzare &c. Innestacciamento, Innestacciatore &c. Nè si finirebbe giammai. Ora quest’innumerevole Progenie d’ogni Vocabolo, non già oziosa, ma propria ad esprimere la Qualità, le Differenze, le Alterazioni, le Maniere, le Quantità, le Relazioni, le Positure, ed ogni Individualità d’ogni Cosa, non rende la Lingua nostra senza Paragone tra le Moderne, Metatestualità► siccome anche per altri Riguardi intendo di dimostrare in alcun altro Foglio? ◀Metatestualità ◀Livello 2

Torino presso g. M. Briolostamp. e lib. della r. accad. delle scienzecon permissione.